Schema sulla storia del XIII secolo

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Testo

IL RAFFORZAMENTO DELLE MONARCHIE
IL NUOVO PENSIERO POLITICO
• XIII sec: profonda maturazione che porterà a trasformazioni del pensiero nei secoli successivi.
• Pensiero politico e realtà politica hanno un rapporto circolare.
• Riscoperta di Aristotele:
tradizione Aristotele
vede il potere politico come un male lo vede come prodotto della natura
vede il potere politico come un qualcosa è in mano ai cittadini
che viene da Dio e chi lo detiene non deve
renderne conto a nessuno
persone = sudditi = cittadini
uomo è naturale. Quando viene battezzato uomo = animale politico
diventa uomo spirituale
• Problema: conciliare questi due pensieri. Il compito fu affidato a Tommaso D’Aquino. TOMISMO. Uomo = animale politico e sociale.
Teoria dell’ordine naturale e spirituale
Cittadino fedele
Stato Chiesa
Creati da Dio (dualismo)
LA MONARCHIA FRANCESE
* Filippo II, detto Augusto. Obiettivo: recupero dei territori in mano al re di Inghilterra.
Battaglia di Bouvines –1214-: sconfitta del re d’Inghilterra e di Ottone di B. da parte di Filippo Augusto.
• Superiorità francese
• Re dei francesi --- “re di Francia”
• Indipendenza (Papa): il re di Francia è imperatore del suo regno
• balivi (funzionari per le imposte, giustizia)
• nuovi amministratori (borghesia urbana)
• concessioni a città in cambio di mezzi e uomini per l’esercito
* Luigi IX, detto il Santo. Amato, ottimo amministratore, sulla scia di Filippo Augusto:
• Consiglio del re (politico)
• Corte dei Conti (finanziario)
• Parlamento (= corte suprema)
CONFLITTO TRA MONARCHIA FRANCESE E PAPATO
Problemi finanziari --- tasse
Filippo IV, detto il Bello: decime per la Chiesa.
Bonifacio VIII si oppone (per la prima volta non troviamo il Papa contro un Imperatore debole,
ma il Papa contro un re forte)
Stati generali: partecipano clero + nobiltà + borghesia (3° stato)
Si delibera che il potere del re deriva direttamente da Dio, senza quindi la necessità del
Papa in qualità di intermediario. Questa notizia venne diffusa con una propaganda fino ad allora sconosciuta. Il popolo approva. Papa contro intero popolo.
Il Papa risponde con la bolla UNAM SANCTAM, nella quale afferma che la Chiesa ha una sola testa = Papa.
Il Pontefice viene sostenuto e aiutato dai Curialisti.
Il sovrano dai Legisti. Questi affermano che il regno è preesistente all’ordinamento ecclesiastico, per cui il re ha il diritto di governare autonomamente. Tra i Legisti spicca la figura di Giovanni da Parigi, che mise a fuoco l’idea di un’assimilazione tra potere temporale e quello naturale:
potere temporale = prodotto della natura --- legge naturale
potere spirituale = riguarda solo lo spirito --- leggi ecclesiastiche, quindi non ha
valore per quello temporale.
Re : deriva dal divino. Si manifesta con la volontà popolare. Il re governa col consenso del popolo. La propria autonomia deriva dal basso.
Filippo il Bello non permise che il Papa lo scomunicasse.
1303 ad Agnani il Pontefice viene catturato e morirà.
Filippo il Bello trionfa.
IL PAPA AD AVIGNONE
Clemente V rifiutò di recarsi a Roma. La sede viene spostata ad Avignone. Qui si susseguono 7 papi. Ad Avignone la Chiesa acquista splendore, ricchezza, rafforza le sue strutture amministrative e guadagna impopolarità per l’eccessivo sfarzo.
LA TEORIA DELLA SOVRANITA’ POPOLARE
Prosegue la riflessione sui fondamenti del potere.
La dottrina di San Tommaso da un contributo per svincolare la politica dalla religione e a riconoscere una autonomia per entrambe le sfere.
Questo problema fu affrontato da Marsilio da Padova nel trattato “Difensor Pacis”, nel quale sostiene che la scienza politica non può prendere in considerazione il rapporto tra Dio e la natura, in quanto questo riguarda solamente la fede e non è spiegabile razionalmente.
Per Marsilio l’autorità dei cittadini è l’unica vera legge e al tempo stesso gli uomini della Chiesa sono cittadini come tutti, con stessi diritti e doveri. Di conseguenza la scominica non deve avere conseguenze per la vita civile.
Conclusione: il Papa turba il mondo e la pace cristiana, perché usurpa il potere del re o dell’imperatore. Affinchè la pace fosse restituita alla Cristianità era indispensabile che il papa rinunciasse alle pretese e che la carica del pontefice fosse attribuita dal basso, cioè dal “concilio eucumenico”, la più ampia assemblea di cristiani, ecclesiastici e laici.
