Tetti giapponesi

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Categoria:Storia
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Testo

STUDIO DEI TETTI

I tetti delle case hanno forme e strutture complesse e varie. Infatti è soprattutto ai tetti che le case giapponesi devono il loro aspetto pittoresco; è il tetto a renderle così palesemente originali e differenti a seconda delle ragioni. La sagoma di un tetto di paglia fatto a regola d'arte ha proporzioni veramente eccezionali. La perfezione delle gronde rivela molto gusto e una grande maestria; il modo aggraziato con cui le gronde del timpano si accordano a quelle laterali è sempre affascinante e rappresenta una pregevole caratteristica dell'architettura giapponese, e il modo mirabile con cui i vari timpani si uniscono al tetto principale strapperebbe un elogio all'architettura più esigente.
La complessità dei tetti di paglia e di tegole, e la gran varietà di forme e strutture dei colmi dimostrano che cosa riuscirebbe a fare un architetto giapponese se dedicasse la stessa inventiva e la stessa cura alle altre parti esterne della casa. La copertura dei tetti giapponesi viene fatta con scandole, paglia o tegole. In campagna i tetti di tegole sono una eccezione, perché sono quasi esclusivamente di paglia, anche se nelle case più piccole, soprattutto nei villaggi minori, si vedono spesso tetti di scandole e di tegole. Nelle città e nelle cittadine più grandi le case hanno generalmente i tetti di tegole; ma non sono rari neppure là i tetti di scandole che, benché più economici di quelli di tegole, non sono affatto riservati alle case più povere. Nelle periferie o nei sobborghi delle città, si trovano comunemente i tetti di paglia che, in questo caso, indicano una antica fattoria che è stata inglobata nella città, oppure la dimora di qualche benestante che predilige questo tetto perché è pittoresco e dà un'idea di vita rustica.
Di solito il tetto ha forma a padiglione o a due falde. Nel tetto di paglia la parte immediatamente sotto la trave di colmo si presenta come una combinazione di tetto a due falde e di tetto a padiglione. Tetti a mansarda non ce ne sono. Fra le case di categoria più bassa è comune il tetto a una falda, che è anche quello con cui di solito sono coperti gli ampliamenti o le dipendenze dell'edificio principale. Spesso si vede sporgere subito sotto la gronda del tetto principale una seconda tettoia fragile e leggera, fatta quasi sempre con assi larghe e sottili. Il suo nome è hisashi. Di solito ripara dal sole e dalla pioggia qualche zona scoperta della casa o della veranda. È sostenuta da montanti piantati nel terreno o su esuli mensole applicate ad angolo retto ai montanti principali dell'edificio vero e proprio. Questa costruzione, pur sembrando spesso fragile e perfino instabile, rimane stabile a dispetto di tutte le ben note leggi strutturali e gravitazionali. Dopo una abbondante nevicata si possono vedere queste esili tettoie coperte da cumuli enormi di neve bagnata, ma una cavalcata in giro per la città rivela che non ci sono tracce di cedimenti. E uno, ricordando che dalle sue parti costruzioni come queste crollano quando devono sopportare simili pesi, viene sfiorato dal dubbio che in questo paese di anomalie anche la legge di gravità agisca in modo diverso.

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