Questo ha conseguenze fisiche notevoli:
le figure a fianco rappresentano la stessa situazione fisica (forze uguali e opposte applicate ad una faccia sorridente), eppure se usiamo l’approssimazione del punto materiale diciamo con sicurezza che il punto rimane fermo essendo sottoposto a forze uguali e contrarie applicate nello stesso punto (risultante
Fisica
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Da questo esempio è chiaro che noi diremo che ad un corpo è possibile associare la grandezza fisica energia quando questo abbia la capacità di produrre del lavoro. Assoceremo dunque al corpo tanta più energia quanto più lavoro è in grado di produrre.
ESEMPIO 1: supponiamo che un autobus di 10.000 Kg viaggi a 100 Km/h ed un altro uguale viaggi a 10 K
Cerchiamo dunque un'equazione che metta in relazione il lavoro fatto dalle forze non conservative (Wnon) con l'energia meccanica.
Il punto di partenza sarà il teorema dell'energia cinetica, che vale per ogni tipo di forza:
W = WK (5.8.2)
Il lavoro W può essere scritto come somma di lavoro fatto da forze conservative (Wco
Se la forza viene invece applicata parallelamente al pavimento, per la palla non c’è nessun impedimento al movimento e infatti comincerà a muoversi in direzione della forza.
Le forze hanno dunque sugli oggetti due tipi di effetti:
- EFFETTO STATICO su corpi vincolati nel movimento
- EFFETTO DINAMICO su corpi liberi di muoversi.
L’idea di
PROCEDIMENTO: La molla, non soggetta ad alcuna sollecitazione, assume una posizione di riposo e l’indice posto all’estremità della stessa viene fissato, spostando il regolo scorrevole, in modo da indicare il valore “zero”. All’estremità inferiore del piattello attaccato alla molla si appende il primo corpo il cui peso, espresso in g, è noto. La molla p
4°) due morsetti e due cavi elettrici collegati ad un generatore di corrente elettrica continua a basso voltaggio;
5) una spruzzetta contenente acqua distillata
PROCEDIMENTO: Per mezzo di una spruzzetta sono stati riempiti due provettoni con acqua distillata fino a farli traboccare in modo da evitare la presenza d'aria all'interno degli s
Ma se osserviamo gli spettri del c. magnetico, questi seguono le stesse proprietà di quello elettrico: 1- La tangente a una linea di forza in ogni punto della stessa linea ci dà la direzione del c. magnetico; 2- le linee di forza sono disegnate in modo che il numero delle linee di forza per unità di superficie è proporzionale all'intensità del campo mag
2) il secondo principio o legge fondamentale della Dinamica
3) il terzo principio o principio di azione e reazione
I PRINCIPIO DELLA DINAMICA O D’INERZIA
Ogni oggetto continua a muoversi di moto rettilineo uniforme se non subisce delle forze che gli fanno variare la velocità.
Se la somma delle forze che sono applicate sull’oggetto è ugua
P = m • g
dove per g è l’accelerazione (costante) di gravità, pari a 9.8 m/s . g è una costante che non dipende dalle caratteristiche dell’oggetto.
Sappiamo che la forza di gravità P è costante durante la caduta, per la legge fondamentale della Dinamica, anche l’accelerazione g è costante e quindi il moto è uniformemente accelerato. Lasciando ca
1T = T2 -T1
S
V = ---------- = velocità media
T
La velocità istantanea, (che coincide con la pendenza istantanea del grafico spazio - tempo) è il limite a cui tende la velocità media quando la si calcola in un tempo infinitamente piccolo. La velocità istantanea si calcola facendo diventare gli intervalli infinitamente p