Risorgimento italiano

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CAP V: L’EUROPA TRA RIFORME E RIVOLUZIONI BORGHESI
Gli anni intorno al 1830 videro in molti paesi europei la fine di una lunga depressione e l’inizio di 1 xiodo d espansione economica.A quetse trasformazioni econom.si contrappone l’arretratezza dei regimi politici della restaurazione. Tale crisi assume aspetti e conseg.diverse da paese a paese. In Inghilterra la trasf. Del sistema politico si compie mediante alcune incisive riforme(emancipazione politica dei cattolici, riforma elettorale, leggi x l’abbattimento dei dazi doganali sull’importazione del grano) e assume l’aspetto di una vittoria dei ceti industriali su quelli agrari, mentre anke il movimento oxaio acquista 1 certo peso politico con il “cartismo”,In francia invece la svolta reazionaria impressa alla politica della monarkia provoca la rivol.del luglio 1830 ke si conclude con 1 compromesso moderato e l’ascesa al trono di Luigi Filippo d’ Orléans.le radicali modifike si verificano solo parzialmente x il prevalere nel nuovo regime francese delle preccupazioni conservatrici. anke nei rapporti delle grandi potenze, all’iniziale avvicinamento tra F. e I. fa seguito la rottura tra le 2 potenze liberali ke si manifesta in occasione della nuova crisi d’oriente(1840). Nell’E.c.le i rapporti di forza tendono a mutare a sfavore dell’imxo austriaco sia x la nascita di el.disgregatori sia x il rafforzamento in G. dello stato prussiano.

1. LO SLANCIO ECONOMICO DEGLI ANNI 30
Dal 1825 in Ing.nuove regioni europee entrarono nell’era industriale. La diff.delle makkine a vapore caratterizzano la nuova fase di sviluppo. Nel decennio 1830/40 inizia la corsa delle costruzioni ferroviarie:e tra il 1840/51 vengono impiantate strade ferrate in Ingh,Belgio,Francia e alcune regioni tedeske!insieme alle ferrovie si sviluppa il sistema creditizio e l’attività bancaria.le trasformazioni economike in atto dipendono dallo sviluppo del sistema bancario,le banke oxano o in modo nuovo(facendosi promotrici delle “società x azioni”) o in modo tradizionale,cioè concedendo prestiti!1 vera e propria febbre degli affari invade l’Eur. X oxa di 1 borghesia finanziaria e imprenditoriale pronta a sfruttare ogni opportunità, essa tende a staccarsi dai ceti medi:essa costituisce 1 stato a sé!questa alta borghesia crea colleg. Con la nobiltà x mezzo dei matrimoni,difende la religione pur essendo spesso nn credente! La media e piccola borghesia degli artigiani,delle libere professioni partecipa solo indir. Alle trasformazioni economike e sociali;spesso ne subisce le conseg.negative!insoddisfatta essa tende a partecipare al potere politico ed è alla ricerca di 1 proprio ruolo sociale;teme il popolo e le sommosse popolari! La masse popolari danno vita a improvvise rivolte.la fine della depressione economica,l’ascesa dei nuovi ceti capitalistici,finanziari resero ancor + anacronistico il sistema politico della Restaurazione.Essa aveva ripristinato 1 quantità di suddivisioni territoriali e doganali, aveva impedito la normale crescita della società civile, aveva confermato il potere politico all’aristocrazia. La svolta degli anni 30 interessò una gran parte del continente e vide mescolatigli aspetti politicicon quelli sociali, e quelli economici a quelli nazionali.

2. LE RIFORME IN INGHILTERRA E L’ASCESA DEI LIBERALI
Il predominio dei grandi proprietari
In Inghilterra il passaggio dal regime aristocratico a un moderno sistema liberale avvenne gradualmente e senza rivoluzioni, ma con lotte politiche e sociali. Dopo la vittoria di Napoleone ,il dominio politico era in mano agli aristocratici che avevano il controllo delle 2camere, Lords e Comuni e dei2partiti, Whig e Tory e delle amministraz. locali. Il sistema elettorale è censitario, sostituz dei collegi modellata sulle vecchie contee feudali. I borghi putridi erano miserabili villaggi aventi diritto ad essere rappres ai Comuni. Nel 1815 avevano introdotto il dazio sui cereali (cornlaws), favorevoli ai produttori agricoli locali xchè aumenta il prezzo del pane. Sfavorevole agli operai e ai ceti popolari→azioni rivendicative sanguinosamente represse od ostacolate con la sospensione delle libertà sonali e il divieto di unirsi in associaz. Oligarchia fondiaria in conflitto con gli interessi dell’Ing industriale del nord che aveva scarsa rappresentanza in parlamento,danneggiata dal protezionismo doganale. Nel regime ingl il potere politico era del parlamento,monarchia rappresentata da Giorgio IV e Guglielmo IV., forte tradizione costituzionale radicata nei costumi.
