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Categoria: | Storia |
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Testo
CONGRESSO DI VIENNA
Assemblea svoltasi a Vienna tra il 1824 e il 1815 che riunisce i rappresentanti degli stati europei che avevano sconfitto Napoleone: Austria, Prussia, Russia e Inghilterra; partecipa anche la Francia come paese imputato.
Questo congresso stabilisce i principi ispiratori della restaurazione, l’assetto geo-politico dell’Europa dopo la rivoluzione francese e decide il ruolo da riservare alla Francia.
RESTAURAZIONE
Periodo della storia europea che va dal congresso di Vienna (1814-15) fino ai moti del ’48-’49, nei quali avvengono una serie di eventi che indeboliscono gli stati restaurati.
Con restaurazione si intende: 1) riportare sui propri troni i sovrani europei spodestati nel corso della rivoluzione francese e per mano di Napoleone. Questo rispecchia il principio di legittimità, secondo il quale un sovrano siede sul trono per volere di Dio, spodestarlo significa andare contro Dio 2)alcuni gruppi politici intendono la restaurazione come un ritorno al periodo precedente la rivoluzione francese (come se rivoluzione ed età napoleonica non fossero mai esistite) 3)creare degli stati in cui siano conciliate caratteristiche dell’ancien regim con innovazioni introdotte dalla rivoluzione francese e da Napoleone.
PRINCIPI DELLA RESTAURAZIONE:
1. Principio di equilibrio: Gli stati si rendono conto che l’Europa è stata squilibrata dalla rivoluzione francese e da Napoleone, in particolare dalla diffusione dei principi rivoluzionari al di fuori della Francia,dai cambiamenti territoriali e dinastici e dalla guerra. Cosi si giunge alla conclusione che in Europa bisogna evitare una potenza egemone e creare un equilibrio; tutti gli stati devono essere d’accordo sulle decisioni da prendere per il continente e si propongono incontri periodici, uso di grande diplomazia e creazione di alleanze.
Si vengono a formare 2 alleanze principali: la Santa Alleanza, che vede alleati Austria, Russia e Prussica e si ispira a principi cristiani, e la quadruplice alleanza, che vede alleati Austria, Prussia e Russia ed è a sfondo politico.
2. Principio di intervento: Quando in Europa si crea una situazione di squilibrio, gli stati devono intervenire per risolverla sia diplomaticamente che militarmente.
3. Principio di solidarietà: Le potenze non devono contrastarsi e bisogna mantenere un buon rapporto tra gli stati.
L’assetto geo-politico viene stabilito a tavolino, senza tener conto della volontà dei popoli.
L’Italia cade perlopiù sotto il controllo degli Asburgo (Lombardia, Veneto, e, sotto rami collaterali, il ducato di Modena e Reggio e quello di Parma e Piacenza). L’Austria inoltre controlla il vaticano ed è alleata col regno delle due Sicilie.
La Francia deve essere punita per lo squilibrio creato, ma non in maniera eccessiva al fine di evitare reazioni; le vengono ridotti i confini, che tornano ad essere quelli precedenti alla rivoluzione e all’età napoleonica; è costretta a pagare un indennità di guerra.
Viene circondata dai cosiddetti “stati cuscinetto”, cioè stati geograficamente adiacenti ad essa che controllano e contengono eventuali iniziative di rivolta; questi stati sono il Regno Sabaudo, la Confederazione Germanica, i Paesi Bassi e la Confederazione Elvetica.
NAZIONE
La nazione consiste in un insieme di caratteristiche culturali (usi, costumi, lingua, religione) che accomunano più individui e delle quali questi individui sono consapevoli.
Si differenzia da Stato, in quanto quest’ultimo è un organizzazione politica di cui possono fare parte anche individui con caratteristiche nazionali differenti, ad esempio gli USA)
NAZIONALISMO
Il nazionalismo è la degenerazione dell’idea di nazione: consiste nell’imporre la propria identità nazionale ad altri popoli, anche con la forza; ne sono un esempio la politica estera di Napoleone III, l’età Guglielmina e l’imperialismo)
L’idea di nazione si sviluppa da molti casi: Rivoluzione francese → libertà, uguaglianza e fratellanza → tutti gli individui condividono le medesime caratteristiche culturali e hanno il diritto di vivere la loro identità nazionale senza che alcun potere esterno o interno li obblighi ad aderire ad un'altra identità nazionale;
Romanticismo → elementi nazionali come la storia dei popoli o il concetto di popolo stesso.
