Platone

Materie:Riassunto
Categoria:Filosofia
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Testo

PLATONE
Il pensiero di Platone si sviluppò in mezzo a una crisi politico-culturale: 404AC(sconfitta di Atene nella guerra del Peloponneso, I trenta tiranni);399AC(uccisione di Socrate).
Essendo un aristocratico, Platone avvertì molto bene la crisi; ma essendo filosofo la vive come crisi dell’uomo nella sua totalità,prendendo Socrate come punto di riferimento,poiché per uccidere l’uomo più saggio di tutti la società doveva essere arrivata al limite.
Secondo Platone il principio di quella crisi deriva dall’intelletto,e si convince che era necessaria una riforma globale dell’esistenza umana,con una nuova filosofia. Infatti dice che se si vuole migliorare qualcosa nello stato, si deve praticare una politica filosofica.
VITA
Platone nacque ad Atene da una famiglia aristocratica nel 428AC.All’età di 20 anni divenne discepolo di Socrate e lo seguì fino alla sua morte, che è decisiva per la vita filosofica di Platone.(nella lettera VII infatti dice che si sarebbe dedicato alla vita politica, a causa dell’ingiusta morte di Socrate, per cercare di cambiare qualcosa nello stato;la sua idea era che a guidare lo stato dovevano essere i filosofi.
Platone viaggiò poco:2 dei suoi viaggi furono a Siracusa.
1)Conobbe le comunità pitagoriche, e strinse amicizia con Dione,figlio del tiranno della città(Dionigi il Vecchio);quando si seppero i piani politici di Platone,questi fu venduto come schiavo. Fu riscattato da Anniceride di Cirene;ma quando si seppe che la persona in questione era Platone,il denaro venne rifiutato e fu utilizzato per fondare l’accademia (si chiamo così perché fiorita sul ginnasio fondato da Accademo).
2)Alcuni anni dopo Platone fu richiamato a Siracusa da Dionigi il giovane(successore) per ricevere dei consigli su come impostare lo stato;ma i 2 non si misero d’accordo e Platone ritornò ad Atene.
Non si Sposto più da Atene,fino alla sua morte che avvenne all’età di 81 anni,nel 347 AC.
I PERIODI DELL’ATTIVITA’ LETTERARIA DI PLATONE
Primo periodo;scritti giovanili:Apologia,Critone,Eutifrone,Cratilo,Gorgia,RepubblicaI,Protagora.
Secondo periodo;maturità:Menone,Fedone,Convito,Repubblica II-X,Fedro.
Terzo periodo:vecchiaia:Parmenide,Teeteto,Sofista,Politico,Timeo,Crizia,Leggi,Lettere VII VIII.
Platone inoltre tenne dei corsi intitolati intorno al bene, ma non scrisse le sue dottrine.
La ricerca platonica tende a configurarsi come uno sforzo dell’interpretazione della personalità filosofica di Socrate. Infatti Platone si ispira a Socrate, ma formula delle dottrine mai pronunciate da Socrate.
Socrate decise per scelta di non scrivere nulla;invece Platone decide di scrivere sotto forma di dialogo,perché esso riproduce l’andamento della ricerca che avanza lentamente.
La filosofia quindi è vista come ricerca inesauribile e mai conclusa.
Una delle caratteristiche dell’opera platonica è l’uso dei miti(racconti fantastici attraverso cui vengono espresse le dottrine filosofiche.
Il mito in Platone ha 2 significati:1)strumento per comunicare in modo semplice le dottrine
2)E’ un mezzo di cui si serve il filosofo per parlare di realtà che vanno oltre ai limiti
I primi periodi dell’attività di Platone sono dedicati alla difesa di Socrate e alla polemica contro i sofisti. L’apologia è l’esaltazione della vita di Socrate alla ricerca della filosofia;”una vita senza ricerca non è degna di essere vissuta”.
Il Critone ci presenta Socrate davanti alla scelta della morte;egli avrebbe l’opportunità di scappare,ma non lo fa e accetta la morte,finendo così la sua ricerca.
