Il Medioevo in Europa

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Il Medioevo in Europa
Il Medioevo viene tradizionalmente suddiviso in due periodi, l’Alto e Basso Medioevo. L’Alto Medioevo,
cosм chiamato perchй piщ lontano rispetto alla nostra epoca, comprende il periodo dall’
VIII al X secolo ; quest’epoca й caratterizzata dall’espansione musulmana nel Mediterraneo e dallo
sviluppo della civiltа Carolingia in Occidente e di quella Bizantina in Oriente.
Il Basso Medioevo comprende invece il periodo che va dall’XI al XV secolo, cioи alla scoperta
dell’America che segna l’inizio della storia moderna.
Alla fine dell’Alto Medioevo in Europa prevale un’economia agricola con un debole sviluppo delle cittа e
dei commerci. Ma a partire dall’XI secolo si assiste ad una ripresa generale dell’economia Europea, con
un costante aumento della popolazione, un miglioramento della produzione agricola, una rinascita delle
cittа e dei commerci.
Questa ripresa economica dell’Europa viene accompagnata da un’espansione della Cristianitа, che
raggiunge il suo culmine con le Crociate, e dallo sviluppo, soprattutto in Italia, di una nuova istituzione
politica : il Comune.
Nel frattempo, la stabilitа dell’Impero Musulmano e la nascita di un Impero Mongolo favoriranno la
ripresa dei contatti tra Europa Asia e Africa.
La nascita del concetto di Medioevo
Gli storiografi occidentali, con il termine Medioevo, indicano il periodo compreso tra l’antichitа e l’etа
moderna. Tale periodizzazione deriva dalla convinzione, propria degli Umanisti italiani del secolo XV,
che un lungo periodo di barbarie li separasse dall’antichitа latina e greca. Autori della metа del ‘500
coniano nuove espressioni, come “media aetas, media tempora, media antiquitas”. Solo nel ‘600 si
comincia a parlare di “medium aevum”. Nel concetto umanistico di Medioevo и implicito un giudizio
negativo che ha esercitato una duratura influenza sull’opinione comune. Il pregiudizio antimedievale
animт anche la Riforma Protestante e la rivoluzione scientifica del secolo XVII. Ancora piщ aspri furono i
toni dell’Illuminismo, che del Medioevo , considerato come l’etа della cieca fede e dell’intolleranza, fece
uno dei suoi principali bersagli. Tale epoca venne invece rivalutata nel periodo romantico .
La mentalitа medievale
Alto Medioevo : poichй la natura rappresentava una forza il piщ delle volte ostile, agli uomini doveva
sembrare di non riuscire a controllare il loro mondo. Un mutamento nell’evoluzione naturale delle cose
provocava angoscia e reazioni di paura nella mente sia delle persone colte, sia dell’uomo comune.
Tuttavia gli abitanti dell’occidente riuscirono anche ad adattarsi ad una ambiente ostile cercando di
sfruttare le risorse delle terre incolte e dando impulso all’agricoltura. Nello stesso tempo cercarono di
dare nuova vita alla circolazione di uomini, merci, idee.
Periodo Feudale : la vita degli uomini era profondamente permeata dalle religione, dalla fede in Dio e dal
timore del Demonio infatti in un mondo dominato dalla violenza delle guerre, dalle sopraffazioni dei
potenti, dall’arrivo improvviso di carestie ed epidemie, la pace e la giustizia della vita ultraterrena erano
l’unico rifugio, l’unica speranza. Nella vita quotidiana la religione era una presenza costante ; la vita e i
lavori erano ritmati dalle preghiere quotidiane, dalle messe domenicali, dalle feste religiose distribuite in
tutti i mesi dell’anno. La fede perт spesso si mescolava ad un’ingenua superstizione.
Basso Medioevo : dalla fine del ‘200 con la nascita delle compagnie commerciali che avevano sedi
distaccate nei grandi centri con agenti fissi nei vari luoghi, nacquero nuovi atteggiamenti mentali : una
maggiore fiducia nella ragione umana, una maggiore tendenza al calcolo . L’attivitа del contadino era
legata alla natura e all’ordine voluto da Dio ; non interveniva nello sviluppo degli avvenimenti che
apparivano indipendenti dall’uomo e legati ai ritmi della natura e della Provvidenza divina. L’attivitа del
mercante, invece, cosм come quella dell’artigiano, era misurabile in base al denaro guadagnato o alla
merce prodotta. Si sviluppт cosм una maggiore fiducia nell’azione e nel pensiero umani.
L’arte militare nel Medioevo
Forse in nessun altro periodo della storia quanto nell’etа medioevale, la guerra o per lo meno le necessitа
di difesa hanno segnato la vita quotidiana delle popolazioni . La causa va ricercata prima di tutto nella
mancanza di un potere politico forte e stabile. Un’assenza che nei primi cinque o sei secoli del Medioevo,
espose l’Occidente alle incessanti invasioni di popoli stranieri e provocт poi, per altri cinque secoli, una
miriade di conflitti tra entitа politiche di vario genere : signori, principi e comuni. La composizione degli
eserciti, nel loro equipaggiamento e nel comportamento dei guerrieri, cambia ed и soggetta a mutamenti
continui.
Il Castello Feudale
Il castello era un edificio robusto e sicuro, adatto a difendere il signore e la sua gente dagli attacchi dei
