La Gestione

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Categoria:Economia

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Testo

CAPITOLO 13
La gestione è la serie di operazioni a cui viene sottoposto il patrimonio aziendale è necessario x la produzione e commercializzazione di beni e servizi e soprattutto x il raggiungimento degli obbiettivi aziendali. Si svolge in 4 fasi: provvista di mezzi finanziari; acquisizione di fattori produttivi; trasformazione dei fattori produttivi; vendita. Queste fasi lavorano in sovrapposizione l’una dall’altra x tutta la durata della vita aziendale. Sono quindi operazioni collegate e interdipendenti ciò nn vale nn solo x il presente ma x il passato e il futuro. Uno dei principali obbiettivi aziendali è il conseguimento di un reddito…
il reddito è l’incremento o il decremento che il patrimonio netto subisce per effetto della gestione nel corso dell’intera vita aziendale, viene determinato in 2 modi: in maniera analitica facendo ricavi – costi oppure in maniera sintetica facendo patrimonio finale – patrimonio iniziale. Il reddito può essere positivo detto utile quando il valore dei prodotti supera quello dei fattori impiegati, mentre può essere negativo ossia una xdita quando il valore dei beni prodotti è inferiore a quello dei fattori impiegati. Poiché la gestione è unitaria nel tempo e nello spazio, per comodità viene suddivisa in periodi amministrativi della durata di 12 mesi che coincidono con l’anno solare ke si apre il 1° gennaio 2004 e si kiude il 31 dicembre 2004 Ogni periodo
amministrativo ha le sue operazioni di gestione che prendono il nome di esercizio amministrativo.
L’esercizio amministrativo è l’insieme delle operazioni di gestione svolte in un periodo amministrativo per la determinazione del reddito annuo d’impresa detto anke reddito d’esercizio. Il reddito esercizio è l’incremento o il decremento che il patrimonio subisce x effetto della gestione in un periodo amministrativo.
Possiamo suddividere la gestione in 2 differenti flussi: che si distinguono in operazione interne e operazioni esterne. Le operazioni interne sono legate alla trasformazione economico-tecnico di trasformazione che avviene nell’azienda. Le operazioni di gestione esterne si manifestano invece nel momento in cui l’azienda entra in contatto con soggetti che operano sui mercati di approvvigionamento e sbocco.
Queste operazioni richiedono una contabilità complessa che prende il nome di contabilità generale e suppone che le operazioni siano rappresentate da documenti originari e che vengano svolte le varie contabilità elementari e le operazioni devono essere svolte dalle varie contabilità elementari che, attraverso delle scritture complesse, confluiscono nella contabilità generale.
Sono documenti originari le fatture i contratti gli assegni e vengono utilizzati x compilare le contabilità elementari che prendono in considerazione i singoli elementi del patrimonio e i singoli componenti del reddito d’esercizio. Le registrazioni o scritture elementari possono essere redatte su fogli skede o registri intestati i singoli oggetti (prima nota, contabilità di magazzino, di clienti, di fornitori. Tutti i dati relativi alle scritture complesse vengono raccolti in un documento detto bilancio d’esercizio.
Il bilancio d’esercizio è un documento in cui vengono raccolti i dati relativi alle scritture complesse e quindi rileva l’entità del reddito d’esercizio e del patrimonio aziendale. Un discorso a parte viene fatto per la prima nota poiché fa parte di una procedura contabile + ampia.
la prima nota fa parte di una procedura contabile complessa. Essa pur essendo un libro non obbligatorio è redatta prima di registrare le operazioni di gestione esterna nella contabilità generale. Le registrazioni in prima nota avvengono solo se l’operazione di gestione esterna è documentata ossia se esiste un documento originario. Questa scrittura deve essere redatta in maniera chiara e in duplice copia. Inoltre si devono annotare gli incassi e i pagamenti, i prelievi bancari le fatture emesse e ricevute.
La tenuta della contabilità deve rispondere alle esigenze dell’imprenditore, sia delle disposizioni del codice civile sia della legislazione sociale e fiscale. Il cod civ stabilisce che l’impenditore che esercita un’attività commerciale deve tenere i seguenti registri o scritture contabili secondo certe modalità: libro giornale, libro degli inventari. Altre scritture sono richieste secondo la natura e le dimensioni dell’impresa.