Platone in un numeroso gruppo di dialoghi,ha mostrato le basi dell’insegnamento socratico;la virtù è una sola(scienza);la virtù è insegnabile;nella virtù come scienza .
ERISTICA=arte di battagliare a parole
RETORICA=pratica adulatoria(per difendersi)
LA VIRTU’=è l’ordine e la regolarità della vità umana;il bene è l’insieme di tutte le virtù
CRATILO=Se veramente il linguaggio è un mezzo per insegnare la natura delle cose.
Sono 3 le alternative fondamentali nella teoria del linguaggio:1)linguaggio è pura convenzione(sofisti,eleati)
2)il linguaggio è prodotto dell’azione causale delle cose 3)il linguaggio è la scelta intelligente dello strumento che serve ad avvicinare l’uomo alla conoscenza delle cose(PLATONE).

LA DOTTRINA DELLE IDEE
Platone si inspira molto alle tecniche di Socrate, in particolare alle definizioni. Nell’Atene del V sec Platone formula la teoria delle idee ;questa teoria è fondamentale per capire il pensiero di Platone.
Platone ritiene che la scienze sia stabile e immutabile,quindi perfetta;ma è anche convinto che la mente sia la riproduzione di ciò che esiste”realismo gnoseologico”;Platone si chiede quale sia l’oggetto della scienza,ovvero l’oggetto del concetto. Questo oggetto è l’idea, identità immutabile e perfetta,che esiste per suo conto,e che costituisce con tutte le altre idee un altro mondo, l’peruranio(al di là del cielo).
Le cose sono imitazioni imperfette delle idee(esempio del santo).
L’dea platonica è il modello unico e perfetto delle cose molteplici e imperfette di questo mondo.
Platone da Eraclito accetta che il mondo è il regno della mutevolezza, e da Parmenide accetta che l’essere è immutabile. In altre parole l’dea di Platone è immutabile, eterna e perfetta;però l’essere platonico risulta multiplo perché formato da una pluralità di idee. Nella maturità del pensiero platonico compaiono 2 idee fondamentali:le idee valori(tutti i principi);le idee matematiche(entità dell’aritmetica e della geometria).Pur essendo molteplici, le idee sono organizzate secondo una scala piramidale,con a capo l’idea del bene(l’dea delle idee)e dopo le idee-valori.
Idea:condizione della pensabilità degli oggetti;causa delle cose.(paradigmi)
Rapporti tra idee e cose:mimesi(le cose imitano le idee);metessi(le cose partecipano alle idee);parusia(presenza delle idee alle cose).
Le idee non derivano dai sensi, ma sono l’oggetto di una visione intellettuale.
Platone per spiegare ciò, si affida al mito della trasmigrazione delle anime(reminiscenza);cioè che la nostra anima prima di entrare nel nostro corpo,è stata nel mondo delle idee;una volta scesa nel nostro mondo,l’anima conserva un ricordo sfocato di quello che ha visto;e grazie all’esperienza delle cose,l’anima inizia a ricordare;per Platone quindi “conoscere è ricordare”,perché le idee,anche se sfocate,le abbiamo dentro di noi(esempio:anche un ignorante,può rispondere ad alcune domande di cui non ha mai sentito parlare).
Innatismo platonico:la conoscenza deriva non dall’esperienza(empirismo),ma dalle idee.
Secondo Platone l’uomo non possiede tutta la verità dentro di se(altrimenti non la cercherebbe),però non possiede nemmeno l’ignoranza;possiede una pre-conoscenza da cui si deve tirare fuori la conoscenza vera e propria.
Nel Fedone,Platone elenca le prove dell’immortalità dell’anima:1)Contrari,dice che ogni cosa in natura si genera dal suo contrario,quindi la morte si genera dalla vita e viceversa,quindi l’anima rivive dopo la morte del corpo.
2) Somiglianza,sostiene che l’anima,essendo simile alle idee,che sono eterne, sarà anch’essa tale.
3)Vitalità,sostiene che l’anima,in quanto soffio vitale è vita e partecipa all’dea di vita,quindi in essa non ci può essere l’idea opposta di morte.
