L'età napoleonica

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L’ETA’ NAPOLEONICA

QUAL E’ LA BASE DEL POTERE NAPOLEONICO?

Nato in Corsica, si fece notare dal governo francese in seguito alla conquista del porto di Tolone. Repressa l’insurrezione monarchica per conto del Direttorio, ottenne il comando dell’armata d’Italia.
1. Napoleone era a capo dell’esercito… Napoleone era a capo dell’esercito… l’esercito si fidava di Napoleone… Napoleone aveva il potere
2. L’opinione pubblica era stanca della Rivoluzione e la classe borghese dominante per attuare i propri interessi necessitava di ordine interno… Napoeone promise stabilità, un potere politico forte, l’affermazione della Francia all’estero

SEPPELLI’ O CONTINUO’ LA RIVOLUZIONE?
Di napoleone si dice che creò in Francia una dittatura dispotica ma al contempo confermò i principi dell’ 89, pacificò la Francia ma insanguinò l’Europa,assoggettò l’Europa ma l’arricchì degli ideali rivoluzionari.

COSA PERMISE A NAPOLEONE IL POTERE INDISCUSSO?
L’ottimo utilizzo dell’esercito all’estero e il conseguente successo della Francia all’estero suscitò l’enorme consenso dell’opinione pubblica. A questo si aggiunse la totale assenza di opposizione interna. Napoleone, così, si costruì strategicamente un potere assoluto fondato sull’approvazione popolare, attraverso periodici plebisciti che diede vita al bonapartismo (stretto rapporto fra capo assoluto e popolo).

DAL CONSOLATO ALL’IMPERO
Dopo il colpo di stato, Napoleone e Sieyes fecero una nuova costituzione. Essa è varata nel 1799:
• il governo era affidato a tre consoli in carica per 10 anni
• il primo console aveva pieni poteri decisionali, poteva proporre leggi e promulgarle
• un senato di 80 membri nominava i consoli e valutava le leggi
• il potere legislativo era affidato a 2 camere elettive: il Tribunale discuteva le leggi e il Corpo legislativo le approvava
Napoleone indusse il senato a rendere la (sua) carica di primo console, console a vita; ottenne di nominare i senatori e scegliere il proprio successore. Infine riuscì a proclamare l’impero con la costituzione del 1804. Nello stesso anno venne incoronato imperatore dal papa.

CARATTERISTICHE DEL GOVERNO NAPOLEONICO
Fu un governo autoritario e repressivo nei confronti dell’opposizione:
• instaurò un’eccellente sistema poliziesco capace di controllare e perseguitare ogni dissidenza;
• la libertà di stampa fu soppressa;
• ogni organizzazione con più di venti membri fu proibita.
D’altro canto però:
• favorì l’ “amalgama” fra gente di ceti differenti;
• fu permesso a tutti i meritevoli di accedere alle più alte cariche.

I VANTAGGI DELLA BORGHESIA E LA CHIESA
La classe sociale più avvantaggiata fu la borghesia. Infatti la nuova nobiltà veniva scelta in basa alla proprietà e al reddito e non per diritto di nascita.
Con un concordato con la chiesa, Napoleone sancì il cattolicesimo come religione della maggior parte dei francesi ottenendo la fedeltà al regime.
L’ORGANIZZAZIONE DELLO STATO
Lo stato napoleonico fu uno stato accentratore caratterizzato dalla figura dei prefetti, funzionari con poteri esecutivo e amministrativo. Al principio dell’elettività subentrava quello della nomina dall'alto.
Burocrazie ed esercito costituivano le fondamenta del potere Napoleonico. Alla prima garantì un nuovo sist. Scolastico che riservava allo stato l’istruzione superiore. Si articolava in licei e università; la scuola politecnica dava una formazione tecnica, mentre quella normale dava una formazione mirata alla formazione di insegnanti.

LEGISLAZIONE CIVILE E CODICE NAPOLEONICO
Già con la Rivoluzione sierano avuti tentativi di costituire un codice civile valido per tutti, i risultati erano stati ben pochi e riguardavano l’istituzione del matrimonio civile e la parificazione.
Con il Codice Napoleonico venne affermata e resa irreversibile l’uguaglianza giuridica, il diritto alla libertà, l’abolizione della feudalità, l’affrancamento della terra.
Per quanto riguarda i diritti familiari, fu fatta presente la visione patriarcale della famiglia, la donna non poteva possedere proprietà e doveva sempre e cmq seguire il marito, ai figli naturali fu vietato il diritto di proprietà; il divorzio fu limitato da norme a sfavore delle donne.

LA POLITICA ECONOMICA
• risanò il debito pubblico grazie alle ricchezze provenienti dai paesi conquistai e all’aumento del gettito fiscale anche grazie all’istituzione del catasto e all’efficiente amministrazione tributaria.
• Ottenne la stabilizzazione della moneta ritirando la carta-moneta svalutata sostituendola con il franco germinale, moneta metallica e regolando l’immissione sul mercato di banconote tramite la Banca di Francia
• Permise libertà di commercio, soppressione delle dogane, formazione professionale, unificazione della moneta dei pesi e delle misure…

IL BLOCCO CONTINENTALE-uno dei fattori che portò alla disfatta di Napoleone
Non riuscendo a sconfiggere l’Inghilterra, Napoleone tentò di piegarla economicamente, proibendo ai territori dei domini imperiali di commerciare con essa. L’Inghilterra ne fu colpita ma non ne uscì sconfitta, invece, i commerci maritmi francesi furono danneggiati gravemente e di conseguenza anche le industrie che lavoravano materie prime provenienti dall’estero.
Tale operazione contribuì a far crescere in Europa il malcontento verso la Francia. Napoleone , prima visto come liberatore, adesso era diventato un oppressore.
Per primi si ribellarorono gli spagnoli con l’aiuto dell’Inghilterra . Lo cacciarono e si diedero una nuova costituzione.

L’EREDITA’ NAPOLEONICA
Napoleone, tuttavia, introdusse in tutta Europa la moderna legislazione francese diffondendo gli ideali e le conquiste della Rivoluzione.Il Codice Napoleonico, la politica dell’amalgama provocò in tutte le società cambiamenti irreversibili.

IL DECLINO: LA CAMPAGNA DI RUSSIA
La spinta alla conquista di tutta l’europa era impedita dalla Russia che, prima alleata, era ora infastidita dalle direttive francesi e dal blocco continentale.
L’esercito di N. parte in primavera per la russia senza riuscire ad affrontare per un lungo periodo quello russo che, nel frattempo, indietreggia lasciandosi alle spalle terra bruciata ed impedendo così all’esercito di N. di approvvigionarsi. Riuscì ad ottenere una vittoria Brodino ma a causa dell’inverno dovette ritirarsi. Le truppe tornarono decimate dal gelo, dalla mancanza di truppe e dagli attacchi russi.

L’ABDICAZIONE E IL RITIRO ALL’ELBA
Nel frattempo in Europa l’Inghilterra aveva organizzato la sesta coalizione con il resto dei paesi europei, che ben presto sconfisse Napoleone a Lipsia. Fu costretto ad abdicare e andò sull’isola d’Elba, il trono francese fu affidato a Luigi XVIII e Talleyrand negoziò la pace col Trattato di Parigi.

LA FINE DI NAPOLEONE
Forte del malcontento popolare relativo al nuovo regnante Napoleone, con un piccolo esercito, sbarcò in Francia e ne prese in mano il potere.
Governò per 100 giorni finché la settima coalizione lo sconfisse nella battaglia di Waterloo costringendolo all’esilio a Sant’Elena, dove morì il 5 maggio 1821.

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