RISORGIMENTO
Il risorgimento è un insieme di eventi attraverso i quali i suoi promotori vogliono far valere i loro principi: Valorizzazione dell’identità nazionale – Creazione di un identità politica italiana (tutto il territorio sotto un'unica autorità) – Liberare l’Italia dal dominio austriaco.
Elenco degli eventi:
• Moti del 1820-21 e del 1830-31 → forte sentimento antiasburgico
• Prima guerra d’indipendenza (1848-49)
• Emanazione dello Statuto Albertino, ad opera di Carlo Alberto nel 1848
• Seconda guerra d’indipendenza (1859-60)
• Spedizione dei mille (1860)
• Proclamazione del Regno d’Italia (17 marzo 1861)
• Terza guerra d’indipendenza (1866)
• Breccia di Porta Pia (1870)
• Roma capitale (1871)
• Acquisizione di Trentino, Friuli e Istria dopo la prima guerra mondiale
Protagonisti:
• Asburgo → Famiglia di origine svizzera, prende il nome dal castello di Habsburg, posseduto sin dal medioevo; nel ‘300 acquisiscono l’Austria; detengono la corona dell’impero asburgico dal 1452 al 1928; nel 1867 l’impero diventa austro-ungarico.
• Regno Sabaudo → Dei Savoia, famiglia di origine francese; nel medioevo diventano duchi del re di Borgogna, in seguito marchesi, conti e re. Il regno sabaudo nell’800 comprendeva Piemonte, Sardegna, Nizza, Savoia e Liguria.
• Vittorio Emanuele II → Priore d’Italia nel 1861; prima di lui Carlo Alberto aveva redatto lo Statuto Albertino nel 1848, che diventerà legge fondamentale italiana, sostituita poi dalla Costituzione (1/1/1948); re successivi: Umberto I, Vittorio Emanuele III e Umberto II, l’ultimo.
• Camillo Benso Conte di Cavour → Primo ministro del regno sabaudo dal 1852 al 1861.
• Deocratici → Mazzini e Garibaldi, che non vinceranno la loro causa, sconfitti dai liberali monarchici (come Cavour).
• Teorici del risorgimento → Riflettono con i loro scritti su come l’Italia dovrebbe essere dopo il risorgimento sotto l’aspetto politico (Mazzini, Cattaneo, Gioberti, Balbo)
ETA’ DI CAVOUR
Primo ministro del regno sabaudo (dal ’52 al ’61), Cavour è liberale politicamente e liberista economicamente.
Iniziative da liberale di Cavour:
1. Ritiene che i rapporti tra stato e chiesa debbano essere regolati da una formula: “libera Chiesa, libero Stato”, presa da Montalbert; stato e chiesa sono due entità separate che non devono interferire fra di loro.
2. Accoglie molti intellettuali e politici nel regno provenienti da altre zone dove non c’era libertà di espressione (ad esempio Due Sicilie e Vaticano).
3. Prima di essere 1° ministro era stato ministro (agricolture e finanze) nel governo di Massimo Azeglio, dove appoggia una decisione: legge Siccardi (1850), la quale propone di togliere alcuni privilegi alla chiesa, come il foro ecclesiastico e il diritto d’asilo (lasciandole quindi solo potere religioso).
4. Connubio (1852) → Accordo politico tra Cavour e Rattizzi (liberale democratico): uniscono le loro forze per avere una netta maggioranza in parlamento, lasciando poco all’opposizione (conservatori e democratici) e consentendo al governo di essere appoggiato da questa forte maggioranza.
