Sistema economico-giuridico azienda

Materie:Riassunto
Categoria:Economia Aziendale
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Testo

Condizioni di esistenza di un’azienda:
- presenza di attività economica;
- presenza di rapporto organizzato tra persone o tra persone e cose per la realizzazione dell’attività economica;
- la stabilità del rapporto organizzato che consenta ai soggetti interessati di considerare l’azienda come interlocutore;
- la presenza di una finalità che l’azienda con la sua attività intende perseguire;
- la presenza di un’organizzazione stabile su cui il cliente possa fare affidamento quando ne abbia bisogno;
Azienda = rapporto tra persone e cose organizzate tra loro allo scopo di svolgere in modo stabile un’attività economica.
Le operazioni Aziendali:
Operazione = sequenza di azioni che contribuiscono a realizzare una fase del processo produttivo.
Processo produttivo = sequenza di operazioni necessarie a produrre un bene o un servizio;
Registrazione = annotazione su un documento di informazioni relative all’attività aziendale (movimenti di materiali, di denaro ecc.);
Funzioni Aziendali:
Funzione = insieme di operazioni aventi caratteristiche simili, cioè che hanno simili modalità di svolgimento.
Classificazione delle funzioni aziendali:
approvvigionamento = insieme di operazioni che consentono all’azienda di procurarsi i beni e i servizi necessari alla trasformazione;
produzione = insieme di operazioni che concorrono alla realizzazione del prodotto;
marketing = insieme di operazioni che mettono in condizione l’azienda di soddisfare il cliente, studiandone i bisogni e le azioni necessarie per realizzarli;
vendita = insieme di operazioni che consentono all’azienda di commercializzare il prodotto e farlo pervenire al cliente;
gestione dei beni strumentali e delle strutture aziendali = progettazione, realizzazione e manutenzione di tutti gli strumenti di lavoro e delle strutture;
gestione risorse umane = attività di reclutamento e addestramento del personale (una buona gestione del personale può determinare il successo di una azienda)
finanza – amministrazione – controllo = riguarda la gestione delle informazioni, dei pagamenti e delle riscossioni;
ricerca e sviluppo = cura la sperimentazione di nuovi prodotti o di nuove tecniche di produzione;
La divisione del lavoro:
Volume della produzione = quantità di beni o servizi prodotti (per aumentare la produzione bisogna aumentare il numero delle persone addette che consente: esecuzione congiunta, assegnazione a ciascuno di un numero limitato delle operazioni che consentono la specializzazione (restrizione del numero delle operazioni eseguite per ottenere i migliori risultati).
Esecuzione congiunta e specializzazione sono le basi della divisione del lavoro (collaborazione fra più persone).
Organizzazione = attività di coordinamento delle persone e delle cose nello spazio e nel tempo in funzione di una finalità.
Struttura organizzativa = configurazione delle relazioni tra persone e cose risultante dall’organizzazione.
L’evoluzione dell’azienda:
Nascita: avvio di una collaborazione tra persone (può essere anche individuale) finalizzata alla produzione o realizzazione di beni e servizi.
Finalità aziendale = risultati che un azienda si attende di ottenere attraverso la sua attività (possono cambiare nel corso della vita dell’azienda); un azienda non sopravvive a lungo se non è in grado di produrre più ricchezza di quanta ne consumi.
I soggetti importanti per definire i vincoli e le opportunità di un’azienda sono:
clienti, attuali e potenziali; concorrenti, le banche ed altri concorrenti, i fornitori, le istituzioni pubbliche.
Per l’azienda l’ambiente costituisce una fonte di:
- vincoli: limitazioni alla libertà di azione di un soggetto
- minacce : fattori ambientali che possono danneggiare l’azienda;
- opportunità : occasioni che se opportunamente sfruttate consentono all’azienda di facilitare il raggiungimento degli obiettivi;
Azienda come sistema aperto:
Sistema = insieme di elementi organizzati per una finalità comune;
Sistema aperto = un sistema che modifica se stesso interagendo con l’ambiente;
Unità organizzativa = sottogruppo aziendale specializzata nell’esecuzione di un certo numero di compiti;
Sistema aziendale = insieme di unità organizzative che concorrono alla realizzazione della finalità aziendale;
Controllo = operazione che consiste nel confrontare le informazioni relative a un’azione con i risultati attesi.
