Tema storico-analitico

Materie:Tema
Categoria:Storia

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Testo

La necessità dettò l’ascesa dei “Fascismi”

Analizzando accuratamente la situazione economica in cui l’Europa versava durante gli anni venti possiamo ben comprendere uno dei motivi che portarono alla creazione non solo in Germania,in Italia,in Spagna e in Russia;ma pure in altri Paesi come Bulgheria,Ungheria,Romania ect. la nascita di regimi di carattere totalitario. Bisogna ricordare nell’immediato dopo guerra l’intera economia europea era sconvolta. I danni che la guerra aveva portato interessavano ogni settore economico;l’agricoltura era stata privata delle sue migliori forze lavorative e i beni di prima necessità scarseggiavano,i prezzi erano in continuo aumento mentre i salari dei lavoratori erano sempre più in ribasso. Inoltre vi era il non semplice problema di riconvertire l’industria bellica a quella civile. Le trasformazioni provocate dalla guerra,le gravi perdite in vite umane e di beni materiali avevano creato profonde crisi sia ai vinti che ai vincitori.
In questo stato di cose gli unici veri vincitori delle guerra erano gli Stati Uniti,in seguito al calo produttivo dell’Europa i commerci statunitensi prosperarono in tutti i mercati mondiali facendo diventare gli Stati uniti la maggior potenza mondiale. Soffermiamoci ora in particolare sulla condizione della Germania ,che ben delinea i motivi che spinsero il governo statunitense ad adottare in principio una politica alquanto dura.
Detto questo la sorte peggiore,come sappiamo, a fine conflitto toccò per l’appunto alla Germania:considerata da molti l’unica fautrice della guerra gli erano state imposte le dure condizioni di pace che avevano fin da subito favorito una grave crisi economica e allo stesso tempo alimentando un forte desiderio di rivincita. Infatti fin da subito le imposizioni del Trattato mettono in chiara luce il volere di due paesi Inghilterra e Stati Uniti. La prima voleva innanzitutto assegnare una sorta di punizione alla Germania;che aveva prima dello scoppio del conflitto adottato un politica aggressiva ed espansionistica mettendo in pericolo e,in seguito cancellando,il cosiddetto “status quo” europeo detenuto dalla potenza inglese. Gli stati Uniti invece avevano interessi per lo più economici. Infatti la Germania era una delle maggiori potenze industriali dell’epoca,l’apparato produttivo era in continuo sviluppo e aveva già messo in difficoltà i grandi industriali americani;cosi per evitare un superamento in termini di produttività pensarono bene di adottare misure prevenzionistiche allentando in questo il processo di sviluppo industriale germanico.
Così le dure imposizioni,in particolare l’alta indennità dei danni di guerra e l’obbligo di smantellamento della flotta e della riduzione del Reichwehr,generarono un diffuso malcontento tra il popolo tedesco.
Ed è in questo contesto che si presenta il nuovo miracolo della Germania,l’uomo che potrà salvare la patria dall’orlo del precipizio,colui che riporterà alla condizione di grande potenza la nazione:Adolf Hitler.
La causa che porto all’ascesa di questi regimi è infatti da ricercare nelle figure di questi uomini(Mussolini,Hitler;Franco,Stalin..) che dal nulla seppero sfruttare il clima di quegli anni e furono in grado di risollevare sostanzialmente le sorti economiche del paese e gettare le basi per la creazioni di governi che si innalzarono da esempi(positivi o negativi che furono) nel panorama mondiale e resteranno, ancora oggi,modello da imitare.
Sono infatti queste figure carismatiche,dal carattere risolutivo che riescono in poco tempo a uscire dall’anonimato,che si pongono allo stesso livello delle masse facendo conoscere il loro partito o addirittura creandolo(nel caso del Partito fascista). Il National Sozialistische Deutsche Arbeiterpartei prima dell’arrivo del eclettico personaggio che si pone alla sua guida non era che un semplice partito a cui vi erano iscritte non altro che pochi individui,per lo più fanatici dalle idee confusionarie. Se da un lato quindi oggi nei libri di storia o nelle riviste a indirizzo storico viene posta l’attenzione in particolare sulle repressioni,gli stermini,i soprusi,le azioni messe in atto da tali istituzioni è anche vero che,non considerando sporadici articoli per lo più conosciuti dagli appassionati,non viene attuato alcun revisionismo che possa mettere in luce pure i benefici che realmente portarono tali ideologie.