Cavour desidera che il Regno Sabaudo sia la guida del risorgimento, quindi lo deve rendere forte economicamente (con iniziative liberiste), politicamente (grazie al Connubio) e sul piano delle relazioni internazionali (Guerra di Crimea, accordi di Plombieres, 2° guerra d’indipendenza durante la quale cerca l’appoggio di Napoleone III per limitare il potere asburgico).
Iniziative risorgimentali: seconda guerra d’indipendenza, spedizione dei mille, proclamazione del regno d’Italia.
GUERRA DI CRIMEA
Conflitto armato (’53-’56) in Crimea (penisola sul mar nero, apparteneva all’impero turco); vede lo scontro tra Russia e impero Turco-Ottomano, Francia, Inghilterra e verso la fine del conflitto anche Regno Sabaudo.
La Russia viene sconfitta militarmente e la pace di Parigi decreta la fine del conflitto sul piano diplomatico.
Cause della guerra di Crimea:
• La Russia voleva estendere il controllo sull’impero turco per avere il dominio sugli stretti del Bosforo e dei Dardanelli.
• Francia e Inghilterra temevano l’espansione russa perche’ non volevano un concorrente nel mediterraneo.
• La Turchia si oppone
• La Russia voleva proporsi protettrice dei cristiani ortodossi
• Il regno sabaudo entra in guerra perché Cavour voleva presentare il progetto del risorgimento italiano alle grandi potenze europee contro l’Austria.
Eventi principali:
• Battaglia di Balaklava: hanno la meglio Francia e Inghilterra
• Assedio di Sebastopoli: località dei russi assediata. (novità: informazioni diffuse via telegrafo); Gran parte delle vittime è dovuta ad epidemie (colera)
ACCORDI DI PLOMBIERES
Intesa siglata a Plombieres nel 1858 tra Regno Sabaudo e Francia di Napoleone III, con la quale i 2 paesi prevedono una suddivisione politico-territoriale dell’Italia che sia vantaggiosa per entrambi.
L’Italia settentrionale e in parte centrale va al Regno Sabaudo, l’Italia meridionale e in parte centrale va alla Francia; Roma e il Lazio restano nelle mani del Papa.
Secondo questo accordo la Francia avrebbe aiutato il Regno Sabaudo nelle guerre contro l’Austria a una doppia condizione:
1. Solo nel caso di una guerra difensiva (cioè di un attacco da parte degli austriaci)
2. In cambio di Nizza e Savoia.
SECONDA GUERRA D’INDIPENDENZA (1858-60)
Conflitto armato che vede l’alleanza Regno Sabaudo/Francia combattere l’Austria. Si conclude a favore del Regno Sabaudo, che acquisisce territori grazie ai quali costituisce l’unità politica dell’Italia; in cambio cede Nizza e Savoia alla Francia.
Il conflitto scoppia come guerra difensiva: il Regno Sabaudo istiga gli Asburgo al fine di essere attaccato→ fa fare al suo esercito delle esercitazioni sul confine con la Lombardia e il Veneto; costituisce un gruppo: i “Cacciatori delle Alpi”, comandato da Garibaldi; Carlo Alberto tiene un discorso in cui accoglie il grido di dolore della popolazione italiana sottomessa dall’Austria.
L’Austria, a causa di queste mosse, lancia un ultimatum che il regno sabaudo rifiuta; a questo punto gli Asburgo passano all’attacco.
Armistizio di Villafranca→ La Francia esce dal conflitto di nascosto; nel centro erano scoppiate rivolte contro l’Austria (nel Granducato di Toscana, Ducato di Modena e Reggio, di Parma e Piacenza e nelle legislazioni pontificio), proprio nei territori che secondo gli accordi di plombieres sarebbero spettati alla Francia; questi territori chiedono di essere annessi al Regno Sabaudo, a discapito appunto della Francia.
Dopo quest’armistizio, Cavour da le dimissioni, ma nel 1860 torna al potere e stabilisce un compromesso con Napoleone III: i territori dell’Italia centrale vanno al Regno Sabaudo in cambio di Nizza e Savoia; tutto questo viene confermato da dei plebisciti.
Il Regno Sabaudo, tramite la Francia, conquista anche la Lombardia