Le prime riforme
Suicisìdio del ministro degli esteri Castlereagh. Ascesa dei tories Gorge Canning e robert Peel. Volevano differenziare la posizione inglese da quella della S.Alleanza e reintegrare le fondamentali libertà civili. Nel 1824 Peel concesse nel 1824 il diritto di coalizione agli operai →nascita delle prime associaz di categoria e di mestiere e nel 1829 parificazione dei diritti x i cattolici., propiziato dal leader irlandese O’Connel fattosi eleggere al parlamento anke se impedito dalla legge ke nn risolveva la questione irlandese, inglobata con l’Atto di Unione nel 1800 nel R.unito sottoposta a statuto quasi coloniale. Problemi di natura elettorale, doganale, sociale e irlandese→alla ribalta con l’ascesa al potere del partito Whig(1831-41) con ministeri presieduti da lords Grey e Melbourne. I whigs cominciavano a sentire la pressione dei gruppi radicali-liberali come fautori di drastiche riforme ed erano consapevoli elle esigenze borghesi e industriali. 1832→riforma elettorale, cioè aumento delle circoscrizione elettorali, ne usufruirono la media e grande borghesia→conseguenze sulla politica, partiti rinnovati denominati conservatori e liberali. Grey attuò qualche misura x limitare il lavoro dei bambini nelle fabbriche e abolendo la schiavitù nelle colonie. La questione operaia si faceva sempre + drammatica. Grandi probl sociali con la questione del pauperismo, cioè delle plebi e neglette miserabili. Bisognava considerare il probl in relazione con la trasf del sistema economico e dei rapp con le classi→associazioni di mestiere o Trade Unions e diffusione di idee socialiste.
Il movimento cartista e quello x il libero scambio:.
1838→stesura della Carta del popolo. Conteneva una serie di rivendicazioni: la rivendicazione del suffragio universale e il pieno diritto di sciopero. IL cartismo urtava contro i fautori della forza fisica e cioè della lotta axta e armata contro i ceti dominanti; contro il disinteresse dei lavoratori inglesi xuna lotta politica. Trovava avversari nei gruppi religiosi poco favorevoli a una emancipazione delle classi lavoratrici. Servì a cementare un’alleanza tra gruppi radicali +attivi e alcune org oxaie. Rif elettorale del 1832→ attenzione alla questione del dazio sul grano→abolizione di Richard Cobden, fondatore nel 1838 della Lega contro le leggi sul grano→aprire ai commerci inglesi i mercati europei. I conservatori tornati al potere nel 1841 con Robert Pell attuarono una politica liberoscambista; 1846 abbattimento delle barriere doganali. Agì contro il suo partito in aiuto alla carestia irlandese del 1845-46. La carestia accentuò le proteste della popolazione, e O’Conell favorevole alle azioni del governo ingl venne soppiantato da orga indipendentiste. La legge del 1846 segnarono la vittoria dell’ing industriale e commerciale. Il liberoscambio divenne la sua politica internaz. Sotto la guida del ministro Palmerston→ripresa dell’espansione coloniale e accelerato sviluppo industriale.
L’espansionismo coloniale
1815-1848 L’ing etra in possesso di zone cruciale xil proprio commercio. Singapore e Aden e la N.Zelanda. L’espansione dei terr controllati avvenne soprattutto in India, mediante acquisizioni della Compagnia delle Indie e rendendo tributari principi locali. Nel Canada l’avanzata oltre il fiume S.Lorenzo e sorgevano le prime forme di autogoverno soddisfacenti xle differenze linguistiche. Colonizz dell’Australia riservata alla deportazione dei galeotti e il Natal in Sudafrica. Avvenne la Guerra dell’oppio (1840-42) provocata dall’intro illegale della droga in Cina da parte degli ingl→trattato di Nanchino, cessione di Honk Kong e altura di 5 porti cinesi xil commercio ingl.

