LA CONQUISTA ROMANA E LA CRISI DELLA REPUBBLICA

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Testo

LA CONQUISTA ROMANA E LA CRISI DELLA REPUBBLICA
1. ROMA E CARTAGINE: LOTTA PER IL MEDITERRANEO OCIDENTALE
IV sec = periodo di consolidamento e di progressiva espansione territoriale nell’Italia
III sec = questione di Taranto e guerra contro Pirro. Inoltre serie di dure lotte contro Cartagine

Roma è una potenza mediterranea
FATTORI CHE SPINGONO ROMA ALLO SCONTRO CON CARTAGINE
1) Cartagine:
• era padrona del Mediterraneo occidentale e di buona parte della Sicilia
• non poteva tollerare la comparsa di una nuova potenza in grado di conquistarne l’egemonia
• Nel 306 era stato firmato un trattato che spartiva le zone d’influenza.
• Nel 270 Roma si era installata a Taranto e a Reggio Calabria e questo era visto come una violazione del trattato
2) Il senato romano era sollecitato all’avventura contro l’egemonia cartaginese in Sicilia da una duplice spinta:
• l’aristocrazia della Campania = sua alleata che mirava ad estendere i suoi possessi oltre lo stretto di Messina
• la plebe romana = dalla conquista si aspettava bottino, tributi e terre da coltivare
Il senato si mosse sotto l’influsso di queste spinte e per rispondere alle reazioni dell’avversario. Comunque condusse la guerra con un’estrema energia.
LA PRIMA GUERRA PUNICA
264 =
1) inizio della guerra, per un motivo banale:
• i Mamertini avevano occupato Messina

mercenari italici al servizio di Agatocle (signore greco di Siracusa)
• Per resistere ai Cartaginesi chiesero aiuto a Roma
• I comizi romani votarono per la guerra
2) il console Appio Caludio occupa Messina
Dal 264 al 261 = si sottomettono definitivamente Siracusa e Agrigento
CREAZIONE DELLA FLOTTA ROMANA
• 261 = Roma creò la sua flotta

100 quinqueremi dotate di corvi

ganci maneggiati da pulegge per facilitare l’arrembaggio e trasformare la battaglia navale in uno scontro tra fanterie imbarcate
• 260 = vittoria romana a Milazzo
• 256 = il console Marco Attilio Regolo sbarca presso Tunusi a Capo Bon
• 255 = gli elefanti e la cavalleria cartaginese distruggono l’esercito di Regolo
• Da qui in avanti la guerra conosce qualche anno di vicende alterne
• 242 = l’aristocrazia romana finanzia la costruzione di una nuova flotta che vince alle isole Egadi
RESA DI CARTAGINE
L’oligarchia di Cartagine firma una pace onerosa (evacuare la Sicilia e pagare un tributo di 3200 talenti)
• I mercenari di Cartagine si rivoltano e si alleano con i Libici dell’interno
• Roma:
• ne approfitta per annettersi anche la Sardegna e la Corsica
• aiuta l’oligarchia cartaginese a reprimere la rivolta
LA MINACCIA DEI GALLI
• 232 = il console Flaminio distribuisce ai coloni plebei le terre dei Galli Senoni in Romagna

gli altri galli (Boi e Insubri) invadono i territori romani, perché allarmati dall’espansione romana
,
Roma proclama la leva di massa (tumultus)
• Tra il 224 e il 222 = Roma si installa definitivamente nella pianura padana
LA SECONDA GUERRA PUNICA
219 = controffensiva cartaginese guidata da Annibale:
• appartenente alla famiglia dei Barcidi, governatori della Spagna
• attacca Sagunto (alleata a Roma)
• marcia verso l’Italia passando dalla Francia e dalle Alpi con 21 elefanti
• occupa di sorpresa Torino
• si allea agli Insubri
• incontra i consoli Sempronio e Publio Scipione sul fiume Trebbia, presso Piacenza. E’ dicembre e gli elefanti muoiono
• sconfigge i consoli
• schiera l’esercito sui fianchi delle colline del Lago Trasimeno e piomba di sorpresa sui romani di Flaminio
• appare come:
• liberatore dell’Italia
• alleato di quanti sono stati schiacciati dall’espansione di Roma
• non investe Roma e raggiunge la Campania, dove conta di trovare rinforzi
VITTORIA DI ANNIBALE A CANNE
216 =
• i romani proclamano una nuova leva di massa e si preparano alla battaglia.

ha luogo a Canne, in Puglia.
• Annibale lascia che le legioni avanzino al centro, le circonda e le sconfigge
s
maggior disfatta militare subita dalla repubblica romana
• i Galli Boi distruggono altre due legioni romane a nord

