Materie: | Appunti |
Categoria: | Storia |
Download: | 487 |
Data: | 15.01.2001 |
Numero di pagine: | 17 |
Formato di file: | .doc (Microsoft Word) |
Download
Anteprima
1800-storico_1.zip (Dimensione: 23.71 Kb)
readme.txt 59 Bytes
trucheck.it_il-1800-storico.doc 75.5 Kb
Testo
IDEOLOGIE 1° META’ DELL’800
LIBERALISMO:
* MODERATI: queste ideologie sono sostenute dalla media e alta borghesia che persegue il mantenimento di determinati privilegi come il suffragio ristretto e la monarchia costituzionale.
* DEMOCRATICI: chi sostiene queste ideologie punta ad una Repubblica con suffragio universale maschile, divisione dei poteri e costituzione scritta, rispetto dei diritti fondamentali dell’uomo e liberismo commerciale.
In un primo tempo prevalgono le ideologie moderate che sono contro un’eventuale Repubblica: il governo del popolo è molto temuto poiché si teme che possa degenerare in una dittatura di gente rozza e inadeguata.
GERMANIA: si diffonde una diversa idea di nazione e la convinzione che un popolo è unito non solo da comune religione, lingua e tradizioni ma anche da razza e tratti somatici; si diffonde un forte legame con la terra d’origine.
Hegel, filosofo, mette in evidenza l’importanza dello Stato come entità al di sopra della tendenza egoistica dell’individuo che agisce per il bene collettivo. Secondo lui la storia è fatta dagli Stati che sono tra loro in conflitto: di volta in volta uno Stato prevale sugli altri guidando la storia di un periodo. La guerra è un normale comportamento frutto del conflitto tra Stati.
SOCIALISMO UTOPISTICO
Teso ad esaminare i problemi della società e a porvi soluzioni che sono tuttavia non applicabili in quanto non basate sulla realtà. Pensatori:
* Saint Simon: francese. Sostiene l’importanza di una scienza che trovando applicazioni di tipo tecnologico è tesa al miglioramento delle condizioni di vita. Il lavoro è l’unica distinzione.
* Fourier: francese. Sostiene la nascita di centri entro i quali gli individui vivono mettendo in comune tutto, in fraternità.
* Proudon: francese. sostiene la nascita di gruppi di individui che vivano fraternamente ma senza mettere tutto in comune: ammette una piccola proprietà privata ma solo se essa è frutto del lavoro.
* Owen: inglese. Proprietario di manifatture, si rende conto delle difficoltà degli operai e sostiene l’importanza e la necessità di un aumento degli stipendi e della libertà di associazione. Gli operai devono essere in grado di acquistare ciò che producono.
* Marx: Pensatore tedesco dalle idee progressiste a causa delle quali fu allontanato dalla Germania. Nel 1848, a Londra, pubblica con Engels il “manifesto della lega dei comunisti”, un associazione che prende in esame i problemi dei proletari.
Il pensiero di Marx è contenuto nel Capitale:
Marx fa un esame della storia da cui deduce che è sempre esistito un ceto che vive alle spalle degli altri; a Londra, nell’800, solo pochi manifatturieri detengono dei privilegi mentre la massa ha come unica ricchezza il lavoro. La situazione è intollerabile perché, benché la società produca tanti beni, il mercato si satura: il proletario non ha potere d’acquisto. Si prevede quindi l’esplosione di una lotta di classe, tra proletari e capitalisti ,causata dall’inevitabile crisi di sovrapproduzione.
Il socialismo di Marx è detto:
* Scientifico: basato sull’esame della realtà.
* Storico: basato su un esame concreto della storia
* Dialettico: si procede per Tesi, Antitesi e Sintesi
* Materialistico: considera l’attività economica l’attività fondamentale dalla quale derivano tutte le altre. E’ tesa a produrre i beni per la sopravvivenza.
Il termine comunismo una sua identità, scissa dal socialismo, solo dopo il 1917 con la Rivoluzione Russa.
SITUAZIONE NELL’AMERICA MERIDIONALE DELL’800
Le colonie sono considerate parte del Regno Spagnolo ed i Governatori vengono inviati dalla Madrepatria. Tra essa e le colonie vi è un legame politico, economico e amministrativo.
