Stalinismo e pianificazione sovietica

Materie:	Riassunto
Categoria:	Storia
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Stalinismo e pianificazione sovietica

Carestia in Russia provocò due milioni di morti → sconvolgimento dell’apparato produttivo
→ malcontento. Episodio di Kronstadt 1921

Le idee della rivoluzione bolscevica cominciarono a diffondersi:
• Nel 1921 fu fondato il Partito comunista Cinese

Lenin sostituì il “comunismo di guerra” con la NUOVA POLITICA ECONOMICA (Nep) 1921-28
o Contadini sono liberi di vendere il loro prodotti, ad eccezione di un’imposta in natura versata allo Stato
o Le piccole imprese con meno di 20 operai mantennero la loro direzione privata
o Lo Stato gestiva le maggiori imprese industriali

Questo “capitalismo di Stato” si trattava di una soluzione PROVVISORIA, che avrebbe dovuto essere superata non appena la struttura industriale si sarebbe sviluppata in misura tale da dominare tutta l’attività produttiva.
Quindi…adeguare la costruzione del socialismo alle particolari condizioni della Russia.

La Nep portò ad una ripresa economica, sia nell’industria che nell’agricoltura, accompagnata da un sistema di repressione.
Alcuni aspetti come:
• diritto all’assistenza
• diritto al lavoro
• diritto all’istruzione
• riconoscimento dei diritti delle donne
colpirono l’opinione pubblica dei paesi occidentali.

Fu riconosciuto il diritti di autodecisione – che permise al governo sovietico di superare le difficoltà e le ostilità nazionali che esistevano all’interno dell’ex impero russo.
Nel 1922 lo Stato si costituì in Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche (Urss)

La Costituzione fu rielaborata e ampliata. Per ogni livello della pubblica amministrazione (comuni, regioni, repubbliche) erano previste assemblee rappresentative (soviet) che venivano elette e che, a loro volta, eleggevano il Congresso dei soviet dell’Unione, la suprema assemblea rappresentativa dello Stato.

Gli altri partiti continuarono ad esistere formalmente ma finirono poi per scomparire. Lo zar e gli altri membri della famiglia reale erano già stati fucilati nel 1918.

Morte di Lenin, gennaio 1924 → si contrapposero due linee politiche. Quella di Trockij e Stalin.

• Teoria di Trockij: “rivoluzione permanente” – fino alla completa distruzione del capitalismo su scale mondiale
• Teoria di Stalin: “socialismo in un solo paese”

Vinse Stalin che fece espellere subito Troskij dal governo e poi lo fece uccidere in Messico nel 1940.

Stalin affrontò il problema dell’industrializzazione creando una Commissione statale per la pianificazione, Gosplan che doveva preparare un piano generale di sviluppo.

Obiettivo del primo piano quinquennale: necessità di liquidare l’arretratezza tecnica ed economica, e creare le condizioni per far si che l’Unione Sovietica possa in un futuro raggiungere ed addirittura superare i paesi capitalistici più progrediti.

Primo piano nel 1929:
• Collettivizzazione agricola
• Eliminazione dei kulaki
• Formazione di grandi cooperative o grandi aziende agricole collettive

I contadini inizialmente opposero forte resistenza alla collettivizzazione con sommosse, uccisioni del bestiame, violenze. Iniziò così la repressione di massa e l’eliminazione fisica di chi si rifiutava di collaborare.

La collettivizzazione non raggiunse l’obiettivo di aumentare la produzione, provocò una carestia. Però la produzione dell’industria estrattiva e pesante fu triplicata; la disoccupazione si ridusse notevolmente; aumentò la meccanizzazione nelle miniere.

Il principale elemento negativo della pianificazione era l’estrema centralizzazione.

Si sviluppò in Russia il “culto della personalità” di Stalin. E iniziarono i campi di concentramento.
La svolta nelle persecuzioni e nelle “purghe” si verificò dopo l’assassinio di uno dei collaboratori di Stalin , Kirov.

Tra il 1934 e il 1939, due terzi dei membri del comitato centrale furono eliminati.