Le ragioni della fine di un’azienda:
- se produce meno ricchezza di quanta ne consumi;
- i soci possono dividersi e cambiare mestiere;
- in caso di azienda individuale il titolare può cambiare attività o semplicemente morire e nessuno subentra nell’attività;
- comparsa di concorrenti e incapacità di farvi fronte;
- investimenti sbagliati con relativo fallimento.
Aziende oggi:
L’attività dell’azienda è il frutto dell’interazione tra numerose persone, ciascuno con un preciso ruolo.
Soggetti aziendali = individui o istituzioni coinvolti nell’attività aziendale (i soggetti aziendali si classificano in base al contributo che apportano – destinatari di ciò che l’azienda produce, e coloro che apportano fattori produttivi o che influiscono sull’utilizzo dei fattori produttivi);
Clienti = coloro che acquistano o potrebbero acquistare i prodotti/servizi dell’azienda;
I portatori di fattori produttivi
- I soggetti esterni all’azienda, coloro che vengono coinvolti solo occasionalmente nella struttura aziendale ( fornitori, prestatori di capitale);
- I soggetti interni all’azienda, coloro che fanno parte stabilmente della struttura aziendale (soggetti economici che sono : proprietari, manangement, personale);
soggetto economico = insieme di soggetti che apportano fattori produttivi all’azienda facendo parte della sua struttura oganizzativa;
proprietari = coloro che apportano il capitale proprio;
management = coloro che dirigono l’attività dell’azienda per conto dei proprietari;
personale dipendente = coloro che apportano all’azienda il proprio lavoro
I proprietari:
Colui che fornisce all’azienda il capitale proprio, il proprietario è il soggetto più alto nella gerarchia aziendale. Il proprietario può delegare ad altri le decisioni oppure assumerle direttamente.
- azienda individuale; il potere decisionale è di una sola persona;
- azienda collettiva o società, i proprietari sono titolari di una parte dell’azienda (quota = in un tipo molto comune di società. Le s.p.a., le quote si chiamano azioni e i proprietari sono chiamati azionisti.
Forme di governo = regole che stabiliscono le modalità di formazione delle decisioni in azienda;
Imprenditori = quando il proprietario viene coinvolto direttamente nella gestione aziendale, cioè svolge funzioni manageriali;
Management e personale:
Il management è composto da coloro che dirigono l’attività aziendale, i manager. Sono professionisti scelti dall’imprenditore per guidare l’azienda in modo da realizzare le finalità.
Il personale è composto dagli impiegati, i tecnici, gli operai.
Gli interessi dei soggetti aziendali e le finalità aziendali
Ciascuno dei soggetti aziendali trae dall’attività un’aziendale una parte del proprio reddito quale ricompensa per i fattori produttivi apportati: Fornitori: prezzo del bene o servizio; Prestatori di capitale: interesse; Proprietari: utile; Imprenditori: utile, stipendi; Manager: Stipendi, partecipazione agli utili; Dipendenti: stipendi.
Tipi di azienda secondo le finalità:
Poiché a finalità diverse corrispondono strumenti diversi, si possono distinguere tre tipi di aziende.
- aziende con scopo di lucro: obiettivo principale è quello di massimizzare l’utile (è il tipo di azienda più diffuso)
- cooperative: nascono per soddisfare il bisogno dei soci (nelle coop. Agricole si associano per meglio affrontare il costo delle attrezzature e a differenza che nelle aziende a scopo di lucro l’importanza del capitale sociale nelle coop. è limitato);
- aziende non profit che sorgono per fornire un servizio alla collettività, di svolgere una missione a carattere umanitario o sociale.
Nelle aziende non profit e nelle cooperative l’utile o meglio l’equilibrio economico , è un vincolo non una finalità: questo significa che nel perseguire le proprie finalità l’azienda deve mantenere i costi inferiori o pari ai ricavi, altrimenti a lungo andare non può sopravvivere.
Tipi di aziende secondo l’attività svolta:
A seconda dell’attività svolta le aziende cambiano struttura organizzativa, tipo di operazioni , in qualche caso finalità e dimensioni: le aziende vengono divise in tre grandi settori (settore = gruppo di aziende caratterizzato da omogeneità nel processo produttivo):
- settore primario: comprende aziende in cui è prevalente il ruolo dei fattori naturali;
- settore secondario: comprende le aziende in cui è prevalente la produzione di beni;
- settore terziario: comprende le aziende in cui è prevalente la produzione di servizi;
GLI ASPETTI DELLA GESTIONE
Se consideriamo l’attività aziendale nel suo complesso, gli imput (costi) vengono acquistati, e quindi hanno un valore monetario, e gli output (ricavi) vengono venduti, dunque anche loro hanno un valore monetario.