Inoltre nel Fedone ,Platone dice che se filosofare significa morire ai sensi e al corpo, la vita del filosofo è una preparazione alla morte. Inoltre Platone chiarisce il problema del destino,infatti dice che la nostra sorte attuale è stata scelta precedentemente nel mondo delle idee.
“Er,morto in battaglia e resuscitato dopo 12 giorni,ha potuto raccontare la sorte che spetta agli uomini dopo la morte;cioè le anime nel momento della reincarnazione scelgono il proprio destino;ogni anima quindi sceglie il modello di vita che incarnerà prossimamente”.
Platone:idea misura delle cose;verità misura dell’uomo(gli fornisce le regole del pensare e del vivere)
Sofisti: l’uomo misura delle cose, l’uomo misura della verità.
Platone con la dottrina delle idee,vuole offrire agli uomini un’opinione oggettiva,per farli uscire dal caos e dalle lotte che avevano fatto a causa delle opinioni diverse .Per uscire da quella crisi si dovevano conoscere le idee, fondare una scienza politica universale,gli uomini dovevano essere in pace e giustizia tra di loro;questo implicava la filosofia al potere.
IL SIMPOSIO
Il Simposio considera l’oggetto dell’amore,la bellezza e mira a determinare i gradi gerarchici di essa.
Eros volgare=riferito ai corpi Eros celeste=riferito alle anime
L’amore desidera qualche cosa che non ha, ma di cui ha bisogno, ed è quindi mancanza. La bellezza poi è il fine,l’oggetto dell’amore;ad attrarre un uomo in primo luogo è la bellezza del corpo;poi però l’uomo si accorge che la bellezza è in tutti i corpi e quindi desidera la bellezza corporea;al di sopra di essa c’è la bellezza dell’anima,poi la bellezza delle istituzioni e delle leggi,poi la bellezza delle scienze;infine c’è la bellezza in se.
IL FEDRO
Il Fedro considera invece l’amore nella sua soggettività,aspirazione alla bellezza ed elevazione dell’anime al mondo delle idee,di cui fa parte la bellezza.
Platone esprime la natura dell’anima con il mito della biga alata:una coppia di cavalli alati,uno bianco(eccellente)e uno nero(pessimo),guidati da un’auriga che cerca di indirizzare i 2 cavalli nel cielo(verso l’iperuranio,sede dell’essere);in quel posto c’è la totalità delle idee;questa sostanza può essere contemplata per poco dall’anima per questa è tirata giù dal cavallo nero;l’anima riesce a vedere quello che può e quando si appesantisce molto perde le ali e si incarna;più l’anima avrà visto,più l’uomo sarà sapiente;nell’anima che si è incarnata il ricordo delle sostanze è stimolato dalla bellezza(luminosa,vista bene dai nostri occhi);essa quindi fa da mediatrice tra l’uomo caduto e il mondo delle idee.
LO STATO
Nella repubblica sono espressi tutti i temi dei dialoghi precenti(dice che al potere ci devono essere i filosofi);Platone sostiene che il fondamento della Repubblica sia la giustizia;condizione fondamentale per la nascita e la vita dello stato.
Lo stato deve essere formato da 3 classi:governanti(saggi),guerrieri(coraggiosi),cittadini;(la temperanza,come accordo tra governanti e governati è comune a tutte le classi)(la giustizia,è l’insieme di tutte queste virtù(si realizza quando ognuno si comporta bene e ha ciò che gli spetta).La giustizia garantisce l’unità e la forza dello stato. L’anima individuale per Platone si divide in 3 parti:parte razionale(domina gli impulsi);parte concupiscibile(principio degli impulsi);parte irascibile(aiuto alla parte razionale).La giustizia è l’unità dello Stato,l’accordo dell’individuo con la comunità.
Lo Stato per Platone deve essere diviso in classi;inoltrala divisione in classi non avviene per ereditarietà,ma da come si è come uomini .Nell’immaginaria società platonica si dice che un bimbo ferreo nato tra gli uomini aurei dovrà essere retrocesso di una classe;e un bimbo aureo nato da uomini ferrei dovrà essere avanzato di una classe.