nemici e che nello stesso tempo, con la sua imponenza doveva mostrare la potenza del signore che lo
abitava. Nel castello erano quindi fondamentali le strutture difensive ; innanzi tutto la doppia cinta delle
mura merlate, una attorno al castello e un piщ esterna ; questa racchiudeva anche il villaggio, con le case
dei contadini qualche bottega di artigiani, il pozzo e il mulino del signore, situato vicino ad un torrente
che faceva muovere a macchina o su un luogo ventoso se la macina era azionata da un mulino a vento.
Lungo le mura, soprattutto agli angoli, si ergevano torri quadrate o rotonde dove alloggiavano le guardie
addette alla difesa del castello. Le strette feritoie che si aprivano sulle torri e i meli delle mura
permettevano ai soldati di lanciare frecce o altro materiale bellico, come pietre o liquidi bollenti senza .
scoprirsi troppo. Tutto attorno alle mura che circondavano il castello era stato scavato un largo fossato
che poteva essere superato solo attraverso un ponte levatoio, cioи un ponte che poteva essere abbassato e
alzato dalle guardie del castello per mezzo di robuste catene e argani.
Le mura del castello racchiudevano un’ampia piazza, la corte, dove si trovavano diversi edifici :
laboratori di artigiani, come febbri, carpentieri, tessitori, che producevano gli oggetti necessari alla vita
dei castellani, scuderie, magazzini, stalle, un forno, una cappella, alcune abitazioni degli artigiani e dei
servi.
L’edificio principale del castello era il mastio, una torre imponente dove abitava il signore con la sua
famiglia. L’edificio era diviso in alcuni piani ai quali si accedeva per mezzo di scale situate nelle torri
poste agli angoli del mastio.
All’ingresso del primo piano stazionava il posto di guardia, addetto al controllo delle persone che
entravano nell’edificio e all’interno si trovavano le cucine con un grande camino, nelle quali cuochi e
servitori si affaccendavano per preparare i pasti del signore.
Il secondo piano era occupato da un salone principale, dove si svolgevano i pranzi, dove il signore
riceveva gli ospiti e li intratteneva con giochi e musica o amministrava la giustizia.
I primi castelli vennero probabilmente eretti nel IX secolo nella Francia nordoccidentale come difesa
contro i disordini civili e le invasioni vichinghe. Alcuni erano eretti in pietra, ma la maggior parte
consisteva di terrapieni sormontati da palizzate di tronchi.
Lentamente si affermт l’impiego della pietra o, secondo la disponibilitа del luogo, del mattone, cioи di
materiali piщ durevoli e meglio resistenti al fuoco.
Nel Quattrocento infine l’aumentato bisogno di comfort, frutto di una societа piщ sviluppata e ricca, e
l’avvento delle armi da fuoco resero obsoleti i castelli feudali. Parte delle loro funzioni militari vennero
assunte dal forte, un nuovo tipo di fortificazione ( consistente sostanzialmente in una piattaforma per i
cannoni) erette e tenute in funzione dallo Stato, non piщ dai signori feudali.
Le difese del castello
I castelli erano strutturati in modo da difendere i loro occupanti contro gli attacchi dei possibili nemici.
Il primo ostacolo che un attaccante generalmente incontrava era il fossato, che girava tutto intorno al
castello e che era spesso munito di palizzate per intralciare e rallentare i movimenti dei soldati che vi
scendessero per attaccare le mura. Dalle cortine sporgevano poi a intervalli regolari le torri dalle quali
gli arcieri potevano colpire di fianco il nemico che si accostava alle mura. I difensori potevano anche
disporre di piccole porte (posterle) da cui effettuare di sorpresa sortite contro gli attaccanti. Il castello
serviva poi come rifugio per la cavalleria, che da essa poteva uscire per attaccare il nemico o per
devastarne i territori.
Se un castello era ben fortificato e difeso, risultava improbabile che potesse cadere nelle mani degli
assalitori a meno che agli assalti dessero man forte la mancanza di cibo e di acqua. Molto spesso, infatti,
durante un assedio la penuria di cibo e di acqua risultavano le armi piщ potenti.
A partire dal XII secolo l’arte dell’assedio era diventata una scienza molto avanzata. Un gruppo di
ingegneri lo studiava e lo organizzava. Sia gli attaccanti sia i difensori dovevano procurarsi sufficienti
provviste e rifornimenti per tutto il periodo dell’assedio che poteva essere anche molto lungo.
Carne salata, pesce, cereali e altri generi di prima necessitа venivano immagazzinati in grande quantitа.
Nel castello si allevavano mucche e capre per ricavarne latte e formaggio ed era necessaria una grande
scorta di legna da ardere. Indispensabile era naturalmente l’acquisto di molte armi. Quando il castello
cadeva nelle mani degli assalitori, il signore che aveva posto l’assedio, diventava il padrone non solo del
castello ma anche di tutte le terre annesse, divenendo cosм sempre piщ potente.

Esempio



  


  1. Francesco

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