Confrontando imput e output siamo in grado di misurare l’efficienza in assoluto di un’attività aziendale: non sarebbe efficiente un’attività in cui il valore dell’imput supera quello dell’output.
La differenza tra ricavi e costi se positiva si ha l’utile, se negativo si ha la perdita. L’utile o la perdita sono il risultato della gestione (insieme coordinato delle operazioni svolte durante la vita dell’azienda).
E’ importantissimo sapere se durante l’anno l’azienda ha prodotto un utile o una perdita. L’analisi economica è semplice basta sottrarre al totale dei ricavi il totale dei costi.
L’analisi economica viene effettuata annualmente, le operazioni di gestione vengono chiamate esercizio (insieme delle operazioni effettuate in un determinato periodo di tempo), il risultato economico determinato in questo periodo di tempo prende il nome di utile o perdita di esercizio.
Rimanenze di magazzino = parte delle merci rimasta invenduta;
ammortamento = misura del deprezzamento annuale di un bene durevole;
Risultato d’esercizio = viene calcolato ricavi dell’esercizio – Costi dell’esercizio ricordando che i costi da considerare sono quelli dei fattori produttivi effettivamente consumati nel processo produttivo.
Equilibrio economico = condizione in cui opera l’azienda quando i ricavi d’esercizio sono superiori ai costi d’esercizio, l’utile d’esercizio può essere prelevato dall’imprenditore o dai soci per soddisfare esigenze personali o può essere reinvestito in azienda (in questo caso i mezzi a disposizione dell’azienda aumentano)
Analisi finanziaria di gestione:
Per poter far sopravvivere un’azienda è dunque necessario garantire un regolare flusso monetario ovvero fare in modo che ciò che esce sia compensato da ciò che entra. E’ a questo tipo di problemi che cerca di dare una risposta l’analisi finanziaria:
- a una vendita non sempre corrisponde una immediata riscossione. Quando un bene è stato venduto, ma il valore non è stato riscosso sorge per l’azienda un credito (il credito è una somma di denaro cui l’azienda ha diritto ma non è ancora stata riscossa);
- a un acquisto non sempre corrisponde un pagamento immediato. Quando un bene è stato acquistato ma non è ancora stato pagato sorge un debito (il debito è una somma di denaro che l’azienda deve a qualcuno)
I debiti ed i crediti che sorgono in relazione agli acquisti di fattori produttivi e alle vendite di beni e servizi sono chiamati debiti e crediti di regolamento detti anche commerciali.
Esistono anche altre categorie di entrate e uscite: prestiti di denaro e di conseguenza al momento
finanziatori si chiamano debiti di finanziamento.
Equilibrio monetario = condizione in cui opera l’azienda quando in ogni momento riesce, con le entrate, a far fronte agli impegni di pagamento.
Patrimonio aziendale:
Ogni azienda, per avviare la sua attività ha bisogno di una minima dotazione di beni: strumenti, locali, disponibilità di denaro, materie prime o merci. L’insieme di questi beni si chiama patrimonio aziendale.
Analizzare la composizione del patrimonio aziendale significa: raggruppare i singoli elementi in categorie e studiare l’importanza di ciascuna categoria, la classificazione solitamente avviene secondo la loro destinazione economica:
- i fattori produttivi a lunga durata, più noti con il termine immobilizzazioni;
- i fattori produttivi a breve durata;
- le disponibilità liquide (denaro in cassa o in banca).
I fattori produttivi a breve durata e le disponibilità liquide fanno parte di una categoria detta attivo circolante,
La distinzione fra fattori produttivi la distinzione fra immobilizzazioni e i fattori a breve durata viene fatta in base alla previsione che restino in azienda più o meno di un anno.