A sostegno di ciò è utile menzionare che alla presa del potere del partito nazista,attraverso un forte controllo statale ed una serie di provvedimenti in campo economico,sia l’inflazione che la disoccupazione furono eliminate senza contare che il PIL crebbe con una media 9.5% annuo e che la sola crescita industriale fu del 17%. Analogo caso conobbe l’Italia. Sotto il regime di Mussolini lo stato assume il ruolo di garante e organizzatore del ciclo economico,anch’esso attraverso un ferreo dirigismo economico per mezzo di istituzione appositamente create riesce a risanare l’economia e dare un notevole impulso all’industrializzazione favorendo il processo di modernizzazione del paese. Inoltre procede all’importante bonifica dai terreni incolti che gioveranno in maniera positiva il settore agricolo.
Tali progressi favoriranno il consenso delle masse che vedranno nei regimi le migliori guide (infatti acronimo Duce e Furher) per reggere le redini dello Stato. E sono proprio le masse che consentiranno la conquista del potere e l’affermazione di Nazismo e Fascismo. E’ importante considerare l’atteggiamento di queste figure in presenza delle masse popolari;sia Hitler che Mussolini infatti si faranno promotori di una nuova figura di politico e ben si capisce come costoro riuscirono facilmente a conquistare il favore generale. Chi mai prima era sceso in piazza?che mai uomo politico si mescolava con il popolo?chi se non Mussolini e Hitler non attuava un esasperante oratoria, in capibile per i più, ma mirava a toccare l’anima di ogni individuo,a suscitarli l’ardore,l’amor di patria,a incanalare il diffuso malcontento contro un nemico? E quindi giusto a parer mio riconoscere l’abilità, il “genio” di questi due personaggi che in un momento così difficile furono in grado di promuovere una nuova ideologia:nazionalismo e un nuovo,totalitario,socialismo;che si presentarono a pieni diritti come dei salvatori con idee completamente rivoluzionarie,per i più fanatiche e folli,tuttavia innovative. Indiscutibilmente,in alcuni casi,operarono in modo assolutamente geniale.. che effetto potevano fare le immense parate di migliaia di uomini che marciavano con un tale splendore e con una tale disciplina se non travolgere con il loro effetto ipnotico gli astanti e suscitare in loro un senso di sicurezza e ordine. Ogni minimo dettaglio era curato fin nei minimi particolari attraverso l’immensa propaganda,tutto doveva apparire come simbolo di potenza e di forza;ogni individuo era integrato all’interno dello stato tramite le diverse istituzioni,il sistema di indottrinamento funzionava alla perfezione. Il partito,sia fascista che nazista,si curava dell’individuo fin dall’infanzia creando nelle masse un senso di appartenenza,di “spirito di popolo”,ognuno doveva essere pronto a dare la propria vita se il regime lo richiedeva e fu cosi quando furono i giovanissimi della Hitlerjugend a opporre l’ultima resistenza all’offensiva dei sovietici nella Berlino dell’ormai caduto Reich hitleriano.
Essi seppero muoversi bene nel dialogo con le masse,i loro discorsi,gli appelli alla forza,al mito della “purezza”,al culto per la potenza e per l’eroismo conquistarono le masse.
E’ indubbio che tali discorsi si poterono ben teorizzare all’interno di un contesto quale era quello del fine guerra;essi seppero rispondere al volere della maggior parte della popolazione di un “uomo” che potesse garantire la sicurezza per il “suolo patrio” e ridare vita alla nazione.
Ad esempio Hitler ebbe la capacità di elevarsi a dispetto di molti e fondò la dottrina nazista imperniandola sulla presunta superiorità biologica e culturale della razza ariana e sulla necessità di ampliare il Labensraum per il popolo tedesco. In virtù di questa conclamata superiorità le altre nazioni,secondo i piani di Hitler;dovevano sottomettersi alla razza ariana. In questa ottica si viene quindi ad identificare come nemico dell’ariano,come l’”antirazza”,come minaccia del popolo tedesco l’ebreo. Egli in verità non promosse teorie folli,poiché in quel contesto(in particolare in tutta l’area anglosassone) molti erano coloro che teorizzavano la superiorità della propria razza e vedevano l’ebreo come una vera e propria malattia che “distrugge Stati e Popoli”,colui(in Germania) che insieme ai bolscevichi aveva venduto la patria ai nemici;Hitler si presento quindi come un vero e proprio risolutore.