Affinché lo Stato funzioni bene e ci sia la giustizia;Platone suggerisce l’eliminazione della proprietà privata e la comunanza dei beni per le classi superiori,affinché loro,al di là dei propri interessi,gestiscano i beni pubblici.
Nella città ideale non ci sarà ne ricchezza ne povertà(entrambe nocive).La classe al potere non avrà famiglia;inoltre i governanti dovranno avere in comune anche le donne,le quali dovranno godere di una completa uguaglianza con gli uomini .I matrimoni dovevano essere stabiliti dallo stato,per generare figli sani. I bambini verranno tolti ai genitori,e divisi a caso alle famiglie,così verranno trattati tutti bene;in questo modo si vivrà come una grande famiglia.
Platone sa che uno stato del genere non può esistere;infatti sono varie le degenerazioni dello stato e del singolo;timocrazia(impossessamento di terre e case);oligarchia(governo dei ricchi,avidità);democrazia(i cittadini possono fare quello che vogliono);tirannide(tiranno,schiavo delle proprie passioni).
La politica di Platone nasce dalla sua ostilità contro la democrazia;secondo la democrazia il governo deve essere funzione di tutti,un affare del popolo;invece Platone dice che il governo deve essere solo dei migliori.
Secondo Platone uno stato è sano,quando tutte le classi sociali fanno quello che gli spetta;quando qualcuno di questi inizia a non far bene il proprio compito,lo Stato si ammala.
Lo Stato di Platone inoltre aveva tendenze statalistiche perché lo stato (i filosofi) avevano molta influenza su tutti dettando norme severe in tutti i settori;allora il dilemma era se questi custodi della città svolgevano davvero bene il loro compito;Platone dice che i custodi,prima di saper custodire gli altri,devono custodire se stessi;da qui nasce l’esigenza di educazione alla virtù e al sapere,però solo per le prime classi sociali.
La conoscenza doveva essere ben ferrata in tutte le discipline,ma soprattutto nella matematica,ma ancor di più nella filosofia(scienza suprema,che si comprende tutte le discipline).Discipline fondamentali per Platone sono:aritmetica,geometria,astronomia,musica;dopo aver fatto ciò si è pronti per la filosofia.
I giovani dapprima studieranno musica e ginnastica,poi le discipline matematiche. Tra i 30-35 anni si cimenteranno con la filosofia e la dialettica. Fra i 35-50 anni quelli che avranno studiato bene la filosofia,dovranno fare pratica nelle cariche militari e civili;superate queste prove potranno governare lo stato.
MITO DELLA CAVERNA
Si immaginino dei prigionieri che siano stati incatenati, fin dall'infanzia, nelle profondità di una caverna. Non solo le membra, ma anche testa e collo sono bloccati, in maniera che gli occhi dei malcapitati possano solo fissare il muro dinanzi a loro.Si pensi, inoltre, che alle spalle dei prigionieri sia stato acceso un enorme fuoco e che, tra il fuoco ed i prigionieri, corra una strada rialzata. Lungo questa strada sia stato eretto un muricciolo, lungo il quale alcuni uomini portano forme di vari oggetti, animali, piante e persone. Le forme proietterebbero la propria ombra sul muro e questo attrarrebbe l'attenzione dei prigionieri. Se qualcuno degli uomini che trasportano queste forme parlasse, si formerebbe nella caverna un'eco che spingerebbe i prigionieri a pensare che questa voce provenga dalle ombre che vedono passare sul muro.Mentre un personaggio esterno avrebbe un'idea completa della situazione, i prigionieri, non conoscendo cosa accada realmente alle proprie spalle e non avendo esperienza del mondo esterno (si ricordi che sono incatenati fin dall'infanzia), sarebbero portati ad interpretare le ombre "parlanti" come oggetti, animali, piante e persone reali.Si supponga che un prigioniero venga liberato dalle catene e sia costretto a rimanere in piedi, con la faccia rivolta verso l'uscita della caverna: in primo luogo, i suoi occhi sarebbero abbagliati dalla luce del fuoco