Tetti di paglia giapponesi

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Categoria:Storia

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Testo

TETTI DI PAGLIA

Il tetto di paglia è in assoluto il più diffuso in Giappone, fuori dalle città. Le sue pendenze variano di poco, mentre nei modi di progettare e di costruire il colmo si riscontrano grandissime differenze. Pare che ogni provincia a sud di Tokyo abbia un colmo di un proprio stile particolare; o perlomeno, quando un viaggiatore dotato di spirito di osservazione passa da una provincia a un'altra, viene colpito da colmi di tipo nuovo, che gli sembrano tipici di quella provincia, sebbene li abbia già visti sporadicamente in qualche altra. Forse questo dipende del parziale isolamento in cui sono vissute le provincie nel periodo feudale, poiché si può ripetere la stessa cosa anche per la ceramica e molti altri manufatti locali.
Per costruire un tetto di paglia si adoperano vari materiali. Per i più comuni, stoppie; e per quelli di qualità migliore, un'erba chiamata kaya. Si adoperano anche un tipo di canna detta yoshi, come pure certe specie di giunco. Per stendere la paglia non occorre che il tetto riceva una preparazione speciale, ma bisogna che i travetti inclinati e l'intelaiatura siano abbastanza ravvicinati fra loro da tener ferma la paglia e sorreggerla. Se il tetto è piccolo basta una intelaiatura in bambù. La paglia viene ammucchiata come si deve, pettinata con le dita o aggiustata in modo tale che gli steli siano tutti nella stessa direzione. Poi i mucchi vengono fissati ai travetti inclinati e pressati sul tetto con dei bambù, che poi saranno levati. Mentre la paglia rimane così pressata, viene battuta con un mazzuolo di legno di forma particolare, quindi viene sagomata con un paio di cesoie dal manico lungo, simili a quelle che noi adoperiamo per potare i cespugli.
Questo è solo un semplicissimo abbozzo del procedimento di copertura con la paglia. Ciò che conta è che, a lavoro ultimato, il tetto si presenta incredibilmente pulito, ordinato e simmetrico, considerata la natura del materiale di cui è fatto. Le gronde sono squadrate o leggermente arrotondate, e di solito molto spesse, a volte due o più piedi. Ma questo non significa che lo spessore della paglia sia uniforme dappertutto. I vari tagli si vedono in sezione, dove strati di paglia chiara sono spesso seguiti da altri di paglia scura. Nei tetti vecchi la paglia è impregnata di polvere e di fuliggine, e gli addetti alle riparazioni sembrano spalatori di carbone. Se per costruire a regola d'arte un tetto di paglia occorre una buona dose di abilità e di pazienza, una abilità molto maggiore è richiesta per completare il colmo, che spesso ha una struttura complicatissima; e fra questi colmi particolari ce ne sono molti di notevoli.
Nella parte di Giappone che si estende a nord di Tokyo il colmo ha una struttura molto più semplice di quella che si vede nella parte meridionale dell'Impero. I tetti sono più grandi, ma i colmi, salvo qualche eccezione, non presentano tratti artistici o varietà di tipi e di forme come quelli dei tetti di paglia meridionali. E non è raro trovarsi di fronte lo spettacolo estremamente suggestivo di un villaggio dai toni marrone scuro, in cui tutti i colmi fiammeggiano per la fioritura di gigli rosso scarlatto, o, più a sud, nei pressi di Tokyo, in cui i colori purissimi degli iris azzurri e bianchi creano pennacchi floreali di straordinaria bellezza. A volte si vedono vere e proprie travi di colmo con le estremità che sporgono di un buon tratto dal frontone e si incurvano graziosamente all'insù. La curvatura delle estremità in travi di colmo, portali e altre costruzioni, soprattutto in certi tipi di torii, è tratto caratteristico comune a tutta l'architettura giapponese, e una efficace soluzione per rendere leggero e mosso ciò che altrimenti sembrerebbe greve e piatto. A Fujita, nella provincia di Iwaki, e in altre zone della regione, si vede spesso un tetto in cui l'estremità rotonda della trave di colmo sporge dalla paglia all'apice del timpano, e reca al di sopra uno spessore piatto di legno, a cui è attaccata perpendicolarmente una costruzione di assi dipinta di nero, che aggetta oltre il timpano di due piedi o più. Pare si tratti di un residuo di trave di colmo esterna, conservato per tradizione. Ma questa costruzione si presenta decisamente instabile e precaria, facilmente in balia di ogni burrasca. Spostandosi a sud di Sendai si vedono spesso colmi fatti di tegole, che diventano sempre più comuni man mano ci si avvicina a Tokyo. La loro struttura semplicissima e funzionale; sulla sommità ci sono tegole semicilindriche oppure hongawara di formato più grande, che a loro volta fanno da coronamento a due file delle stesse tegole, disposte ai lati del colmo. Le tegole sembrano immerse in uno strato di argilla, o di fango e stoppie triturate, accumulato in precedenza sopra il colmo di paglia. In certi casi le file inferiori vengono fissate con un grosso bambù.
