Il mantello di Ora sembra quasi il prolungamento delle ali di Zefiro, e pare che insieme creino una sorta di arco, nel quale è iscritto il tema centrale. Inoltre, dal punto di vista “architettonico”, l’insieme è piuttosto geometrico: la figura centrale in mezzo e le sagome secondarie ai bordi, che convergono verso la testa di Venere. Ella, come unica
Arte
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Dall’altra parte dell’Oceano abbiamo i pittori dell’Hudson River School, attenti principalmente a rappresentare il bello, la serenità della natura, in un giusto equilibrio tra sentimento e ragione. I paesaggi americani sono per loro natura molto diversi da quelli europei: così vasti da sembrare sconfinati, assai vari tra loro; come già aveva fatto Turne
Sulla facciata e sul retro del monumento ci sono quattro bassorilievi: due si trovavano ai lati dell ingresso occidentale. Uno rappresenta il ritrovamento di Romolo e Remo, che sta a dimostrare le nobili origini dell imperatore, cioè discendente dei due fondatori di Roma.
L'altro rappresenta Enea che fa un sacrificio ai Penati, gli antenati. Di nuov
La Pop Art si rivolgeva ad un pubblico di massa, e, infatti, Pop è l’abbreviazione di popular. Un tipo di arte nuova, che nasceva da una cultura giovanile e richiama l’attenzione sull’esperienza della vita quotidiana. Popular in un caso come questo non significa popolare, ma sta a indicare un’informazione visiva filtrata, assim
Ciò non accade per esempio in “Amore e Psiche” in quell’abbraccio che segna la scena opposta rispetta ai quadri precedenti: il riavvicinamento degli amanti. E dalla statua ci arriva solamente una sensazione di immensa dolcezza, il marmo prende vita, si muove, riesce ad accarezzare, a trasmettere emozioni, forti e reali, emozioni che figure così definite
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- disegno deciso realizzato con linee ondulate che si sovrappongono nel delimitare i contorni
- tratteggio rapido indica zone di ombra
- talvolta al disegno a matita si aggiungono delle macchie di acquerello
- precursore del cubismo
La casa dell’impiccato a Auvers-sur-Oise (1872-1873)
Scelta del plein air + piccoli tocchi di col
Hans Arp (Strasburgo, 1887 – Basilea, 1966) ammise che “disgustati dai macelli della guerra, a Zurigo ci demmo alle belle arti. Mentre il lontananza brontolava il tuono delle cannonate noi cantavamo, dipingevamo, incollavamo e scrivevamo poesie con tutte le nostre forze”. Tzara in un’intervista radiofonica del 1957 raccontava così l’avventurosa nascita