Roma si sente vicino alla fine
IL PROGETTO DI ANNIBALE
Annibale:
• non investe direttamente su Roma
• ha un disegno ben preciso: crearsi un regno, personale e indipendente, nell’Italia meridionale e in Sicilia
• si allea con Capua
• da un lato cerca di avviare trattative con Roma
• dall’altro cerca di sottomettere l’Italia meridionale
Ma Roma è in grado di far fronte a sconfitte anche dure:
• mobilitando le risorse di uomini e mezzi fornite dai suoi territori agricoli
• contando su un alto grado di coesione sociale e nazionale
La relativa tregua consentitale da Annibale la mette in grado di riorganizzare le forze e di passare alla controffensiva
CONTROFFENSIVA ROMANA
• 212 – 209 = Roma assedia e conquista Siracusa, Capua, Taranto.
.
Annibale si vede tolte le sue maggiori basi nell’Italia meridionale
• 207 = viene inviato l’esercito di Adrubale in soccorso ad Annibale

viene intercettato e fermato sul fiume Metauro

si apre ai Romani la via della Spagna ormai priva di guarnigioni cartaginesi. La conquista è compiuta da Publio Cornelio Scipione
• 202 = Scipione sbarca in Africa e Cartagine negozia la pace
LA CATASTROFE DI CARTAGINE
• Cartagine rinuncia alla Spagna e s’impegna a pagare altri 20000 talenti; Annibale è richiamato in Africa.
• 202 = il popolo cartaginese si ribella all’oligarchia e impone la ripresa della guerra.
• 29/10/202 = Scipione e Annibale si incontrano a Zama
/
definitiva sconfitta cartaginese
d
il nuovo trattato impedisce a Cartagine di avere una flotta
ROMA SI INSTALLA NELL’ITALIA SETTENTRIONALE
• Fine del III sec = Roma:
• domina su tutto il Mediterraneo occidentale
• riduce rapidamente all’obbedienza i Liguri e i Galli
• 189 = viene fondata a Bologna una colonia latina. Si costruiscono la via Emilia e quella Flaminia)
• Attraverso la Liguria e Marsiglia, i Romani sono in grado di connettere direttamente all’Italia i loro possedimenti spagnoli
TRASFORMAZIONI DELLA SOCIETA’ ROMANA
• Il crescente respiro internazionale
• Le ricchezze sempre maggiori che affluivano a Roma
• Le ripercussioni interne delle grandi guerre combattute

avevano prodotto profondi mutamenti negli equilibri della società romana:
1) 264 = iniziano i primi giochi gladiatori nel circo. La loro importanza andrò sempre crescendo
.
insieme alla distribuzione di grano costituiranno i principali strumenti di coesione sociale di cui si varrà l’aristocrazia romana (panis et circenses)
2) 235 = primo divorzio

mutano i costumi tradizionalmente severi dell’aristocrazia di Roma
3) si trasformano gli equilibri politici

il senato è obbligato a riconoscere un ruolo sempre più importante ai tribuni della plebe
u
si fatto non si aumenta l’influenza della plebe, ma:
• si allarga la base del potere senatorio
• si sviluppa la nobiltà minore necessaria alla gestione di uno stato internazionale
2. ROMA E LE POTENZE ELLENISTICHE: LA CONQUISTA DELL’ORIENTE
II sec = Roma è portata quasi inevitabilmente ad espandersi verso l’Oriente mediterraneo

perché:
1) Roma possiede ormai un potente apparato militare che è difficile smobilitare e che conviene utilizzare in modo profittevole
2) I Sovrani ellenistici pensano di potersi valere di questo apparato militare per risolvere le proprie controversie, utilizzando Roma come uno stato mercenario
u
Attalo, re di Pergamo, sollecita l’intervento romano contro Filippo V di Macedonia
VITTORIE SU MACEDONI E SIRIANI
• 201 = Roma interviene contro la Macedonia con due legioni di volontari reduci dalla guerra d’Africa
• 197 = i macedoni sono sconfitti. Il console Flaminio proclama l’autonomia delle poleis greche
• 190 = il re Antioco di Siria (con Annibale) si espande verso l’Egitto e la Grecia. Il regno di Pergamo chiama i Romani in aiuto e questi sconfiggono l’esercito di Antioco.
.
• il console Scipione, detto l’Africano, appare come il protettore della libertà greca
• Annibale si suicida per non cadere in mano ai Romani
• 172 = Perseo, nuovo re di Macedonia, attacca i romani in territorio greco.
• 168 = a Pidna il console Paolo Emilio massacra e sconfigge i macedoni
ANNESSIONE DELLA MACEDONIA ALL’IMPERO
• 167 = i cittadini romani non pagano più le tasse, perché il bottino di conquista dei macedoni ammonta a 210 milioni di sesterzi
• 148 = la Macedonia è trasformata in una provincia romana
• L’isola di Rodi, alleata a Perseo, viene punita

