"Bastogne" di Enrico Brizzi

Materie:Scheda libro
Categoria:Generale

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Testo

Enrico Brizzi nasce a Nizza nel 1974. Attualmente vive a Bologna dove studia Scienze della comunicazione. Nella sua prima opera “Jack Frusciante è uscito dal gruppo” ci dimostra subito la sua dote di capacità di parlare e di scrivere che gli hanno assegnato il compito di aprire gli occhi agli altri. Il linguaggio che, questo giovane scrittore adotta, è giovanile e spesso gioca con scherzi di parole e di concetti che possono assumere significati ambigui; per questo motivo la narrativa di Brizzi è particolarmente amata dai giovani che si identificano con i personaggi descritti dallo scrittore nei suoi racconti.

Nella Nizza degli anni ’80 quattro ragazzi intrecciano le loro storie, sono: Ermanno, Cousin Jerry, Raimundo e Dietrich. Questi ragazzi si conoscono dai tempi dell’infanzia, quando giocavano insieme a pallone, quando tutto sembrava ancora spensierato e soprattutto non sapevano ancora quello che avrebbero fatto da gradi.
Ermanno e Raimundo si trasferiscono in un appartamento di piazza Federico Nietzsche e conducono una vita da “normale” dediti allo spaccio di qualche droga e al divertimento più assoluto, sempre in compagnia dell’amico Dietrich. Tutto cambia quando arriva a Nizza, Cousin Jerry, cugino di Ermanno, infatti, i quattro ragazzi sempre più esaltati dalla droga e dall’alcool iniziano a partecipare a festini a luci rosse, droga party e si fanno prendere la mano al punto di organizzare una rapina, l’idea, nata quasi per scherzo, si trasforma in tragedia, al ristorante cinese che avrebbero dovuto rapinare qualcosa va storto e i ragazzi non riuscendo più a gestire la situazione uccidono e feriscono svariate persone, finendo per darsi alla fuga per le vie di Nizza.
Da questo momento in poi gli atti dei ragazzi si faranno sempre più provocatori e disastrosi, sempre sotto effetto degli stupefacenti non esitano a violentare e uccidere una ragazza conosciuta a un festino e non sembrano turbati dagli atti di vandalismo che sempre più spesso si lasciano dietro le spalle.
Tutto finisce in una sera in cui la polizia si apposta sotto casa di Dietrich, qui vengono arrestati il padrone di casa e Raimundo. Ermanno e Causin Jerry riescono a scappare via, verso terre nuove, alla partenza dall’aeroporto Ermanno legge una lettera lasciatagli dal cugino che scrive parole molto profonde, invitando Ermanno a scappare e salutandolo nell’evenienza che non si fossero più rivisti.
A otto anni dall’accaduto Ermanno torna a Nizza e trova al suo ritorno cose che non si sarebbe mai aspettato. Nel frattempo in città si è molto parlato della loro storia e Dietrich è stato colui che ha pagato per tutti, infatti, Raimundo, arrestato con lui quella sera del 1984, dichiara che in quel gruppo ci era finito per sbaglio e viene “assolto” dalla gente che riversa la sua ira sul povero Dietrich, che verrà condannato al carcere per poi venir rilasciato, ma dovrà contare i giorni di una fine che presto lo travolgerà.

Ermanno: Ermanno è il protagonista del romanzo e racconta le sue peripezie giovanili passate con i suoi amici Raimundo e Dietrich e con suo cugino Jerry. Ragazzo ventunenne nulla facente, ufficialmente universitario iscritto a filosofia, ufficiosamente ragazzo immaturo dedito all’alcool e alla droga, conosciuto come “conquistatore” vive fin troppe avventure sessuali al limite del film porno.
Esaltato dal gruppo di amici trascina se stesso e gli altri in veri e propri atti di vandalismo, fino ad arrivare all’assassinio di più persone in seguito a una rapina e anche allo stupro e uccisione di due ragazze.
E’ un ragazzo che ha risentito moltissimo di un affetto familiare inesistente, come suo cugino, e che per questo motivo non si sente colpevole degli atti che compie, ne tantomeno sorvegliato da una famiglia che è sempre più distante e non curante degli atti del figlio, che ormai è un tossicomane che non ha più il controllo delle sue azioni. Non sarebbe un personaggio tanto negativo se solo avesse usato quel poco buonsenso e intelligenza che dimostra di avere, ma di non saper usare.