La legislazione sociale prevede che x le imprese con personale dipendente le scritture obbligatorie indicanti rispettivamente le retribuzioni, i dati sonali gli infortuni sul lavoro e sono: libro delle retribuzioni, libro matricola, libro degli infortuni.
La legislazione fiscale prevede 2 regimi di contabilità ordinaria e semplificata. Il regime di contabilità ordinaria è obbligatorio per: le società di capitali, le società di persone e le imprese individuali che hanno ricavi annui superiori ai 516 mila euro, indipendentemente dalla loro forma giuridica le aziende che operano in regime di contabilità ordinaria devono tenere altre registrazioni tra cui: registri iva, conti mastro e scritture di magazzino.
Il regime della contabilità semplificata è applicato alle imprese minori cioè alle società di xsone e individuali con ricavi annui nn superiori a 309 mila euro se si tratta di imprese di servizi e non superiori 516 mila euro se si tratta di imprese di altro tipo.Questo tipo di contabilità richiede le scritture su registri iva, libri previsti dalla legislazione sociale, libro dei beni ammortizzabili.
La gestione produce dei valori ai quali corrispondono altrettanti oggetti che nel loro corso di vita subiscono dei mutamenti . Pertanto per ogni oggetto viene creata una sorta di contenitore chiamato conto in cui confluiscono certi valori.
Il conto è un prospetto che evidenzia di un oggetto la consistenza iniziale, le variazioni ch’esso subisce e la sua consistenza finale. Questi definiti anke mastrini si articolano in due sezioni dare e avere che non hanno significato economico finanziario ma sono usate solo x indicare le relative sezioni. Così come le parole addebitamento e accreditamento vengono utilizzate x indicare un importo inserito rispettivamente nella sezione dare o dell’avere. Possiamo distinguere i conti in conti finanziari, conti economici e conti di capitale.
I conti finanziari segnano nel dare le variazioni finanziarie attive e in avere quelle passive. Hanno una funzione bifase , cioè accolgono valori nelle due sezioni.
Nelle variazioni finanziarie attive compaiono le entrate di denaro, l’aumento di crediti o la diminuzione di debiti. Nelle variazioni finanziarie passive compaiono le uscite di denaro, la diminuzione di crediti e l’aumento di debiti.
I conti economici segnano nel dare le variazioni economiche negative (costi) e nell’avere le variazioni economiche positive (ricavi). Hanno solitamente una funzione unifase, cioè accolgono valori solo in una sezione.
I conti di capitale segnano nel dare le variazioni negative di capitale e nell’avere le variazioni positive di capitale. Solitamente hanno un funzionamento bifase.
I conti di capitale, i conti finanziari e alcuni conti economici confluiscono nello stato patrimoniale. I conti economici che non rientrano nello stato patrimoniale confluiscono nel conto economico.
Tra i conti economici che confluiscono nello stato patrimoniale abbiamo le immobilizzazioni, i crediti, i debiti. Tra i conti economici che confluiscono nel conto economico abbiamo i ricavi di vendita, la svalutazione dei crediti.
Ogni azienda all’inizio della sua attività deve compilare il piano dei conti. Il piano dei conti è un documento costituito dall’elenco dei conti che un’azienda prevede di utilizzare nella contabilità generale. L’elenco è contrassegnato da dei numeri di riferimento ad esempio nei conti patrimoniali le immobilizzazioni materiali hanno come riferimento il numero 01 xciò tutto ciò ke farà parte di quella categoria avrà come rif il numero 01…
Nella contabilità generale, le scritture complesse relative alle operazioni di gestione esterna avvengono con il metodo della partita doppia ossia ogni affetto di gestione è visto sotto l’aspetto sia economico sia finanziario, vengono fatte x ogni operazione almeno 2 annotazioni in 2 o + conti in opposte sezioni e il tot degli addebitamenti deve essere uguale al tot degli accreditamenti.
Il metodo richiede 2 registri: il libro giornale e il libro mastro. Il libro giornale è una scrittura cronologica in quanto fatti aziendali vi vengono registrati in successione temporale. Le registrazioni si chiamano scritture in partita doppia. X ogni scrittura vengono utilizzati due o + conti, a ogni conto corrisponde un importo che deve essere registrato nel singolo maestrino. Tutti i conti che compongono un sistema contabile vengono riuniti nel libro mastro che è dunque l’insieme dei conti accesi in una contabilità
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