Nel periodo di Napoleone i Sudamericani cominciano a ribellarsi al governo spagnolo poiché vedevano nella conquista francese della penisola iberica una liberazione dal rigido controllo ispanico.
1810/1825 ⇨ i vari Stati dell’America Latina raggiungono l’indipendenza grazie a Simon Bolivar ed il suo esercito di liberazione.
Non tutti sono però d’accordo, scoppia così una guerra civile che non essendo animata in modo compatto ma da interessi privati e diversificati non dà vita ad una federazione bensì a vari governi piuttosto instabili.
L’INDIPENDENZA GRECA
Nasce la questione d’Oriente: a Costantinopoli, nel 1453, i Turchi risalgono i Balcani giungendo alle porte di Vienna dove respinti dagli Asburgo retrocedono.
La zona Jugoslava si libera dall’oppressione turca e si crea un vuoto di potere mentre la Serbia (di religione ortodossa ⇨ protetta dalla Russia) acquista sempre più forza e più potere.
Questo vuoto di potere richiama:
* Russia – mira ad uno sbocco sul mediterraneo
* Austria – vicina…
* Inghilterra – traffici commerciali
* Francia
La Grecia ancora occupata dai Turchi sogna l’indipendenza come un po’ tutti gli intellettuali Europei che, animati da classicismo e ideali di libertà, mirano alla liberazione della terra civile della mitologia da un governo barbaro ⇨ Scoppiano ribellioni.
La Russia subito appoggia la Grecia per occuparla ma interviene l’Inghilterra che per evitare l’espansione russa fornisce alla Grecia, nel 1829, la totale indipendenza.
MOTI RIVOLUZIONARI IN EUROPA
La Restaurazione non è pienamente riuscita ⇨ si manifestano infatti le nuove ideologie che non sono peraltro accettate dai capi di governo.
Nascono le società segrete: associazioni di persone che si riuniscono in segreto per discutere delle ideologie liberali.
In Italia ⇨ Carboneria.
A partire dalle società segrete si organizzano dei moti rivoluzionari:
* 1820/21: Spagna, Italia, Russia ⇨ senza successo
* 1830/31: Francia ⇨ ottiene la sostituzione dei Borbone con gli Orlèans , Belgio ⇨ ottiene la separazione dall’Olanda, Italia e Polonia ⇨ non ottengono nulla.
Difetti delle società segrete:
* sono troppo segrete: solo i pochi capi conoscono come stanno le cose mentre gli altri agiscono obbedendo senza sapere nulla.
* Non si appoggiano alla massa come forza ma si rivolgono a qualcuno che ha degli eserciti
* Le ideologie non erano compatte, non vi erano accordi tra di loro
IL 1848 IN EUROPA
Terza ondata di ribellioni a:
* Parigi
* Berlino ideologie liberali
* Vienna
* Budapest
* Milano ideologie nazionaliste e indipendentiste
* Venezia
Parigi: Dopo i moti del 30/31 i Borbone sono sostituiti dagli Orlèans, più liberali, che cominciano però a recuperare idee conservatrici, Si inizia a vietare riunioni, a soffocare la libertà di parola e associazione.
Per questo nel febbraio del 1848 sorgono dei moti a seguito dei quali viene allontanato il sovrano ⇨ nasce l’Assemblea Costituzionale che dà vita ad una costituzione repubblicana: II Repubblica
Il Presidente della Repubblica è Luigi Bonaparte (nipote di Napoleone) scelto in nome della volontà dei francesi di tornare ad essere una grande potenza. Egli però si fa prima nominare presidente per 10 anni, poi a vita ed infine Imperatore con il nome di Napoleone III
Berlino: La Prussia è uno Stato dal regime molto autoritario, il Re è Hoenzollern. Coloro che insorgono nel 1848 chiedono una maggiore partecipazione.
Alla dieta di Francoforte si discute sulla possibilità di creare un’unità tedesca (luterani) senza quindi l’Austria (cattolici); la corona viene offerte a Hoenzollern che la rifiuta poichè vuole affermare il suo potere che non è concesso al popolo. L’iniziativa perciò non ha buon fine, anzi, la ribellione viene soffocata.
