La Tregua di Primo Levi

Materie:Scheda libro
Categoria:Generale

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Testo

SCHEDA DEL LIBRO
AUTORE:
Primo Levi
TITOLO:
La tregua
ANNO DI EDIZIONE:
1992
ANNO DI PUBBLICAZIONE:
1963
GENERE:
Narrativa
BREVI NOTIZIE
SULL’AUTORE:
Primo Levi è nato a Torino il 31 luglio 1919 dove è morto suicida l’11 aprile 1987. Chimico ebreo, fu deportato nel 1944 ad Auschwitz e al ritorno divenne scrittore soprattutto per l’impulso insopprimibile alla testimonianza intorno alle tragiche esperienze del campo di concentramento.
Le sue opere più famose sono:
➢ Se questo è un uomo del 1947
➢ La tregua del 1963
➢ Storie naturali del 1966
➢ Vizio di forma del 1971
➢ Il sistema periodico del 1975
➢ La chiave a stella del 1978
➢ La ricerca delle radici del 1981
➢ Lilit e altri racconti del 1981
➢ Se non ora, quando? del 1982
➢ L’altrui mestiere del 1985
➢ I sommersi e i salvati del 1986
Alle opere in prosa si affiancano due raccolte di versi:
➢ L’osteria di Brema del 1975
➢ Ad ora incerta del 1984
PRESENTAZIONE DEL
PROTAGONISTA:
Il protagonista, l’autore, è uno dei tanti ebrei deportati ad Auschwitz nel 1944.
Con la liberazione da parte dei Russi nel 1945 iniziò il loro rimpatrio.

BREVE DESCRIZIONE DEGLI
ALTRI PERSONAGGI E
DELLE LORO RECIPROCHE RELAZIONI:
➢ Charles, Sòmogyi, Henek, Hurbinek, …… compagni di prigionia dell’autore;
➢ Olga, partigiana ebrea;
➢ Mordo Nahum, abile mercante di Cracovia;
➢ Ragioniere Rovi, comandante;
➢ Moro, Ambrogio Trovati, Cravero, compagni di camerata dell’autore, che facevano parte della “Confraternita di S. Vittore”

BREVE TRAMA:
Nel gennaio del 45, mentre l’autore e il suo amico Charles stanno seppellendo il corpo del compagno Sòmogyi, arrivano i liberatori russi nel campo di concentramento.
Inizia il viaggio di ritorno attraverso l’Europa, durante il quale l’autore conosce dei ragazzi come il piccolo Hurbinek, di appena tre anni; Henek, l’unico sopravvissuto di una famiglia interamente trucidata; la dodicenne mascotte del campo di Buna Monowitz, la partigiana ebrea croata Olga che racconta all’autore dell’eccidio delle donne e dei bambini avvenuto a Birkenau.
Durante il viaggio verso Cracovia, Levi incontra Mordo Nahum, un abile mercante un po’ truffatore; pernottano in una caserma piena di militari italiani.
Dopo la lunga sosta al campo di Katowice nel capannone italiano comandato dal ragionier Rovi, giunge la notizia della fine della guerra.
Per l’arrivo di questa lieta notizia, vengono improvvisate rappresentazioni teatrali e viene organizzata anche una partita di calcio che si conclude sotto un diluvio.
Levi, affetto da pleurite, passa il tempo con i compagni di camerata, Moro, Ambrogio Trovati e Cravero, che facevano parte della “Confraternita di
S. Vittore”.
Alla metà di giugno inizia il viaggio verso Odessa, meta mai raggiunta.
Il viaggio prosegue con la sosta di circa due mesi a Staryje Doroghi; con l’arrivo a Iarsi, in Romania e poi in Ungheria, in Austria e a Monaco.
Con l’arrivo a Torino, il 19 ottobre, si conclude il viaggio.

COMMENTO CRITICO:
Questo libro non mi è piaciuto molto perché non mi affascinano le storie sulle guerre Mondiali, sugli ebrei e sulle deportazioni.
Il libro descrive le condizioni di vita precaria degli ex deportati e degli altri; i mezzi di trasporto non funzionavano, loro erano privi di tutto e, legati ancora ad una certa disciplina militare, dovevano aspettare che le autorità decidessero che fare di questi profughi.

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