Schopenauer

Materie:Riassunto
Categoria:Filosofia

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Testo

SHOPENAUER (1788 –1860)
Arthur Schopenhauer nacque a Danzica nel 1788 da una famiglia di mercanti. Fu dapprima avviato verso l’attività commerciale del padre e solo dopo la morte del padre, si poté dedicare allo studio dei classici.Egli conobbe Goethe, l’orientalista Friedrich e Fiche. Molto importante fu l’influenza della filosofia orientale sul suo pensiero, particolarmente per la tematica della liberazione dalla volontà e dal desio. Nel 1820 iniziò lo scontro con Hegel : contrasto molto profondo dovuto a motivi personali e a motivi teorici. Se Shopenauer è contro l’idealismo, esistono molte analogie che ci riportano al romanticismo, a tematiche comuni con Shelling e con Fiche

IL MONDO COME VOLONTA’ E RAPPRESENTAZIONE: come il mondo è da un lato rappresentazione, così è
dall’altro lato volontà. Qui afferma che Hegel è un “Sicario della verità” e la sua opera è una Buffonata filosofica”

LA RAPPRESENTAZIONE è la realtà in quanto oggetto di conoscenza da parte di un soggetto. Ognuno fa coincidere l’ambito della rappresentazione con l’ambito del fenomeno, in senso kantiano(il mondo è una mia rappresentazione).Fenomeno come di un’illusione che si frappone tra noi e la cosa in sé, coperto di un velo (il velo di Maya) che copre il volto vero delle cose.

LA COSA IN Se’ non è un concetto limite che serve a ricordarci i confini della conoscenza come diceva Kant, ma una realtà assoluta che si nasconde dietro l’ingannevole trama del fenomeno. Se noi fossimo soltanto conoscenza e rappresentazione non potremmo mai uscire dal mondo fenomenico, ossia da una rappresentazione puramente esteriore di noi e delle cose. Noi ci viviamo dentro, è proprio quest’esperienza di base che permette all’uomo di rompere il velo del fenomeno e di rendersi conto che la cosa in sé non è nient’altro che la volontà di vivere.

LA VOLONTA’ DI VIVERE (cosa in sé) è il noumeno del mondo, l’essenza nascosta dell’universo. La volontà è unica, aspaziale, atemporale ed incausata e si configura come un eterno e cieco impulso di cui tutto ciò che esiste è manifestazione ed oggettivazione. = energia impulso. La volontà cosmica può essere sia inconsapevole sia consapevole.

LE IDEE sono la prima ed immediata oggettivazione della volontà, ovvero come l’insieme degli archetipi delle cose.

DOLORE, PIACERE, NOIA.. Dire che l’essere è volontà equivale a dire che l’essere è costitutivamente dolore. Volere significa desiderare, e desiderare significa trovarsi in uno stato di tensione e di mancanza, che nessun appagamento può colmare. Una soddisfazione placa temporaneamente i desideri, ma manda l’uomo in uno stato ancor più negativo: la noia. O il dolore o la noia, ecco il destino dell’uomo.Infatti X Shopenauer, la vita è come un pendolo che oscilla tra dolore e noia.
Ciò che gli uomini chiamano piacere non è altro che una cessazione momentanea dal dolore. Da tutto ciò il pessimismo.

IL PESSIMISMO METAFISICO deriva dalla constatazione che essere=dolore, in quanto l’universo è solo la volontà inappagata

L’AMORE, inteso come eros, non è altro che uno stratagemma di cui si serve il genio della specie per sedurre l’individuo e indurlo alla perpetuazione della vita. L’amore procreativo va condannato.

L’OTTIMISMO, in tutte le forme, è un pensare ingiusto, non equo

LE VIE DI LIBERAZIONE dal dolore sono le varie tappe attraverso cui l’uomo cerca di liberarsi dalla volontà di vivere e s’identificano attraverso l’estetica, l’etica e l’ascesi.

L’ ESTETICA(arte) È la contemplazione delle idee, ossia la conoscenza pura e disinteressata degli aspetti universali ed immutabili della realtà. L’arte riproduce l’essenziale e il permanere di tutti i fenomeni del mondo.L’arte libera l’individuo dalla catena dei desideri e dei bisogni,elevandolo al di sopra del dolore e del tempo.Soprattutto la musica ci lancia nella quiete.

L’ETICA(la morale) non sgorga in un imperativo categorico dettato dalla ragione, ma da un sentimento di pietà o di compassione( cum patos) nei confronti del prossimo, ossia da una partecipazione ai dolori altrui. La pietà etica si concretizza in due virtù cardinali: la giustizia e la carità. La giustizia consiste nel non fare del male agli altri e perciò costituisce l’aspetto negativo della pietà. La carità coincide con la volontà attiva di fare del bene al prossimo, ossia è l’aspetto positivo della pietà.

L’ASCESI è l’esperienza per la quale l’individuo si propone di estirpare il proprio desiderio mediante una serie di accorgimenti, al culmine dei quali si raggiunge il nirvana senza, però arrivare al suicidio.

IL SUICIDIO è respinto poiché rappresenta una malcelata forma di attaccamento alla vita = grande forza di volontà

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