Raramente le risorse per avviare un’attività aziendale provengono da una sola fonte: solitamente ci sono più finanziatori che possono distinguersi in:
- coloro che apportando risorse diventano proprietari di una parte dell’azienda (capitale proprio = capitale apportato dall’imprenditore o dai soci);
- coloro che prestano denaro con l’accordo che venga restituito in tempi stabiliti (capitale di terzi = risorse finanziarie prestate all’azienda da soggetti esterni)
Il prospetto di queste informazioni si chiama situazione patrimoniale:
Impieghi
Fonti
Immobilizzazioni
Attivo circolante:
- fattori a breve durata
- disponibilità liquide
Totale impieghi
Capitale proprio
Capitale di terzi
- debiti a lungo termine
- debiti a breve termine
Totale fonti
Il totale delle fonti deve essere sempre uguale al totale degli impieghi.
Nel corso dell’attiità aziendale il patrimonio dell’azienda subisce importanti modifiche:
- si possono verificare nuovi investimenti, oppure alcuni strumenti possono non essere più necessari e quindi essere venduti;
- fli strumenti utilizzati subiscono un processo di usura, oppure con il passare del tempo risultano inadeguati, rispetto alle nuove offerte di mercato;
- le riscossioni e i pagamenti danno luogo ad un aumento o a una diminuzione della disponibilità di cassa;
- le vendite e gli acquisti possono non avere luogo contemporaneamente alla riscossione e ai pagamenti creando dei crediti e dei debiti.
I crediti: quando i crediti sono commerciali sono chiamati a breve termine perché in genere hanno una durata inferiore ad un anno.
I debiti commerciali che devono essere pagati nel giro di un anno sono chiamai debiti a breve termine.
Quando l’azienda fa ricorso alle banche per finanziare gli investimenti aumenta il valore del capitale di terzi. Se la durata dei prestiti è superiore ad un anno rientrano nei debiti alunga scadenza.
Anche i costi e i ricavi d‘esercizio possono essere riepilogati in un prospetto che si chiama situazione economica
Costi
Ricavi
Stipendi
Ammortamento
Totale Costi
Utile d’esercizio
Totale a pareggio
Servi prestati

Totale ricavi
Situazione patrimoniale e situazione economica rappresentano le due componenti del bilancio aziendale.
L’analisi della situazione patrimoniale consente di trarre utili indicazioni sullo stato di salute di un’azienda. Un certo livello di indebitamento è normale per qualsiasi azienda, qualora l’indebitamento è eccessivo ci sono rischi per l’azienda.
In generale se il capitale proprio è superiore o al massimo uguale al capitale di terzi (debiti di regolamento o di finanziamento), l’azienda si considera equilibrata dal punto di vista patrimoniale-finanziario; in questo caso si dice che l’azienda è capitalizzata:
capitale proprio maggiore o uguale a captale di terzi = azienda capitalizzata
capitale proprio inferiore a quello di terzi = azienda sottocapitalizzata
Quando l’azienda è capitalizzata è i grado di resistere meglio a situazioni ambientali averse: la capitalizzazione è dunque un indicatore di solidità dell’azienda.
Dalla situazione patrimoniale si desume innanzitutto se l’azienda è una società, gli impieghi rappresentano i fattori produttivi di cui l’impresa può disporre per proseguire la sua attività nell’esercizio successivo a quello considerato. Le immobilizzazioni rappresentano i beni durevoli disponibili al 31.12 e il valore che risulta dalla situazione patrimoniale è il valore residuo ( costo storico – ammortamenti). Gli ammortamenti relativi al periodo risultano dalla situazione economica. Il valore finale dei beni durevoli è uguale al valore dell’inizio dell’esecizio diminuito dalla quota di ammortamento. Dalla situazione patrimoniale si desume anche la rimanenza di magazzino. La lettura della fonti (situazione patrimoniale) ci informa sullo stato di capitalizzazione dell’azienda.
La situazione economica ci informa sui costi e sui ricavi di esercizio che hanno concorso a determinare l’utile del periodo considerato. Dai due prospetti possiamo anche capire in quale settore l’azienda opera.
Per trovare le percentuali dell’utile o dei costi rispetto al capitale sociale: utile: capitale sociale X 100.
Alcuni indicatori molto semplici consentono di analizzare lo “stato di salute “dell’azienda:
Equilibrio economico (conto economico) = ricavo superiore a costi o ricavi = costi
Equilibrio monetario : entrate superiori o uguali alle uscite
Azienda capitalizzata : quando capitale proprio superiore o uguale capitale terzi.
