Strade, rotte e reti commerciali in Europa all'inizio del XIV secolo

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Strade, rotte e reti commerciali in Europa all'inizio del XIV secolo
Tra il XIII e il XV secolo nel commercio europeo il ruolo principale spettava ai mercanti italiani, sia delle cittа marittime, sia di quelle dell'interno, tra le quali, dalla fine del XIII secolo, primeggiт Firenze con la sua elaborata rete di compagnie commerciali. Meno vivace и il quadro offerto dalle cittа mercantili settentrionali: nel XII secolo Lubecca, Amburgo, Danzica e altre cittа tedesche si erano unite in una lega (Hansa) con scopi d'alleanza politica e commerciale. I mercanti anseatici, sia pure poveri di mezzi e di tecniche nei confronti dei colleghi dell'Europa meridionale, ebbero tuttavia il controllo dei traffici provenienti dall'area baltica e fiamminga. Alla fine del Duecento l'apertura della rotta di Ponente, da parte di Genova, seguita poi da Venezia, significт la possibilitа di raggiungere per mare Bruges e l'Inghilterra circumnavigando la penisola iberica. Lo sviluppo di grandi empori permanenti, quale appunto Bruges nelle Fiandre, provocт la decadenza delle fiere della Champagne e l'evoluzione di tecniche commerciali verso forme sempre piщ agili e insieme piщ complesse, tali da consentire la tenuta della contabilitа richiesta dall'esistenza di agenti e filiali sulle piazze lontane e il trasferimento di fondi senza invio di numerario (lettera di cambio). Nel corso del XIV secolo l'avanzata turca in Asia Minore interruppe la via di terra verso l'Oriente che aveva avuto il suo apogeo con i viaggi di Marco Polo (seconda metа del XIII secolo), mentre venivano minacciate le stesse basi mercantili genovesi e veneziane; nel 1453 Costantinopoli cadde in mano degli Ottomani. La scoperta delle Americhe spostт poi l'asse dei commerci dal Mediterraneo all'Atlantico, mentre i Portoghesi compivano il periplo dell'Africa e raggiungevano via mare le Indie (viaggio di Vasco de Gama da Lisbona a Calcutta, 1497-99).

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