Mussolini e Hitler

Materie:Riassunto
Categoria:Storia
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Testo

Dagli anni ’30 è strutturata la dittatura sia in Germania che in Italia con delle affinità. Per promuovere lo sviluppo economico e risolvere la crisi, fascismo e nazismo seguirono tappe simili: diedero inizio alla costruzione di opere pubbliche per risolvere il problema della disoccupazione. In Germania però tutto questo venne fatto con lo scopo del riarmo, perché si voleva essere pronti ad una guerra, per abolire le clausole del trattato di Versailles, mentre per MUSSOLINI non c’era questo intento e quindi promosse un regime protezionista attraverso il quale l’economia era protetta dall’esterno e poi, si promuoveva lo sviluppo economico.
In più, in Italia c’era un regime AUTARCHICO, l’Italia doveva essere in grado di provvedere autonomamente al soddisfacimento dei propri bisogni, senza aiuti degli altri paesi.
In tutto ciò fascismo e nazismo si erano preoccupati di eliminare le lotte di classe, attraverso l’abolizione dei sindacati; al loro posto vennero creati ORGANI CORPORATIVI: in Germania questo era il fronte tedesco del lavoro,in Italia era la camera dei fasci o delle corporazioni per cui venivano raggruppati lavoratori e imprenditori per abolire la reale presenza delle lotte di classe che dovevano collaborare tra loro.
L’obiettivo di MUSSOLINI era la politica coloniale che aveva portato all’Italia molte delusioni.
Negli anni ’30 MUSSOLINI entrò in contrasto con HITLER perché quest’ultimo si voleva estendere all’Austria e MUSSOLINI non voleva;in questa occasione si rischiò un conflitto ma HITLER non riuscì nel suo intento perché il governo austriaco non fece passare il progetto di annessione alla Germania.
Con la politica coloniale, MUSSOLINI contrariamente all’opinione della Società delle Nazioni, nel 1936 conquistò l’Etiopia. Questa conquista fece nascere dei conflitti con la Società delle Nazioni a cui l’Etiopia apparteneva.
Di fronte all’opposizione della Società delle Nazioni,MUSSOLINI si sentì tradito da Inghilterra e Germania e di fronte a questa difficoltà,Italia e Germania si avvicinano.
Nel frattempo MUSSOLINI proseguiva il suo piano di espansione verso est.
Nel 1936 MUSSOLINI proclama la nascita dell’Asse Roma – Berlino:equilibrio della politica europea che collegava l’Italia alla Germania. Dopo questo, c’è la partecipazione di entrambi gli stati (Germania e Italia) alla guerra civile spagnola. In Spagna c’era una guerra civile tra il governo di sinistra e i nazionalisti di destra perché la Spagna era diventata una repubblica e la destra preoccupata perché il comunismo russo potesse arrivare pure in Europa.
La Germania e l’Italia parteciparono in appoggio alla destra. Questo avviene perché volevano impedire l’allargamento del comunismo in Europa e anche perché MUSSOLINI voleva che in Spagna non ci fosse un governo di sinistra. Dopo, la Germania comincia a manifestare delle violazioni del trattato di VERSAILLES. Innanzitutto già nel 1937 l’Italia entra a far parte con la Germania e il Giappone di un patto reale “PATTO ANTI – COMINTERN”: questo patto univa questi paesi nella prospettiva comune nell’intervento contro ogni mira di espansionismo dei comunisti.
Il principale obiettivo di HITLER era la Russia, perché il nuovo stato tedesco, proponeva come suo ideale, l’espansione verso est, il mito di un nuovo stato ( REICH). Successivamente a ciò HITLER proseguì il piano di smantellamento delle clausole di VERSAILLES e un fatto clamoroso fu la CONFERENZA DI MONACO, nel 1938. Questa conferenza si tenne tra HITLER e MUSSOLINI, il primo ministro inglese Chamberlain e il capo del governo francese. Daladier.
Questi avevano sentito il bisogno di riunirsi perché HITLER aveva rivendicato il possesso di una parte della Cecoslovacchia, che era la Regione dei Sudeti.
HITLER rivendicando l’ingiustizia del trattato di Versailles, affermò che oltre alla Germania gli spettasse anche quella regione. Nella conferenza di Monaco però ci si illude di aver evitato un conflitto, perché l’Inghilterra portava avanti una politica detta “APPEASEMENT” perché riteneva che HITLER minasse ad ottenere dei riscatti territoriali per il suo stato.
Questa politica fu l’asse portante della conferenza e MUSSOLINI fece da mediatore; a HITLER alla fine fu concesso di occupare quel territorio perché questo avrebbe evitato un conflitto tra stati. Nel 1938, HITLER riesce a ottenere anche l’annessione dell’Austria e intanto organizzava l’esercito, reintroducendo il SERVIZIO DI LEVA, contrariamente al trattato di Versailles. In questo modo HITLER occupò anche la regione del Reno, importante per i suoi territori. Dopo la conferenza di Monaco, HITLER all’inizio del 1939, invade l’intera Cecoslovacchia, annettendosi anche la Boemia. Intanto la Polonia che era stata creata dal trattato di Versailles, togliendo alla Germania una parte del territorio, ora serviva da “passaggio” per l’attacco alla Russia. HITLER propone alla Polonia di entrare a far parte del Patto anti – comintern, ma questa rifiutò perché aveva capito che in questo modo sarebbe diventata un satellite della Germania, uno stato sottomesso. HITLER quindi,volge il suo interesse di espansione verso la Polonia, ma la Società delle Nazioni rifiuta questa rivendicazione tedesca; HITLER trova per questo,un appoggio nei confronti dell’Inghilterra e cambia strategia. Invece di rivolgersi per un appoggio verso l’Inghilterra fa un patto con l’Unione Sovietica:patto di non aggressione. Così avrebbe avuto modo di non essere contrastato nell’attacco contro la Polonia dalla Russia.
MOLOTOV – VONRIBBENTROP: nome del patto tra Russia e Germania. Oltre al patto c’era un protocollo segreto. Sicuro di questo,stipula un altro patto, il PATTO D’ACCIAIO con l’Italia:prevedeva che l’Italia in caso di guerra doveva intervenire in appoggio della Germania.
In caso della conquista della Germania sulla Polonia,il territorio sarebbe stato diviso tra Russia e Germania. IL primo settembre del 1939,HITLER invade la Polonia. Subito a favore della Polonia intervengono Francia e Inghilterra

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