I risultati della gestione

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I RISULTATI DELLA GESTIONE
Gli aspetti della gestione
Per capire come funziona un’impresa dobbiamo osservare la gestione sotto vari aspetti.
Un primo aspetto è l’aspetto tecnico e si occupa delle varie fasi del processo produttivo. L’aspetto tecnico riguarda sia le imprese che trasformano fisicamente le materie prime, sia le imprese che trasferiscono i beni nel tempo e nello spazio.
L’aspetto tecnico della gestione considera solo i fatti interni di gestione, cioè quelle operazioni svolte all’interno dell’impresa senza entrare in contatto con soggetti esterni, ovvero non comprende l’acquisto di materie prime dai fornitori, né la vendita dei prodotti finiti.
L’economia aziendale si occupa soprattutto dei fatti esterni di gestione, che possono essere analizzati a prescindere dalla natura delle singole imprese.
I fatti esterni di gestione si possono dividere in due gruppi:
• l’aspetto finanziario;
• l’aspetto economico.
L’aspetto finanziario si occupa di vedere se le operazioni di gestione modificano i valori finanziari che compongono il patrimonio dell’impresa.
Per valori finanziari intendiamo non solo il denaro contante, ma anche il denaro futuro, cioè crediti e debiti.
Le variazioni finanziarie che comportano un aumento dei mezzi finanziari disponibili si dicono attive (entrate), mentre le variazioni finanziarie che ne determinano una riduzione sono dette passive (uscite).
Nell’ambito dell’aspetto finanziario è possibile individuare un aspetto monetario, che riguarda le variazioni di denaro contante, e un aspetto creditizio, relativo agli aumenti e alle diminuzioni dei crediti o dei debiti.
L’aspetto economico della gestione significa considerare le operazioni in base al loro contributo alla creazione della ricchezza aziendale.
Tutte le imprese hanno un processo produttivo, il quale ha un input (fattori produttivi) e un output (prodotti finiti).
I fattori produttivi e i prodotti finiti sono considerati non in termini di quantità fisiche, ma in termini di valore monetario:
• il valore monetario assegnato ai fattori produttivi rappresenta un costo;
• il valore monetario assegnato ai prodotti finiti rappresenta un ricavo;
La somma dei costi e dei ricavi esprime il reddito e rappresenta il risultato dell’attività produttiva svolta dall’impresa.
Nel caso che i ricavi sono maggiori dei costi, allora la ricchezza prodotta è maggiore di quella consumata e avremo un utile;se invece i costi superano i ricavi, la ricchezza consumata è maggiore di quella prodotta allora avremo una perdita.
Tra i due aspetti è presente il rapporto di misurazione: le uscite misurano i costi e le entrate misurano i ricavi.
Per esempio se si considera l’acquisto di un immobile con pagamento in contanti,sotto l’aspetto finanziario si ha una diminuzione delle disponibilità liquide (uscita),sotto l’aspetto economico si ha un costo per l’acquisto di un bene strumentale;se invece supponiamo di vendere delle merci con pagamento differito,sotto l’aspetto finanziario si ha un aumento dei crediti verso i clienti (entrata), sotto l’aspetto economico si ha un ricavo.
Se è vero che un’uscita finanziaria misura un costo e un’entrata finanziaria misura un ricavo,i due aspetti sembra che coincidano,il fatto è che non tutte le uscite si collegano a dei costi e non tutte le entrate a dei ricavi;ad esempio il pagamento di un debito verso fornitori determina una diminuzione del denaro in cassa (uscita) ma anche una diminuzione dei debiti (entrata),senza però effetti dal punto di vista economico;questo fatto è detto partita doppia.
I cicli dell’attività aziendale
La gestione aziendale ha un andamento ciclico,cioè è composta da una serie di operazioni che si rinnovano nel tempo.
I cicli che andremo a individuare,saranno il ciclo tecnico,il ciclo finanziario e il ciclo economico.
Il ciclo tecnico ha inizio con l’impiego dei fattori produttivi e termina quando si ottengono i prodotti o si forniscono servizi;per esempio il ciclo di un’impresa edile inizia con l’acquisto del cemento e degli altri fattori e può terminare dopo alcuni anni.
Il ciclo economico ha inizio con il sostenimento dei costi per acquistare i fattori produttivi (operazioni di investimento) e termina quando si conseguono i ricavi dalla vendita dei prodotti o dei servizi (operazioni di scambio).
Quasi sempre nel ciclo economico ci sono prima i costi poi i ricavi, ma in alcuni casi,prima si riscuotono dagli assicurati i premi (ricavi) e poi,si pagano i risarcimenti prestabiliti.
Il ciclo finanziario ha inizio con l’uscita legata all’acquisto dei fattori produttivi e si conclude con l’entrata legata alla vendita dei prodotti e dei servizi.
All’interno del ciclo finanziario c’è un ciclo monetario che riguarda solo le entrate e le uscite di denaro contante.
Non sempre il ciclo monetario coincide con quello economico. I due cicli coincidono solo quando si compra e si vende in denaro contante.
Si ha invece uno sfasamento tra i due cicli nei casi di dilazioni di pagamento accordate dai fornitori oppure concesse ai clienti ;lo stesso vale nell’ipotesi di versamenti di acconti sugli acquisti o sulle vendite.