3.LA RIVOLUZIONE DI LUGLIO E LE SUE CONSEGUENZE
Il predominio dell’aristocrazia francese
Il tentativo compiuto dal re di francia (Luigi XVIII 1814/24) di dare alla restaurazione franc.un’impronta moderata nn era durata a lungo!il carattere ambiguo della Carta lasciava largo spazio alle mire degli ambienti + reazionari, dei nobili, degli emigrati dei clerici nostalgici dell’Ancien Régime.la carta aveva cercato di rassicurare i possessori di beni confisctai dalla rivoluzione alla nobiltà e al clero, aveva confermato la libertà di pensiero, di religione;ma aveva anke ripreso la vekkia formula del re x diritto divino e dato vita a 1 rappresentanza la quale favoriva grandemente la forze sociali + legate al passato ,gli ultrarealisti. Quando alla morte di luigi XVIII salì al trono carlo X la situazione peggiorò.tutto fu causato da una legge detta “del miliardo” con cui lo stato provvedeva a risarcire gli emigrati dalle espropriazioni subite. Di questo risentì la vita economica.Carlo X tentò di distogliere l’opinione pubblica dagli affari interni con 1 azione di prestigio: la spedizione di Algeri ke si concluse nel 1830 con la conquista della città africana. Ma le 4 ordinanze emesse alla fine di Luglio relative all’abolizione della libertà di stampa,all’indizione di nuove elezioni e alla restrizione del diritto di voto dettero vita alla rivoluzione!
La rivoluzione di luglio
Iniziata dal popolo parigino fu controllata dai liberali moderati avversari di C.X ma altrettanto contrari alle rep. Nell’agosto Luigi Filippo d’Orléans assunse la corona x volere del popolo e nn + x diritto divino, egli sembrava l’uomo ideale a compiere il processo di rappacificazione nazionale. Questa rivoluzione venne rapidamente bloccara in Francia, e innescò un processo rivoluzionario ke si diffuse in europa, germania, polonia, italia cent, paesi bassi.partì dalla F. l’iniziativa x l’attacco, il nuovo regime nn era solido come poteva apparire, infatti si crearono 2 tendenze. Il partito del movimento favorevole al nn intervento, e il partito della resistenza preoccupato di rafforzare il nuovo regime. Quest’ultima ebbe la netta prevalenza, anke grazie a questo si può capire come mai tra i moti insurrezionali e rivoluzionari ebbe successo solo quella belga!tra le pop. Del Belgio nacque una forte opposizione con gli olandesi i quali erano stati uniti con i belgi sotto Guglielmo d’Orange, ai forti motivi religiosi si aggiunsero quelli politici ed economici. In olanda avevano monopolizzato le carike pubblike e sottoposto tutto il paese a 1 rigida centralizzazione amministrativa. Nella regioni belghe pur divise tra loro si era formata una solida alleanza tra le forze cattolike delle campagne e la borghesia iniziale delle città.nacque il movimento unionista ke aspirava a 1 magg. Autonomia. L’insipienza di Guglielmo e l’interesse della F.a spezzare lo stato ke era creato alle sue frontiere contribuirono alla vittoria. Il Belgio fu riconosciuto stato indipendente con regime monarkiko e costituzionale: questo sanciva il principio della separazione tra la chiesa e lo stato. A cingere la corona del nuovo stato fu un principe tedesco Leopoldo di Sassonia coburgo, un cattolico (1831/1865). X la prima volta 1 popolo a magg. Cattolica accettava e faceva proprio un principio liberale!

4. I CARATTERI DELLA MONARCHIA DI LUGLIO
Natura oligarchica del regime orleanista
In Francia c’era predominio politico dell’alta borghesia e del liberalismo conservatore. Una legge del 1831 accrebbe il corpo elettorale, concedendo il diritto di voto al 5xmille della pop collegato al reddito. Potere legislativo monopolizzato dai finanzieri e dagli alti funzionari. Luigi Filippo dovette far fronte a tentativi di restaurazione borbonica, alle forze bonapartiste(leader Luigi Napoleone) e all’opposizione repubblicana. I repubbl avevano molte società, giornali e sostenevano il suffragio universale, l’istruzione gratuita e la libertà di associazioni. Incominciavano ad esserci idee socialiste→violenti moti sociali , rivolta degli operai della seta di Lione(1831) x l’abbassamento dei salari e gli orari di lavoro (18 h al gg) Simili episodi si ripeterono nel 1839 e il governo orleanista oltre all’uso delle armi colpì la protesta proclamando illegali le contrattazioni collettive del lavoro e cercando di soffocare le associazioni operaie. La questione operaia divenne di interesse pubblico influenzata dal romanticismo sociale. Letterati come Lamartine, Hugo, Lamennais divulgarono quasta tematica. Le opere dei prime socialisti come Fourier, Blanc ebbero sempre +successo. Anche alcuni cattolici si schierarono all’opposizione. Gli orleanisti da forti rivalità personali e politiche. Nel 1832 ci fu il declino di Thiers e l’ascesa di Guizot favorevole alla monarchia. Sotto il suo governo si consolidò il regime ma ci furono chiusure conservatrici che ebbero riflesso con il riavvicinamento con l’Austria del Metternich.
Gli sviluppi del capitalismo in Francia.
