CONDENSATORE PAG 2
RESISTORE PAG 3
TRANSISTOR PAG 4
FASI DI REALIZZAZZIONE PAG 5
ALIMENTATORE PAG 6/7
OSCILLOSCOPIO PAG 8
GENERATORE DI FUNZIONE PA
Tdp
Nel loro spostamento per diffusione, elettroni e lacune tendono a ricombinarsi: nella zona a cavallo della giunzione non vi sono quindi elettroni e lacune liberi. Viene così a crearsi una zona priva di portatori mobili, che prende il nome di zona di svuotamento, o depletion region: in essa troviamo solamente ioni positivi, nella parte di semiconduttore
R9=R10=47 KΩ Dz=ZENER 24V
R11=470 KΩ Dl=LED
R12=330 KΩ TR1=TR2=BC237
Schema elettrico:
Relazione:
La spiegazione del seguente circuito può essere questa:
Quando spengo la luce il deviatore si gira ed alimenta il circuito elet
Le fotoresistenze
L'elemento che rileva la luminosità è in questo caso una fotoresistenza:
una fotoresistenza
si tratta di una resistenza particolare, il cui valore cambia sensibilmente in funzione della luce che la investe. A seconda del tipo, una fotoresistenza può misurare ad esempio circa 1 megaohm al buio e solo poche decine di kilo-oh
Il multi vibratore astabile è un dispositivo in grado di far funzionare alternativamente due dispositivi, in questo caso due led.
I due led sono disposti in serie e tra di loro e collegato il terzo piedino dell’integrato NE555, il quale produce un onda quadra che permette il funzionamento alternato dei due led.
Principi e Parametri Caratteristici di una Fibra Ottica Un raggio luminoso che incide su una superficie di interfaccia tra due mezzi di indici diversi (n1 > n2) viene in parte riflesso e in parte rifratto o trasmesso, secondo la nota legge di Snell (o legge dei seni): n1*sen1 = n2*sen2, ove 1 è l'angolo di incidenza del raggio rispetto la normale alla s
Questo circuito può essere usato per automatizzare l'accensione delle luci in un giardino; tuttavia la presenza del relè ci permette di adattare il circuito alla risoluzione di diversi problemi: il carico può essere un motore, un altoparlante, una lampada ad incandescenza o al neon. Il sensore di luminosità, invece, può essere sostituito con un trasdutt
Possiamo rappresentare il circuito mediante un opportuno schema a blocchi:
Analizziamo pertanto il funzionamento di ciascun blocco.
INGRESSO
In ingresso troviamo, come già detto, tre pulsanti, mediante i quali è possibile resettare il circuito, indicare uno spostamento “avanti” o “indietro”. Nel caso in cui azioniamo, ad esempio, la funzione
alla fase (prima che fosse interrotta dai deviatori) e poi al neutro; risultano quindi collegate in parallelo.
Il deviatore è costituito da un primario e due secondari. Questo impianto è composto da due punti di comando, perciò sono necessari due deviatori. La fase entrerà nel primario del primo deviatore, si collegheranno poi i due secondari tra l