Vienna: Matternich soffoca i moti liberali in nome del principio di autorità
Budapest: si chiede l’indipendenza dall’Austria ma non la si ottiene.
ITALIA
I moti del 20/21 e del 30/31 non hanno successo.
Alla fine della 1° metà dell’800 si diffondono le ideologie risorgimentali:
Mazzini - genovese di ideologie liberali, partecipa alla Carboneria e fonda una sua società segreta: la “Giovine Italia”
Ideologie religiose: come c’è stata l’età dei diritti (rivoluzione francese) ora c’è l’età dei doveri. Missione = un popolo si deve mettere sulla retta via e guidare gli altri ⇨ popolo italiano (Roma dei Cesari, dei Papi & del Popolo.
Doveri fondamentali:
* Convivenza pacifica dei popoli
* Binomio Dio e Popolo (Dio guida il popolo e gli affida una missione, il popolo deve agire ⇨ la Carboneria non ha funzionato per questo: il popolo non aveva spazio)
1831 – Giovine Italia, ideale unitario e repubblicano – società segreta solo il minimo indispensabile.
* Binomio pensiero e azione popolare (con alle spalle precise riflessioni e ideali)
Molte adesioni ma i moti non hanno successo: non coinvolgono a sufficienza, il popolo è incolto e affamato e vi sono molte perdite umane ⇨ scrupoli per Mazzini
Gioberti & Balbo: hanno largo seguito (2/3 degli intellettuali)
Gioberti: sostiene che l’Italia divisa dal VI secolo con i Longobardi debba costituire una federazione di Stati, uniti ma tra loro diversi, sotto la guida del Papa (neoguelfo) – liberale moderato: no alla Repubblica, sì ai diritti fondamentali dell’uomo.
Balbo: completa le idee di Gioberti ⇨ tutela del Papa + Spada dei Savoia
In questo periodo si preferiscono i democratici moderati: Gioberti non chiede molto mentre le idee di Mazzini sono troppo avanti e fanno più paura.
Quando scoppiano i moti del ’48 l’Italia è diversa dal 20/21 e 30/31
1846 ⇨ Papa Pio IX – la sua elezione era osteggiata dagli Austriaci mentre era gradito agli occhi dei liberali, concede più grazie del normale.
Sembra il Papa giusto per attuare le teorie neoguelfiche.
L’entusiasmo si trasmette anche in Toscana e Piemonte. La Sicilia è oppresso da un regime conservatore, quello dei Borboni. Inizialmente gli intellettuali esplodono e ottengono la concessione di una Costituzione, ciò da l’esempio alle altre regionie, di volta in volta, anche Toscana, Roma e Piemonte ottengono lo Statuto Albertino (Carlo Alberto) che restò in vigore sino al 1948. Restano escluse Milano e Venezia sotto il dominio Asburgico.
Marzo 1848 ⇨ Ribellioni
“5 Giornate” di Milano: violenta ribellione, gli Asburgo si spostano un po’ nella zona veronese. I Milanesi dopo essere riusciti ad allontanare gli austriaci chiedono aiuto ai Piemontesi e a Carlo Alberto che interviene con mire espansionistiche.
I GUERRA D’INDIPENDENZA
Le truppe di Carlo Alberto e quelle toscano/romanesono cariche di entusiasmo.
Le cose però non vanno bene poiché le truppe sono troppo lente. Pio IX si rende conto di stare alimentando una guerra tra cristiani cattolici e ritira le sue truppe. Si ritira anche la Toscana accorgendosi di non stare ottenendo alcun vantaggio ⇨ esercito italiano decimato al contrario di quello Austriaco che è invece molto forte. Carlo Alberto è costretto a ritirarsi e gli Asburgo tornano a Milano.
Subentrano prepotentemente le idee liberali democratiche ⇨ estate 1848: si costituiscono 3 Repubbliche guidate dai Mazziniani a Firenze e a Venezia e da Mazzini stesso a Roma.
Primavera ’49: Poiché la situazione non si sblocca viene richiamato Carlo Alberto che torna a Milano e affida l’esercito ad un generale polacco. A causa di molte incomprensioni in un solo giorno tutto crolla e Carlo Alberto abdica.
Sostituito da Vittorio Emanuele.
