“ Se ebbene tu sia abile con le parole, non tentare di ingannarmi!; Ho divino Achille tu non mi inganni cosi, ne mi riesci a convincere! ( Vv. 174-177). I Vv. 178-179 rappresentano quasi una domanda retorica: “ Dunque tu potrai tenere la tua preda( la schiava Briseide) invece io resterò senza la mia schiava( Criseide)? E tu imponi che Criseid
Epica
Ordina per: Data ↑ Nome ↑ Download Voto Dimensione ↑
• Clio (colei che celebra), della storia;
• Euterpe (colei che allieta), della poesia lirica e della musica;
• Melpomene (colei che canta), del canto e poi della tragedia;
• Tersicore (lieta della danza), del canto corale e della danza;
• Erato (l’amabile), della poesia amorosa;
• Urania (la celeste), dell’astronomia;
• Polinnia
Achille gli rispose dicendo: “ Questo sarà fatto come tu ordini, Scamandrio divino! Ma sicuramente non smetterò di uccidere i troiani, prima di averli chiusi n città e combattuto Ettore cosi che si possa proclamare il vincitore”.
Dicendo così balzò tra i troiani come un dio, allora il fiume parlò ad Apollo: “ Ohimè, Apollo, figlio di Zeus, non segu
Ma Patroclo, vinto dal colpo infertogli da Apollo e dalla lancia di Euforbo, cercò di riparare tra i compagni per evitare la morte.
Ettore, come vide Patroclo nascondersi ferito dal bronzo, gli saltò addosso e lo trafisse al basso ventre. Cadendo fece un rumore sordo che straziò il cuore dell’esercito acheo. Come quando un leone vince un cinghiale i
Nel mezzo del combattimento però Patroclo viene colpito prima da Apollo , e poi dal soldato troiano Euforbo , ferito e debole si trova quindi a doversi confrontare con Ettore , il più forte dei troiani , la sua sorte è quindi segnata e subito viene ucciso da Ettore e le armi di Achille gli vengono sottratte .
In punto di morte però Patroclo mantien
Guardandolo bieco Zeus gli rispose: “ Non stare qui seduto a piangere, banderuola! Per sei il più odioso tra tutti i numi: sempre ti è gradita contesa, guerra e battaglia. Hai lo stesso furore indomito di tua madre Era; anch’ella a fatica posso domare con le parole. Sono sicuro che soffri perché hai ascoltato i suoi consigli. Non posso volere che tu pat
L’eroe con la spada inseguiva Afrodite, sapendo che non è una dea guerriere e quindi non è Atena o Eniò. Raggiunse la dea a scagliò la lancia che la ferì il polso; l’asta penetrò nella pelle attraverso al peplo divino, a cui lavorarono le Grazie, all’altezza del polso, il sangue immortale della dea sgorgò, l’icore, quello che scorre negli dei. Essi non
Le rispose saggiamente Telemaco: “ Madre mia, perché non vuoi che il fedele cantore ci allieti come la mente lo ispira? I cantori non sono colpevoli, responsabile è Zeus, che assegna a ciascun uomo il destino che vuole. Femio non va biasimato se canta la sfortunata sorte dei greci: gli uomini ammirano il canti più nuovo. Il tuo cuore e il tuo animo sopp