Platone

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Testo

Platone

Attua la prima costruzione di un sistema complessivo della filosofia
Di lui ci restano moltissimi testi autentici, prevalentemente dialoghi (tutte le sue opere tranne le lettere e le leggi sono scritte sotto forma di dialogo D Socrate è la figura centrale)
Scelta del dialogo S mantiene una certa diffidenza nei confronti del testo scritto sembra di irrigidire una posizione
La verità non può trovare un’espressione ultima
TEORIA DELLE DOTTRINE NON SCRITTE T in fondo i Dialoghi (opere essoteriche destinate a molti) sono una sorta di preparazione, ma il cuore delle dottrine di Platone è oggetto solo di discussione orale e il bene
Fa spesso ricorso al mito, al racconto F invenzioni originali con caratteristiche dei miti, ma costruiti da Platone la loro funzione è di comunicare la dottrina in modo intuitivo, allusivo. Aiuta a cogliere ciò che non può essere espresso in modo totalmente razionale
Hegel considera negativo il ricorso al mito H la filosofia è razionale, si distacca dal ricorrere al mito significa ammettere un fallimento della filosofia nell’esprimere razionalmente un concetto legato alla realtà
Secondo Heidegger il ricorso al mito è positivo S condivide l’idea che la filosofia deve riconoscere che esistono verità non completamente traducibili in forma razionale

Morte di Socrate M frattura fra sapere e potere

Di tredici lettere pervenute a suo nome, solo la settima è attribuita a Platone

Lettera VII
• Carattere autobiografico C Platone appartiene a una delle famiglie più nobili di Atene
Tematiche:
• La politica
• I 30 tiranni I Crizia (zio di Platone)
• Carattere conservatore
• Giudizio negativo sul governo dei 30
• Socrate è l’uomo più giusto del suo tempo S si rifiuta di rendersi complice di un’ingiustizia
• Cadono i 30 C torna il regime democratico
• Platone ha ancora voglia di occuparsi di politica P atteggiamento concreto, realistico
• Processo a Socrate
• Riflette sulla politica R non la vuole più praticare
• Da soli non si può fare niente
• Corruzione dei costumi C Platone è sconcertato e capisce che tutte le città sono governate male si limiterà ad elogiare la retta filosofia
• Ci vogliono i filosofi al potere C immagine dei filosofi – re

Il punto decisivo è il processo di Socrate I nella polis c’è una netta frattura tra il potere e il sapere e situazione disastrosa perché il potere senza il sapere diventa violento

Un potere che non sa che cosa è bene agisce soltanto secondo i suoi interessi
Il sapere senza il potere è impotente, è destinato ad essere sopraffatto
Bisogna trovare il modo di coniugare sapere e potere i la filosofia di Platone è destinata a ricostruire questo archetipo (modello originario)

I termini più ricorrenti e più forti sono POLITICA e GIUSTO
Giustizia = sapere + potere

Platone fonda l’Accademia che giuridicamente è dedita al culto di Academus, in realtà e una scuola dove egli insegna la sua filosofia, ed un vero e proprio centro di potere m in attesa di creare una classe dirigente capace di esercitare il potere.
Platone vuole costituire una conoscenza, un sapere complessivo, sul quale fondare la legittimità di un progetto politico e tipo di sapere di cui bisogna andare alla ricerca = sapere che abbia la stessa forza che si attribuisce al sapere matematico
In Platone da un lato c’è l’esigenza di riforma della polis e di un sapere scientifico forte, ma più si accentua una tematica etico – politica ci si allontana dal carattere scientifico, e, viceversa, più si accentua il sapere scientifico più ci si allontana dal campo etico – politico
Costruire in relazione alle problematiche etico – politiche una conoscenza che abbia lo stesso carattere di fondatezza della matematica

La scienza mi descrive sempre meglio la realtà, ma da queste proposizioni descrittive non si possono ricavare norme prescrittive

Fa molti viaggi in Sicilia, dove il tiranno Dione è interessato alle sue dottrine i sapere + potere le circostanze vanno diversamente, Platone è venduto come schiavo

Non ci si può limitare a stimolare gli uomini come Socrate, ma bisogna costruire un sapere incontrovertibile
• Cercare le condizioni per esercitare il potere
• Per non creare un potere violento si ha bisogno del sapere P come conoscenza del bene, della giustizia

Obiettivo di fondo:
1. Di natura politica
2. Legato al dominio della polis
3. Emerso dal processo a Socrate
4. Tentativo di coniugare sapere e potere T il sapere non può più fondarsi sulla tradizione, sulla pura abilità persuasiva, ma sull’ scienza, sapere vero, forte, incontrovertibile, fondato deve dare seguita alle richieste morali di Socrate trovare nell’anima la VERITA’

Platone non rinuncia alle occasioni di occupare il potere (viaggi a Siracusa, accademia) P deve fare i conti con la sofistica ha messo in discussione le possibilità di costruire un sapere vero separazione fra linguaggio e valori, linguaggio e verità.