i romani dirottano le correnti commerciali, su cui si basava la sua prosperità, verso l’isola di Delo
l
diventa il maggiore mercato del Merditerraneo
3. IL 146: L’ANNO DELLE GRANDI DISTRUZIONI
• Cartagine aveva ricostruito una sua prosperità grazie allo sviluppo intensivo delle coltivazioni pregiate (vite e ulivo)
• La concorrenza dell’agricoltura cartaginese preoccupava i grandi proprietari romani

bisognava farla finita per sempre con Cartagine
f
Cartagine venne spinta in una trappola:
• Roma appoggia il re Massinissa nella sua attività offensiva contro Cartagine
• Cartagine è costretta a difendersi e a violare le norme del trattato del 201
LA TERZA GUERRA PUNICA
• 149 = Roma dichiara guerra a Cartagine
• A Cartagine sale un governo democratico che libera e arma gli schiavi
• 146 = Scipione Emiliano rade al suolo Cartagine:
• il territorio su cui sorgeva diviene deserto e consacrato agli dei di Roma
• le ricche zone agricole circostanti vengono annesse all’impero come provincia d’Africa
ANNESSIONE DI PERGAMO
133 = il re di Pergamo Attalo III lascia per testamento in eredità a Roma gran parte del suo regno. PERCHE’?

L’aristocrazia di Pergamo:
• è minacciata da una rivolta di poveri e schiavi
• preferisce consegnarsi al potere di Roma
p
incomincia così a venir vista come una difesa dei gruppi dominanti
130 = il console Perperna si impadronisce di Pergamo e il regno diventa provincia romana d’Asia
REPRESSIONE DELLA RIVOLTA SPAGNOLA
• Dal 154 = le popolazioni spagnole sono in rivolta contro l’oppressione romana (gestita dalla famiglia degli Scipioni)
• I Celti di Spagna infliggono ai romani dure e ripetute sconfitte

popolazioni etnicamente coese che lottano per la propria terra e indipendenza
• 133 = Scipione Emiliano riesce a conquistare Numanzia (capitale dei celti di Spagna) e la distrugge

l’intera penisola iberica è nelle mani di Roma
4. RIVOLTE CONTRO ROMA: GLI SCHIAVI, I CONTADINI, GLI ALLEATI
Il mondo antico non aveva mai avuto rivolte degli schiavi. Roma si: PERCHE’?
1. Il numero degli schiavi è enormemente aumentato in seguito alle conquiste
2. È aumentata la concentrazione degli schiavi. Essi lavorano a decine di migliaia, sottoposti al controllo di sorveglianti pure schiavi
3. Gli schiavi non sono soltanto “barbari”; molti sono colti, alcuni anche più dei romani stessi
4. Le condizioni materiali di vita sono notevolmente peggiorate
RIVOLTE DEGLI SCHIAVI
Le idee di rivolta trovano terreno per una rapida diffusione.

rivolta significa:
• tentativo disperato di tornare a casa
• costruzione di una società nuova, di uomini liberi e uguali
Queste idee:
• vengono diffuse in Italia da un gruppo di intellettuali che si raccolgono intorno al filosofo stoico Blossio di Cuma
• si appoggiano su speranze religiose di origine orientale, fondate sul culto del Sole e sull’utopia di una città solare (ELIOPOLIS) dove regnano l’uguaglianza e la concordia
• 135 = scoppia una rivolta in Sicilia. Gli schiavi occupano Agrigento, Catania, Messina
• 133 = si sollevano gli schiavi di Pergamo e di Macedonia.
• L’aristocrazia di Pergamo si consegna ai romani, piuttosto che domare la rivolta degli schiavi
• 132 = è domata l’insurrezione in Sicilia

gli schiavi non dispongono né dell’organizzazione militare e politica, né delle alleanze sociali necessarie per far fronte al potente apparato dello Stato romano.
• 103 = si sollevano ancora gli schiavi in Sicilia e in Campania
CRISI DELLE CAMPAGNE
• La diffusione dei latifondi
• La crisi delle campagne

• Determinano un violento scontro fra i liberi.
• Le condizioni dei piccoli e medi coltivatori si erano aggravate.
• La popolazione rurale è stata espulsa dalle campagne, sotto la spinta di vari fattori:
• le guerre sempre più lunghe costringevano i contadini-legionari ad abbandonare all’incuria i loro campi per lunghi anni
• i grandi proprietari riuscivano ad impadronirsi delle terre dei piccoli coltivatori in difficoltà
• il problema dei debiti: i contadini dovevano farsi prestare i capitali dai ricchi proprietari che approfittavano dell’insolvenza per confiscare le terre dei debitori.
LE CONSEGUENZE SOCIALI...
Le campagne d’Italia si spopolavano e si inaridivano. I contadini:
• andavano ad ingrossare le file del proletariato urbano
• prestavano un servizio militare sempre più lungo
...E POLITICHE
• Questa situazione erodeva le basi della repubblica
• In questo modo il ruolo delle istituzioni politiche repubblicane tendeva a sparire; l’esercito e i suoi generali erano destinati ad assumere un peso sempre più decisivo negli equilibri del potere
LE RIFORME DI TIBERIO GRACCO
Un gruppo di politici ed intellettuali si riunì intorno a Tiberio Sempronio Gracco

