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Categoria: | Storia |
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Testo
II e I SECOLO a.c.
A Roma in questo periodo, si assiste alla lotta tra due ceti sociali nobili: OPTIMATES (eccellenti) e POPULARES (amici del popolo).Gli OPTIMATES erano favorevoli all’aristocrazia e i POPULARES erano favorevoli agli altri ceti sociali: ordine equestre, cavalieri, commercianti, proletari liberi.
Tra il 111 e il 105 ci fu, in Africa, la guerra Giugortina, attuata da Roma contro Giugurta, re di Numidia: i consoli romani hanno la peggio, e quindi Roma decide di eleggere un nuovo console ed inviarlo in guerra. Fu eletto Gaio Mario, un uomo non nobile d’origine. Gaio Mario attua alcune riforme che gli permettono d’avere la meglio su Giugurta: cambia il modo di reclutare i soldati, difatti prima poteva arruolarsi solo chi era proprietario terriero, ora potevano arruolarsi anche i nullatenenti. Questa riforma è molto importante per la civiltà romana, perché in questo modo i generali di guerra ottennero più potere e compromisero il senato.
I primi a ribellarsi a Roma, tra 91 e 88, furono alleati italici, che attaccarono il governo Romano per avere la cittadinanza romana. Tra 89 e 85 prima guerra Mitritadica, tra Roma e Mitritade re del ponto, in Asia, sconfitto da Silla. Nel 88 i popolari cercano di togliere il comando della guerra contro Mitridate, ma Silla entra a Roma con le sue truppe e si ribella a questa decisione. Nel 86 muore Gaio Mario. Nel 82/83 si ha il rimpatrio di Silla, che dopo aver sconfitto Mitridate si stanziò nelle sue terre. Sempre nel82/82 si ha la guerra civile tra popolari e optimati, dove Silla vince sconfiggendo i popolari.Dall’82 al 79 a.c. si ha la dittatura di Silla e la restaurazione del senato: liste di prospezione dove Silla dichiara i suoi nemici, nemici di Roma. Dal 73 al 71 guerra servile, di Spartaco e altri schiavi, che in un primo momento vincono, ma poi vengono sconfitti da Crasso. Nel 63 il console Cicerone sventa la congiura di Catilina, un nobile decaduto; in questo periodo emerge la figura di Gneo Pompeo, vittorioso contro i lusitani (spagnoli), i pirati e i mitridati. Nel 62 Pompeo (optimati) dopo aver vinto torna a Roma, ma deluso dal senato che nega terre ai suoi soldati, e non accetta la sua divisione delle terre orientali, Pompeo si avvicina ai populares.
Il primo triumvirato
Il prestigio di Cicerone grazie all’assalto di Catilina Cicerone viene considerato salvatore dell’impero.
Il suo progetto Cicerone era un “uomo nuovo” (homo novis) come Gaio Mario, non era un condottiero ma aveva una grande parlantina, eccelso oratore e grande cultura. Si schierava dalla parte degli optimates, ,a il suo obbiettivo era quello di creare una repubblica in cui vigeva un accordo tra tutti i ceti (concordia ordinum), basato sull’autorità della tradizione, prestigio del senato e rispetto dell’ordine costituito, ma questa riforma si basava sulla gerarchia dei ranghi, ma escludeva la maggior parte dei cittadini romani.
Il ritorno di Pompeo Cicerone pensò che Pompeo fosse l’uomo adatto per fare ciò, il senato aveva paura che seguisse l’esempio di Silla, ma appena sbarcato a Brindisi Pompeo sciolse l’esercito.
Pompeo umiliato Ma questa fu presa come una debolezza dal senato, che ne approfittò per ritardare la retribuzione dei suoi soldati, allora dopo un po’ ricorse ad altri metodi.
Due alleati Rinnovò alleanza con il ricco Crasso, e cercò l’appoggio di Gaio Giulio Cesare, appartenente alla famiglia degli Iulii, discendenti della dea Venere, ma senza altro grosso prestigio, imparentato con Mario dovette lasciare Roma durante la dittatura di Silla. Tornato a Roma trovò il favore dei populares senza grandi imprese, gli fu assegnato il governo della Spagna Ulteriore, ma aveva pochi soldi e molti nobili ostili.
Il predominio di tre personaggi Dall’intesa tra Crasso, Pompeo e Cesare, nacque nel 60 a.C. il primo triumvirato, un accordo privato e segreto, contro il senato.
Il triumvirato in azione Venne subito eletto Cesare console, per il 59 a.C., propose subito una legge per lasciare terre ai veterani di Pompeo, quando i nobili fecero ostruzionismo lui fece accorrere i soldati di Pompeo e li fece tacere. Fece anche ratificare la sistemazione di Pompeo all’oriente. Ottenne per se il governo della Gallia cisalpina, dell’Illirico e della Gallia Transalpina per 5 anni. Prima di andare fece passare del tribuno della della plebe la legge per la quale chi avesse condannato gente senza l’appello al popolo doveva essere esiliato, facendo così esiliare Cicerone.
