Cambogia

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Cambogia

Repubblica (Roat Kampuchéa) dell'Asia sudorientale, nell'Indocina.
Superficie: 181.035 km2.
Popolazione: 7.957.000 ab.
Capitale: Phnom Penh.
Lingua: cambogiano (khmer); nel commercio usato il francese.
Religione: buddista.
Unità monetaria: riel.
Confini: confina a ovest con la Thailandia, a nord ancora con la Thailandia e col Laos, a est e a sud-est con il Viet Nam; a sud-ovest si affaccia al golfo del Siam (Mar Cinese Meridionale).
Ordinamento: Repubblica popolare dal 1979; nel 1991, con l'accordo tra le varie fazioni in guerra, si è aperta di fatto una fase costituente.

GEOGRAFIA
Si estende su una vasta pianura alluvionale, antico golfo marino colmato dal fiume Mekong. A nord e a est il bacino è delimitato da una serie di altipiani coperti da fitte foreste; a sud-ovest verso il golfo del Siam il rilievo è più accidentato (Monte dei Cardamomi, 1813 m). Il clima è fortemente influenzato dai monsoni: forte piovosità estiva e relativa siccità invernale; temperature medie annue di 25-28 °C. Principali risorse i prodotti dell'agricoltura (riso, mais, cotone) e delle foreste (legnami pregiati, caucciù). Pesca nel bacino lacustre del Tonlé Sap. Industrie meccaniche, conserviere, del cemento, chimiche, del tabacco.

STORIA
Fu abitata fin dall'antichità dai Khmer, che raggiunsero grande splendore e potenza politica tra il IX e il XII sec. Protettorato francese dal 1863, la Cambogia ottenne l'indipendenza nel 1947 e fu riconosciuta Stato autonomo nell'ambito della Federazione Indocinese nel 1949. Ottenne la piena sovranità nel 1953. L'orientamento tradizionalmente filoamericano della Cambogia subì una profonda revisione nel 1962 (conferenza di Ginevra sul Laos) quando Sihanouk, al potere dal 1955, si avvicinò alla Repubblica Popolare Cinese. Nel 1970 il colpo di Stato filoamericano del generale Lon Nol rovesciò Sihanouk e instaurò la Repubblica. Ritornato in patria nel 1975 con l'appoggio dei Khmer rossi filocinesi (dopo il ritiro degli USA dall'Indocina), Sihanouk fu estromesso da questi, che, sotto la guida di Pol Pot, crearono un regime di inaudito terrore ed entrarono in conflitto con il Viet Nam. L'invasione vietnamita nel 1979 portò all'abbattimento di Pol Pot e alla formazione di un governo filosovietico capeggiato da Heng Samrin, contrastato dalla guerriglia dei seguaci di Sihanouk e dei Khmer rossi, che hanno dato vita insieme a un governo in esilio. Il ritiro dei Vietnamiti dalla Cambogia nel 1988-1990 ha aperto la strada a una composizione della guerra civile tra le varie fazioni cambogiane, che nel 1991 si sono accordate per indire libere elezioni sotto la direzione di un Consiglio Nazionale Supremo, presieduto da Sihanouk, e il controllo dell'ONU. Le elezioni per l'Assemblea costituente si sono tenute nel maggio 1993, nonostante il boicottaggio dei Khmer rossi, che controllano militarmente alcune regioni. L'Assemblea costituente ha eletto N. Sihanouk capo dello Stato e nel 1994 i Khmer rossi sono stati messi fuori legge.