Platone

Materie:Appunti
Categoria:Filosofia

Voto:

2.5 (2)
Download:110
Data:12.03.2007
Numero di pagine:5
Formato di file:.doc (Microsoft Word)
Download   Anteprima
platone_59.zip (Dimensione: 8.8 Kb)
trucheck.it_platone.doc     42.5 Kb
readme.txt     59 Bytes


Testo



TEORIA DELLE IDEE
1. CONDIZIONE di possibilita’ della Cscienzas= conoscenza vera;
2. CONDIZIONE di possibilita’ della virtu’ e quindi dell’etica come scienze;
3. DIALETTICA come strumento della conoscenza delle idee;
4. EROS(Amore) come stimolo alla scienza del ebello in se’.
-Per la prima volta la realta’ non ha dimensione fisica, cioe’ è un’idea;
-Il fondamento della realta’ fisica è che la sua struttura fondamentale non è di carattere fisico;
-Come la luce è condizione o causa della visibilita’ delle cose sensibili cosi’ il bene è causa d’intelligibilita’ delle cose intelligibili(idee);
-Generazione del bello attraverso l’unione dei corpi;
-Per la cultura greca il bello è il buono.
CONSEGUENZE DELLA TEORIA DELLE IDEE
GNOSEOLOGIA Conoscere è ricordare;
PEDAGOGIA Lo stato deve educare ciascuno rispettando le sue capacita’

Razionalita’
Irascibilita’ Anima
Concupiscibilita’
POLITICA Teoria dell'ottimo stato o stato giusto: lo stato giusto è lo stato in
cui ciascun cittadino svolge un compito conforme alle sue
capacita’.

DIFFICOLTA DELLA TEORIA DELLE IDEE
Idee rendono impossibile la conoscenza;
Confronto tra la teoria di Eraclito e tra la posizione di Parmenide.
Definizione di virtu’ politica
Contrapposizione tra nomos e physis
Platone si chiede Che cos’e’ la giustizia?’

La giustizia non e’ un fatto convenzionale e non
l’utile della colletivita’ ma finisce per essere
fondata su una realtà’ stabile e immutabile: il BENE.
IDEEIPredicati universali delle cose;
non hanno dimensione spazio temporale;
non divengono==>sono separate dalle cose sensibili==>stabilita’==>conoscibilita’
Callicle dice che: CVita e’ saper affrontare il flusso della vita;
non esistono forme stabili o criteri universalistici, il concetto di
e’ materiale materiale;
il piu’ forte e’ colui che sa risolvere i problemi del flusso vitale;
Parmenide dice che: Passoluta rigidita’ e stabilita’;
Teoria delle idee: Trende possibile l’elasticita’;
l’idea e’ un esemplare perfetto, un modello;
le idee da predicati diventano soggetti che finiscono per
autopredicarsi.
DIFFICOLTA’
1. Argomento del IIIA Uomo: se le idee sono soggetti hanno in comune con le cose il carattere di cui queste ultime fanno parte; ES.” Il singolo vaso ha una struttura spazio temporale ma la forma non corrisponde;
2. il mondo delle idee sarebbe un doppione del mondo sensibile e inoltre se le idee sono modelli, come puo’ essere l’idea del fango un modello?

MITO DELLA CAVERNA
immaginazioneiaspetti(immagini) delle cose
sensibile
credenzacrealta’ sensibile
conoscenza matematicacoggetti matematici
intelligibile
conoscenza filosoficacidee(forme)
FEDONE
Trascendenza → Cristianesimo
IIº navigazione → radicale dualismo tra idee e realta’ empirica

svalutazione della realta’ umana: l’inico posto dove
possiamo ambire di andare e’ il mondo delle idee
F.NIETZSCHE→realta’ empirica come mondo apparente;
PLATONE→l’anima e’ sede di conflitti intrapsichici

anima a-razionale→tende a legarsi all’oggetto corporeo senza riflessione: non fa cio’ che vuole ma fa cio’ che sembra(tiranno);
anima irascibile→CALLICLE inserirsi nel flusso della vita con coraggio e
intelligenza;
anima razionale→giustizia;
☻l’anima arazionale ci fa desiderare;
☻desiderio≠volere
☻volere=puntare ad un fine che non puo’ essere un bene;
☻oggetto del desiderio≠oggetto del volere: nessun uomo puo’ agire
consapevolmente in direzione del male;
☻rapporto mezzo/fine nell’ambizione malvagia