Parte dall’analisi della funzione del linguaggio P in fondo ad un numero pressoché infinito di soggetti corrisponde un numero relativamente ristretto di predicati:

Socrate
Il pane è buono, ecc.
Il cane

La bontà è diversa da un soggetto all’altro, ma è evidente che se l’essere buono è diverso, il fatto che usiamo lo stesso termine evidenzia che c’è un contenuto comune a tutti i casi: la bontà in sé, indipendentemente dai modi in cui si connette con i soggetti , la bontà in sé è anche indipendente dai soggetti cui l’attribuiamo. Socrate può morire, ma non sarà annullato il senso della bontà in sé. Un fiore può appassire ma ciò che definisce propriamente la bellezza è indipendente dalle singole cose cui si riferisce.
Questo linguaggio che traduce correttamente il pensiero ci fa pensare a qualcosa che è indipendente dalle cose particolari, ha un’esistenza diversa da quella empirica

Ci sono delle “cose” che esistono ma hanno una forma di esistenza che non è né empirica né semplicemente concettuale – mentale
Anche nel momento in cui la mia mente non penserà più la bellezza in sé, la bellezza continuerà ad esistere

Cos’è questo QUALCOSA cui attribuiamo un’esistenza che è in sé immaginaria ed eterna?
Le singole cose sono soggette al divenire, al mondo empirico; le cose IN SE’ non mutano g questa realtà è una realtà più vera di quella che nel linguaggio comune si dice realtà, perché il linguaggio comune si riferisce al mondo empirico
Tutti gli enti sono anche soggetti al divenire e non c’è nessun ente empirico che non sia destinato a scomparire i tutti gli enti sono reali, ma è più reale la bontà in sé che il pane buono questo qualcosa che ha un’esistenza SOVRASENSIBILE è ciò che Platone definisce con il termine forma (deriva da , vedere)
• indica una sorta di visione, ma non una visione sensibile, una visione intellettuale i la FORMA ESSENZIALE dell’essere bello, buono, ecc.
• il plurale di iiiii vuol dire idea se parliamo di idee platoniche non intendiamo il significato comune di “contenuto della mente”, ma la pensiamo come qualcosa di pensato, con un’esistenza indipendente dalle cose reali e da quelle concettuali m l’essere ciò che propriamente è

ciò che è, è cccccc le idee non sono solo contenitori concettuali, ma realtà proprie sul piano ontologico
• esigenza di cogliere l’essere attraverso il eeeeee esiste qualcosa di non empirico, eterno, ingenerato ottica diversa da quella dei pluralisti

posizione nuova nella storia del pensiero p decisiva la realtà vera è di ordine ideale, non appartiene al mondo fisico.

Le idee vivono nell’LLLLLLLLLLL iperuranio non è un luogo specifico tutto ciò che sta sotto il cielo è percepibile; “al di sopra dei cieli” indica qualcosa in una dimensione radicalmente diversa da quella di chi sta sotto i cieli t carattere sovrasensibile, ideale di questa realtà oggetti che si possono cogliere soltanto con gli occhi della mente, non percepibili, ma dei quali bisogna affermare l’esistenza

La realtà del mondo empirico è una realtà inferiore o Platone non arriva alle conclusioni di Parmenide, ma introduce un dualismo ontologico ci sono due dimensioni nettamente distinte:
1. mondo concreto, empirico
2. mondo degli enti ingenerati, imperituri, ecc.

Per tutti gli altri valori vale questo discorso, anche per il giusto i comprendere e conoscere l’ di buono, giusto, onesto permette di fondare un progetto politico che si rifarà alla forma assoluta del giusto.