A seguito della sconfitta:
* Firenze diventa Asburgo-Lorena
* Venezia e Roma resistono maggiormente ma cadono entrambe.
Conclusione prima guerra di indipendenza: non si è ottenuto niente ma gli ideale continuano a diffondersi.
II GUERRA D’INDIPENDENZA
Nel decennio 1848/49 – 1859/60 le ideologie mazziniane e neoguelfiche si diffondono in tutt’Italia.
Camillo Benso di Cavour: madre svizzera, figlio cadetto di famiglia nobile, studi giuridico/economici, viaggia molto.
* Ideologie liberali moderate collegate ad una forma di liberismo (no intervento dello Stato in campo economico)
* Quando inizia la sua attività Vittorio Emanuele è sovrano e D’Azeglio è capo del Governo.
* Stimolare la produzione agricola/commerciale del Piemonte (uno Stato forte economicamente lo è anche sotto tutti gli altri aspetti)
* Far diventare il Piemonte competitivo
* Liberismo + Lavori Pubblici
* Il Parlamento Piemontese deve essere una sorta di piccolo Parlamento Italiano – devono entrarvi esponenti anche di altre regioni.
* Obbliga i letterati ad imparare a leggere il Bilancio per avere votazioni più competenti
* Diffusione dei giornali
1852: Camillo Benso di Cavour si accorda in Parlamento con gli elementi di sinistra + moderati e gli esponenti di destra più aperti ⇨ ottiene i 2/3 dei voti sostituendosi a D’Azeglio e divenendo Capo del Governo.
Importanti variazioni allo Statuto Albertino: prima era il Re a decidere chi designare capo del Governo ora è Cavour ad imporsi al Re con l’appoggio del Parlamento. Scopo:
* Allargare il potere dei Savoia
* Fare Riforma
* Entrare nel gioco politico Europeo ⇨ cerca appoggi tra Stati stranieri.
Si sviluppa una guerra sul Mar Nero: la Russia ha occupato con la violenza alcune regioni per avere uno sbocco sul Mediterraneo e si diffonde il timore che la Russia controlli i Balcani ⇨ Battaglia di Crimea, partecipano Inghilterra e Francia.
L’Austria non partecipa per non perdere il controllo di Milano e Venezia, così, per rassicurarli Inghilterra e Francia fanno pressione sui Piemontesi perché intervengano al loro fianco. Cavour accetta e si inserisce a livello europeo inviando i Bersaglieri. Re e popolo erano titubanti: lo scopo non è partecipe e si hanno delle perdite. La Russia cede e la Romania diviene indipendente.
Congresso a Parigi da Napoleone III – Cavour ottiene che venga istituito un pomeriggio per dibattere il problema italiano ⇨ proposta: unità centro- settentrionale sotto governo monarchico (si rischia che l’Italia si riunisca ma sotto una Repubblica Mazziniana)
1858 – Parigi: il Mazziniano Felice Orsini attenta alla vita di Napoleone III per trasformare la Francia in Repubblica così Cavour sfrutta l’espediente come esempio di ciò che potrebbe succedere.
Plombières: accordo tra Napoleone III e Cavour:
* Se l’Austria attacca il Piemonte la Francia interviene in aiuto, in cambio Nizza e la Savoia
* Regno Italia del nord sotto i Savoia, il centro sotto il Papa
* Regno Italia del Sud parente di Napoleone III
Cavour fa in modo che gli Austriaci attacchino mandando Garibaldi, dalle ideologie Mazziniane, a disturbare gli Austriaci sul Ticino.
Questo è un periodo di perplessità nel movimento mazziniano che decide di unire le proprie forze con quelle di Cavour ⇨ nasce la società nazionale “L’Italia e Vittorio Emanuele” alla quale appartiene Garibaldi. Caratteristiche:
* Punta all’unità (ideologie mazziniane)
* Re Vittorio Emanuele II (ideologie di Cavour)
* Si basa sull’azione popolare
1859 – L’Austria si stanca e dichiara guerra al Piemonte così Napoleone III interviene. L’Inghilterra organizza un “tavolino di pace” per rispettare il principio di equilibrio ma il tentativo di pace fallisce.
Francesi e Piemontesi passano di vittoria in vittoria e gli Austriaci retrocedono.