L’età di Guizot fu importante→sviluppo del capitalismo e l’inizio di un’azione più incisiva nel campo coloniale. Era il paese con la maggior popolazione d’Europa, ma anche paese agricolo, e in questo campo nn si erano rinnovati, tranne che nella Loira. La campagna era un mondo chiuso e conservatore. Con l’industria(fabbriche tessili,metallurgia,estrazione del carbone) e la costruzione delle ferrovie (1842) ci fu uno slancio economico. Nelle ferrovie si utilizzarono i maggiori capitali francesi e inglesi con forti speculazioni. L’alta finanza divenne la protagonista del governo orleanista→bancocrazia. L’espansione coloniale procedette con Luigi Filippo. La conquista di Algeri (1830)., penetrazioni in Asia, America del sud in Africa e in Oceania. Con Guizot le cose cambiarono. Ci fu la ribellione del capo algerino Abd-el-Kader che durava da 15 anni ca fu stroncata dall’esercito e il territorio algerino venne sottomesso(1847). Trapianto di coloni francesie una +sistematica politica coloniale i tutta l’Africa. Nonostante i successi c’era forte opposizione politiche e sociali. Il peggioramento dell’econ costituì la premessa di un anuova rivoluzione.

6. AUSTRIA E GERMANIA ALL’EPOCA DELLO ZOLLVEREIN
Indebolimento dell’impero austriaco
la politica di metternich era fondata su 1 princ.: equilibrio complessivo dell’Eur.e quello dell’imxo absburgico fossero tra loro collegati. La compagine imxiale austriaca era fondata su 3 fattori:aristocrazia di ceppo tedesco,chiesa e esercito,essa cominciò a mostrare (1830/48) segni di indebolimento. I movimenti nazionali emergenti in Ungheria e presso i popoli slavi soggetti agli asburgo ebbero caratteri molto peculiari;nn si trattava di movimenti “borghesi” di tipo occ.e neppure di tendenze separatiste. Nell’UNGHERIA agricola e feudale il movimento naz.era espressione delle tradizionali aspirazioni autonomistiche della piccola e media nobiltà di cui fu portavoce Kossuth(1802/1894). I popoli slavi erano molto divisi,le loro aspirazioni nazionali manifestarono specialmente come rivendicazione delle proprie prerogative linguistiche culturali e storiche contro la germanizzazione + o – forzata. Ma questa prospettiva richiedeva 1 diversa organizz.La situazione era resa ancora + complessa dalla presenza di 1 grande massa di contadini in stato di servitù,essi volevano la fine della soggezione feudale.
L’ascesa della prussia
Diverso fu il caso del movim.nazionale tedesco ke tuttavia minacciava l’imxo absburgico. Infatti gli Ab.si trovavano senza via d’uscita:o rinunciare a svolgere la propria funzione e accettando di snaturare le peculiarità del proprio imxo oppure lasciare ke un altro stato tedesco svolgesse 1 politica nazionale. Questa rigida alternativa era espressa da 2 contrapposti: dalla Grande Ger.(stati absbur.) stati + piccoli timorosi e gli stati merid.cattolici;E dalla Piccola Germ.(nn abs.)stati sett.e renani + progrediti economicamente e di religione protestante. La Prussia si trovava in 1 situaz.migliore dell’Aus.x svolgere 1 politica nazionale,xkè il regno di Prussia x la sua situaz.geog.e x la varietà delle sua condizioni econom.e sociali,costituiva come 1 spaccato dell’intera realtà tedesca dell’epoca.Essa entrava con la fr.l’ING.e il Bel.nella prima fase dell’industrializzazione ke fu accompagnata da un grande sviluppo delle ferrovie e della costruzione di canali navigabili. C fu la realizzazione dello Zollverein cioè dell’unione doganale(1834) giunta attraverso allargamenti a comprendere tutti gli stati tedeski ad eccezione dell’AU. Metternich nn si oppose accettando 1 divisione dei compiti:la supremazia politica nella confederazione all’Au.e quella economica e commerciale alla Pr!Ma lo ZOL.divenne la bandiera della borghesia imprenditoriale e ottenne il sostegno degli stessi ambienti liberali.Esso ebbe 1 grande imp. Nella storia econ.e pol.tedesca xkè univa il principio della libertà doganale a quello di 1 rigido protezionismo verso l’esterno.Con lo Zol.la prussia era riuscita xtanto a convogliare verso di sé le sxanze e gli interessi di una parte dei ceti + evoluti socialmente e politicamente

CAP VI: LIBERALI, NEOGULEFI E DEMOCRATICI IN ITALIA.
