Corrosione

Materie:Appunti
Categoria:Chimica
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Data:05.09.2001
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Testo

La CORROSIONE

Si definisce corrosione il graduale deterioramento di un materiale ad opera di agenti chimico-fisici dell’ambiente con cui il materiale si trova a contatto. Milioni di tonnellate di ferro vanno distrutte sotto forma di ruggine; impianti, apparecchiature, tubazioni... sono sempre esposti al rischio di un rapido deperimento o di danno a causa della corrosione.
Il ponte, preso da noi in questione, è tuttora inagibile essenzialmente a causa di questo grave problema.
Anche se ora questo inconveniente è più controllato, all’epoca della costruzione del ponte l’unica protezione conosciuta contro la corrosione era l’applicazione di uno strato di vernice apposita dopo una accurata preparazione. Lo scopo della preparazione era, ed è tuttora, quello di ripulire la superficie del metallo da ogni impurità estranea alla natura chimica del metallo, tra cui olio, grasso, eventuale ruggine...
I metodi conosciuti fino ad allora erano solamente:
• la pulitura a mano, la quale si ottiene mediante l’opportuna combinazione delle operazioni di martellatura, picchiettatura, raschiatura e spazzolatura;
• e la pulitura meccanica, effettuata con spazzole rotanti, attrezzi meccanici ad impianto e mole abrasive; con essa si raggiunge un risultato nettamente migliore a quella che si otterrebbe con la pulizia a mano, ed in ogni caso è quella più economica;
Mentre ora, oltre a questi metodi usati molto raramente, ci sono anche operazioni di:
1. sfiammatura;
2. sabbiatura: effettuata lanciando sulla superficie un getto di sabbia quarzifera o di graniglia metallica indurita;
3. barilatura: i pezzi da pulire vengono fatti rotolare in un recipiente contenente sabbia quarzifera mista acqua;
4. smerigliatura: i pezzi, uno alla volta, vengono puliti per l’azione di una mola o di un nastro abrasivo;
5. decappaggio chimico: i pezzi vengono immersi in un bagno di soluzione acida che “corrode” e quindi elimina l’ossido superficiale;
6. decappaggio elettrolitico: i pezzi immersi in un bagno elettrolitico costituito da acqua (75%) + acido solforico (25%). Il bagno è a temperatura ambiente o, per un’azione più energetica, alla temperatura di 30a40 °C. La corrente è a 344 V e 5 A per ogni decimetro quadrato di superficie dei pezzi da disossidare;

Avvenuta la preparazione inizia uno dei processi che proteggeranno il pezzo dalla corrosione.
Al secolo scorso si conosceva solo il metodo che consisteva nell’applicazione di speciali pitture, anche se, dalla informazioni trovate riguardanti il ponte presupponiamo che all’epoca dei fatti non erano ancora precise le modalità di esecuzione che si dovevano usare.
Ora, invece, oltre a quello sopra accennati, se ne conoscono altri, tra i quali:
• Applicazioni di rivestimenti metallici che possono essere anodici e catodici;
• Placcatura, il quale consiste nel far aderire alla superficie da proteggere un lamierino di rivestimento;
• Protezione catodica;
• Zincatura;
• Rivestimenti con il PVD;

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