Cousin Jerry: Il Cousin Jerry è un personaggio molto significativo, egli è tutto ciò che non si dovrebbe essere, ovvero, un ragazzo giramondo dedito all’alcool, droghe e donne. Vive la vita giorno per giorno, riuscendo ad ottenere cose, che molto volte sono inspiegabili, riesce a comprarsi una moto, a non chiedere mai soldi, e soprattutto il cugino Ermanno non riesce a spiegarsi questo fatto.
Anche Jerry risente molto di un affetto familiare mancato, che lo ha portato ad un allontanamento dalla famiglia per finire a girovagare per l’Europa. Il suo arrivo sembra sconvolgere la vita del cugino, e di conseguenza quella dei suoi amici, ma secondo me anche senza il suo arrivo il gruppo sarebbe andato a finire male lo stesso, sarebbe stata solo questione di tempo.
E’ un ragazzo molto schivo e molto spesso non si capisce bene cosa voglia, è uno che non si fa mettere i piedi in testa da nessuno ma sotto sotto anche lui ha le sue paure che cerca di affogare in una vita di eccessi.

Raimundo: Coinquilino di Ermanno, spacciatore affermato, è anche lui un ragazzo non troppo positivo, soprattutto da non prendere come esempio.
Spesso coinvolto in traffici di droga, viene spesso paragonato al Matt Dillon della costa, proprio per la somiglianza all’attore, ma anche per l’atteggiamento stesso, ragazzo sempre sfasato e sempre offuscato da ciò che lui stesso smercia.
Al momento del suo arresto tradirà i suoi amici, con i quali era stato molto attivo nel compiere i loro “fattacci”, e dichiarerà cose non vere finendo per diventare un personaggio dello spettacolo di spicco. Finirà i suoi giorni in un bagno, ucciso da un ignoto con i capelli biondi, e soffocato dalla stessa droga che aveva per tanto tempo spacciato.

Dietrich: Alcoolista del gruppo, lavora nel suo bar e spesso è la mente delle rapine del gruppo, è proprio lui, che in preda all’effetto della droga, propone l’idea di una rapina al ristorante cinese, tutto progettato nei minimi dettagli, anche le pistole giocattolo modificate, ma ci sono cose che non si controllano…
Dietrich alla fine è colui che paga per l’intero gruppo, rassegnato prima a una condanna a 15 anni e poi al sopravvenire della morte, che presto lo porterà via.

Bastogne, seconda opera del Brizzi, manifesto contro le famiglie borghesi e contro le ipocrisie, contro le modelle e attricette.
Il Brizzi, accompagnato sempre da un modo di scrivere molto schietto e diretto, ci racconta la “Bastogne” di quattro ragazzi di Nizza, che si trovano a combattere contro tutti i canoni della società. Un racconto molto interessante, arricchito di neologismi e un linguaggio caro a noi adolescenti e per questo motivo molto facile da comprendere. Non sempre facili sono le tematiche, che potrebbero essere travisate e distorte seguendo molto appassionatamente le vicende dei ragazzi e distogliendo l’attenzione da ciò che è giusto o non giusto fare, trovandosi a valutare azioni o comportamenti non sempre leciti.
Racconto che non ha niente a che fare con “Jack Frusciante è uscito dal gruppo” e che ci rivela l’abilità del Brizzi di descrivere ogni tipo di situazione, racconto che nella prima parte non mi è piaciuto per poi colpirmi nella seconda parte e soprattutto alla fine.

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