Sotto l’influsso degli sviluppi economici e culturali europei cambiano la società italiana cambia progressivamente volto(1830-48). Si fa +celere lo sviluppo econom sotto l’impulso del capitalismo agrario delle regioni sett:; i primi segni di trasf industriale assumono una fisionomia +precisa delle forze sociali e intellettuali, le correnti politiche e d’opinione diverranno protagoniste del Risorgimento. I moti del 1830-31 segnano l’ultima esperienza rivoluzionaria secondo i metodi e i progr delle soc segrete, e della Carboneria. Dal fallimenti di quei moti, dal ripiegamento della politica francese e da un intervento austriaco, si hanno nuovi metodi e indirizzi d’azione politica→emerge l’alternativa democratica, popolare, unitaria e repubblicana di Mazzini e si rafforzano le correnti del liberalismo riformista favorevoli a una soluzione federale del probl nazionale. Gli ideali di Mazzini si scontrano con la realtà degli stati e del sistema politico italiano. Prevale la prospettiva riformistica che assume diversa fisionomie→liberalismo moderato e democratico di Carlo Cattaneo. Alcuni principi, come Carlo Alberto re di Sardegna si mostrano disponibili a istanze riformatrici. Con l’avvento di Pio IX la linea delle riforme moderate sembra prevalere in molti stati italiani e cresce l’avversione del predominio austriaco.

1. L’ECONOMIA DEGLI STATI ITALIANI DAL 1830 AL 1848
anke in I ci fu un risveglio delle attività economike dopo il 1830. Ebbe il suo punto di forza nell’agricoltura che nel ‘700 aveva iniziato 1 processo di modernizzazione.in Piemonte e in Lombardia la rinascita economica fu guidata dalla crescita della produzione e dai prezzi della seta. Poi si svilupparono le colture foraggiere e risicole nella pianura padane e in Lombardia.vi era 1 agric.ad alto rendimento e legata a tecnike moderne di canalizzazione e irrigazione.vi era inoltre una larga diffusione della mezzadria,qui sopravvisse a lungo!nelle regioni centrali e meridionali l’agric.era molto + arretrata,qui vi erano i grandi latifondi sfruttati in modo estensivo invece ke intensivo affiancati alla piccola proprietà ke nn assicurava nemmeno il min.vitale alle famiglie dei contadini.molto estese erano,ancora, le terre di proprietà ecclesiastica(manomorta). Lo sviluppo dell’attività manifatturiera dipese da quella agricola x 2 motivi:1)si trattava di 1 industria ancora dominata dal lavoro svolto a domicilio con uso di manodoxa femminile 2)erano di solito gli imprenditori agricoli ke disponevano di capitali x l’impianto delle attività manifatturiere,diventando commercianti dei loro prodotti.nacque la piccola industria laniera(Biella,prato mi) lavorazione della lana e del cotone(nella valle del Liri).molto + arretrata restò l’attività estrattiva,limitata alle scarse miniere di ferro(toscana) carbone(Sardegna) zolfo(Sicilia).
Gli ostacoli allo sviluppo economico
si opponevano 2 ostacoli allo sviluppo dell’economia in I.: scarsità dei capitali e ristrettezza dei mercati. Il sistema creditizio era arcaico e asfittico.la dominante mentalità si manifestava nell’impiego prevalente dei capitali nell’acquisto di terre e nn tanto x i profitti ke ne potevano trarre quanto x la magg.sicurezza ke la terra offriva. La raccolta del risparmio era affidata alla Cassa di Risparmio, nello stesso tempo nacquero le società assicurative e quelle x azioni limitate ai servizi di trasporto, di illuminazione a gas,di acquedotti. La ristrettezza dei mercati era la conseg.della divisione politica della penisola e delle cattive comunic.inoltre della scarsa capacità d’acquisto delle popol.contadine abituate all’autosufficienza economica. La politica doganale dei governi era stata improntata all’inserimento di quelle regioni nel sistema econom.degli stati absburgici. A questo si aggiungeva l’arretratezza delle comunicazioni: le strade erano rimaste quelle costruite nel 700,le ferrovie erano quasi inesistenti, poi, dopo il 1840 si iniziò con tratti + lunghi di ferrovie tipo Mi-Ve!di questo ritardo delle ferrovie ne erano responsabili i governi ke erano contrari a tutto quello ke poteva sembrare abbattimento o suxamento delle frontiere.la questione doganale,ferroviaria e fiscale furono al centro degli interessi e dei dibattiti dei rappres.+ attenti della cultura e dell’economia assumendo 1 rilevanza politica. Nel complesso, l’unità nazionale italiana nacque prima come idea e programma politico ke come necessità economica

2. I MOTI DEL 1831 E LE CONSEGUENZE DEL LORO FALLIMETO
I moti dell’Italia centrale
Tra il 19831-31 Alcuni stati italiani erano in una incertezza politica per l’ascesa al trono di nuovi sovrani . In Piemonte Carlo Alberto succedette allo zio nel 1831. Il duca di Modena Francesco IV che intreccio contatti con i carbonari capeggiati dall’avv. Enrico Misley e da 1commerciante Menotti. Organizzarono una congiura che si estendeva dal ducato di Parma e alle Legazioni pontificie, sull’onda degli avvenimenti francesi del luglio 1830. Facendo arrestare un gran num di congiurati il moto insurrezionale scoppiò nel febbraio 1831: in Emilia Romagna vennero costituiti governi provvisori dopo che i principi Francesco Ive Maria Luisa e il Papa fuggirono. Le forze insurrezionali urtarono contro i particolarismi locali e il mancato appoggio della Francia→accorsi a Bologna 2nipoti di Napoleone compromessi con il movimento carbonaro. L’intervento dell’esercito austriaco soffocò il moto nel 31 vincendo l’ultima resistenza tentata a Rimini dal gen. Zucchi. Luigi e Carlo Napoleone riuscirono a salvarsi, molte condanne a morte e imprigionamenti. Gregorio XVI respinse l’invito di iniziare un rinnovamento dell’amministrazione dei suoi stati→avversione alle idee liberali.