• uomo della piccola nobiltà plebea, ma imparentato con la famiglia degli Scipioni
• tra i suoi consiglieri c’era il filosofo Blossio di Cuma
• lancia un audace progetto di riforma agraria:
• rinnovare la validità della vecchia legge Licinia (limitava a 100 iugeri = 250 ettari il massimo di proprietà concessa ad ogni famiglia
• sui campi devono essere utilizzati lavoratori liberi oltre che schiavi
• si concedevano ai poveri 30 iugeri dell’ager publicus sottratto ai latifondisti
• 133 = la legge proposta andò in votazione. La legge fu approvata grazie alla presenza di un’enorme folla di contadini
• 132 = Tiberio si ricandida per il tribunato, ma le elezioni si svolsero in estate (quando i contadini non potevano parteciparvi)
ASSASSINIO DI TIBERIO
• Contro Tiberio i patrizi e il Senato mobilitano la plebe urbana.
• Durante le votazioni scoppiano tumulti fra amici e avversari di Tiberio

i senatori lo fanno uccidere
• Scipione Emiliano ostacola il lavoro della commissione dei triunviri, incaricata di procedere alla distribuzione delle terre
• 129 = muore Scipione Emiliano
• 124 = il fratello di Tiberio, Gaio, fu eletto tribuno
L’OPERA DI GAIO
Gaio ripropose la legge agraria di Tiberio, ma con alcuni provvedimenti destinati ad assicurarsi:
• l’appoggio della plebe urbana = Gaio propose che venissero effettuate distribuzioni mensili di grano a basso prezzo a spese dello Stato
• l’appoggio del ceto dei cavalieri = Gaio propose che fossero essi (e non più i senatori) a giudicare l’operato dei governatori delle province alla fine del loro mandato
123 = sono approvate le leggi e Gaio è rieletto tribuno

propose anche di concedere la cittadinanza romana agli alleati latini e italici; ma la proposta fu respinta
122 = Gaio è sconfitto per il tribunato
REPRESSIONE CONTRO GAIO
I senatori e i cavalieri si erano alleati, armando clienti e schiavi.
121 = Gaio si suicida.

con la sua morte l’opera dei Gracchi:
• venne definitivamente distrutta nelle campagne
• le distribuzioni di grano in città furono ridotte
• soltanto i ricchi pubblicani mantennero i privilegi che egli aveva accordato loro
LA POLITICA DI MARIO
107 = diventa console Gaio Mario:

• capo delle forze dell’oligarchia
• fu console ininterrottamente dal 105 al 100
• apparteneva all’ordine dei cavalieri
• era genericamente ostile al senato
• rappresentò le aspirazioni delle maggiori vittime dell’aristocrazia senatoria: la plebe rurale e i contadini latini ed italici
• era un comandante militare

il maggiore problema sociale consisteva per lui nella sistemazione dei veterani:
• il soldato vittorioso ha diritto di venir premiato con la terra dopo il suo servizio
• il generale ha il dovere di assicurargli questo premio se vuol garantirsene la fedeltà

• si stabilisce un rapporto diretto tra generale e soldati
• aumenta a dismisura il potere personale dei comandanti ricchi di prestigio.
La politica di Mario non mirò a sostituire il potere senatorio con una democrazia contadina (Gracchi), ma con un potere militare basato sul rapporto tra capi e soldati
107 = Mario fu inviato a concludere la lunga guerra in Africa contro il re Giugurta

arruolò nel suo esercito migliaia di proletari
106 = le legioni proletarie sconfissero Giugurta e Mario premiò i suoi uomini fondando per loro una colonia nel territorio un tempo Cartaginese
LA MINACCIA DEI CIMBRI E DEI TEUTONI
• 105 = invasione dei Cimbri (dall’Europa sett.) che:
• avevano inflitto ai romani una disastrosa sconfitta ad Aurasio, sul Rodano
• si erano uniti con il popolo germanico dei Teutoni
• avevano cominciato a scendere verso le pianure dell’Italia
• 102 = Mario sconfigge i Teutoni ad Aix in Provenza
• 101 = Mario sconfigge i Cimbri a Vercelli
RIVOLTA DEGLI ITALICI
Gli Italici non avevano dimenticato la proposta di Gaio Gracco di estendere loro la cittadinanza.
Maturò una decisione radicale:
• o ottenere la cittadinanza romana ==> per spartire i benefici oltre che i costi dell’espansione militare
• o scuotere il dominio di Roma sull’Italia==> trasformare l’Italia in una confederazione di popoli che l’abitavano

in questo progetto erano uniti:
• aristocratici d’Italia ==> aspiravano ad una completa integrazione nell’oligarchia senatoria romana
• masse contadine ==> su cui gravava il peso dello sfruttamento economico e militare
91 = il tribuno Livio Druso propose di estendere la cittadinanza a tutti gli alleati