Due tipi di idee:
1. idee- valore
2. idee matematiche i nella realtà empirica non esiste IL quadrato per eccellenza, noi ragioniamo sull’idea di quadrato p sono forme essenziali che ci consentono di unificare il molteplice

Le “idee” occupano il campo dell’essere parmenideo, con la differenza che questi LLLLL rimandano ad una pluralità delle discipline
Iperuranio I mondo ideale è la realtà più vera fondamento ontologico
Criterio di verità C si può riconoscere attraverso le relazioni proprie fra le realtà ideali fondamento gnoseologico se esprimono un’effettiva relazione dell’essere sono vere.

L’LLLLL non ha carattere soggettivo: la bellezza si può riconoscere anche in qualcosa che non piace particolarmente si riconosce il valore estetico
Non si può conoscere la bellezza in sé, ma essa è il fondamento del riconoscimento delle cose belle N riconduce ad un’idea passionale di bellezza
L’idea costituisce anche un criterio di giudizio oggettivo su un oggetto giudicato soggettivamente
Le forme pure sono conoscibili dall’uomo in modo puramente razionale L sono nell’animo, ma non sono frutto della fantasia delle persone
Giudizio sbagliato:
Socrate è buono Socrate è ingiusto
Non hanno uguale valore

È vera o falsa se nel contesto questa è la proposizione contraria,
dell’ddddd “buono” c’è un aspetto quindi avrà il valore opposto.
che coincide con la realtà.

Scansione del sapere basata su tre livelli:
1. conoscenza scientifica c perfetta conoscibilità; oggetto della scienza sarà una realtà in sé perfetta
2. opinione
3. ignoranza

Dimensione dualistica della realtà (la totalità è divisa in queste due dimensioni)
Conoscenza:
scienza opinione

mondo ideale, mondo delle essenze realtà empirica

1) 1111111 (enti matematici) 1) ttttttt (rappresentazione,
immaginazione, deriva dalla percezione
oggetto di fonte di sapere a carattere delle cose) o è la forma di esistenza più bassa
dianoetico (dimostrativo, discorsivo) (ha un grado ontologico inferiore rispetto all’oggetto
è un sapere mediato di cui è immagine)

2) sapere noetico 2) credenza, attribuzione di una livello più alto capacità di intuizione ha come realtà a una serie di queste percezioni enti naturali
oggetto l’intuizione. mutevoli, oggetto di conoscenza empirica delle idee e del
forma di conoscenza immediata (non loro principio assoluto
mediata) ogni ragionamento ci conduce da
un punto di partenza chiaro a una conclusione
dimostrata attraverso dei passaggi.

Dimostrare che la somma degli angoli interni è 180° = DIANOETICO
Il bianco non è nero = NOETICOI è evidente, immediata, non devo fare ulteriori ragionamenti per dimostrarlo
postulatip carattere intuitivo

Esistono quattro livello di realtà:
1. valore minimo (eidola, simulacri)
2. oggetti empirici (animali, natura)
3. oggetti matematici
4. principi ultimi delle idee stessep idea suprema del bene

passiamo dai livelli di conoscenza alla comprensione della realtà di questa conoscenza.
Si passa dal livello gnoseologico a quello ontologico.

Si parte dalla conoscenza empirica per attribuire realtà alle cose come elementi empiriciS in realtà è possibile un certo livello di conoscenza perché c’è un certo livello di realtà

Le idee hanno gli stessi caratteri dell’essereL occupano quel piano di realtà che è il fondamento stesso di un piano di realtà. In questa considerazione il mondo empirico (del divenire) sul piano dell’essere ha un grado di realtà inferiore rispetto alla realtà delle idee, ma non è il non essere come dice Parmenide. È una forma intermedia la è la forma intermedia tra la totale ignoranza e la piena conoscenza

Idea di mediazioneI supera l’aporia del pensiero di Parmenide si riconosce un certo valore a questo mondo che relazione esiste tra il mondo delle idee e quello delle cose empiriche?

PROBLEMI:
• PROBLEMA TEORETICO fondamentaleP rapporto fra queste due famiglie di idee
ideei garantiscono il progetto politico di forma sociale della polis qual è il ruolo di ogni famiglia di idee?
La filosofia (dialettica) ha il compito di spiegare il tipo di legame tra queste idee
• RELAZIONE TRA MONDO DELLE COSE E MONDO DELLE IDEER rapporto fra modello e copia l’idea è il modello, le cose sono casi particolari
• RAPPORTO TRA UOMO E MONDO REALER ente empirico in grado di conoscere questa realtà

Relazioni fra le ideer scienza che si occupano delle idee
Rapporto di questa sfera coi valori etico – politici
Solo se il sapere teoretico costituisce un sapere unitario sarà utilizzabile per fondare un ordine politico

