L'età dell'imperialismo

Materie:Riassunto
Categoria:Storia

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Testo

Età dell’imperialismo
Introduzione
Nel 1914 l’imperatore austro-ungarico Francesco Giuseppe,che era il simbolo della società cadente,non amava la modernità come l’introduzione dell’elettricità e del telefono che secondo lui non si conciliava con l’idea secondo cui l’imperatore governava per diritto divino. Vennero prodotti la massa dell’acciaio e la nuova industria chimica che ebbe forte sviluppo in Germania. In Europa l’Inghilterra,la Francia e la Germania si spartirono l’intera Africa. In Asia invece Indocina,Cina e India non seppero opporsi alla dominazione europea. Solo il Giappone modificò la sua struttura politica,sociale e militare riuscendo a sconfiggere la Russia che era una potenza molto forte ma molto arretrata. La Russia così si migliorò con l’uso di cannoni di grosso calibro,mitragliatrici e trincee.
La Belle Epoque
Intorno al 1895,l’economia mondiale entrò in una fase di straordinaria espansione che si sarebbe conclusa nel 1914. Questo eccezionale periodo venne chiamato Belle Epoque. Il sistema economico a differenza di quello dell’800,che era centrato su una supremazia inglese assoluta e indiscutibile;non possedeva più un unico centro. Sul piano della produzione industriale,l’Inghilterra venne superata dagli Stati Uniti e dalla Germania. Al posto del carbone e del vapore che furono protagonisti nel 700 in Inghilterra,si sostituirono nella II rivoluzione industriale il petrolio e soprattutto l’energia elettrica che vide protagonisti Wilhelm Siemens,inventore della dinamo,nel 1867,che permise di sfruttare la forza della caduta dell’acqua per produrre energia elettrica;e Thomas Edison che nel 1897 realizzò la lampadina a incandescenza. In campo industriale inoltre le industrie assunsero dimensioni gigantesche per il fatto che ci fu la fusione di più imprese in virtù delle loro alleanze che di solito venivano chiamate con il termine trust quando le imprese arrivavano alla completa fusione,mentre venivano chiamate kartell (cartello,consorzio) per indicare ditte,che pur rimanendo autonome,stringevano accordi di sinergia,rinunciando a farsi concorrenza e prendere pieno controllo di un settore produttivo. Lo stesso discorso si verificò nel settore bancario come avvenne in Inghilterra dove la Lloyd’s Bank raggruppò ben 164 aziende locali (country banks). Grazie a questo sviluppo industriale e finanziario ci fu di conseguenza uno sviluppo demografico,soprattutto in Germania.
L’imperialismo nelle sue diverse forme
Il periodo compreso tra la nascita del Reich tedesco e la prima guerra mondiale venne chiamato Età dell’Imperialismo in quanto tra gli anni 1871-1914 ci fu una corsa alla conquista di un impero ,cioè di un territorio sul quale esercitare il proprio dominio. Questi territorio diventavano quindi delle vere e proprie colonie dello stato conquistatore e di conseguenza persero la propria indipendenza. I governanti precedenti venivano sostituiti da funzionari europei però a volte le autorità locali rimanevano in carica però dovendo sottostare agli ordini dell’impero e non potendo prendere nessuna iniziativa. Quindi possiamo dire che essi erano stati tutelati e così vennero chiamati protettorati. Nelle zone invece dove nessuno era riuscito a trasformare in colonia si impose il sistema delle zone d’influenza come la Cina che era guidata da un proprio imperatore ma non era soggetta alla protezione di nessuna potenza. Nel frattempo però molte nazioni riuscirono ad ottenere una o più zone d’influenza,cioè territori che,pur continuando ad essere soggetti al governo della Cina,erano soggetti anche agli interessi economici di una potenza straniera. In poche parole il fenomeno dell’imperialismo aveva radici e motivazioni di tipo economico oltre ad essere strategia di potenza.

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