Equilibrio finanziario ed economico
La corretta gestione dell’azienda deve quindi svolgersi in presenza di due diversi equilibri: l’equilibrio finanziario e l’equilibrio economico.
L’azienda presenta un equilibrio quando è in grado di far fronte, con le entrate, alle uscite che si manifestano durante lo svolgimento della gestione.
È quindi indispensabile disporre delle somme necessarie per adempiere agli obblighi di pagamento assunti e per effettuare nuovi investimenti; in sintesi l’equilibrio finanziario si ha quando le entrate sono maggiori o uguali alle uscite.
L’equilibrio monetario deve essere raggiunto quotidianamente,ciò significa che le uscite monetarie devono poter essere affrontate nel preciso istante in cui si verifica la scadenza di pagamento;per l’azienda è un bene disporre di denaro contante perché consente di ottenere sconti ed evitare interessi di mora, inoltre migliora l’immagine di solvibilità dell’azienda;se invece le entrate monetarie legate alla vendita dei prodotti non riescono a coprire le uscite relative all’acquisto di fattori produttivi l’azienda è obbligata a far ricorso a operazioni di finanziamento (prelievo di soldi in banca ,per esempio).
L’equilibrio economico si ha quando i ricavi sono maggiori dei costi e consentono un adeguato profitto per l’imprenditore; l’equilibrio economico a differenza di quello monetario non deve essere raggiunto in ogni momento:infatti mentre alcuni costi e ricavi presentano una certa regolarità nel tempo molti altri costi e ricavi si hanno solo in certi periodi dell’anno;è quindi più corretto giudicare l’equilibrio economico dell’azienda prendendo come riferimento un intervallo di tempo significativo di solito non inferiore a un anno.
A causa dello sfasamento tra ciclo economico e monetario i due equilibri spesso non coincidono;tra le due condizioni di equilibrio però la più importante è quella economica, cioè è importante avere buone prospettive di reddito, se i ricavi sono maggiori dei costi, prima o poi quei ricavi saranno incassati e migliorerà anche la situazione finanziaria.
Il risultato economico della gestione:il reddito
Il reddito è appunto il risultato economico della gestione , e può essere calcolato ogni giorno,mese,anno, persino quando l’impresa chiude,sempre attraverso la differenza tra costi e ricavi.
Si pone quindi il problema di determinare il reddito a intervalli periodici, sia per controllare i risultati ottenuti dalla gestione aziendale durante il suo svolgimento, sia per adempiere a obblighi civilistici e fiscali.
La vita dell’azienda viene così suddivisa in periodi di tempo detti periodi amministrativi, di solito compresi nell’arco di un anno;il complesso delle operazioni svolte in un determinato periodo amministrativo si dice esercizio;da questo ne consegue il reddito d’esercizio, che è il risultato economico raggiunto dall’azienda in un dato periodo amministrativo.
I risultati economici intermedi
Le operazioni aziendali sono di varia natura, esistono però alcune operazioni più vicine e simili che possono essere raggruppate in aree o settori; in relazione a tali settori si determinano i risultati economici intermedi,che sono utili per capire come si forma il reddito finale.
Nell’ambito della gestione possiamo individuare le seguenti aree:
• la gestione caratteristica,che comprende le operazioni tipiche dell’impresa;in questa area rientrano i costi e i ricavi relativi alla produzione e alla vendita dei prodotti o servizi;
• la gestione accessoria, che comprende le operazioni non proprio legate all’attività produttiva dell’impresa;
• la gestione finanziaria comprende gli oneri finanziari e i proventi finanziari;
• la gestione straordinaria comprende i costi e i ricavi che derivano da operazioni eccezionali quali furti,incendi,vincite alla lotteria…il risultato di questa gestione dipende dal confronto tra i proventi straordinari e gli oneri straordinari;
• la gestione fiscale comprende i costi pagati per le imposte e le tasse dello stato e di altri enti pubblici.

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