viene assassinato
v
si scatena la rivolta degli italici
LA “GUERRA SOCIALE”
Insorsero:
• a nord = Sabelli, Marsi, Piceni
• a sud = Osci, Sanniti, Lucani
Gli Italici:
• costituirono un senato
• elessero due consoli
• stabilirono a Corfino (presso il lago Fucino, sugli Appennini) la capitale della confederazione che essi chiamarono Italia
I
inizia la “guerra sociale”
Roma:
• richiama legionari dall’estero
• arruola anche i liberti della città
• concesse immediatamente la cittadinanza degli alleati rimasti fedeli
La guerra ebbe vicende alterne:
• gli Italici ricevettero aiuti da Mitridate:
• re dello stato anatolico del Ponto
• aveva attaccato Roma dall’Oriente
• 88 = la guerra è vinta dai Romani
ESTENSIONE DELLA CITTADINANZA
Gli Italici:
• videro fallire il loro disegno di:
• rovesciare il dominio romano
• trasformare l’Italia in una confederazione di popoli autonomi
• tuttavia ottennero ben presto l’estensione della cittadinanza, che significava:
• una più larga distribuzione dei benefici proveniente dall’impero
• una migliore tutela giuridica degli italici
• un ostacolo al funzionamento degli organi politici sempre accentrati a Roma
5. LE GUERRE CIVILI E LA DITTATURA MILITARE DI SILLA
La repubblica cadde in crisi per vari motivi:
• pressione degli italici
• crisi delle campagne
• resistenza tenace del Senato verso qualsiasi riforma sociale
• presenza di grandi eserciti professionalizzati
• pesanti difficoltà economiche degli strati più poveri:
• messa in circolazione delle ricchezze dell’Oriente aveva provocato inflazione e svalutazione
• il peso dei debiti che i poveri avevano contratto verso i ricchi e gli usurai stava diventando insopportabile
SCONTRO FRA SILLA E MARIO
88 = diventa console Silla

• proveniente da una famiglia patrizia impoverita
• legato ai circoli senatori più oligarchici
• Gli era stato affidato il compito di condurre la guerra in Asia contro Mitridate, re del Ponto
• Prima che egli partisse il tribuno Sulpicio Rufo (democratico) propose che gli italici venissero inscritti in tutte le tribù e non solo in 3 o 4.
• Silla e il Senato si oppongono
• Rufo cerca l’appoggio di Mario e gli affida il comando della guerra in Asia, sottraendolo a Silla
• Silla marcia su Roma e il Senato:
• mette al bando Mario (va in Africa)
• fa passare una legislazione oligarchica
• abolisce il potere legislativo dei comizi tributi, la principale conquista della plebe
LA GUERRA CONTRO MITRIDATE
Silla può passare alla guerra contro Mitridate

• appartenente ad una dinastia di origine persiana, ma completamente ellenizzata
• voleva liberare l’oriente ellenistico dai Romani
• sconfigge le guarnigioni romane ed estende il suo protettorato sull’Egeo
• si assicura l’appoggio dei democratici delle città greche
• le oligarchie si mantengono fedeli a Roma
• 87 = Silla sbarca in Grecia con 5 legioni

Atene è assediata
• 85 = l’Asia è sconfitta

• Mitridate conserva il suo regno
• l’Asia deve pagare in una sola volta il tributo arretrato e una pesante ammenda di guerra

• costretta a farsi prestare il denaro dai pubblicani
• cadono in una lunga decadenza economica
MARIO PADRONE DI ROMA
Mentre Silla era in Asia, a Roma si era riaperto il conflitto sull’iscrizione degli italici alle tribù
n
• la linea di Rufo era stata ripresa dal console Cinna
• la linea di Silla era stata ripresa dal console Ottavio
• Cinna si allea con Mario

dispone una legione, mentre Mario ne arruola un’altra tra i contadini dell’Etruria. Questi vengono raggiunti da Papiro Carbone e da Sertorio con altre truppe

• Roma è ridotta alla fame
• Il Senato capitola e Mario entra in città
• Ottavio è decapitato
• Silla è bandito
• Mario governa per breve tempo, ma vengono variate le leggi su:
• estensione della cittadinanza
• riduzione dei debiti
• ripristino dei poteri dei comizi tributi
RITORNO DI SILLA: REPRESSIONE E DITTATURA
• 83 = Silla torna dall’Asia
• 82 = Silla sconfigge Papiro Carbone e Sertorio ed entra a Roma
e
• Carbone è ucciso da un giovane ufficiale sillano, Pompeo
• Sertorio fugge in Spagna
• 82 = il Senato:
• nomina Silla dittatore a vita
• gli concede l’autorità sovrana ed il potere di vita o di morte

fine della repubblica con la legge lex Valeria
Silla:
• si comporta come un re ellenistico, ma in accordo con il Senato
• si vendica su tutti i seguaci di Mario
• sistema 80.000 legionari con la terra sequestrata alle comunità italiche che erano con Mario

i nuovi coloni falliranno come i vecchi
• fa delle riforme in favore del senato:
• diminuisce drasticamente il ruolo dei tribuni e dei tribunali dei cavalieri
• abolisce le distribuzioni di grano alla plebe urbana
RIVOLTA DI SERTORIO IN SPAGNA
78 = muore Silla

