Platone

Materie:Riassunto
Categoria:Filosofia

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Testo

VERIFICA FILOSOFIA 03
Platone:vita e opere
Nasce ad atene nel 427 da una famiglia dell’alta aristocrazia che lo fa avvicinare a un’educazione di tipo sofista e a una carriera politica.si ritirò,deluso,a causa della presa di potere dei 30 tiranni ke instaurarono un regime oligarkiko,e ritornò sulla scena politica col rovesciamento e il ritrovo di uno stato democratico.ennesima delusione la condanna a morte del suo maestro,socrate,che lo costrinse a fuggire poikè temeva ripercussioni in quanto era stato suo allievo.intraprese molti viaggi,anke in egitto e in italia,a Siracusa.tornato ad atene fondò una scuola,l’accademia,che formò molte tra le personalità più importanti della scena politica.dopo altri viaggi tornò ad atene nel 360 dove morì nel 347. le sue opere constano in 34 dialoghi,1 discorso,1raccolta di lettere.
LA REPUBBLICA:SI PUò EDIFICARE UNO STATO GIUSTO?
1-platone si pone cm il vero interprete del pensiero del maestro.dopo il ritorno in oatria abbandona la scena politica e cerca di analizzare uno stato ideale e la giustizia.elabora delle idee,e formulare una teoria.si pone al primo punto di capire cosa sia la giustizia,per poi poter scendere nell’arena politica.per avviare un’azione politica bisogna studiare la città reale e analizzarla. Gorgia e I libro della repubblica=definizione della giustizia in rapporto alla posizione dei sofisti. Altri libri della repubblica=visione filosofica stato perfetto,giustizia pienamente idealizzata.stato ideale,utopico,non applicabile alla realtà. Leggi=esamina stati esistenti e si pone il problema delle leggi da istituire.lo stato ideale viene adattato alla imperfezione dell’uomo x il quale non si può superare un certo limite riguardo all’edificazione di uno stato giusto.
2-che cos’è la giustizia?platone delinea una visione dello stato in cui la giustizia e la definizione di essa sono le cose fondamentali,è il carattere proprio dello stato perfetto,mentre prima era una concezione prettamente legata al diritto e al potere divino;ora si ricerca una definizione concettuale con una precisa individuazione dei caratteri teorici che distinguano qst idea dalle altre.
3-la teoria contrattualistica. sofisti sviluppano qst tesi:gli uomini sono unità indipendenti,ke x convenienza si sono uniti,e la giustizia è il ecaratter d una società ben regolata in cui domina la legge.platone si oppone a qst tesi fermamente,rifacendosi all’uccisione di socrate,avvenuta nel rispetto delle leggi vigenti,ma che non è moralmente giusta,e che ci fa capire come l’uomo debba aspirare a qualcosa di moralmente più elevato quale un autentico valore oggettivo superiore alle leggi.
4-il diritto e la forza.altri sofisti proponevano una tesi differente:i + forti,per diritto di natura,comandano sui + deboli,che devono obbedire,e si comportano secondo giustizia se seguono questo modo di comportarsi.platone dissente completamente anke xkè secondo questi principi viene meno lo scopo della ricerca di socrate(trovare giustizia oggettiva) che platone non vuole perdere assolutamente.
5-esiste uno stato perfetto?città=molteplicità di individui che formano un’unità,dividendosi i compiti.ognuno infatti svolge una sola attività,che è però rivolta al bene della comunità.
6-la giustizia nella società.giustizia=equilibrio tra le parti ke garantisce la buona tenuta del tutto.ciò garantisce la felicità del singolo,che è l’obbiettivo supremo.giustizia è anke la corretta distribuzione delle funzioni,a seconda delle singole caratteristiche. Platone riconosce 3 fondamentali funzioni:il lavoro,la difesa,il governo.ai più forti d fisico e spirito va riservata la difesa mentre non analizza le peculiarità dei lavoratori.
7-il governo e i filosofi.platone si sofferma a descrivere i governanti,in quato,pur essendo una parte minima della totalità hanno il compito di reggere lo stato secondo giustizia.devono possedere nel maggior grado possibile il sapere. Solo i filosofi possono governare in quanto sono amici della sapienza e devono aver superato un lungo tirocinio.
8-platone e il comunismo.i governanti data l’importanza del loro compito devono essere estranei a qualsiasi forma di traffici e commerci ke potrebbero farli essere di parte.per loro deve vigere un comunismo integrale,che è cmq un ideale irrealizzabile,perkè si dovrebbero avere in comune anke donne e bambini,che,essendo legati ai governanti ma di fatto esterni ad essi,potevano influenzarli.il filosofo deve innanzitutto cercare la verità:giustizia=possesso di ciò che è proprio e l’esplicazione del proprio compito.
L’AMORE E LA BELLEZZA:Può L’ANIMA ACCEDERE AL SAPERE?.
1-il problema rimasto ora è essenzialmente qll della formazione del filosofo.platone vuole trovare un punto di conciliazione tra il sensibile e lo spirituale,subordinando il primo al secondo.
2-l’amore x la sapienza.filosofo non è sapiente,ma è colui che ama la sapienza.solo dio è sapiente,e l’uomo non può che cercare di avvicinarsi a qst alto ideale.poikè si tratta di amore bisogna vedere la concezione d esso in platone e socrate.
3-eros figlio di poros e penìa.si narra della storia del concepimento di eros:per la nascita della dea Afrodite,si diede un sontuoso banchetto al quale partecipò poros,dio dell’astuzia e dell’espediente,che si ubriacò.andò anke penìa,dea della povertà,che,vedendolo ubriaco pensò d aver un figlio da lui.eros,concepito nel gg della nascita d Afrodite,fu suo servitore e amante del bello.
4-eros amante della sapienza.il desiderio nasce da ciò ke non abbiamo.non nasce in una situazione di totale ignoranza,ma da uno stato intermedio tra ignoranza e sapienza.questo è anke lo stato dell’uomo.eros per platone è un impulso profondo verso la conoscenza che sta alla base della stessa filosofia.
5-platone e la bellezza.si descrive a socrate un percorso ascendente verso la bellezza:dapprima l’apprezzamento della fisicità,poi quello della bellezza dell’anima,che non sfiorisce ed è superiore,e giunge alla contemplazione della bellezza in sé,in una realtà metafisica e spirituale.
6-la bellezza in sé.ogni corpo non è mai perfettamente bello.ma in ciò ke riamiamo bello c’è qlcs d costante,cioè ke noi sappiamo,sebbene confusamente,cos’è la bellezza.infatti se non avesse avuto ciò in se non avrebbe mai potuto raggiungere la contemplazione della bellezza in sé,che è un’idea,non una cosa e è conoscibile solo attraverso un atto interiore d visione del nostro spirito.

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