La società greca

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Testo

Arconti

Il passaggio all'oligarchia vide nascere ad Atene la figura dell'arconte, supremo magistrato dello stato con poteri politici e giuridici, eletto tra i membri dell'aristocrazia. Esercitata dapprima da una sola persona e con durata vitalizia, la carica divenne successivamente collegiale e decennale, e dal 683 a.C. annuale. Nell'età arcaica venne istituito un collegio di nove arconti, sorteggiati annualmente e con poteri legislativi e militari: ai tre arconti originari (eponimo, basileo e polemarco), vennero aggiunti i cosiddetti arconti tesmoteti con compiti legislativi. L'instaurazione della democrazia determinò la progressiva decadenza dell'istituto dell'arcontato che conservò solo i poteri giuridici, condividendoli con l'areopago.
Strateghi

Tra i diritti-doveri delle dieci tribù istituite dalla riforma di Clistene, rientrava anche l'arruolamento di un esercito di opliti e l'elezione di un comandante militare. Nacque così nel 501 a.C. la figura dello stratega, comandante militare eletto su base censitaria che esercitava le sue funzioni per la durata di un anno. In caso di guerra i dieci strateghi eletti si alternavano al comando della flotta e dell'esercito.
Bulè

Le intrinseche difficoltà decisionali di un sistema politico basato sulla partecipazione diretta dei cittadini portarono all'istituzione di un consiglio con funzioni amministrative e di governo. Il Consiglio dei cinquecento (bulè) venne creato ad Atene sul finire del VI secolo a.C. nell'ambito delle riforme promosse da Clistene. Composto da 500 delegati, sorteggiati annualmente dalle dieci tribù, il consiglio deliberava in materia politica, giuridica e militare e preparava gli argomenti di politica interna ed estera che venivano poi votati dall'assemblea popolare (ecclesia).
Elièa

Tribunale a base popolare, l'eliéa ("popolo riunito") venne istituito da Solone nel 594 a.C. Composto da giudici sorteggiati tra i cittadini maschi sopra i trent'anni, il tribunale interveniva in ambito pubblico e privato, con l'eccezione degli omicidi, il cui giudizio era delegato all'areopago.
Areopago

Tribunale composto da alti funzionari non più in servizio. Nato come organo di controllo politico e giudiziario e come corte di giustizia, con la nascita delle prime forme di governo democratico l'areopago perse molto del suo potere. Seppur privato del ruolo politico, fino alla conquista romana rimase l'organo giuridico supremo.

Ecclesia

Il potere dell'ecclesia venne notevolmente accresciuto dalle riforme di Clistene. L'assemblea, composta da tutti i cittadini, discuteva e votava le delibere proposte dalla bulé in materia legislativa, finanziaria e anche giudiziaria. Sorta di corpo elettorale, più che vero e proprio organo legislativo, controllava i magistrati e poteva ricorrere all'ostracismo nei confronti di cittadini ritenuti pericolosi per la democrazia della città.
Cittadini

La cittadinanza ateniese veniva conferita esclusivamente ai maschi di maggiore età, figli di cittadini, dopo lo svolgimento del servizio militare; ne erano quindi esclusi le donne, i bambini, gli stranieri e gli schiavi. Con la riforma di Solone i cittadini furono divisi in quattro classi di reddito (pentacosiomedimni, triacosiomedimni, zeugiti e teti) allo scopo di facilitare il prelievo fiscale e l'accesso alle cariche pubbliche. Con Clistene venne invece abolita la distinzione di reddito e introdotto un ordinamento di tipo territoriale: le dieci tribù formate da Clistene erano composte ognuna da tre distretti (urbano, costiero e interno) in modo da rappresentare le diverse componenti della società ateniese.
Pritani

Ogni gruppo di 50 buleuti, sorteggiati da ciascuna delle dieci tribù, assumeva a turno la direzione della bulé (o Consiglio dei cinquecento), restando in carica per la decima parte dell'anno. Quotidianamente i pritani sorteggiavano un presidente, denominato epistate, che per un solo giorno rappresentava la carica suprema dello stato e al quale erano affidate le chiavi della città. Il frequente ricambio della classe dirigente impediva di fatto che il potere si concentrasse nelle mani di pochi e nel contempo permetteva a un considerevole numero di cittadini di assurgere ai più alti incarichi istituzionali.

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