A Musashi e nelle provincie confinanti è diffuso un colmo molto ben fatto e solido. Ha una forma piuttosto arrotondata. Prima viene ricoperto con uno strato di cannucce di bambù, poi gli si curvano sopra, a brevi intervalli, delle fascette di bambù o di corteccia, che vengono fissate con lunghi listelli di bambù o con bambù interni, disposti a intervalli parallelamente ad esso e legati strettamente alla paglia. In certi casi i bambù esterni formano uno strato uniforme. Le estremità del colmo, che in sezione appaiono come un mucchio di paglia sporgente, vengono tagliate di netto in verticale, il loro bordo libero viene arrotolato fino a formare una modanatura a tondino e viene fissato strettamente col bambù in modo tale da assomigliare al bordo di un grande cesto. Questa rifinitura viene eseguita con grandissima precisione e abilità. Ed è sulla estremità tronca dei olmi di questo tipo che spesso compare l'ideogramma cinese acqua. Quando all'estremità del colmo non esistono sfiatatoi per il fumo, il tetto rientra nella categoria di quelli a padiglione. Nelle provincie settentrionali lo sfiatatoio per il fumo viene costruito in modi diversi, sulla sommità o su uno spiovente del tetto. E sfiatatoi si trovano ovviamente alle estremità dei tetti dei paesi settentrionali. La finestrella triangolare per far uscire il fumo è un tratto caratteristico dei tetti di paglia della zona a sud di Tokyo; e molte di queste devono aver richiesto al progettista e al costruttore un bel po’ di studio e di abilità. Qualche volta si vede un secondo tetto a due falde con la sua finestrella triangolare. Un altro tetto enorme e carico d'anni ha l'apertura delle finestre triangolari chiusa da grate di legno. Il tetto è una combinazione del tipo a due falde e di quello a padiglione: la finestra è nella parte a doppia falda e dalla sua base inizia la pendenza del tetto a padiglione. Si cerca di fare in modo che la paglia delle gronde e dei bordi del timpano sia tagliata in modo regolare e simmetrico. Spesso sulla cima del timpano la paglia viene modellata in maniera curiosa, in una sagoma che si allarga a cono ed è provvista di un incavo circolare. Una tecnica notevole appare anche nella saldatura, a curve aggraziate, degli stessi bordi delle gronde che si trovano a livelli diversi. A Musashi si trova un tipo di colmo non insolito, che ha la trave esterna modellata come la traversa superiore di un torii. La trave ha uno spessore verticale che è il doppio o il triplo della larghezza, e su di essa sono posate trasversalmente, a brevi intervalli, numerose forche formate da due pezzi di legno incrociati a formare una X, le cui estremità inferiori si appoggiano agli spioventi del tetto, mentre quelle superiori sporgono dalla trave di colmo. Questa parte è rivestita di corteccia intrecciata, alla quale sono legati, parallelamente al colmo, dei fusti di bambù, su cui poggiano, e sono ben fissate, le forche. Varianti di questo tipo di colmo si trovano in molte province meridionali, e a Saigon, a Cholon e ad Annam. Lo strano tempio shintoista di Kamijiyama, a Ise, che si dice sia modellato sulla forma di tetti antichissimi, ha le punte dei travetti inclinati del timpano che attraversano il tetto e si prolungano con la loro parte terminale attraverso il tetto e per un buon tratto oltre la cima. A Musashi e più a sud, si trova un colmo di struttura complicatissima, che da solo forma una specie di tetto supplementare, con bordi spessi e squadrati, e ha l'aspetto di un tetto più piccolo costruito a parte e posato come una sella sopra il tetto grande. Tetti di questo tipo, con diverse varianti, sono molto comuni a Yamashiro, a Mikawa e nelle province limitrofe.