Sapere scientificoS matematica
• aritmeticaa il numero è un’unità inestesa
• geometria pianag superfici
• geometria solidag volume
• astronomiaa solidi in movimento astri
il movimento regolato secondo rapporti numerici produce armoniai teoria dell’armonia

le altre forme di sapere sono tecniche:
• architetturaa è la prima si serve del sapere matematico
• retorica e medicinar le più basse

la filosofia può produrre una sinossi (visione complessiva) del sapere l si costituisce come dialettica (sapere critico)

le scienze matematiche, anche quando si danno una procedura razionale, presentano una struttura ipotetico - deduttivae a partire dai postulati (verità evidenti che non si possono dimostrare) si deduce il problema è insopprimibile il valore ipotetico di questo sapere agli occhi di Platone mancano di un fondamento assoluto, di un principio ANIPOTETICO che garantisca la verità di questo saperem dianoetico utilizza gli strumenti di una ragione discorsiva

occorre produrre un sapere superiore da cui dedurre le ipotesi matematicheo dialettica, sapere filosofico

ambito epistemologicom riflessione razionale sul sapere scientifico il problema di Platone è la fungibilità di questo sapere per la costruzione di un progetto politico
NUOVO SVILUPPO: queste scienze non sano dar conto i se stesse:
• dipendono da ipotesi
• non si possono applicare alla vita politica
le matematiche sono neutralil anche il sapere matematico dipende dal principio stesso dei valori etico – politici : L’IDEA DEL BENEL idea suprema dalla quale tutte le altre dipendono per la loro esistenza, la loro conoscibilità e il loro valore; il bene non crea le idee, ma costituisce la ragione dell’esistenza della realtà ideale
• risolve il rapporto fra idee scientifiche e di valore: vengono dal bene
• risolve il rapporto con l’uomo: ricerca del bene

“il bene è al di là dell’essere e lo supera in valore e potenza” il bene non è un’idea, è qualcosa di più, poiché le idee sono sul piano dell’essere

compito della dialettica è risolvere il problema delle relazioni

il bene non può essere definito in termini strettamente razionali - scientifici il bene è senso, valore delle cose.
Del bene si può parla re solo attraverso metaforeD discorso mitico rischio di ricadere nel circuito mitico
Campo teoretico \ scientifico lontano da quello pratico \ etico \ politico

GRANDE MITO DELL’ANIMA, DELLA REMINISCENZA, DELLE IDEE E DELL’AMORE
Possiamo ricercare la sapienza perché in noi c’è il principio di veritàP reminiscenza simbolo mitico di una conoscenza a priori delle idee
Non si può ricavare dal mondo empirico una sapienza eternan nell’anima c’è la capacità di intuire che cos’è la bellezza, la giustizia posso riconoscere nel mondo empirico le cose che assomigliano alla bellezza in sé, ecc.
Il mito suggerisce che la conoscenza delle idee non deriva dall’esperienzaI REMINISCENZA (anamnesi)
L’immagine aiuta, ma non è la verità, aiuta però a capire la verità razionale

La biga alata (anima) è tripartita:
1. auriga acomponente razionale dell’uomo
2. cavallo docileccomponente irascibilec (prevalere della volontà) che si lascia guidare dalla ragione
3. cavallo non docilecanima concupiscibilea volta alle cose materiali
la figura della biga ha un grande valore teorico e funzionale.

Platone riconosce la complessità dell’anima, l’esistenza di una componente legata alle pulsioni (che tende ad allontanarsi dalla ragione), la capacità di comprendere, la volontà
In Platone le pulsioni hanno una connotazione piuttosto negativa, però sono riconosciute come parte naturale dell’essere umano
• funzione politica e valenza ideologica del concettof sulla tripartizione dell’anima Platone costruisce l’immagine dello stato ideale
• in ogni uomo prevale una delle tre componentii si dividono nelle tre classi che costituiscono lo stato ideale
1. filosofif razionalità devono governared auriga
2. guerrierig coraggio, volontà devono difendereo cavallo docile
3. gli altri g temperanza hanno a che fare con le cose materiali, lavorano e producono per lo stato cavallo non docile

in ogni uomo ci dovrebbe essere un equilibrio fra queste componentii equilibrio corretto: la componente razionale guida le altre duei la giustizia in uno stato è il corrispettivo di questo elemento deve esserci armonia fra le parti dello stato
LA COMPONENTE CONCUPISCIBILE E’ NEGATIVA

