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Categoria: | Italiano-storia |
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Testo
Adolf Hitler
Adolf Hitler (1889-1945) uomo politico tedesco. Nacque a Braunau am Inn,
una cittadina austriaca, ed ebbe un padre molto repressivo e autoritario
che morì nel 1903 e una madre molto idealizzata che alla sua morte, nel
1907, lasciò il giovane Adolf abbastanza traumatizzato. Nello stesso anno,
abbandonato il liceo, Hitler si trasferì a Vienna cercando invano di
entrare all'Accademia delle belle arti. Qui rimarrà fino al 1913, pare
sviluppando il suo antisemitismo; poi si trasferì a Monaco.
Scoppiata la prima guerra mondiale si distinse sul campo guadagnandosi
dei riconoscimenti militari.
Nel 1919 a Monaco cominciò a entrare in politica e l'anno seguente
costituì il Partito Nazionalsocialista dei lavoratori tedeschi (NSDAP) ma
in seguito alle sue attività di agitatore fu arrestato. Fu durante la
prigionia (1924) che scrisse Mein Kampf (La mia battaglia) il manifesto
del suo pensiero fatto di nazionalismo tedesco, superiorità della razza
ariana, odio contro ebrei, marxisti e liberali. Scarcerato dopo soli 9
mesi, Hitler ritornò alla guida del NSDAP.
La grande crisi economica del 1929 permise a Hitler e al suo movimento di
far leva sul malcontento di alcune frange della popolazione esasperate da
disoccupazione e tensioni sociali. Alle elezioni del 1930 il suo partito
crebbe di molto guadagnando oltre un centinaio di seggi in parlamento.
Intanto Hitler impiegava le sue camicie brune, una vera e propria
organizzazione paramilitare, negli scontri di piazza. L'ascesa del nazismo
era iniziata.
Nel 1932 Hitler perse le elezioni per pochissimi voti e l'anno seguente il
partito nazista era il primo partito della Germania. Il consolidamento del
potere di Hitler avvenne con l'eliminazione degli avversari all'interno e
all'esterno del partito: mise fuori legge il partito comunista e arrestò i
suoi leader, poi, ottenne un mandato che gli dava un mandato forte per
quattro anni e sciolse tutti i partiti tranne il NSDAP. Nel 1934, nella
celebre quanto lugubre "notte dei lunghi coltelli" fece eliminare con un
massacro oltre un centinaio di camicie brune, divenute scomode e di
difficile controllo. L'anno seguente ottenne il potere assoluto
proclamandosi Fuhrer o capo supremo del Terzo Reich e istituendo un
apparato militare di controllo, repressione e terrore: le famigerate SS o
camicie nere che insieme alla Gestapo, la polizia di Stato con pieni
poteri, istituirono il sistema dei campi di concentramento per eliminare
gli oppositori.
Le persecuzioni furono all'ordine del giorno, il bersaglio preferito gli
ebrei che vennero espulsi dai loro incarichi lavorativi e, con le leggi
antirazziali del 1935, privati della cittadinanza tedesca e in seguito
deportati nei campi di sterminio.
Sul piano della politica estera il programma enunciato in Mein Kampf
prevedeva l'unione di tutte le popolazioni germaniche in un'unica grande
nazione con il compito di colonizzare l'Europa e distruggere i sistemi
comunisti. Perciò, nonostante i patti internazionali Hitler cominciò una
corsa al riarmo, mentre stringeva il Patto d'Acciaio prima con Mussolini e
poi con il Giappone. Nel 1939 Hitler si annette l'Austria mentre Francia e
Inghilterra rimasero sostanzialmente a guardare incerti e intimoriti
davanti alla potenza e l'arroganza della Germania. Così fu la volta della
Polonia, con cui aveva stipulato un patto di non aggressione poco prima, e
poi della Cecoslovacchia prima che Francia e Inghilterra dichiarassero
guerra a un Hitler che nel frattempo si era preparato alla guerra.
Scoppiata la seconda guerra mondiale, Hitler riuscì a stringere alleanza
anche con la Russia di Stalin e in un primo tempo la sua avanzata sembrò
irrefrenabile: nel 1940 invase la Francia mentre De Gaulle si rifugiava in
Inghilterra per organizzare la resistenza, poi l'Africa del Nord; fu
sconfitto solo nel tentativo di entrare in Gran Bretagna. Il suo disegno
politico era quello di sottomettere l'Europa creando campi di lavoro che
producessero per la razza ariana. In quest'ottica cominciò il progetto di
sterminio totale della razza ebrea, ma anche di slavi, comunisti e
omosessuali.
Nel 1941, nonostante i patti che aveva stipulato con l'URSS decise di
invadere anche la Russia. Vittorioso In un primo tempo, venne presto messo
in ginocchio dall'offensiva sovietica, mentre inaspettatamente gli USA
entrarono in guerra in difesa dei Russi.
Nel 1943 avvenne la disastrosa ritirata dalla Russia, poi la perdita dei
territori africani; in Italia lo sbarco degli alleati faceva cadere
Mussolini, gli alleati sbarcavano in Normandia e liberavano la Francia
(1944), il Giappone veniva bombardato con le armi atomiche.
Nel 1945 Hitler, sconfitto ed isolato si tolse la vita.