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Categoria: | Storia |
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IL REGIME FASCISTA
• Dal 1925 fascistizzazione dello stato e della società civile
• Leggi fascistissime 1925-26:
• Il capo dello stato era responsabile solo davanti al re e non al parlamento
• Il parlamento non poteva discutere di alcuna legge senza il permesso del governo
• Soppressa la libertà di associazione, fuori legge tutti i partiti tranne quello fascista
• L’amministrazione dello stato venne sottratta al parlamento
• Sindaci sostituiti con i PODESTA nominati dal sovrano e dipendenti dei prefetti
• Limitazione della stampa e vennero chiusi i giornali anti fascisti
• TRIBUNALE SPECIALE 1926 formato da ufficiali della Milizia volontaria ..
• Il potere legislativo risultò totalmente nelle mani del suo capo e il parlamento fini per assumere una funzione formale……accentuata dalla legge ELETTORALE del 1928
• PREVEDEVA: l’ elettore poteva scegliere o si o no su una lista di 400 candidati disegnata dagli organi del fascismo
• La violenza squadristica non era più necessaria dato il pieno controllo delle forze dell’ ordine.
• Gerarchizzazione del partito : “gerarchi” dirigenti
• Il Gran Consiglio acquistò una funzione più importante ovvero la nomina dei candidati parlamentari
• Il fascismo aboli ogni forma di contrattazione
• 1925 accordo CONFEDERAZIONE NAZIONALE DEI SINDACATI FASCISTI E L’ ASSOCIAZIONE DEGLI INDUSTRIALI , CONFINDUSTRIA= PATTO DI PALAZZO VIDONI, Comprendeva solo i contratti lavorativi stipulati da sindacati fascisti
• LO SCIOPERO FU ABOLITO PER LEGGE
• Erano i primi passi verso l’ ORDINAMENTO CORPORATIVO (CARTA DEL LAVORO 1927)dove si evidenzia i risultati costruttivi del fascismo
• Tutti i lavori dovevano essere organizzati in CORPORAZIONI cioè in organismi che rappresentano i diversi interessi.
• Sempre più un regime TOTALITARIO, Completo controllo di tutte le strutture della vita sociale
• Il fascismo cercava il CONSENSO DELLA POPOLAZIONE: attraverso il CONTROLLO DELL’ INFORMAZIONE
• Proibisce la stampa antifascista
• Crea enti radio e cinematografico favorevoli al fascio
• L’iscrizione al partito fascista era obbligatoria per gli enti pubblici e comunque era necessaria per ottenere impieghi e promozioni….
• il partito controllava molte organizzazioni di educazione verso la gioventù: Opera nazionale balilla, I giovani fascisti, I gruppi universitari fascisti, Che si unirono in GIOVENTù ITALIANA DEL LITTORIO
• Conciliazione fra stato e chiesa
• 11 febbraio 1929 PATTI LATERANENSI
• La chiesa riconosceva la sovranità dello stato italiano con capitale Roma e viceversa sulla città del vaticano
• Questa conciliazione fu di notevole importanza politica in quanto il fascismo ottenne una sorta di riconoscimento dalla chiesa, Successivamente i rapporti si inclinarono con lo scioglimento da parte di Mussolini di tutte le organizzazioni giovanili cattoliche
• LA FASE LIBERISTA PRIMO PERIODO (1922-1925)
Politica liberista:
• Libertà di iniziativa economica
• Riduce il peso fiscale
• Diminuzione della spesa pubblica SVILUPPO ECONOMICO
• Riduzione personale pubblico
• Aumento delle tariffe dei servizi
• 1924 PRIMO BILANCIO ATTIVO
LA SVOLTA DI QUOTA NOVANTA, SECONDO PERIODO (1925-1930)
Difficoltà economiche dovute a :
• Rallentamento dell’ economia internazionale
• Squilibrio della bilancia dei pagamenti
• Svalutazione della lira
• Forte ripresa dell’ inflazione
18 agosto 1926
Rivalutazione della lira provocò un rallentamento dell’ economia
Ridusse l’ inflazione crisi piccole industrie
Avvantaggio le grandi
• LO STATO ED ECONOMIA NEGLI ANNI TRENTA,TERZO PERIODO (1930 in poi……)
REAZIONE ALLA CRISI
• Diminuzione delle paghe
• Diminuzione delle spese dei privati
• Intensificando il controllo dell’ economi
• 1933 ISTITUTO PER LA RICOSTRUZIONE INDUSTRIALE: Ente che acquisì la proprietà delle maggiori banche
• Lo stato divenne proprietario del 20 % dell’ intero capitale azionario nazionale ….decine di imprese vennero salvate dal bilancio pubblico.