L’insegnamento dei moti del 1831
I moti del 1830-1 avevano messo i luce debolezze dell’att. cospirativa di tipo carbonaro che poteva rivolgersi solo a ristretti gruppi sociali. Si era infranto il principio del primato della Francia nella riv europea→illusioni sull’0appoggio dei principi ai movimenti liberali che mostrano la necessità di sperare particolarismi locali e gelosie minimaliste. Presero forza 2forze politiche e ideologiche che si staccavano dalla tradizione carbonara: la tendenza mazziniana, unitaria, repubblicana e democratica; la tendenza liberale moderata.

3. GIUSEPPE MAZZINI E IL MAZZINISMO
Il pensiero di Mazzini
Mazzini (Ge,1805) durante gli anni universitari entrò in contatto con la Carboneria e ne divenne attivo organizzatore→arrestato nel 30 e rinchiuso nel forte di Savona. Liberato insufficienza di prove andò in esilio alla resistenza coatta e sorvegliata poi si trasferì a Lione e poi a Marsiglia. Rifiutò di riconoscere alla Francia il primato e la guida alla riv europea e il superamento della prospettiva carbonara. La critica alla Carboneriasi appuntava sul carattere aristocratico e particolaristico delle soc segrete che le aveva portate a ignorare il popolo. Indicò il suo nuovo metodo “pensiero e azione”→richiamo ad alcuni princìpi con continuo impegno educativo popolare e mediante azioni insurrezionali. Il nuovo programma→ italia una, indipendente, libera e repubblicana.Significava il rifiuto del federalismo e della monarchia e il rifiuto dello straniero.
La “Giovine Italia” e i primi tentativi insurrezionali
Il nuovo strumento operativo di Mazzini fu una società che si rivolgeva alle giovani forze nazionali: la Giovine Italia fondata a Marsiglia nel 1831 agiva con la segretezza necessaria x sfuggire alle esecuzioni poliziesche, di svolgere propaganda, suscitare focolai di rivolta x tenere l’animo pronto a una futura rivoluzione. Gli esordi dell’attività insurrezionale in Italia furono degli insuccessi.Nel 1832 il governo sardo scoprì una vasta rete di affiliati alla giovine italia in Liguria e in Piemonte. Un gruppo del gen. Ramorino penetròin Svizzera deve Mazzini fu costretto a rifugiarsi e le truppe di Carlo Alberto fecero fallire la spedizione. I gruppi mazziniani restarono inattivi ad eccezione di G Garibaldi→intenzione di provocare un ammutinamento e costretto a fuggire su una nave x l’America.Nel 1832-34 ci fu una ripresa delle org rivoluzionarie concorrenti. Mazzini→dupleca insegnamento: necessità di ampliare gli orizzonti della sua azione, di concepire sempre +la propria opera xl’indipendenza e la libertà. Fondazione DallaGiovine Polonia, Germania e svizzera→ Giovine Europa(1834).
