Materie: | Altro |
Categoria: | Storia |
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GESTIONE POLITICA E RIFORME DELLA DESTRA STORICA
La destra storica ereditò la gestione del governo post-unitario,i liberali moderati dettero inizio al processo di PIEMONTESIZZAZIONE,estendendo a tutta Italia la legislazione dello stato subalpino al territorio nazionale. L’apparato centrale assorbì l’amministrazione dei singoli stati italiani,senza conoscerne la reale situazione,cosa che accentuò ancora di più la distanza fra paese legale e paese reale.
La destra per combatter l’analfabetismo emana la legge CASATI nel 1859,impone la coscrizione obbligatoria e la legge sul macinato nel 1868.
L’obbligatorietà scolastica e del servizio militare creano nel Meridione un diffuso malcontento che sfocia nel BRIGANTAGGIO.
Il Meridione infatti con l’unità di Italia si trovò in una situazione ancora più gravosa per le numerose tasse e per il mantenimento di una condizione servile. I contadini e ex evasi si davano alla macchia,scatenando una guerriglia contro l’esercito regio.
1866 Con la terza guerra d’indipendenza alleata all’Austria l’Italia ottiene Venezia.
1870 Viene risolta la questione romana. Roma viene annessa allo stato italiano che emana le LEGGI DELLE GUARENTIGIE: Si riconosceva l’infallibilità del Papa, l’extraterritorialità del Vaticano e come religione di stato la religione cattolica. Pio IX rifiuta e si chiude a Castel Gandolfo. Nel 1874 emana il NON EXPEDIT vietando ai cattolici di partecipare alla vita politica italiana.
La destra riesce,grazie ad una pesante tassazione, a pareggiare il bilancio ma nel 1876 deve cedere il posto alla Sinistra storica.
GESTIONE POLITICA E RIFORME DELLA SINISTRA STORICA
Rispetto alla Destra la Sinistra sembrava essere più attenta e sensibile agli equilibri sociali e allo sviluppo industriale del paese.
Il programma riformista della Sinistra fu varato da Depretis che proponeva la riforma democratica del sistema elettorale,il decentramento amministrativo la lotta all’analfabetismo,la soppressione della tassa sul macinato.
Ai propositi non seguì nulla di concreto,in quanto la Sinistra cercò di volta in volta intese con gruppi o persone influenti in grado di garantirle i voti. Si inaugurò così la politica del TRASFORMISMO,sintomo della corruzione della classe dirigenziale.
La sinistra inoltre cominciò a stringere rapporti anche con i Baroni del sud,concedendo favori in cambio di voti,cosa che contribuì a mantenere intatto il sistema latifondista e ad alimentare la MAFIA.
Depretis rinunciò al decentramento e rafforzò il potere centrale.
1877 LEGGE COPPINO per la riforma scolastica.
1882 Allargamento della base elettorale a favore della piccola borghesia e degli strati superiori dei lavoratori
1889 CODICE ZANARDELLI viene abolita la pena di morte e concessa una limitata libertà di sciopero.
1891 ENCICLICA RERUM NOVARUM DI LEONE XIII: Denuncia degli eccessi del capitalismo; Propugna l’abolizione della proprietà privata ; Invita lo stato ad intervenire per appianare i contrasti tra imprenditori e lavoratori; Considera legittimo che gli operai si uniscano.
1892 Nascono i FASCI SICILIANI movimento di braccianti e minatori che insorge contro lo stato. GIOLITTI al governo dal 1892-1893 tenta di affrontare la questione con il dialogo e la trattativa,senza successo. Crispi soffoca nel sangue il moto.
Giolitti al governo per un anno soltanto viene inoltre coinvolto nello scandalo della BANCA ROMANA,che mise in atto un illecito giro d’affari.Finanziava l’acquisto di terreni agricoli a basso prezzo,che trasformati in aree edificabili venivano rivenduti con enormi profitti.
1896 Fallisce l’impresa coloniale in Africa ad ADUA.
Si aggrava la crisi economica e si inaspriscono le tensioni sociali. Ogni moto viene represso nel sangue e a Milano si spara sulla folla.
1899 Provvedimenti politici di Pelloux con cui si varano leggi liberticide.
1900 Assasinio di Umberto I.
NASCITA DEI PARTITI SOCIALISTI IN EUROPA
1875 PARTITO SOCIALISTA TEDESCO
1880PARTITO OPERAIO FRANCESE
1892 PARTITO SOCIALISTA ITALIANO
1898PARTITO SOCIAL DEMOCRATICO RUSSO
1906 PARTITO LABURISTA INGLESE
I-II INTERNAZIONALE
Dopo il 1848 malgrado Inghilterra ,Belgio, Olanda e Germania emanino leggi per regolare l’orario lavorativo a 10 ore, gli operai inglesi e francesi preoccupati sia per la crisi del cotone sia per l’importazione di manodopera a basso costo cominciano a stringere solidarietà fra loro e progettano l’Internazionale. Nel 1867 nasce dunque l’Internazionale operaia che mirava a creare un coordinamento fra i salariati sia per le richieste da fare agli imprenditori sia per gli strumenti da utilizzare a tal fine.
Essi giovarono anche dei nuovi mezzi di comunicazione che permettevano una maggiore diffusione del movimento.
In seno all’Internazionale si delinearono subito due componenti,quella anarchica e quella marxista.
Gli anarchici erano contrari alle lotte di classe rivendicative e sindacali,in quanto ribadivano la subordinazione del lavoro al capitale;bisognava invece creare piccole comunità autogestite che ridessero valore al lavoro.
La componente marxista era invece favorevole alle lotte rivendicative e sindacali,perché permettevano di individuare i mezzi e gli strumenti per raggiungere i fini politici prefissati. Essa inoltre invitava gli operai a fare pressione sui propri governi per ottenere una legislazione adeguata alle necessità e ai diritti della classe operaia.
Con la grande depressione iniziata nel 1873 e destinata a durare fino al 1896 la I internazionale entrò in crisi e si sciolse in attesa della ripresa delle lotte operaie,ma anche di una migliore definizione dell’indirizzo teorico e politico.
Quello era comunque un periodo di grande trasformazione strutturale del capitalismo e gli operai seppero utilizzare le contraddizioni insite nei processi di ristrutturazione dell’apparato industriale per riorganizzare le proprie file.
Ricominciarono le agitazioni sociali e si fece di nuovo l’idea di un coordinamento generale.
Di fronte a ciò i governi attenuarono o abolirono del tutto le normative anti -operaie e in alcuni paesi furono riconosciute giuridicamente le organizzazioni politiche e sindacali
dei lavoratori.
Nel 1889 nasce la II Internazionale in cui si afferma il Partito socialdemocratico tedesco.
Esso,per cercare solidi legami con le masse,formulò un programma minimo,che faceva proprie le rivendicazioni più sentite dei lavoratori,ma non incompatibili con gli ordinamenti esistenti,rimandando l’attuazione di un programma massimo(socialista) a fasi successive di profonda radicalizzazione dei contrasti sociali.
Tra le prime occasioni della I Internazionale vi è la proclamazione del I Maggio come momento di mobilitazione internazionale con sciopero generale e manifestazioni pubbliche. La data ricordava un episodio di repressione avvenuto negli USA nel 1886 contro una manifestazione indetta per la riduzione dell’orario lavorativo.