L’ORGANIZZAZIONE SOCIALE DELLO STATO PLATONICO
PLATONE→modello ideale dell’esistenza umana

ricerca della virtu’ eminentemente politica in
grado di superare i difetti non transitori e non
casuali della vita politica
I governanti sanno usare il bene, perche’ lo conoscono

Queste persone possono
essere solo i filosofi→ UTOPIA
Politica→deve essere proiettata nel passato, nel presente e nel futuro

proiezione dell’anima
E’ molto difficile capire come fondare una citta’ giusta→si cerca e si esamina l’anima giusta
L’anima pero’ e sfaccettata

☻l’anima a-razionale e’ desiderante→e lei che ci da lo stimolo di agire che permette
di cominciare un’azione;
☻anima irascibile→capacita’ di far fronte agli ostacoliche si pongono davanti al
nostro cammino;
Fedro: MITO DELL’ AURIGA
Vi si possono individuare le tre funzioni dell’anima e le tre virtu’ corrispondenti:
RAZIONALITA’→SAGGEZZA;
IRASCIBILTA’→CORAGGIO;
ARAZIONALITA’→TEMPERANZA;
In ognuno di noi prevale una di queste tre virtu’, ma nei filosofi le possiamo ritrovare tutte e tre queste virtu’, ordinate gerarchicamente: saggezza, coraggio e temperanza.
La virtu’ che tutti possediamo è la temperanza, che non è attiva, per una mancanza di stimolo.
“La moderazione differisce dal coraggio e dalla salvezza le quali si trovano rispettivamente in due diverse parti dello stato e lo rendono saggio e coraggioso. La moderazione invece non agisce cosi’: bensi’ si estende allo stato tutto intero e fa cantare insieme all’unisono tanto i piu’ ignobili quanto i piu’ eccellenti, quanto i mediocri: sia che si li classifichi in base all’intelligenza o al vigore o al loro numero o al loro censo o a qualsiasi altro criterio del genere”.
☻Deve valere un criterio comunistico per la vita dei governanti.

I MITI
MITO DELLO SCHIAVO
Socrate disegna un quadrato di lato 2 e con una superficie di 4 e chiede ad uno schiavo che lunghezza avra’ un quadrato con area doppia. Lo schiavo risponde subito che il lato dovra’ essere il doppio di quello del lato precedente. Socrate gli dimostra subito che non e’ vero, perche’ l’area che risulta misura 16. Allora Socrate fa notare allo schiavo che il lato che cerchiamo ha una misura intermedia tra il primo quadrato e questo appena ottenuto; allora lo schiavo dice subito 3, perche’ questa misura e’ intermedia tra 2 e 4, ma Socrate gli fa osservare che non e’ vero. A questo punto lo schiavo non sa piu’ che cosa dire, e Socrate disegna un nuovo quadrato ottenuto bisecando ciascuno dei quattro quadrati di cui si compone il primo quadrato che lo schiavo ha ottenuto. Ora lo schiavo riconosce che questa nuova figura e’ quella che cercava.
MITO DELLA CAVERNA
In una caverna c’e’ uno schiavo che e’ stato rinchiuso li’ da quando e’ nato. Alle sue spalle c’e’ un muro al di la’ del quale passano degli schiavi che portano degli oggetti: nella caverna c’e una completa oscurita’, rischiarata da un fuoco che si trova al di la del muro, che proietta le ombre degli schiavi sulla parete della caverna. Lo schiavo vede solo le ombre e le scambia per cose reali. Successivamente lo schiavo riesce a liberarsi e a vedere gli altri schiavi e riconosce gli oggetti che vedeva come ombre. Infine lo schiavo riesce ad uscire dalla caverna e vede per la prima volta il mondo esterno: la luce del sole lo acceca e cerca di vedere le cose tramite superfici levigate o specchi d’acqua che attenuino la luce dle sole: solo dopo, abituatosi alla luce del sole, riesce a contemplare le cose sensibili.
Significato dell’allegoria:
Caverna→corpo che impedisce all’anima di accedere al vero mondo;
Prigioniero→uomo immerso della doxa, che ignora il vero essere delle cose;
Libero→anima che si libera dal corpo;
Cose del mondo esterno→idee;
Oggetti della caverna→copie imperfette delle idee;
Sole→simbolo dell’idea del bene.

Esempio