La scuola Eraclitea

Materie:Riassunto
Categoria:Filosofia
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Testo

LA SCUOLA ERACLITEA
Eraclito visse ad Efeso dopo la II metà del VI sec. a.C. egli non aveva una buona opinione dei suoi cittadini. Ha lasciato numerosi frammenti scritti in un linguaggio oscuro ed enigmatico, da cui trasporre la sua idea che la verità sia per pochi. La sua ricerca della verità si basa soprattutto sulla conoscenza di se stesso.
Egli ritenne che gli uomini siano tutti immersi in un sonno profondo, poiché a loro resta sconosciuto ciò che fanno da svegli così come sono incoscienti quando dormono e sognano.
Egli considerava negativamente i filosofi di Mileto e soprattutto i Pitagorici. Egli non voleva fermarsi al senso comune delle cose, ma arrivare a quello profondo e a conoscere il LOGOS (legge nascosta ed universale che esprime ciò che è comune a tutte le cose. È la capacità di coloro che non dormono di cogliere la ragione delle cose).
Eraclito cerca quindi l’armonia e il Logos. Questo viene descritto come un fuoco da cui tutto deriva. La vita è inoltre un flusso e un cambiamento continuo. Secondo Eraclito tutto scorre (PANTA REI) ed è per questo che egli è anche detto “filosofo del divenire” .Secondo Eraclito tutto diviene in base agli opposti (teoria dei contrari) poiché ogni cosa si oppone all’altra e ciò accade per giustizia (a differenza di Anassimandro che vedeva questo fenomeno come risultato dell’ingiustizia).Quindi la realtà si manifesta attraverso una relazione tra contrari. Eraclito osservò che una stessa cosa può avere nomi diversi e che una stessa parola può intendere diverse cose. Ciò avviene perché il linguaggio è ambiguo, non c’è relazione tra realtà e linguaggio( che è convenzionale dell’uomo) e la verità è nota soltanto a pochi prescelti che non dormono.
MAPPA CONCETTUALE: IL LOGOS

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