L’evoluzione del mazzinianesimo
Secondo aspeeto di Mazzini era quello religioso accentuato negli anni in cui trovò rifugio a Londra. IL pensiero politico assunse caratteri religiosi tendenti a una trasformazione dell’umanità mediante l’educazione popolare e la propaganda missionaria. La religione sociale →Dio nell’umanità che si avvicinava in diversi punti del socialismo umanitario e romantico→idea di popolo e di nazione. Il popolo è 1unità organica dotata di missione storica:è la coscienza della missione che fonda e sostiene l’unità nazionale popolare→Dio nel mondo, Dio e il popolo. La missione storica doveva essere di diffondere x l’Europa l’idea delle libere nazionalità, soprattutto x l’Impero asburgico. L’età della Terza Roma, quella dei popoli liberi, pacifici, associato tra loro confederata in un insieme di nazioni uguali. Rapporti politici e sociali si potevano risolvere mediante libere associazioni che raccogliessero i +umili. In campo sociale cercava di evitare lo scontro tra interessi economici e di classe. Si allontanava dal socialismo e al comunismo in quanto criticava di essere materialisti e di tendere all’annullamento della proprietà privata.
L’influenza del mazzinismo
L’idea nazionale italiana divenne una fede intransigente. Il compimento dell’unità veniva concepito come un moto che liberasse il popolo dalla dominazione straniera e schiavitù→nuova Europa. La predicazione mazziniana ebbe approvazione prima tra i giovani e tra gli uomini che +tardi avrebbero appoggiato il liberalismo moderato. Alimentò il movimento del Risorgimento. Ripresa dell’attività mazziniana attorno al 1840 rivolta verso i territori dell’Italia centrale e meridionale. Alcune vicende avvenute in Sicilia e nelle Romane porto nel 1845 a un acrisi del mazzinismo→dubbi sulla bontà dei metodi insurrezionali.

4. MODERATI, NEOGUELFI E DEMOCRATICI FEDERALISTI
mentre mazzini predicava x l’europa il verbo delle rivoluz.nazionali,l’italia si trovò a dibattere il probl.delle riforme.aal base delle tendenze riformiste stava la rapida ascesa di una nuova “borghesia” imprenditoriale,amminist.e intellettuale.tra rivoluz.e reazione essi preferivano un vita intermedia ke denominavano sximentale e realistica. Dall’emergere impetuoso delle nuove correnti di riformismo liberale si hanno al- 3 significative testimonianze:1)il diffondersi dell’interesse x i probl.dell’educazione popolare,e x i nuovi metodi educativi.2)la fioritura di una attività giornalistica e pubblicistica,giornali dedicati alle cognizioni utili,di medicina,di farmacia conobbero quasi ovunque 1’improvvisa fortuna specialmente dopo il 1830.3)iniziativa del 1839 presa da 1 gruppo di scienziati toscani sotto il patrocinio del granduca,poi la convocazione di 1 congresso degli scienziati a Pisa.i congressi divenuti xiodici,trattarono temi di rilevanza politica e civile(dogane,ferrovie) e rappresentarono 1 fattore unitario e nazionale di notevole rilievo.--- dal punto di vista politico con il riformismo liberale si affermò la scuola moderata,ke trovò x 1 certo xiodo nel neoguelfismo 1 punto di riferimento.
La scuola moderata e il neoguelfismo
Cesare balbo(1789/1853),massimo d’azeglio(1798/1866).erano favorevoli a 1 graduale trasformazione,e all’idea di 1 civiltà europea e cristiana ke kostituiva il vincolo profondo tra tutte le nazioni moderne. 2 probl.turbano i Rif.:1)presenza dell’austria nel lombardo-veneto2)potere temporale del papato ke kostituiva un ostacolo al compimento della nazione. A questo diede risposta Vincenzo Gioberti abate piemontese(1801/1850) con 1 scritto:”Del primato morale e civile degli italiani”(1843). L’oxa conteneva le princ.tesi del movimento d’opinione ke prese il nome di neoguelfismo. Cesare balbo nelle Speranze DI Italia (1844)sostenne ke il compito politico e militare di cacciare l’austria toccava alla monarkia dei Savoia,la xdita della monarkia lombardo-veneto veniva compensata con l’espansione degli asburgo nei balcani,a spese dell’imxo ottomano e in nome della civiltà cristiana. Restava ora il probl.del potere temporale dei papi e della commissione di autorità politica e di quella religiosa nella xsona del pontefice. Molti moderati si opponevano alla conservazione dello stato pontificio.Massimo D’Azeglio negli”ultimi casi di romagna”(1846) polemizza contro i tentativi mazziniani e lancia un violento atto d’accusa al governo. Proprio in Toscana,poi, il neoguelfismo trovò un nucleo di accaniti oppositori(neoghibellini) ke svilupparono in modo violentemente polemico una tesi contraria rispetto a quella del Gioberti:essere il papato l’ostacolo principale alla realizzazione dell’unità! Tra i neogh.si segnalò 1 scrittore democratico Francesco Domenico Guerrazzi e il drammaturgo Giovanni Battista Niccolini.---
IL liberalismo democratico e federalista di Cattaneo
una opposizione al neoguel. Venne dagli ambienti del liberalismo democratico lombardo cioè da Carlo Cattaneo(1801/1869).C.era illuministicamente convinto ke il progresso civile fosse + imp.e dovesse precedere le trasfor.politike.egli credeva nella comunanza e nella fratellanza di tutti coloro ke oxavano x il progresso e la scienza.dopo il 1848 C.continuò ad alimentare 1 prospettiva politica liberal-democratica,repubblicana e federalista con i suoi scritti.C.era convinto ke la storia d’italia fosse 1 storia di libere repubblike cittadine nn si preoccupava affatto di conservare i regimi e gli organismi statali monarkici vigenti.C.si opponeva alla repubblica unitaria di tipo mazziniano xkè era contrario alle grandi formazioni politike e riteneva ke 1 unità rigidamente intesa avrebbe sacrificato le positive peculiarità storike delle diverse regioni italiane e impedito lo sviluppo delle autonomie locali e dell’autogoverno. Un altro lombardo fu Giuseppe Ferrari(1811/1876) skieratosi invece su posizioni socialiste: secondo lui erano 2 le vie possibili:la via delle riforme(conduce a miglioramenti ammonistr. E al benessere meteriale) oppure la via della rivoluzione(conduce alla libertàcon le costituzioni).!!

