La Concorrenza perfetta

Materie:Tesina
Categoria:Economia Politica
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Testo

Falone Luca

Tesina di Economia politica

A.S. 2005/2006

La concorrenza perfetta

La principale caratteristica di questo regime di mercato è l’unicità del prezzo: il prezzo vigente è uguale per tutte le imprese e nessun operatore, singolarmente, è in grado di modificarlo.
Esso è infatti determinato dall’equilibrio di mercato, dato dall’incontro della domanda e dell’offerta, che sono rappresentate rispettivamente da tutti gli acquirenti da tutti i venditori.
Se il singolo operatore elevasse il prezzo di vendita, glia acquirenti si rivolgerebbero i suoi concorrenti, con una conseguente drastica diminuzione delle sue vendite.
I presupposti della concorrenza perfetta sono:
1. la presenza di numerosissimi piccoli acquirenti e produttori, nessuno dei quali deve poter essere in grado di influire sul prezzo.
2. l’omogeneità della merce venduta da tutte le imprese; ad esempio se un imprenditore fosse in grado di differenziare i propri prodotti , potrebbe praticare prezzi più elevati senza correre il rischio di perdere la propria clientela.
3. ogni operatore deve conoscere perfettamente la condizioni di mercato.
4. le imprese concorrenti devono avere uno stesso andamento dei costi
5. deve essere garantita la libertà di entrare e di uscire dal mercato, il che comporta l’inesistenza di divieti e di vincoli legali o di ostacoli tecnici.
6. non devono sussistere da parte degli acquirenti delle preferenze per questo o per quel venditore.

Il ricavo totale è la somma monetaria ottenibile moltiplicando il prezzo di mercato per la quantità venduta.
Il ricavo marginale è l’incremento che il ricavo totale subisce quando si vende un’unità di prodotto in più
Il profitto normale è la quota di profitto che già è incorporata nella curva dei costi e rappresenta la remunerazione dell’imprenditore.
L’extra profitto è la quota di profitto aggiuntivo, dato dalla differenza tra il prezzo e il costo medio.

Possiamo affermare che l’equilibrio dell’imprenditore è individuato dalla posizione che gli consente di massimizzare il profitto globale, determinato dalla differenza tra ricavo e costo totale.

Nel breve periodo l’equilibrio dell’impresa concorrenziale è determinato dalla quantità in corrispondenza della quale il prezzo è uguale al costo marginale. L’impresa può realizzare extra-profitti, profitti normali o accusare perdite.

Nel lungo periodo gli extra-profitti tendono a scomparire; alcune imprese, per effetto della diminuzione del prezzo causata dall’aumento dell’offerta, escono dal mercato.

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