Esempio:
Equilibrio economico
Equilibrio monetario
Capitalizzazione
Ricavi/Costi = 1,5
Entrate/Uscite = 1,01
Cap. Prop/cap.terzi = 0,9
XXXXX
XXXXX
Ricavi/costi= 0,8
Entrate/Uscite = 1,5
Cap.Prop,/Cap. terzi = 1,2
XXXXX
XXXXX
Ricavi/Costi = 1,02
Entrate/ Uscite = 0,8
Cap.Prop./cap.Terzi =1,9
XXXXX
XXXXX
Appunti del prof:
Il bilancio di esercizio è formato dallo Stato Patrimoniale (è la fotografia dell’azienda) che evidenza a sinistra le attività e a destra le passività di un azienda e dal Conto Economico dove sono evidenziati a sinistra i componenti negativi del reddito (costi) e a destra i componenti attivi del reddito (ricavi):
Stato Patrimoniale Conto Economico
Attività
Passività
costi
ricavi

L’ultimo prospetto del bilancio è la nota integrativa che è un documento redatto dall’organo amministrativo che spiega come il bilancio è stato formato (essa è sempre presente) e spiega i valori che sono stati indicati.
La contabilizzazione delle rimanenze nel conto economico ha come scopo la sospensione dei costi che non hanno hanno ancora ottenuto i relativi ricavi.
I beni strumentali (autocarri, attrezzature ecc…) vengono utilizzati dall’azienda per più esercizi pertanto il costo del cespite o costo storico dovrà essere ripartito in più esercizi mediante la tecnica contabile dell’ammmortamento.
Le quote di ammortamento si decidono, come previsto nel codice civile, in base alla vita utile o economica del cespite (si considerano i fenomeni della senescenza - logorio, dell’obsolescenza – superamento tecnologico - e dell’inadeguatezza). In alcuni casi specifici la quota di ammortamento è prevista dalla normativa.
Fra le attività dello Stato Patrimoniale viene evidenziato il costo storico e nelle passività il fondo di ammortamento che rettifica indirettamente il valore del cespite.
La quota di ammortamento viene invece evidenziata fra i costi del conto economico.
Stato Patrimoniale Conto Economico
Attività
passività
Costi
Ricavi
Acquisto automezzo
Euro 50
(costo storico)
da dividersi in 10 quote di ammortamenteo annuale
Euro 5 fondo di ammortamento
(Fondo di ammortamento corrisponde all’usura del cespite
10 q.li x 4 = 40
- 3 q.li x 4 = 12
1° quota ammortamento
Euro 5
Totale costi 33
7 q.li x 5 = 35

Totale ricavi 35
Valore contabile del cespite = costo storico – fondo Utile Euro 2 su cui andranno
di ammortamento = Euro 45 (ovviamente calcolate le imposte
nel secondo anno il fondo di ammortamento
aumenterà a Euro 10 e il valore del cespite
diminuirà a Euro 40).
Le rimanenze finali sospendono i costi per calcolare le rimanenze
Quando si vendono beni ammortizzabili si realizzano Plusvalenze e Minusvalenze.
Le vendite di beni ammortizzabili si devono annotare nel Libro dei cespiti ammortizzabili,
Le Plusvalenze e le Minusvalenze sono riferibili ai beni strumentali.
Si ha la plusvalenza quando il prezzo di cessione è superiore al valore contabile del cespite.
Si ha la minusvalenza quando il prezzo di cessione è inferiore al valore contabile.
a plusvalenza viene inserita nel Conto Economico sotto la voce Ricavi.
La minusvalenza viene inserita nel Conto Economico sotto la voce Costi.
Esercizio:
Abbiamo acquistato nell’anno 2000 un autocarro per Euro 30.000, il coefficiente di ammortamento è pari al 25% in quanto l’Azienda prevede di utilizzarlo per 4 anni. Nel mese di febbraio dell’anno 2003 l’azienda vende l’autocarro a Euro 15.000.
Presentare lo Stato Patrimoniale e il Conto Economico degli anni 2000, 2001, 2002, 2003.
