Opera mista di versi e prosa di Dante Alighieri composta dopo la morte di Beatrice, probabilmente fra il 1992 ed il 1293, consiste in una raccolta di rime inserite in una trama narrativa di 42 capitoli. Questa ha la funzione sia di rievocare le occasioni in cui furono dettate le poesie, come di chiarirne la struttura e di svilupparne un vero e proprio c
Dante
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quell' amore per la cui intensita è fiorito (beati nell' empireo disposti a rosa)
cosi nell' eterna pace del paradiso questo fiore (candida rosa sede dei beati)
tu sei qui(in paradiso) per noi beati fiaccola risplendente (meridiana rispl.come mezzog.)
di amore(per Dio e per gli uomini)e giu tra gli uomini sei fonte abbondante di speranza~~~
Frequentava: Cavalcanti (che fece esiliare quando fu eletto tra i sei priori), Lapo Ianni e Cino da Pistoia, tutti Stilnovisti.
Segui’anche il modo di scrivere di Guittone D’Arezzo con alcune rime petrose; Fu lui a dare una prima definizione di Stilnovo nel XIV°canto del Purgatorio, conversando con Bonagiunta Orbiciani.
Nel 1287 forse si trovava
Questa poesia rispecchia gran parte delle caratteristiche dello “Stil Novo”. Infatti Dante scrive di Beatrice, donna che amava, dipingendola come una dea, che con la sua grazia, bellezza e gentilezza rende attoniti tutti coloro che la vedono. Con la descrizione che ne fa Alighieri noi riusciamo ad immaginare questa bellissima donna che appare tra le vie
Il Poeta allude a un gioco di dadi diffusissimo. benché vietato dagli statuti comunali, nel secolo XIV in tutta Italia (e in molte parti d'Europa), consistente nell'indovinare in anticipo i numeri che risultavano dalla combinazione di tre dadì gettati su un tavoliere, mentre intorno ai giocatori si affollavano i curiosi: una scena alla quale Dante avrà
Ed è proprio così che si apre il I canto e l’opera. Dante racconta di essersi smarrito in una “selva oscura” che sta a rappresentare il peccato, e di aver perso la via del bene. Questa selva lo terrorizza, lo angoscia, ma riesce ad uscirne, ed intravede un colle luminoso che lo rincuora e lo rassicura, tanto che quando si volta a riguardare la selva, s
CANTO III
La scritta di contenuto minaccioso sulla porta che introduce nell’Inferno avverte chi entra delle pene eterne a cui sono condannati i dannati e della impossibilità di tornare indietro. Dante atterrito è rincuorato da Virgilio, che lo prende affettuosamente per mano e lo introduce nel regno di morti. I due pellegrini si trovano nell’Antinfe
Nell’anti-purgatorio si trovano i negligenti, coloro che si sono pentiti solo all’ultimo momento (scomunicati, pigri, morte di morte violenta e la valletta dei principi) e che devono ci devono rimanere tutto il tempo della loro vita, fatta eccezione per gli scomunicati, che invece ci devono rimanere 30 volte il tempo in cui vissero nella scomunica. Dant
Ciò che più spaventa Dante è il rumore stridulo delle Arpie che nidificano tra i rami degli alberi della selva ed emettono strani suoni.
Piero spiega che quando l’anima si stacca dal corpo volontariamente, col suicidio, viene precipitata nella selva, dove germoglia: le Arpie accrescono il suo dolore, pascendosi delle sue foglie.
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