6. IL MITO DI PIO IX E IL RAFFORZAMENTO DELLE CORENTI RIFORMATRICI E ANTIAUSTRIACHE
L’elezione del papa Pio IX, fu interpretata come una vittoria della corrente moderata e favorevole alle riforme nel Sacro Collegio. I primi atti del papa crearono il mito di Pio IX xkè pensavano avrebbe portato l’italia dalla servitù al risorgimento. Ma nn era un papa politico, la sua formazione e mentalità sono privi di liberalismo, ma le sue azione vennero interpretate come tali. I suoi atteggiamenti verso le pretese asburgiche vennero intesi come gesti a favore della nazione. Appena eletto concesse un’amnistia x i reati politici. Nel 47 istituì una consulta du Stao e concesse una limitata libertà di stampa e la formazione della guardia Civica.Il Metternich era preoccupato della situazione. L’occupazione austriaca della città pontificia di ferrara definì la rottura tra S.Sede e Austria. Dall’America Garibaldi offrì il suo aito al papa, da Londra Mazzini gli scrisse infiammate parole. In Piemonte e in Toscana le forze riformatrici liberali erano +forti e riuscirono a trascinare con loro i sovrani. Leopoldo II fu costretto a concedere la libertà di stampa e la convocazione di una Consulta di Stato. Carlo Alberto Le censure sulla stampa, rese elettivi i consigli comunali e provinciali ecc. Massimo D’Azeglio lanciò la proposta di un programma per l’opinione nazionale →federalismo +moderato. Firma dei preliminari tra Carlo Alberto Leopoldo II e Pio IX. Le vicende del 48 avrebbero dimostrato due fatti: il riformismo dei sovrani era insufficiente a placare le aspirazioni politiche delle forze liberali, la soluzione federalista del problema nazionale era irrealizzabile xchè presupponeva una concorde azione dei principi italiani contro l’Austria, unica potenza in grado di garantire la conservazione dei loro troni e delle loro autorità.

CAP VII- IL NODO DEL 48
I principali fattori si intersecarono nelle rivoluzione del 48→ 1) aspirazione a una trasf in senso democratico dei regimi liberali; 2)esplosione dei movimenti nazionali in Germania nell’impero asburgico e in Italia; 3)manifestarsi di movimenti sociali nei quali si esprimono le esigenze di una completa trasf della società de dei rapp tra le classi. In alcuni paesi economicamente progrediti toccò ai socialisti di varie tendenze raccogliere e org la protesta operaia. Nel 48 Marx pubblicò il Manifesto dei comunisti. In Germania e in Austria le istanze costituzionali e liberali nn coincisero ma complicarono e indebolirono il movimento nazionale tedesco, che doveva fare i conti con moti delle nazionalità nn tedesche. Di tali conflitti seppe trarre profitto la monarchia asburgica. In Italia nel 48 si ebbero tre fasi: 1)costituzioni; 2)insurrezioni popolari contro l’Austria seguite dalla I guerra di’indipendenza; 3) esperimenti democratici →Rep romana di Mazzini e la Rep veneta di Manin. La gran fiammata rivoluzionaria del 48 si estinse x le sue interne contraddizioni e x il prevalere delle forze interessate alla conservazione sociale, x la reazione vincente delle potenze garanti x l’ordine europeo.

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