Stato Patrimoniale anno 2000 Conto Economico
Attività
passività
costi
ricavi
Acquisto automezzo
Euro 30.000
Fondo ammortamento
Euro 7.500
Quota ammortamento
Euro 7.500
Valore contabile 22.500
Stato Patrimoniale anno 2001 Conto Economico
Attività
passività
costi
ricavi
Euro 30.000
Costo storico
Fondo ammortamento
Euro 15.000
Quota ammortamento
Euro 7.500
Valore contabile 15.000
Stato Patrimoniale anno 2002 Conto Economico
Attività
passività
costi
ricavi
Euro 30.000
Costo storico
Fondo ammortamento
22.500

Quota ammortamento
Euro 7.500
Valore contabile 7.500
Stato Patrimoniale anno 2003 Conto Economico
Attività
Passività
costi
ricavi

Vendita automezzo
Plusvalenza di
Euro 7.500
Prezzo di cessione Euro 15.000 – valore contabile 7.500 = Euro 7500 di plusvalenza
La situazione patrimoniale è una fotografia dell’azienda ed è riferita di conseguenza ad un istante, normalmente è riferita al 31 dicembre di ogni esercizio.
Nella situazione patrimoniale fra le attività troviamo le immobilizzazioni valutate al costo storico – il fondo di ammortamento = valore contabile.
La caratteristica delle immobilizzazioni è quello di partecipare al reddito di esercizio (conto economico) mediante quote di ammortamento. Le immobilizzazioni sono dei beni strumentali o investimenti a lento ciclo di utilizzo.
L’attivo circolante presente fra le attività di stato patrimoniale ha le caratteristiche di smobilizzarsi (trasformarsi in denaro) nell’arco di un anno.
Nelle passività dello stato patrimoniale (fondi) troviamo il capitale proprio ed il capitale di terzi.
Il capitale proprio riguarda il finanziamento dei soci (se società) o del titolare (se impresa individuale).
Il capitale di terzi (di terze economie) si distingue in debiti a lunga scadenza e debiti a breve scadenza (breve scadenza significa 12 mesi).
Le fonti di finanziamento di un azienda si distinguono in:
- capitale proprio: troviamo il capitale sociale ( finanziamenti ed apporti dei soci), riserve (utili degli anni precedenti non distribuiti ai soci) ed utile di esercizio (fondo dell’esercizio in corso). Quando l’assemblea dei soci decide di destinare l’utile a riserva anziché di distribuirlo ai soci nasce il fenomeno dell’autofinanziamento;
- capitale di terzi: si può distinguere in debiti di finanziamento (riguardano debiti negoziali che influiscono sul conto economico con la contabilizzazione di interessi passivi (conto corrente bancario passivo, mutui passivi, prestiti, obbligazioni, sovvenzioni bancarie ecc. ecc.) e debiti di regolamento (riguardano i debiti verso i fornitori per la dilazione di pagamento, questi debiti hanno le caratteristiche di non influire sul conto economico in quanto normalmente il fornitore non addebita in fattura interessi per dilazioni di pagamento)
- interessi impliciti: sconti o maggiorazione del prezzo della merce;
- obbligazionario . prestito diretto all’azienda
Valore contabile azienda = totale fonti – totale capitale di terzi
Il conto economico riguarda un intervallo di tempo – normalmente dall’1 gennaio al 31 dicembre di ogni esercizio.
STATO PATRIMONIALE
Impieghi
Fonti
Immobilizzazioni
Capitale proprio
Fabbricati
Capitale sociale
Automezzi
Utile d’esercizio
Macchine elettroniche
Arredi
Valore azienda
Totale immobilizzazioni
Capitale di terzi
Debiti lunga scadenza:
Attivo circolante
- mutui passivi bancari
Rimanenze di merci
- debiti verso altri finan-ziatori
Crediti verso clienti
Denaro in banca (cc)
Debiti a breve scadenza:
Denaro in cassa
- debiti verso banche
- debiti verso fornitori
Totale attivo circolante
Totale Capitale di terzi
Totale impieghi
Totale fonti
SITUAZIONE ECONOMICA DELL’ESERCIZIO
Costi
Ricavi
Costo delle bibite
Ricavi di vendita
Costo per materiale di consumo
Interessi sui depositi bancari
Costi per servizi
Costi del personale
Ammortamento fabbricati
Ammortameno automezzi
Costi per servizi (potreb-be essere necessario inserirlo per individuare l’utile)
Ammortamento macchine elettroniche
Ammortamento arredi
Interessi su finanziamenti
Imposte

Totale costi
Utile d’esercizio
Totale a pareggio
Totale ricavi

Esempio