Socrate (2)
Sviluppo della polis, che è una società organizzata e finalizzata allo sviluppo economico, in cui quindi la politica e l’economia sono strettamente legate, lo scopo principale del cittadino ateniese è quello di vivere meglio, quindi nascita della borghesia e cambiamento della politica, cioè della vita organizzata della polis. N
Filosofia
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2) Le fonti
Oltre alle notizie pervenuteci attraverso i Dialoghi del suo più celebre discepolo, Platone, le principali fonti su la vita e il pensiero di Socrate sono le Vite dei filosofi di Diogene Laerzio; la commedia Le nuvole di Aristofane, nella quale Socrate è rappresentato come un maestro nel "commercio di pensiero", poiché insegna ai gio
Socrate attacca, mette in discussione le pigre e facili certezze su se stessi, sulla vita, sulla società, che vengono adottate senza essere esaminate.
Egli semina il DUBBIO, INCERTEZZA, provocando disorientamento, TURBAMENTO, affinché gli uomini risalgano a poco a poco con le loro gambe, dialogando con gli altri, la via che ha come meta la VERITA’,
Egli risponde così:”L’uomo è la sua anima,la coscienza,la personalità intellettuale e morale”.
Da questa affermazione scaturiscono altre considerazioni:
Socrate ha cercato inoltre di chiarire due concetti:
Autodominio:Controllo che ognuno opera su se stesso.Io sono fatto di corpo e di anima=parte razionale dell’uomo
Autarch
Socrate non scrisse nulla ritenendo che il suo messaggio fosse comunicabile attraverso la viva parola, attraverso il dialogo e la “oralità dialettica”. I discepoli hanno fissato per iscritto una serie di dottrine che gli attribuiscono. Ma tali dottrine spesso non concordano e talora addirittura si contraddicono.
Così stando le cose, qualcuno ha sost
Da lei ebbe tre figli . Socrate non lasciò mai Atene se non per brevi spedizioni militari : partecipò infatti nel 432 alla spedizione contro Potidea , traendo in salvo Alcibiade ferito , e nel 424 combattè a Delio a fianco di Lachete durante la ritirata degli Ateniesi di fronte ai Beoti . Successivamente nel 421 combattè ad Anfipoli . Nel 406 in confor
• Non ha lasciato scritto nulla; nel Fedro platonico ne intuiamo il motivo nelle parole che il re egiziano Thamus rivolge a Theuth inventore della scrittura:
“Tu offri ai discendenti l’apparenza, non la verità della sapienza; perché quand’essi avranno letto tante cose senza nessun insegnamento si crederanno in possesso di molte cognizione, pur essen
Il fatto però che Socrate non scrisse nulla provoca molti problemi sulla ricostruzione del suo pensiero, in quanto le testimonianze indirette che possediamo sono molte e non del tutto coerenti fra di loro, ma soprattutto sono influenzate dal pensiero del filosofo che le ha redatte. Tra i più importanti ritroviamo Aristofane, con la commedia “le Nuvole”
Filosofia: le fonti
S. credeva che lo scritto fissasse per sempre il pensiero togliendo ogni stimolo alla ricerca filosofica che è invece esame incessante di sé e degli altri. Il suo insegnamento è perciò tutto orale e ci giunge attraverso Senofonte, Platone e Aristotele. Senofonte, nei Detti memorabili, ne fa un uomo pio, preoccupato prevalentement