Ferrara e Bologna – Papa
Modena e Reggio – Asburgo Este I popoli, galvanizzati insorgono contro
Parma e Piacenza – Borbone Governanti per annettersi al Piemonte
Firenze – Asburgo Lorena
Napoleone III mira a occupare i vari territori in subbuglio e firma in segreto un trattato con gli Austriaci a Villafranca:
* Lombardia ai Savoia – rinunciando a Nizza e Savoia
* Il resto deve tornare come prima
Gli austriaci quindi danno la Lombardia ai francesi che la danno ai Savoia ⇨ affronto
Cavour è soddisfatto solo in parte e cede la carica di Capo di Governo.
Nei territori insorti il popolo elegge propri luogotenenti senza ripristinare i vecchi governi: si creano Governi provvisori che non cedono; Cavour ritorna al Governo e ricomincia a lavorare con la diplomazia ottenendo un sostegno da parte degli inglesi preoccupati che la Francia occupi l’Italia centro- meridionale e guadagno il possesso del Mediterraneo.
Cavour ottiene di fare dei plebisciti nelle varie città per chiedere ai cittadini se volevano tornare ai governi precedenti o annettersi ai Savoia. Cede Nizza e Savoia per accontentare Napoleone III
1860 – Plebisciti – Possedimenti di Vittorio Emanuele II:
* Piemonte, Liguria e Sardegna – già in possesso
* Lombardia – con guerre
* Emilia Romagna e Toscana – con plebisciti
Nel resto d’Italia, in Sicilia e al Sud gli intellettuali mormorano ⇨ Rosolino, Crispi e Pilo, nobili siciliani in Parlamento Piemontese: sostenevano la causa di liberazione della Sicilia (Garibaldi è d’accordo).
Parlamento Piemontese:
Cavour:
Già contento dei risultati ottenuti, è scettico per quanto riguarda la missione del Sud
Vittorio Emanuele II:
Vuole farsi valere e affermare la propria autorità poiché Cavour ha troppo spazio. Garibaldi lo convince a intervenire e organizza la missione senza avvertire Cavour.
Maggio 1860 – Spedizione dei 1000: Garibaldi parte da Quarto e sbarca in Sicilia. Situazione favorevole: il popolo s’infiamma per il suo carisma e per la possibilità che egli dà loro di ridistribuire le terre dei latifondisti.
Garibaldi, fedele a Vittorio Emanuele II, procede di vittoria in vittoria, oltrepassa lo stretto di Messina e arriva a Napoli dove arriva anche Mazzini che stimola l’avanzata sino a Roma.
Cavour non è d’accordo perché vede il pericolo di Mazzini e della Repubblica. Chiede il permesso a Napoleone III di passare per Roma e egli accetta. Vittorio Emanuele II invece passa il più lontano possibile da Roma e arriva a Teano a Napoli dove incontra Garibaldi e gli lascia tutti i territori.
Vengono organizzati nuovi plebisciti e il 17 Marzo 1861 si proclama il Regno d’Italia (escluso Lazio, Trento- Trieste, Veneto).
1861-1864 ⇨ Ribellioni al Sud a causa del Brigantaggio. Reazioni violente di persone povere che si sentono lontano dallo Stato:
* Si danno alla macchia
* Attentati alle forze di polizia giovani o ex- ufficiali dei Borboni
* Si rifiutano di fare il servizio militare
* Non accettano la legislazione piemontese
Il governo torinese non accetta e non capisce tale fenomeno.
Parlamento: non c’è differenza tra i partecipanti, appartengono tutti all’alta borghesia ma hanno idee diverse per quanto riguarda come guidare il Paese.
SINISTRA
DESTRA STORICA
* Anticlericali
* Libera Chiesa in Libero Stato – 2 realtà indipendenti
Unità realizzata con le armi anche di tipo popolare
* Desiderio di completare l’unità attraverso l’azione diplomatica
* Decentramento amministrativo
* Accentramento – uomini integerrimi votati alla causa italiana: Minghetti, Sella …
* Suffragio ristretto
Ottiene voti e predomina la destra dal 1861 al 1876.
Reagisce al Brigantaggio ma senza capirne le cause e la dinamica optando per una violenta repressione che causò molte perdite si tra i briganti che tra la Polizia.