Valenza ideologicaV non è una decisione arbitraria
• L’ordine dello stato diventa un fatto che dovrebbe essere naturalen come è naturale (giusto) che l’uomo sia così, così deve essere anche lo stato corrisponde alla natura delle cose alla
Il progetto politico di Platone resta uno stato elitario, ma l’aristocrazia è di cultura, d’intelletto, non di nascita (legato all’idea delle doti naturali di un uomo)a paradigma politico dello stato totalitario (secondo Popper ha una connotazione negativa)

Il programma della dialettica è ridimensionato nei dialoghi
• Platone rinuncia a correlare bene e idee matematiche
• Il bene è oggetto delle dottrine non scritte
Il problema si ridimensionaI la supremazia del bene sulle idee è funzionale al progetto di Platone
• Il legame fra il bene e le scienze è legato all’impiego delle scienze nella formazione di quei filosofi che avrebbero avuto il potere (progetto educativo)
• repubblicar elaborazione di un programma pedagogico portato avanti nell’accademia
1. tutti devono essere educati nelle scienze di base
2. i migliori studieranno scienze matematiche fino a 35 anni5 si entra nella vita politica
3. divenuti maturi, i migliori potranno studiare la dialettica e a turno governerannod obbiettivo dell’accademia si realizza solo nella città ideale
questione del COMUNISMO PLATONICO:
• i filosofi re devono dedicarsi allo studio e al bene della cittàt nella città ideale ai filosofi e ai guerrieri è impedita la proprietà privata anche le donne sono in comune (non esistono matrimonio e famiglia). Anche i figli sono sottratti ai genitori perché tutti devono crescere come se fossero figli di tuttio saranno allevati a cura dello stato
• chi lavora può avere proprietà privatac una parte di società condivide tutto
• diverso dal comunismo moderno, che si colloca ad un livello di produzione( abolizione della proprietà privata dei mezzi di produzione) il comunismo di Platone è di tipo etico- politico, non economico .
la città IDEALE è un’utopia che costituisce un modello cui tendere
DIALETTICAD scienza regia conclusione della Repubblica (dialogo)
1. cerca di fare della dialettica una scienzaz si allontana dal bene
2. propone un potere sostanziato dal ricorso al saperep anche la scissione teorica tra mondo ideale ed empirico si attenuerà

1) Platone cerca di fare della retorica una scienza suprema
Gerarchia (delle idee) verticale subordinata all’idea del bene
Nel “sofista” si ricerca in maniera teoricaN la dialettica è la scienza generale dei rapporti fra le idee .

Ogni rapporto predicativo è espressione di un rapporto tra ideeO se c’è un rapporto tra le due idee il predicato è vero la proposizione è vera
• Se tutte le idee comunicassero tra loro, ogni enunciato sarebbe vero
• Se nessuna idea comunicasse con nessun’altra non si potrebbe esprimere un rapporto predicativo
• Il discorso scientifico è possibile solo quando alcune idee comunicano e altre no
Platone deve determinare con più precisione la situazione delle idee:
• ogni idea è è inclusa nel genere sommo di essere
• ogni idea è identica a se stessa (principio di non contraddizioneo corrisponde a ciò che
esprime es: 2 = due)
• non coincidono (non sono tutte identiche tra loroc si tornerebbe a Parmenide)
• se ogni idea è, ed è identica a se stessa, ciò significa che ogni idea non è le altres Platone lo
definisce un parricidio.

E’ garantita la possibilità della pluralità delle idee, la pensabilità e che alcune comunichino tra loro, altre no.
Definizione propria delle singole ideeD deriva dalla descrizione della collocazione di questa idea con le altre
dicotomia (tagliare in due)

definizione di uomod sarà scelta un’idea più ampia nella quale sarà inclusa quella di uomo animale primo livello d’identità
DICOTOMIA
Divido per due il campo definito da questa idea
Es. possesso o meno di piedi E primo livello di differenza

