L' elettrolisi

Materie:Appunti
Categoria:Fisica

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Testo

TITOLO : Scomposizione elettrolotica dell'acqua e riconoscimento degli elementi di cui è composta.
OBIETTIVO: Riconoscere le due sostanze ottenute dalla prova sperimentale
MATERIALE OCCORRENTE: Nella prova sperimentale sono stati usati diversi strumenti :
1°) un cristallizzatore riempito d'acqua distillata e dell'acido solforico diluito ( H2SO4)
2°) due provettoni di uguali dimensioni
3°) un sostegno al quale sono state agganciate due pinze necessarie per sostenere i due provettoni e due elettrodi;
4°) due morsetti e due cavi elettrici collegati ad un generatore di corrente elettrica continua a basso voltaggio;
5) una spruzzetta contenente acqua distillata

PROCEDIMENTO: Per mezzo di una spruzzetta sono stati riempiti due provettoni con acqua distillata fino a farli traboccare in modo da evitare la presenza d'aria all'interno degli stessi. Successivamente i due provettoni sono stati tappati entrambi con una adatto tappo di plastica e inseriti capovolti nel cristallizzatore, anch'esso precedentemente riempito d'acqua distillata. All’apice inferiore di ciascun provettone, immerso nell’acqua, è stato applicato un elettrodo con l'estremità a forma di gancio e rivestita di gomma. Quindi gli elettrodi e i provettoni sono stati saldamente fissati al sostegno con una pinza.
Dell’acido solforico diluito ( H2 S04 ) è stato aggiunto all'acqua per migliorare la conducibilità elettrica dell’acqua che altrimenti avrebbe una conducibilità così debole da non permetterne l’elettrolisi. Agli elettrodi sono stati applicati due cavi elettrici, a loro volta collegati ai poli positivo e negativo di un generatore di corrente continua a basso voltaggio. Nel momento in cui è stato aperto il circuito nei due provettoni si è formato del gas .
CONCLUSIONE: Dalla formula chimica dell'acqua (H2O) si deduce che, poiché la molecola dell'acqua è composta da due atomi di idrogeno ( H2) e uno di ossigeno ( 0 ), il volume dell'idrogeno, combinato per ottenere le molecole dell’acqua, è doppio rispetto a quello dell'ossigeno.
Per separare gli elementi si può usare la corrente elettrica; con un processo chiamato elettrolisi, sviluppando agli elettrodi rispettivamente H2 gassoso e 02 gassoso .
Sebbene l'esperimento non sia stato effettuato in condizioni ottimali, e pertanto il volume del gas sviluppatosi nei due provettoni non è esattamente l'uno il doppio dell'altro, l'esperimento è da ritenersi comunque valido, in quanto l'obiettivo era quello di riconoscere le due sostanze. Per verificare quanto precedentemente affermato l'esperimento è proseguito nel modo seguente all'estremità di un'asticella è stato applicato uno stuzzica dente, che è stato acceso, spento e quindi immediatamente inserito nella provetta. Con il gas dove il
volume era minore, la fiamma si è ravvivata a dimostrazione che in quella provetta c'era ossigeno ( comburente ) elemento indispensabile in ogni combustione.
Lo stesso bastoncino è stato poi riacceso ed avvicinato alla seconda provetta contenente il gas con il volume maggiore in quell'istante si è udita una piccola deflagrazione, a dimostrazione che in quella provetta c'era idrogeno ( combustibile ).
l'esperimento dimostra che l'acqua è composta da idrogeno ed ossigeno .
OSSERVAZIONE: La provetta collegata al polo positivo aveva un volume minore rispetto a quella collegata al polo negativo, ciò fa supporre che l'acqua si scompone in una parte con carica positiva costituita dall'idrogeno e una parte con carica negativa costituita dall'ossigeno. Cariche positive e negative si attraggono.
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TITOLO : Scomposizione elettrolotica dell'acqua e riconoscimento degli elementi di cui è composta.
OBIETTIVO: Riconoscere le due sostanze ottenute dalla prova sperimentale
MATERIALE OCCORRENTE: Nella prova sperimentale sono stati usati diversi strumenti :
1°) un cristallizzatore riempito d'acqua distillata e dell'acido solforico diluito ( H2SO4)
2°) due provettoni di uguali dimensioni
3°) un sostegno al quale sono state agganciate due pinze necessarie per sostenere i due provettoni e due elettrodi;
4°) due morsetti e due cavi elettrici collegati ad un generatore di corrente elettrica continua a basso voltaggio;
5) una spruzzetta contenente acqua distillata

PROCEDIMENTO: Per mezzo di una spruzzetta sono stati riempiti due provettoni con acqua distillata fino a farli traboccare in modo da evitare la presenza d'aria all'interno degli stessi. Successivamente i due provettoni sono stati tappati entrambi con una adatto tappo di plastica e inseriti capovolti nel cristallizzatore, anch'esso precedentemente riempito d'acqua distillata. All’apice inferiore di ciascun provettone, immerso nell’acqua, è stato applicato un elettrodo con l'estremità a forma di gancio e rivestita di gomma. Quindi gli elettrodi e i provettoni sono stati saldamente fissati al sostegno con una pinza.
Dell’acido solforico diluito ( H2 S04 ) è stato aggiunto all'acqua per migliorare la conducibilità elettrica dell’acqua che altrimenti avrebbe una conducibilità così debole da non permetterne l’elettrolisi. Agli elettrodi sono stati applicati due cavi elettrici, a loro volta collegati ai poli positivo e negativo di un generatore di corrente continua a basso voltaggio. Nel momento in cui è stato aperto il circuito nei due provettoni si è formato del gas .
CONCLUSIONE: Dalla formula chimica dell'acqua (H2O) si deduce che, poiché la molecola dell'acqua è composta da due atomi di idrogeno ( H2) e uno di ossigeno ( 0 ), il volume dell'idrogeno, combinato per ottenere le molecole dell’acqua, è doppio rispetto a quello dell'ossigeno.
Per separare gli elementi si può usare la corrente elettrica; con un processo chiamato elettrolisi, sviluppando agli elettrodi rispettivamente H2 gassoso e 02 gassoso .
Sebbene l'esperimento non sia stato effettuato in condizioni ottimali, e pertanto il volume del gas sviluppatosi nei due provettoni non è esattamente l'uno il doppio dell'altro, l'esperimento è da ritenersi comunque valido, in quanto l'obiettivo era quello di riconoscere le due sostanze. Per verificare quanto precedentemente affermato l'esperimento è proseguito nel modo seguente all'estremità di un'asticella è stato applicato uno stuzzica dente, che è stato acceso, spento e quindi immediatamente inserito nella provetta. Con il gas dove il
volume era minore, la fiamma si è ravvivata a dimostrazione che in quella provetta c'era ossigeno ( comburente ) elemento indispensabile in ogni combustione.
Lo stesso bastoncino è stato poi riacceso ed avvicinato alla seconda provetta contenente il gas con il volume maggiore in quell'istante si è udita una piccola deflagrazione, a dimostrazione che in quella provetta c'era idrogeno ( combustibile ).
l'esperimento dimostra che l'acqua è composta da idrogeno ed ossigeno .
OSSERVAZIONE: La provetta collegata al polo positivo aveva un volume minore rispetto a quella collegata al polo negativo, ciò fa supporre che l'acqua si scompone in una parte con carica positiva costituita dall'idrogeno e una parte con carica negativa costituita dall'ossigeno. Cariche positive e negative si attraggono.
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