Sertorio organizza in Spagna uno stato nemico del senato

grazie ai pirati aveva trovato un alleato in Mitridate
• 80 = Sertorio sconfigge gli eserciti inviati da Roma
• 73 = Sertorio è sconfitto da Pompeo
RIVOLTA DEGLI SCHIAVI DI SPARTACO
• 73 = scoppia una rivolta di schiavi, guidata dai gladiatori
,
• capi sono Spartaco e il gallo Crixus
• l’esercito si divise sulla strategia da seguire:
• Spartaco = ricondurre i suoi uomini (orientali) alla patria d’origine
• Crixus = voleva condurre la guerra sul suolo d’Italia
• 72 = Crixus fu ucciso
• 71 = viene ucciso Spartaco e i resti del suo esercito schiacciati dall’esercito di Pompeo
EFFETTI POLITICI DELLA RIVOLTA
Il timore, che le rivolte degli schiavi avevano provocato, accelerò le spinte verso la trasformazione dello stato repubblicano. Erano necessari:
• migliore organizzazione politico-militare
• nuovo “ordine” in cui anche l’aristocrazia romana avrebbe dovuto rinunciare a parte del suo potere
6. POMPEO E CESARE: LE CONQUISTE
Pompeo:
• operò con successo al servizio di Silla
• strettamente legato alla politica dell’oligarchia senatoria
• fu spesso necessario, come nelle guerre di Spagna contro Sertorio
LA CAMPAGNA CONTRO I PIRATI
Roma aveva lasciato decadere la sua flotta

il Mediterraneo, non più controllato da alcuna potenza navale, era diventato preda di numerose flottiglie pirate
p
• avevano la loro base in Asia minore
• da qui si spingevano nell’Egeo, in Sicilia, in Spagna
• intercettavano le navi da carico
• saccheggiavano le città e i santuari
• rapivano intere popolazioni costiere
• avevano una specifica funzionalità economica (fornivano schiavi)
Roma intervenne quando:
• i danni che i pirati recavano alle sue correnti di traffico marittimo diventarono troppo gravosi
• i pirati assunsero una funzione politica. Essi infatti:
• collegavano Sertorio (alleato di Mario) con Mitridate (re del regno di Ponto)
• diffondevano nel Mediterraneo le parole d’ordine di rivolta degli schiavi
• affida a Pompeo i pieni poteri per le operazioni

in Cilicia dà la battaglia decisiva ai pirati: li sconfigge
CONQUISTE DI POMPEO IN ASIA
• 66 = Pompeo inizia in Asia le operazioni contro Mitridate
• 63 =
• Mitridate si suicida
• Pompeo:
• avanza verso la Siria, che viene ridotta a provincia romana
• prende Gerusalemme e il piccolo regno di Giudea venne trasformato in un protettorato di Roma
• nel 62 ritorna a Roma e viene proclamato 4 volte imperator
IL REGNO DEI PARTI
Ad Oriente il confine del regno romano era il fiume Eufrate. Al di là regnavano i Parti

• popolazione guerriera
• discendevano dai nomadi Sciti della Russia e del Caucaso
• la loro ricchezza veniva da:
• agricoltura mesopotamica
• controllo delle vie commerciali verso l’India e la Cina
• la forza militare stava nella cavalleria, forte per:
• velocità di manovra
• efficacia nel combattimento sia a distanza che a corpo a corpo
53 = Licinio Crasso tenta di estendere oltre l’Eufrate il dominio romano
e
fu ucciso e l’impresa fallì
CESARE E LA CONQUISTA DELLA GALLIA
Caio Giulio Cesare:
• giovane patrizio, nato da una famiglia di antica nobiltà
• legato per parentela a Mario e a Cinna (console che riprende la linea di Rufo e si allea a Mario)
• si lega a Licinio Crasso nel tentativo di contenere l’eccessivo potere di Pompeo
• il suo gruppo assume posizioni vagamente democratiche
• 59 = riceve l’incarico di comandare per 5 anni gli eserciti stanziati nell’Illiria e nella Gallia padana
n
PERCHE’
i barbari del nord avevano iniziato nuovi movimenti migratori, che i romani erano impegnati a contenere
,
la maggiore aggressività viene dai popoli germani
p
Cesare dovette accorrere in Gallia per:
• proteggere la provincia romana della Gallia Transalpina
• su richiesta dei popoli galli alleati a Roma
R
c’era un doppio pericolo:
1. gli Elvezi si erano mossi verso la Gallia per sfuggire ai Germani
2. i Germani stessi avevano varcato il Reno e marciavano contro i Galli