ed egli proverebbe dolore. Inoltre, le forme portate dagli uomini lungo il muretto gli sembrerebbero meno reali delle ombre alle quali è abituato; persino se gli fossero mostrati quegli oggetti e gli fosse indicata la fonte di luce, il prigioniero rimarrebbe comunque dubbioso e, soffrendo nel fissare il fuoco, preferirebbe volgersi verso le ombre.Allo stesso modo, se il malcapitato fosse costretto ad uscire dalla caverna e venisse esposto alla diretta luce del sole, rimarrebbe accecato e non riuscirebbe a vedere alcunchè. Il prigioniero si troverebbe sicuramente a disagio e s'irriterebbe per essere stato trascinato a viva forza in quel luogo.Volendo abituarsi alla nuova situazione, il prigioniero riuscirebbe inizialmente a distinguere soltanto le ombre delle persone e le loro immagini riflesse nell'acqua; solo con il passare del tempo potrebbe sostenere la luce e guardare gli oggetti stessi. Successivamente, egli potrebbe, di notte, volgere lo sguardo al cielo, ammirando i corpi celesti con maggior facilità che di giorno. Infine, il prigioniero liberato sarebbe capace di vedere il sole stesso, invece che il suo riflesso nell'acqua, e capirebbe che: « è esso a produrre le stagioni e gli anni e a governare tutte le cose del mondo visibile e ad essere causa, in certo modo, di tutto quello che egli e suoi compagni vedevano. »Resosi conto della situazione, egli vorrebbe senza dubbio tornare nella caverna e liberare i suoi compagni, essendo felice del cambiamento e provando per loro un senso di pietà: il problema, però, sarebbe proprio quello di convincere gli altri prigionieri ad essere liberati. Infatti, dovendo riabituare gli occhi all'ombra, dovrebbe passare del tempo prima che il prigioniero liberato possa vedere distintamente anche nel fondo della caverna; durante questo periodo, molto probabilmente egli sarebbe oggetto di riso da parte dei prigionieri, in quanto sarebbe tornato dall'ascesa con "gli occhi rovinati". Inoltre, questa sua temporanea inabilità influirebbe negativamente sulla sua opera di convincimento ed, anzi, potrebbe spingere gli altri prigionieri ad ucciderlo, se tentasse di liberarli e portarli verso la luce, in quanto, a loro dire, non varrebbe la pena di subire il dolore dell'accecamento e la fatica della salita per andare ad ammirare le cose da lui descritte.
In quest’opera ce il riassunto dell’intera filosofia di Platone;ma in particolare spiega la finalità politica della filosofia,cioè l’utilizzo di tutto quello che si sa. Ritornare nella caverna significa che l’uomo mette a disposizione di tutti quello che ha visto,e conosce la realtà. Così lo stato sarà governato da gente sveglia. Soltanto con il ritorno alla caverna l’uomo avrà compiuto la sua educazione e sarà divenuto veramente filosofo.
Un’altra scienza esistente è l’arte;Platone la condanna per 3 motivi:1)tiene che sia l’imitazione dell’imitazione della realtà(riproduzione di immagini,che a loro volta sono riproduzioni di idee);2)l’arte ha un potere di corruzione nell’animo dei re-filosofi(sempre distaccati dalle emozioni, perché uomini superiori);3)l’arte in Grecia veniva insegnata sin dall’inizio,scombussolando l’dea di insegnamento per Platone.
Platone da alcuni viene considerato bene,perché ha cercato di inserire un modello di perfezione,cercando di correggere gli errori di quella società;altri lo considerano un filosofo sognatore,perché la società descritta da lui è irrealizzabile.
Nella repubblica inoltre alcuni hanno visto degli aspetti di sinistra(divisione del lavoro,bene collettivo);altri hanno riscontrato degli aspetti di destra(statalismo,struttura gerarchica della società);Platone invece la considera una società chiusa,opposta a una società pluralistica e democratica.

Esempio



  


  1. lisa scarpellini

    sto cercando gli appunti o un riassunto su platone sofista. Sostengo esame di filosofia teoretica. Università di Bergamo