10. Cesare in Gallia
L’obbiettivo di Cesare Si era fatto assegnare le Gallie perché a lui mancava il prestigio di una guerra ben condotta e un esercito devoto, da usare durante la lotta politica.
La Gallia libera Le popolazioni della Gallia libera erano divise in tribù spesso contrapposte in rivalità, organizzati secondo ordini aristocratici, molto combattivi in guerra, ma rispetto ai romani era molto antiquato: sempre lo stesso schema tattico, lo scontro frontale, e pochi uomini.
L’inizio della conquista così quando gli Elvezi si spinsero verso Roma a causa delle pressioni germaniche Cesare li attaccò e li respinse, ma non si fermò, spinse anche i germani dietro il Reno, poi attaccò i Belgi e li sottomise
La disfatta di Crasso, il trionfo di Cesare
L’accordo rinnovato Crasso e Pompeo si erano impensieriti per il trionfo di Cesare, quest’ultimo si riavvicinò al senato e fece rientrare Catilina, allora Cesare, che aveva finito il mandato in Gallia, li invitò a Lucca nel 56 dove si riaccodarono, a Cesare spettavano ancora le Gallie, a Pompeo la penisola iberica e a Crasso La Siria.
Un nemico forte Crasso pensò di utilizzare il consolato della Siria per rafforzare il suo potere di condottiero, organizzò una spedizione contro i Parti (origini nel 250Ac. Approfittando della debolezza dei seleuci i parti presero il loro posto).
Cavalleria corazzata La campagna militare preparata da Crasso in modo approssimativo, dato che non conosceva bene le forze del nemico, si rivelò un fiasco, deboli in fanteria i parti avevano un eccellente cavalleria corazzata e alcuni erano addestrati a lanciare frecce al galoppo sottraendosi agli scontri.
Disfatta di Crasso L’esercito di Crasso fu sorpreso in una vasta pianura della Mesopotamia occidentale nei pressi di Carre (53 a.C.) furo costretti a ritirarsi mentre durante la stessa Crasso durante una scaramuccia.
L’esercito di Cesare Mentre Crasso andava incontro alla rovina Cesare riprendeva la guerra, ma migliorò la cavalleria del suo esercito e vi aggiunse macchine belliche molto avanzate, i suoi soldati erano anche abili a costruire mura, terrapieni e fossati.
La conquista della Gallia Cesare attaccò alcune tribù germaniche che avevano varcato il Reno e fece incursioni in Germania e poi andò in Inghilterra, che però non occupò stabilmente, tutti lo acclamavano quando, sotto la guida di Vercingetorìge le tribù galliche si ribellarono, fu una durissima guerra, i romani rischiarono di perdere, ma Cesare siuscì ad espugnare Alesia nel 52 e a catturare il capo. Nei due anni successivi conquistò tutto il resto della gallia e scrisse La guerra gallica.
Lo scontro tra Cesare e Pompeo
Pompeo, Cesare e il senato Roma era caduta nello scompiglio, il Senato si rivolse a Pompeo, che tra l’altro era convito che doveva riavvicinarsi al senato in vista di uno scontro con Cesare
Pompeo console unico Pompeo si fece eleggere console senza collega nel 52 e risolse con metodi sbrigativi il putiferio romano.
La guerra civile nel 49 Cesare sarebbe dovuto tornare a Roma da normale cittadino esponendosi agli attacchi di Pompeo e avversari, ma Cesare non ci stava e fece varcare il Rubicone alle truppe, era guerra civile.
Impreparazione dei Pompeiani, e Pompeo abbandonò Roma e si trasferì in Epiro dove grazie alle clientele al prestigio delle guerre precedenti riorganizzò un esercito, il governo si trovò diviso in due fazioni una a favore di Cesare e una di Pompeo, tra questi anche Cicerone
Vittoria di Cesare si guardo alle spalle assalendo i pompeiani in Spagna, poi si spostò in Grecia dove nella battaglia di Farsàlo (48) egli annientò le truppe di Pompeo, che fuggì in Egitto, dove fu ucciso a tradimento da Tolomeo XIV
Cesare e Cleopatra Cesare si incazzò contro Tolomeo e gli fece il culo, poi fece regnare la sorella, Cleopatra, poi se la fece giusto per farsi amici gli egiziani che davano tanto grano
Veni vidi vici Siccome c’era casino un figlio di Miltridate Farnace si espanse, che lo portò a impadronirsi del Ponto e della cappadocia, Cesare lo Sconfisse neo 47a Zela nel Ponto e disse Veni, Vidi, Vici.
Vittoria definitiva Rientrato a Roma organizzò una spedizione contro i Pompeiani in africa aiutati dal re di Numibia Giuba. Li sconfisse a Tapso nel 46. Celebrò quindi 4 vittorie di fila, i galli, tolomeo, farnace, giuba. Passo in spagna dove nmella battaglia di Munda 45 debellò la resistenza di un figlio di Pompeo, Gneo Pompeo, seguì il quinto trionfo!