Le tesi di Marsilio furono considerate eretiche.
Guglielmo di Occam disse invece che la Chiesa doveva tornare alla povertà assoluta e al rigore spirituale. Il Papa non avrebbe dovuto nemmeno detenere il potere spirituae, bensì avere solo funzioni amministrative.
NUOVE ASPIRAZIONI E NUOVI FALLIMENTI IMPERIALI
Alla morte di Federico II:
• Germania
• Borgogna (il potere era più teorico che pratico)
• Italia: il potere era esercitato indirettamente per mezzo di Vicari. L’Imperatore è visto come uno straniero da tenere lontano.
Enrico VII mostra uno spiccato interesse per la penisola. Si propone di sedare le discordie. Questo ovviamente era un progetto utopistico.
Tuttavia fu visto come un pretesto per i Ghibellini e per le città per inferire nuovi colpi ai nemici.
Enrico fu costretto a sostenere la causa ghibellina, mettendosi così contro alla guelfa Firenze e al re di Napoli.
Alla morte di Enrico sfuma il sogno di un’Italia unita.
Ludovico il Bavaro non vuole l’approvazione pontificia. Dà importanza al consenso popolare. Viene così deposto dai principi tedeschi.
Carlo IV: emana la Bolla d’Oro = elezione dell’imperatore da
7 grandi elettori: 3 ecclesiastici
4 laici
(conseguenze negative:
• Lotte, mancanza di continuità
• Situazione debole
• Impossibilità di avere un esercito adeguato e un’amministrazione efficiente)
COLA DI RIENZO
Dopo il trasferimento della sede papale ad Avignone Roma decade.
Il popolo ha così l’occasione di ribellarsi. Guidato da Cola di Rienzo, nel 1347 si impadronisce del governo. La situazione viene riportata alla normalità (alla posizione di Roma in rilievo). Cola di Rienzo è ammirato dal Papa, fino a quando Cola non ipotizza una libera Repubblica romana, estesa a tutta la penisola.
Cola assume un atteggiamento eccentrico, violento, si circonda di lusso, diventa crudele. È così costretto a fuggire. Torna in città, ma il suo prestigio è ormai scomparso. Viene ucciso.
Innocenzo VI affida a Egidio di Albornoz il compito di risistemare la situazione. Questo emana le “costituzioni egidiane”, che contengono
• I principi del governo papale
• I rapporti coi poteri locali
• Si stabilisce che vengano convocati Parlamenti per consulti in campo fiscale o militare, dando così un contributo alla formazione dello Stato Pontificio.
IL GRANDE SCISMA E IL CONCILIARISMO
Urbano Vi venne eletto Papa a Roma.
Clemente VII a Avignone.
L’Europa si schiera:
Roma Agignone
Germania, Inghilterra, Fiandre, Francia, Regno di Napoli, Scozia, Penisola
Polonia, Ungheria, Stati Italiani Iberica
GRANDE SCISMA: 1378 – 1418
Concilio : Pisa. Venne eletto un 3° Papa
Concilio : Costanza. I 3 Papi abdicano. Venne eletto a Roma Martino V.
CONCILIARISMO = dottrina della superiorità del Concilio sul Papa.
• Applica la teoria del potere dal basso
• Affronta il problema dei dogmi
• Ma non tocca l’inserimento dei laici negli organi decisionali della Chiesa. In questo modo fu facile per i Papi ristabilire l’autorità suprema.
Attacco alla Chiesa: Wycliffe. Egli diffondeva la sua idea di vivere secondo il Vangelo. Questa dottrina era seguita dai LOLLARDI che andavano in giro per l’Europa con la Bibbia, predicando. Furono perseguitati e subirono il martirio.
Movimento simile fu quello guidato da Jan Hus e da Girolamo da Praga.
Jan Hus si recò al concilio di Costanza, per proporre le proprie idee. Ma fu arrestato e arso vivo.
Nasce una lega: nobili + borghesia + contadini. Questo porterà ad una guerra.
La frangia estremista di questa lega era rappresentata dai TABORITI, che furono sconfitti dall’Imperatore Sigismondo di Lussemburgo.
LA MONARCHIA INGLESE
Centralizzazione del potere. Territorio diviso in CONTEE, governate da SCERIFFI e controllate periodicamente da GIUSTIZIERI.
Giovanni Senza Terra perse i territori a favore di Filippo Augusto nella Battaglia di Bouvines.
Concesse ai Baroni diritti e privilegi:
Magna Charta Libertatum 1215
• Libertà per i nobili, per la Chiesa, per le città
• Sovrano obbligato a consultare il Parlamento dei Lords
• “legge del paese”: re sottoposto alla legge.
• Venne creata la Camera dei Comuni (rappresentanti del basso clero, della borghesia, della piccola nobiltà). Il Parlamento diventa così BICAMERALE.

Esempio



  


  1. paola sergio

    storia del pensiero politico antico, medievale, moderno,contemporaneo