Uomo = animale con piedi U secondo livello d’identità

Animali con piedi: quadrupedi o bipediA secondo livello di differenza

Uomo = animale con piedi, bipedeU terzo livello d’identità

Bipedi: dotato o no di parolaB terzo livello di differenza

Uomo = animale con piedi, bipede, dotato di parolaU idea terminale

L’idea terminale è il confine tra il mondo ideale e quello empirico
Idee I strumento di pensabilità teorica di una forma del mondo empirico, pur non essendo empiriche
Produrre una mappa delle idee è impossibileP ogni idea terminale non è l’unica definizione possibile
Platone non è soddisfatto: la dialettica dicotomica si allontana troppo dalla politica P vuole arrivare alla sistematizzazione conclusiva del suo pensiero
• deluso per i fallimenti siracusani
• isolamento dell’Accademia
• nascita all’interno dell’Accademia di teorie filosofiche centrifughe
• le scienze del suo tempo tendono ad essere sempre più autonomel la sinossi è impossibile
Serve un modello preciso per unificare il sapere
L’intero quadro della riflessione di Platone subisce slittamenti: si ripropone in primo piano il sapere

i progetti per unificarlo escludevano la fisica e la biologia
la relazione fra le scienze, idee e mondo umano non può arrivare a soluzioni definite
il “Timeo” , il “Parmenide” e le Leggi i Platone cerca di colmare il distacco fra le idee il mondo empiricoi abbandona la dialettica

nuova grande proposta di interpretazione unitaria del mondo da parte di Platone
• emerge a partire da un dialogo (il Timeo) destinato ad essere l’unico dialogo conosciuto nel Medioevo
• mito del Demiurgom artefice divino che plasma la materia contemplando il mondo delle idee
• dal Timeo emerge che le matematiche sono la chiave del sapere sul mondo perché il mondo nella sua totalità presenta una struttura matematica
• i corpi fisici sono costituiti dai quattro elementi, a loro volta costituiti da particelle indivisibili di forma geometrica (sintesi fra Atomi, Empedocle e i Pitagorici)

Un mondo così pensato giustifica la possibilità di matematizzare tutte le scienzeU grande modello di unificazione di tutte le scienze a base matematico - geometrica- fondamento metafisico

Quest’impianto permette di unificare, ed è possibile perché la realtà è strutturata in un certo modo

Questa “macchina” (il mondo) non funziona a caso, è la divinità che ha forgiato la realtà in questo modoQ il mondo va verso il bene perché il bene è incorporato nella sua struttura (non come un ideale etico che gli uomini tendono a raggiungere) e ne costituisce la regola di funzionamento matematizzazione del bene:
• fare del bene un principio di ordine scientificamente descrivibile
• farne il principio regolatore della società

nel Filebo:
1. il bene non è più un principio di valore, è calato nella struttura stessa delle realtà empiriche
2. è principio di ordine perché il bene in sé è il limite
esigenza di Platonee pensare il bene legato alla struttura matematica del mondo

In dialoghi successivi il concetto di limite è determinatoI il bene come limite si identifica con il concetto di UNO.
Il bene coincide con l’UNO.
• per qualsiasi ente, realtà, il bene (la cosa che è fondamentalmente necessaria) è quella di essere
un’unità le stesse idee sono il principio di unità della molteplicità.
• l’uno è il principio costitutivo di tutte le scienze oggetto di dottrine non scritte

SCIENZA DEL BENE: Platone cerca di superare il dualismo del mondo ideale ed empiricol riflessione di tipo monistico pone altri problemi : come dall’uno deriva la molteplicità? principio della DIADE INFINITA
• svolge la funzione di frammentare l’uno, dando luogo al molteplices i due principi agiscono all’inizio di ogni realtà: principio unitario del bene e principio che introduce la molteplicità. Ogni singolo ente è uno e molteplice
COME QUESTO SAPERE PUO’ FONDARE UN PROGETTO POLITICO?
Potere = armonia
Il bene ha anche una sua tangibile sede: la garanzia del bene del mondo è costituita dagli astri.
Gli astri sono dei perché sono eterni, immutabili e agiscono sul mondoG il movimento degli astri è il fondamento del movimento del mondo dimostrazione della struttura matematica del mondo

Conseguenze teoretiche
• la scienza suprema diventa l’astronomial fornisce leggi matematiche di questi movimenti bisogna trarre le conclusioni in termine di comportamento morale e vita politica è una sorta di teologia astrale
• non si può più richiamare gli uomini a un’istanza etica, la comprensione deve essere tradotta in leggi dotate di un valore costitutivoz “le Leggi” codice che regola la vita dei cittadini

supremo organo legislativos consiglio notturno 10 saggi
stato teocratico e repressivo
1. resta l’impianto dei filosofi – re
2. è più facile da realizzare della repubblica

Esempio