la Gallia:
• era una federazione di tribù governate da un ceto nobiliare e sacerdotale
• le sue ricchezze provenivano da:
• agricoltura
• miniere di oro, ferro, argento
• vie commerciali fluviali
• 58 = Cesare:
• riesce a:
• arrestare la migrazione degli elvezi
• respingerli verso il loro paese d’origine
• da alleato si trasforma in un occupante delle terre dei Galli
• 56 = Cesare sottomette la Gallia atlantica e costruisce una flotta
• 54 = Cesare sbarca in Inghilterra
VERCINGETORIGE E L’INSURREZIONE GALLICA
• 53 = scoppia una nuova insurrezione delle tribù galliche
i
avevano eletto a loro capo Vercingetorige
V
Cesare:
• è costretto a ripiegare verso la Gallia Transalpina
• riesce a sconfiggere la cavalleria nemica
• chiude l’esercito di Vercingetorige nella piazzaforte di Alesia
• 52 = Cesare riesce a prendere Alesia
• 50 = l’intera regione della Gallia è sottomessa ai romani

• viene spopolata
• conosce la “pace romana”
• viene rapidamente romanizzata
• restò una delle più ricche e fedeli regioni dell’impero romano
• la perdita dell’indipendenza è compensata dalla protezione militare contro la minaccia dei Germani

7. POMPEO E CESARE: IL CONFLITTO
Fra il 70 il 50 ==> situazione di acuta crisi sociale che il Senato è incapace di controllare.

instabilità della repubblica senatoria e facilità con cui i grandi comandanti militari prendono il potere dello Stato romano
CRISI SOCIALE IN ITALIA: FAME E MISERIA
Intorno al 70 ==> i censori no riescono più a svolgere il censimento.
• Nelle campagne devastate regna il più completo disordine e non è possibile allontanarsi da Roma senza una scorta armata
• Gli ergastula pieni di cittadini liberi.
• I poveri vivono a Roma ammassati in grandi edifici, privi di acqua, di luce e ogni forma di igiene.
• Altissimi gli affitti e le speculazioni (Cicerone manda il figlio a studiare ad Atene grazie al denaro proveniente dai suoi immobili)
LA POLITICA DI POMPEO
Pompeo è console con Crasso nel 70.
• E’ ostile al Senato la sua inefficienza amministrativa
• Ispira a un potere personale sorretto da veterani e dalle sue ricchezze
• E’ favorevole al mantenimento dei privilegi dell’aristocrazia latifondista e dei cavalieri ma spesso chiede l’assegnazione di terre ai veterani.
IL PROGRAMMA SOCIALE DI CESARE
Cesare è pontefice massimo nel 63. Tende al potere degli imperatores però :
Nel 65 ==> fa risollevare le statue di Mario e fa condannare i sicari si Silla.
• estende la cittadinanza ai popoli dell’Italia settentrionale
Cesare tuttavia non si compromette eccessivamente con l’ala più avanzata del movimento popolare e rafforza la sua alleanza con Pompeo
L’IDEOLOGIA DI CICERONE
Cicerone è console nel 63

• Uomo colto, ricco, ottimo avvocato e maggior ideologo dell’oligarchia senatoria.
• Disprezzava profondamente la plebe e gli uomini che tentavano di interpretarne i bisogni
• Valore supremo per lui era la “libertà” (dei nobili e dei ricchi)
• Ucciso da Ottaviano nel 43
LA CONGIURA DI CATILINA
Nel 63 contro Cicerone stava Catilina.

Sconfitto alle elezioni si mette alla testa di un’insurrezione nelle campagne dell’Italia centrale.
Cicerone condanna a morte i suoi amici senza processo e Catilina viene ucciso nel 62
IL PRIMO TRIUMVIRATO
Pompeo, Crasso e Cesare formano il primo triumvirato
Il senato :
• Costretto a ratificare la legislazione asiatica di Pompeo
• Non può resistere alle nuove leggi agrarie di Cesare

• distribuzione ai veterani di terra dell’ager publicus o acquistato dallo stato con i fondi provenienti dal bottino asiatico.
CLODIO E LA LOTTA DELLA PLEBE
Clodio (tribuno legato alla plebe) aveva la base popolare di proletari e liberti.