Problema dell’unità italiana: tappe del completamento
* Si punta a Roma capitale d’Italia – 1862 – Garibaldi pensa di ritentare partendo dalla Calabria e risalendo fino allo Stato Pontificio appoggiato da Rattazzi (di sinistra, in governo in quel periodo)
Napoleone III interviene poiché garante del potere temporale del Papa – Rattazzi blocca Garibaldi e si dimette.
* 1864 – Minghetti firma la Convenzione di Settembre con Napoleone III. Si promette di rinunciare a Roma e per garanzia si sposta la capitale a Firenze. In cambio Napoleone III ritira le sue guarnigioni dallo Stato Pontificio.
Pio IX emana il Sillabo: insieme di affermazioni e fatti che il Papa condanna. Si sente in pericolo, non vuole unirsi all’Italia difendendo il proprio potere temporale che gli garantisce internazionalità e indipendenza. Tenta di riaffermare la propria autorità: lo Stato deve essere cattolico:
- no libertà di coscienza
- no libertà religiosa
- no stato liberale
- no teorie comuniste di Marx
IN EUROPA:
Germani a frazionata, Prussia stato guida.
1861 – il Cancelliere Prussiano Junker (nobile prussiano dedito alla guerra) Bismark: mira all’unità della Germania attraverso l’opera sanguinosa e violenta dei prussiani.
Opposizioni: Austria e Francia (teme la Germania unita perché è vicina)
Bismark organizza una spedizione contro la Danimarca con l’Austria per riprendere 2 principati di lingua tedesca dati ai danesi e se li spartiscono uno a testa.
La Prussia occupa lo Stato sotto l’amministrazione Austriaca per scatenare le sue ire ⇨ 1866 – guerra tra Prussia e Austria. La Prussia chiede aiuto all’Italia che ha interesse a partecipare per guadagnare Venezia.
III GUERRA D’INDIPENDENZA
1866 – Battaglia a Sadowa e Battaglia di Lissa ⇨ Italia perde: Lamarmora e cialdini non si accordano a causa di manie di protagonismo e Garibaldi organizza una spedizione a Trento ma viene fermato dalla Prussia che firma la pace.
Conseguenze:
* Austria umiliata ⇨ non si intromettono più nell’Unità
* Italia guadagna il Veneto nonostante le perdite, ma l’Austria, che non si sente battuta dagli italiani la consegna indirettamente ⇨ nuova umiliazione
* Nuovo tentativo di Garibaldi di entrare in territorio laziale partendo dalla Toscana ⇨ Napoleone III rimanda velocemente le proprie truppe ⇨ sconfitta degli italiani a Mentana
IN EUROPA…
Eliminata l’Austria l’altro ostacolo dell’unità tedesca è la Francia – Bismark cerca il modo di mettere KO Napoleone III.
Viene a meno la discendenza regolare in Spagna e gli Hoenzollern potrebbero accedervi ⇨ La Francia sarebbe accerchiata e chiede quindi ai tedeschi di desistere. Essi accettano ma Bismark intercetta il telegramma rendendolo offensivo sperando che la Francia gli dichiari guerra.
Napoleone III infatti dichiara guerra alla Prussia, a fianco di Garibaldi ( difende la Francia per coerenza: + deboli rispetto alla Prussia, molto potente militarmente)
Settembre 1870 – Sédan – scontro tra tedeschi e francesi ⇨ Francia sconfitta, Napoleone III si ritira.
Conseguenze:
* Napoleone III cade, Francia forte indennità da pagare
* Gennaio 1871, a Versailles gli Hoenzollern proclamano la nascita della Germania unita – Impero tedesco - I Reich
* La Francia deve cedere Alsazia e Lorena
* Si forma a Parigi un governo provisorio moderato: La Comune.
Auto Governo, federazione di mini- governi cittadini:
- abolizione del lavoro notturno
- blocco affitti
- no all’esercito regolare, nuovo fatto dai comunardi
- no rappresentanti: portavoce con stipendio pari a quello degli operai
Fine Triste: Repressa con il sangue, guerra civile, fratricida. La M/A Borghesia temendo il popolo se ne allontana.
L’episodio della comune lascia un impressione negativa: d’ora in poi i socialisti verteranno per posizioni più moderate.