Nella provincia di Omi si trova abitualmente un colmo semplicissimo. È composto da sottili segmenti di asse, lunghi tre piedi o più, fissati perpendicolarmente al colmo sulle falde del tetto, e assicurati con lunghi listelli di legno: due sulla cima e uno su ciascuno dei bordi inferiori dell'assito. Nelle provincie di Omi e di Owari si vedono spesso colmi coperti di tegole, e certi che combinano legno e tegole. A Takatsukimura, nella provincia di Setsu, è molto diffuso un colmo singolare: ha una forte pendenza ed è coperto da un fitto intreccio di bambù su cui sono posate a intervalli selle di tegole. Un colmo molto pittoresco si trova nella provincia di Mikawa: il tetto è a padiglione e il culmine è sormontato da un tettuccio con spioventi ripidi e bordi squadrati. A cavallo di questo tettuccio si trovano degli sciaveri di corteccia marrone che poggiano sugli spioventi; sopra la corteccia, parallelamente al colmo, sono posati numerosi bambù, e sopra questi, appoggiate di traverso sul colmo, ci sono grosse selle semicilindriche, talvolta rivestite di corteccia, distanziate due o tre piedi una dall'altra. Queste selle sono fissate saldamente al tetto, e proprio sul colmo, lungo la linea di displuvio, c'è un bambù legato con corde di rafia nera che passano fra una sella e l'altra. Lo sfiatatoio per il fumo, posto sul timpano del tettuccio che sormonta il colmo, è schermato con un mucchio di paglia che pende dall'apice dell'apertura, e che, per forma e aspetto, somiglia al tradizionale parapioggia di paglia giapponese. Questa specie di cortina lascia filtrare il fumo all'esterno e impedisce alla pioggia di entrare.
Tetti di struttura quasi uguale si possono trovare nelle altre provincie. Nei sobborghi di Kyoto non è infrequente vedere tetti e colmi che ricalcano questo modello, ma il tetto supplementare è delineato più nettamente e ha gli spigoli leggermente incurvati all'insù come quelli dei templi. Per evidenziarlo meglio, si costruisce sopra il tetto principale, che è a padiglione, un tetto basso a due spioventi, e su questo poggia, come una struttura indipendente, una sella di paglia che forma un pezzo unico ed è sormontata da alcuni bambù posati per il lungo; a cavallo di questa apparecchiatura ci sono molte grosse selle di paglia, che vanno assottigliandosi, sono rivestite di corteccia e sormontate da un lungo bambù legato al colmo con delle corde. Questi tetti provvisti di gronde larghe e spesse, di sfiatatoi per il fumo profondamente incavati e chiusi da grate massicce, e con la paglia di colore marrone caldo, creano un gradevole contrasto con quelli di scandole sottili delle case più povere che sono intorno. A Mikawa si trova un altro tipo di tetto di struttura semplicissima e disadorna. Qui il tettuccio che sormonta il colmo è coperto da un rivestimento continuo di grossi bambù, e travi inclinate che alle estremità fuoriescono dalla paglia e sporgono oltre la cima.
I colmi tipici delle provincie di Kii e Yamato sono quasi sempre semplicissimi. In un tipo, diffuso nella provincia di Kii, il tettuccio che sormonta il colmo, che è molto inclinato del vero e proprio, è coperto di corteccia fissata con listelli paralleli di bambù o con canne di bambù intere; a cavallo di questo sono messe a intervalli delle selle di paglia rivestite di corteccia. Le selle sono molto assottigliate sul colmo ma si ingrossano alle estremità. Lo sfiatatoio per il fumo è una piccola apertura triangolare. Nella provincia di Yamato sono molto diffusi due tipi di tetto. Uno di questi è a due falde ed è delimitato dalle pareti delle facciate anteriore e posteriore, intonacate con argilla e paglia triturata, che lo sopravanzano in altezza di un piede o più, a terminano con un'unica fila di tegole; il colmo è come l'ultimo descritto. L'altro tipo di tetto ha un colmo simile, con la paglia degli spioventi tagliata in modo da sembrare una stratificazione di mucchi sovrapposti come scandole, ma con i corsi distanziati da diciotto pollici a due piedi, e i bordi spessi.
Senza dubbio esistono anche molti altri tipi di tetti di paglia. Quando si conosce la bellezza e la varietà dei tetti e dei colmi delle case giapponesi, ci si chiede perché gli architetti del nostro paese non abbiano ritenuto opportuno dedicare anche ai tetti le cure artistiche e le creatività riservate alle altre parti della casa.

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