• Mandò in esilio cicerone sotto l’accusa di aver ucciso illegalmente i seguaci di Catilina.
• Riorganizzò i collegia dei plebei (artigiani mercanti poveri e proletari)
Pompeo si riaccostò al senato e fece richiamare in patria Cicerone.
Presto si riavvicinò a Cesare.
Nel 55 ==> Pompeo e Crasso eletti consoli
Nel 52 ==> Mentre Cesare è in Gallia Pompeo è console unico e si sbarazza di Clodio.
ALLEANZA FRA POMPEO E SENATO; ROTTURA CON CESARE
Pompeo ha persuaso il Senato di essere l’unico uomo in grado di difenderlo dalla pressione della plebe.
Crasso e morto combattendo contro i Parti.
CESARE SCONFIGGE POMPEO
Nel 50 ==> Pompeo e il Senato tentano di privare Cesare del comando sull’esercito della Gallia
Gennaio 49 ==> Cesare varca il Rubicone. Va verso Rimini e scende a Roma.
Pompeo fugge in Grecia.
9 agosto 48 ==> scontro decisivo a Farsalo in Tessaglia. Cesare batte il nemico grazie ai veterani della Gallia. Pompeo viene ucciso in Egitto.
I pompeiani vengono sconfitti in Africa e in Spagna.
Marco Antonio governa in Italia
Cesare si impadronisce dell’Asia.

In Egitto mette sul trono Cleopatra ==> rivolta popolo di Alessandria ==> brucia il Museo di Alessandria con 400.000 volumi.
DITTATURA DI CESARE
Nel 46 ==> Cesare celebra a Roma 4 trionfi. Riceve i titoli di imperator e di divus
tra il 45 e il 44 ==> Cesare è nominato dittatore perpetuo.
Tornato a Roma Cesare non fece nessuna vendetta
• ridusse i diritti elettorali del popolo
• privò di ogni potere i tribuni della plebe.
• concesse terre all’estero
• vennero alleviati i debiti e diminuito il peso degli affitti
• iniziò un grande programma di lavori pubblici ==> offerte di lavoro
OSTILITA’ DEL SENATO E ASSASSINIO DI CESARE
Cesare respinse all’inizio del 44 l’offerta delle insegne regali.
Il 15 marzo del 44 ==> venne pugnalato in Senato per mano di un gruppo di congiurati con a capo Cassio e Bruto.
8. GLI EREDI DI CESARE: ANTONIO, OTTAVIANO E LA FINE DELLA REPUBBLICA
Alla more di Cesare il potere militare rimane in mano a Emilio Lepido e a Marco Antonio.

Si impadronisce della vera eredità di Cesare il cui testamento è letto il 19 marzo 44
IL TESTAMENTO DI CESARE
Il testamento di Cesare disponeva :
• Distribuzione di denaro a tutto il popolo romano
• nominava suo erede il diciottenne Gaio Ottavio (gaio Giulio Cesare Ottaviano)
Bruto e Cassio abbandonano Roma alla volta dell’Oriente.
Aprile del 43 il Senato si schiera contro Antonio.
Lepido, Antonio e Ottaviano invadono l’Italia.
IL SECONDO TRIUMVIRATO
Cicerone viene ucciso nel dicembre del 43
Ottaviano e Antonio passarono in Asia e a Filippi, in Macedonia, si scontrarono con Bruto e Cassio nell’ottobre del 42.
SPARTIZIONE DELL’IMPERO: ANTONIO IN ORIENTE E OTTAVIANO IN OCCIDENTE
42 ==> Accordo di Brindisi
• Ad Antonio l’oriente
• A Ottaviano l’Occidente
• A Lepido la Spagna
• A Sesto (figlio di Pompeo) la Sicilia, la Sardegna e la Corsica.
Alessandro installa la sua corte in Egitto con Cleopatra.
Si identificano negli dei Dioniso/Afrodite o Osiride/Iside.
Pensando alla costruzione di un impero orientale indipendente da Roma.
Antonio intraprende nel 36 una spedizione contro i Parti per riconquistare la Mesopotamia ma viene sconfitto.
Ottaviano ristabilisce l’accordo con il senato
Attacca e sconfigge in Sicilia sesto Pompeo con l’aiuto di Lepido. Questo si ribella ma Ottaviano corrompe le sue truppe e lo fa arrestare.
L’erede di Cesare è ora il solo padrone dell’occidente romano.
CONFLITTO TRA OTTAVIANO E ANTONIO
Nel 32 ==> inizia la guerra tra Ottaviano e Antonio
Durante il 31 i due eserciti si fronteggiano in Epiro. La flotta di Antonio è bloccata da Ottaviano nel golfo di Azio.
In settembre Antonio e le sue navi cercano di forzare il blocco.
Le navi orientali alleate di Antonio fuggono e anche Cleopatra ordina la ritirata.
SCONFITTA E MORTE DI ANTONIO E CLEOPATRA
Una settimana dopo la battaglia navale le legioni di Antonio si arrendono senza combattere ad Ottaviano e A. fugge in Egitto.
Nel 30 ==> Antonio e Cleopatra si uccidono
OTTAVIANO SIGNORE DI ROMA: FINE DELLA REPUBBLICA
Ottaviano grazie alle sue ricchezze e al bottino egiziano può concedere elargizioni di denaro alla plebe e ai veterani
Nel 27 ==> Il senato lo nomina princeps, tribuno a vita e gli concede

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