Chimica organica

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Categoria:Chimica

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Testo

CHIMICA ORGANICA: è la chimica del carbonio, ha la capacità di avere degli atomi di carbonio che si possono legare tra loro per formare lunghe catene.
CHIMICA INORGANICA: si occupa dello studio di tutti gli altri elementi e dei loro composti.
CARBONIO può presentare tre tipi di legami: Semplice saturo
Doppio insaturo
Triplo insaturo
ISOMERI: il composto presenta la stessa formula bruta (così come si presenta) ma diversa disposizione spaziale degli atomi, e quindi diversa formula di struttura (disegno a croce).
FORMULA BRUTA FORMULA DI STRUTTURA
IDROCARBURI: sono quei composti binari formati da Carbonio e Idrogeno, si dividono in due classi principali: ALIFATICI AROMATICI
(che si suddividono)
- ALCANI
- ALCHENI
- ALCHINI
ALCANI: sono idrocarburi saturi, la loro desinenza è ANO, hanno un solo legame.
Si definiscono gruppi alchilici o radicali alchilici quei gruppi di atomi che contengono
un idrogeno in meno del relativo alcano.
ALCHENI: sono idrocarburi insaturi, la loro desinenza è ENE, hanno due legami.
ALCHINI: sono idrocarburi insaturi, la loro desinenza è INO, hanno tre legami.
AROMATICI: comprendono gli idrocarburi che presentano l’ANELLO BENZEICO, infatti il principale componente è il BENZENE e il PETROLIO con i suoi derivati. Emettono un’odore di mandorla amara.
v. BENZENE - è poco solubile
- usato per combattere le
tarme e per sbiancare
- alcuni derivati nel tabacco
v. PETROLIO: è un liquido oleoso costituitola una miscela di idrocarburi liquidi in qui sono sciolti
idrocarburi solidi e gassosi. La sua composizione è diversa a seconda delle zone da
cui proviene. E’ sicuramente di origine organica, infatti, si è formato da accumuli di
resti animali e vegetali sui fondali marini. Questi accumuli in seguito a lenta
decomposizione e in assenza di ossigeno e ad opera di microrganismi hanno
prodotto masse enormi di idrocarburi.
Il petrolio grezzo sgorga dai giacimenti ma NON può essere utilizzato così, deve
essere sottoposto ad operazioni di depurazione e raffinazione. Le prime lavorazioni
consistono in una serie di lavaggi, dopo aver eliminato l’acqua si passa alla
raffinazione mediante distillazione frazionata dalla quale si ottengono tre frazioni:
FRAZIONE LEGGERA, bolle a temperature fino 200°, contiene oli leggeri tra cui
Benzene. FRAZIONE MEDIA, bolle a temperature comprese tra 200° e 300°,
contiene cherosene o i gasoli. FRAZIONE PESANTE, bolle a temperature oltre i
300°, contiene oli combustibili e lubrificanti.
Le sostanze residue che non possono essere distillate costituiscono una massa molto
viscosa detta bitume, serve per asfaltare, per opere di impermealizzazione, altre al
processo di distillazione le lavorazioni effettuate sul petrolio sono:
PURIFICAZIONE, eliminazione di sostanze estranee e nocive per mezzo di lavaggi
con appositi solventi e sostanze assorbenti.
CRACKING, produzione di un arricchimento delle frazioni leggere a scapito di
quelle pesanti. Può essere Termico, se tale trasformazione avviene
solo per riscaldamento delle frazioni pesanti in fase vapore o può
essere Catalitico, per rompere le catene degli idrocarburi pesanti.
Vengono spesso associate le due fasi.
POLIMERIZZAZIONE, processo inverso al CRACKING, consiste nel trasformare
gli idrocarburi di basso peso molecolare (leggeri) in
idrocarburi liquidi. Si usa nell’industria petrolchimica.
REFORMING, ha lo scopo di migliorare la qualità delle benzine ottenute dalla
distillazione o dal cracking o dalla polimerizzazione. Il pregio delle
benzine dipende dal numero di ottoni (rappresenta la misura del
potere antidetonante di una benzina; più alto è il numero di ottoni e
maggiore è il pregio della benzina.)

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