Non è quindi necessario condannare né Hitler né tanto meno Mussolini,bisogna invece riconoscere che essi seppero indirizzarsi nel giusto verso e soddisfare il volere delle masse. Secondo tale tesi è fondamentale notare come sia in Germania che in Italia i socialisti e i comunisti,ma in generale ogni partito di sinistra,erano visti come i nemici,un pericolo in seno allo stato da estirpare quanto prima. Prendendo ad esempio l’Italia qui i socialisti dopo aver da sempre boicottato l’interventismo,si ritrovano a guerra finita con le ex masse proletarie disunite,e gli stessi socialisti divisi su quale linea muoversi. E’ in questa fumosa situazione politica che si spiana la strada per questo grande partito di massa che seppe far buono della crisi politica che attraversava la società. Risultava quindi inevitabile che in tale clima si instaurasse un regime di estrema destra,gli unici che potevano mettere finalmente fine a tale pericolo.
Se da una parte però furono queste due figure conquistare la scena politica non bisogna dimenticare l’immensa ed efficiente organizzazione che si muoveva dietro di loro. Altri uomini furono di altrettanta importanza per i due regimi;come non menzionare Adolf Eichmann,Martin Bormann, Joseph Goebbels ,Heinrich Himmler ,Rudolph Hess
,Hermann Goring ,Albert Speer ,Heydrich Reinhard oppure italo Balbo, Michele Bianchi, Cesare Maria De Vecchi, Emilio De Bono, Edmondo Rossoni, Giuseppe Volpi, Luigi Federzoni; tutti uomini che contribuirono a consolidare l’efficienza e la funzionalità del regime.
Esemplare all’interno di questi partiti è la formazione di milizie indipendenti da ogni forma di controllo e che svolgevano ogni tipo di funzione per il giusto funzionamento del partito
In relazione a ciò vengono create le famose Schutzstaffenln formate da Himmler all’indomani della scarcerazione di Hitler dopo il putsch del 23. Le ss, elite del partito nazista, si presentano come i rappresentati di un ordine dal sangue puro al servizio del Reich;i primi di una razza padrona destinata a dominare la Germania e il mondo i componenti delle ss sono scelte accuratamente e indottrinate secondo il principio “lealtà e il mio onore”. Costoro “gli esseri superiori di uomini del nord” fin dai primordi della loro nascita delineano il loro carattere aggressivo e violento basato sul principio di piena fedeltà al fuhrer,e la loro organizzazione saprà cosi bene fondarsi nella società tedesca a tal punto da creare uno “stato nello stato”(ogni cosa passava in esame alle varie istituzioni delle ss dalla direzione dei campi,alla politica interna attraverso il ferreo controllo della Gestapo e del SD). Seppur ampliamente criticate a parer mio esse risultano essere l’istituzione più completa e perfetta del regime hitleriano;di importanza quasi maggiore dello stesso partito poiché in se incarnano l’essenza del nazismo. Le SS rappresentano la vita dello stesso regime ,infatti è lo stesso regime che si appoggia alla loro azione al loro efferato controllo su ogni cosa. A parer mio sono il simbolo dell’evoluzione dell’ideologia nazionalsocialista,forma praticamente perfetta di Stato totalitario poiché dotate di istituzioni proprie,milizie di controllo(Gestapo,SD) e milizie combattenti (Waffen SS) proprie;agiranno spesso in maniera indipendente e alle spalle dello stesso Hitler. Allo stesso modo può risultare essere il Lager nazista: forma perfetta- seppure orribile e disumana - della strategia adottata dai capi del Terzo Reich per imporre il loro dominio totale sulla nazione e per plasmare la società secondo i loro progetti;in cui viene applicato in maniera quasi imprenditoriale dalle Totenkopf ss il sistematico e diligente sfruttamento e annientamento delle risorse umane e naturali .
Concludendo quindi posso affermare che sia Hitler che Mussolini furono grandi figure(sia con connotati negativi) che non bisogna dimenticare ciò che fecere e il fatto che per ottenere il potere utilizzarono ogni mezzo evidenzia la loro naturale predisposizione al potere che fu negli anni seguenti oggetto di odio e vergogna ma pure di invidia e ammirazione.

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