Neoplatonismo

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Categoria:	Filosofia
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Il Neoplatonismo
Nel campo del pensiero filosofico, l'umanesimo si presenta, dapprima come un moto impreciso di stanchezza e ribellione rispetto alla cultura medievale intesa come un passato tedioso ovvero noioso, difficile da rimuovere e in aperta contraddizione con una concezione più umana e mondana della vita (la cultura di corte è libera, spregiudicata, amante del lusso come anche di un'arte sperimentale in materia di profano). Si imparò ad utilizzare la filologia anche sui testi della filosofia classia - Aristotele e in particolare Platone - liberandola dalle alterazioni interpretative che aveva subito soprattutto dalla scolastica; il naturale atteggiamento polemico trova una sua guida strutturale nell'esplicito esercizio di un genere letterario, il dialogo di ispirazione platonica, che è significativo anche dal punto di vista dell'eleganza formale. Le condizioni che maturano su Platone dando origine al movimento Neoplatonico si sforzarono di assimilare e di impaginarla all'interno di una religione cristiana non più intesa come mortificazione ascetica, ma come libertà ed esaltazione dello spirito umano nella storia e nello spazio e sul mondo ( nuova idea di spazio e di tempo per l'uomo che conosciamo attraverso la definizione di antropocentrismo; il disegno di Leonardo può essere un riferimento immediato). L'opera di Marsiglio Ficino, Giovanni Pico della Mirandola,Cristoforo Landino e soprattutto Leon Battista Alberti. L'opera tende a un'esaltazione di enerige umane che si espandono nel mondo (fortuna e natura) superando le forze cieche della natura (con il linguaggio della scienza) e gli impedimenti della fortuna (con l'indagine sulla storia in base alla politica): ovvero Galileo,Macchiavelli e Guicciardini.