* Nella seconda parte abbiamo cambiato l’alimentatore con più tensione con quello con meno tensione che alimentava il rocchetto che era collegato al tubo a scarica. Avevamo ancora i tre contatori di Geiger Muller posti nelle stesse posizioni dell’esperimento precedente che dovevano rilevare le radiazioni emesse dal tubo a scarica.
* Alla fine abbi
Fisica
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• TRASFORMAZIONE ISOBARA: espansione di un gas a pressione costante. Il gas passa dallo stato A allo stato B aumentando gradualmente il proprio volume.
• TRASFORMAZIONE ISOTERMA: la temperatura rimane costante.
• TRASFORMAZIONE ISOCORA: il volume rimane costante.
• TRASFORMAZIONE CICLICA: Si parte da uno stato e si arriva sempre allo stesso
Tuttavia abbiamo commesso un errore massando i liquidi e, versando i liquidi partendo da quello con densità superiore (secondo i nostri calcoli), abbiamo ottenuto questo risultato:
abbiamo versato per primo l’alcool, poi l’olio e dopo l’acqua con il colorante. Cercando di far risalire l’alcool, abbiamo ottenuto come unico risultato l’unione tra acqu
Abbiamo quindi trovato questa legge:
A x AO = OB x B
Conclusioni: siamo riusciti a sommare forze anche parallele.
Claudio La Rosa
Scopo:
Imparare a sommare forze parallele, sia concordi che discordi.
Materiale occorrente:
_l’attrezzo in esame nella relazione “le forze concorrenti”;
_un’asta forata d
_un filo;
_alcuni pesi;
_un goniometro.
Esecuzione:
1) Abbiamo attaccato due pesi da 50g all’estremità del filo (A,B) ed abbiamo notato equilibrio: la forza dei pesi si trasmette lungo il filo e le due forze si annullano:
F -F
Misurare l’altezza della colonna di mercurio e, se l’esperimento è stato eseguito correttemente, questa è 76 cm (nel nostro caso la colonna era di 72 cm).
Scopo:
misurare la pressione atmosferica locale ripetendo l’esperimento eseguito da Evangelista Torricelli durante la metà del XVII sec.
Materiale occorrente:
_un tubo tra
Questi sono i dati che abbiamo raccolto:
Abbiamo notato che la forza non dipende dalla superficie dell’oggetto a contatto con il piano perché girando il mattone la forza necessaria a farlo muovere rimaneva invariata; col raddoppiare i mattoni la forza per interrompere lo stato di inerzia raddoppiava; per muovere un mattone sulla carta vetra
Questi i nostri dati riportati in tabella:
Conclusioni: la legge che regola l’allungamento ed il peso attaccato ( ) è la proporzionalità diretta: attaccando un peso la molla reagisce con una forza - :
Scopo:
Osservare che legge regola l’allungamento di una molla a cui è appeso un oggetto.
Materiale occorrente:
Esistono in natura circa un centinaio di tipi di atomi e ne vengono creati di nuovi nei moderni laboratori di fisica
Ogni specie è caratterizzata da un diverso numero di protoni (essendo l’atomo neutro, questo ha tanti protoni quanti elettroni). Ogni atomo ha un nome che lo caratterizza ed un simbolo, introdotti quando non si conosceva la struttura
h
Dopo aver misurato la forza P parallelo ed h, abbiamo girato il mattone sulle 2 facce restanti e per ognuna di queste abbiamo nuovamente preso le due misure; la lunghezza della tavoletta è stata presa una sola volt