Telecomunicazioni Attenuazioni

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Categoria:Telecomunicazioni

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Testo

Attenuazioni dovute a riflessioni.
Quando nella propagazione lungo una linea, da un generatore verso un carico, un segnale incontra una discontinuità di impedenza cioè è disadattato, si ha una riflessione del segnale stesso, in quando una sua parte ritorna verso il generatore. Ogni discontinuità di impedenza provoca una riflessione del segnale con conseguente perdita di potenza e formazione di un’eco che disturba il segnale trasmesso.

Coefficiente di riflessione C
È il parametro che quantifica l’entità della riflessione e quindi del disadattamento che i ha in un certo punto. Vd, Id,Pd sono tensione corrente e potenza diretta cioè V i P che si avrebbero nel punto in esame in assenza di riflessione. Vr, Ir, Pr sta per riflessa, nel punto ove esiste discontinuità.
i=Vr/Vd = adimensonale
I’ caso= se c’è adattamento tra linea e carico Zi1=ZiL non c’è onda riflessa Vr=0 quindi Iv=0
II’caso= linea aperta in uscita; ZL= infinito; il carico non assorbe potenza cioè disadattamento totale, Vr=Vd; Zl = infinito; t=1
III’ caso= linea che termina in corto circuito ZL=0; Vr=Vd in modulo e fase opposta, sv=1

Attenuazione di riflessione (Ar)/ Attenuazione di perdita per riflessione (Apr)
Valuta l’attenuazione che subisce il segnale riflesso (eco) e quindi se essa è sufficiente a rendere l’eco trascurabile. È ottenuta rapportando la potenza diretta Pd, a quella riflessa Pr nel punto in cui si ha disadattamento, ed è espressa in dB o Np. Ar= 10log10 Pd/Pr [dB]
L’Apr invece valuta la perdita di potenza che subisce un segnale a causa del disadattamento.
Apr = 20 log 10 (Zu+Zo)/2 rad quad (Zu*Zo)

Quadripoli adattori
Se non c’è adattamento si può inserire nel punto di disadattamento un quadripolo adattore il quale deve avere una Ai molto piccola. Come quadripolo adattore si usa il trasformatore, Esso, modificando i valori di tensione e corrente nel passaggio da primario a secondario è in grado di modificare anche il valore di impedenza riportata in ingresso.
Zin = ( n1/n2)^2 * Zu. Scegliendo il rapporto spire n1/n2 in modo appropriato è possibile presentare in ingresso il valore i impedenza voluto, diverso da quello di carico.

IL SUONO
È la sensazione uditiva percepita dagli esseri viventi dell’organo dell’udito e dovuta alla onde sonore, le quali sono generate dalle vibrazioni di frequenza compresa entro certi limiti, di un corpo in un mezzo fisico.Le frequenza percepita dall’orecchio umano sono intorno 16

Esempio