• Il consenso nelle campagne era per il regime di fondamentale importanza perché l’ italia era ancora un paese prevalentemente agricolo.
• Politica demograficamente espansiva
• LA BATTAGLIA DEL GRANO 1926 : AUMENTARE LA PRODUZIONE AGRICOLA AL FINE DI RENDERE IL PAESE AUTOSUFFICIENTE
• BONIFICA INTEGRALE 1928 obiettivo aumentare l’ occupazione nelle campagne
• Affianco agli enti pubblici si svilupparono enti ASSISTENZIALI E PREVIDENZIALI
• L’ obiettivo era quello di caratterizzare lo stato come assistenziale.
• LA POLITICA COLONIALE NEGLI ANNI VENTI
• Inizialmente era rivolta a consolidare i possedimenti
• Libia la resistenza fu soppressa dal generale Grazini
• Eritrea il governo decise di rafforzare la propria egemonia affidandole a imprese
• Somalia
Costruzione infrastrutture e sviluppa la produzione di cotono e di banana
LE RAGIONI DELL’ IMPRESA D’ ETIOPIA
1. PRESTIGIO INTERNAZIONALE affermava il potere dell’ Italia (è appena salito al potere Hitler)
2. CARATTERE ECONOMICO stimolare la produzione industriale e diminuire la disoccupazione
3. POLITICA INTERNA espansione come mezzo per ottenere il consenso
• 1936 presa di ADDIS ABEBA
• Proclamazione da parte di Mussolini dell’ IMPERO DELL’ AFRICA ORIENTALE ITALIANA
• VITTORIO EMANUELE si aggiunse il titolo di imperatore d’ Etiopia
• LE CONSEGUENZE Opinione pubblica internazionale fu di CONDANNA…e ci furono delle sanzioni e delle penalizzazioni in campo di esportazione di armi e il divieto di importazione di merce italiana escludendo ferro acciaio petrolio
• L’ obiettivo di raggiungere il consenso fu raggiunto da Mussolini infatti le conseguenze di condanna venne evidenziata come un tentativo di limitazione dell’ espansione dell’ Italia.
• Vera conseguenza: Nuova collocazione internazionale dell’ Italia che si avvicinò sempre più alla Germania
• In campo economico: l’ AUTARCHIA(TENDENZA ALL’ AUTOSUFFICIENZA DELLO STATO)
• PROGETTO TOTALITARIO perseguito dal fascismo:
• Partito unico
• Culto del capo carismatico
• L’ uso della violenza come arma politica
• Controllo dell’ intera società civile
TOTALITARISMO IMPERFETTO
Perché
• RIMASERO ATTIVI ALCUNI CENTRI DI POTERE come la corona e la chiesa
• IDENTIFICAZIONE DELL’ ITALIANO E FASCISTA l’obiettivo di mussolini non si realizzò gli italiani non subirono totalmente l’ influenza fascista creando una DERESPONSABILIZZAZIONE POLITICA
SEGNALI DI CRISI
• 1938 inizio erosione del consenso popolare anche presso le classi medie e la borghesia imprenditoriale
• 1938 Mussolini inizio una violenta campagna anti borghese accusandola di scetticismo apatia e scarso spirito nazionalista
• Introduzione delle leggi antisemita
• LE LEGGI RAZZIALI
• 1938 approvata la legislazione razziale
• Leggi discriminatorie nei confronti degli ebrei con numerose esclusioni come quella del matrimonio,del servizio militare,delle cariche pubbliche e limitazioni in ambito commerciale
• Il provvedimento fu accolto solo da una parte di minoranza e fu accolto dall’ opinione pubblica con perplessità e dissenso.
• L’ anitisemitismo rientrava perfettamente nella mentalità antidemocratica e antiegualitiva della politica fascista .
• Il movimento antifascista continuo il suo lavoro in due periodi:
• PRIMA FASE:opposizione di carattere spontaneo (OPERAI,CONTADINI….) E dagli ARDITI DEL POPOLO organizzazione di ispirazione socialista; questa opposizione non essendo organizzata non seppe rispondere allo squadrismo fascista
• SECONDA FASE In Francia :il movimento FUORIUSCITISMO uomini di diversa natura politica che svolse un opera di propaganda antifascista