* Durante la Guerra gli italiani approfittano dell’impegno dei francesi contro la Germania.
* 1870 – Breccia di Porta Pia: l’esercito dei Savoia marcia su Roma e nel 1871 Roma è proclamata Capitale.
* Il Papa non oppone resistenza ma si chiude nel Vaticano dichiarandosi prigioniero: non riconosce lo Stato italiano e non accetta che gli sia presa Roma.
---- ---- ---- ---- ---- ---- ---- ---- ---- ---- ---- ---- ---- ---- ----
TAPPE DELL’UNITA’ D’ITALIA
1° 1860 – Plebisciti (Piemonte + Liguria + Sardegna + Emilia- Romagna + Toscana)
2° 1861 - Spedizione dei Mille + Plebisciti (Sud)
3° 1866 – Venezia
4° 1871 – Roma
----------------
Lo Stato italiano emana le “leggi delle guarentigie” :
Lascia a Pio IX il Vaticano, S. Giovanni Laterano e Castel Gandolfo dove viene ristabilito il potere temporale.
I rapporti tra Papa e Stato rimangono comunque tesi tanto che il Pontefice lancia una scomunica per tutti i cattolici che partecipano alla vita politica.
1876 – Cade la destra storica: ha già esaurito il suo compito: Unità e pareggio del bilancio.
GLI STATI UNITI
GUERRA DI SECESSIONE
Le colonie degli Stati Uniti sono cresciute economicamente ma in modo diverso.
NORD ⇨ lavoro di persone libere – manifatture, produzione industriale, protezionismo, stato accentrato
SUD ⇨ lavoro degli schiavi – piantagioni e latifondi (tabacco, caffè, canna da zucchero), liberismo, stato decentrato
½ del 1800 ⇨ Presidente Abramo Lincoln: abolizione della schiavitù ⇨ 1860/61 gli Stati del Sud proclamano la secessione: temono che vengano loro imposte le ideologie economiche del nord.
In un primo momento prevalgono i sudisti (dalle tradizioni militari), ma il nord capovolge la situazione appoggiati dagli intellettuali europei.
Conseguenze:
* Guerra che mira alla distruzione del nemico. Tutto va ricostruito. Si forma la potenza degli Stati Uniti proprio grazie a questo nuovo stimolo.
* Abolizione della schiavitù: solo legale, in realtà ci volle più tempo.
* Gli ex schiavi vanno a cercare riscatto al nord e trovano impiego nelle industrie dove subiscono però condizioni molto disagiate.
II ½ DELL’800 – ETA’ DELL’ IMPERIALISMO
Volontà intensa di espansione coloniale.
Si diffonde in buona parte d’Europa la rivoluzione industriale: Inghilterra, Germania, Francia.
Gli Stati, diventati produttori, hanno bisogno di materie prime e di vendere per far fronte ad eventuali crisi di sovrapproduzione.
Espansione in territori sconosciuti non ancora spartiti tra gli Stati Europei: nel giro di 50 anni tutti i territori africani occupati.
USA ⇨ produzione agricola intensificata grazie ai nuovi macchinari. Tanto grano a basso prezzo che arriva in Europa a prezzi molto concorrenziali. Crisi agricola per l’Europa.
L’espansione coloniale deve trovare una giustificazione: “diffusione cultura”
Colonialismo italiano nasce da:
* Senso di inferiorità
* Aumento demografico
GERMANIA
Muore imperatore, subentra Guglielmo II dall’umore molto mutevole (tensione continua per l’Europa) Non vuole più vicino Bismark ⇨ crollo alleanze
Basi per la prima guerra mondiale
La Russia non si fida più e cerca nuove alleanze: Francia – alleanza in campo prevalentemente economico.
L’Inghilterra esce dal suo isolamento per paura della Germania, incrementa la flotta, la sua industrializzazione e stringe un’alleanza con la Francia.
Inghilterra, Francia, Russia ⇨ basi per la triplice intesa
FRANCIA
Dopo la Comune vi sono delle nuove elezioni che si concludono con la parità di monarchici e repubblicani ma prevale infine la Repubblica. (la 3° : 1-rivoluzione francese, 2-1848 con Napoleone)
Caratteristiche:
* tormentata da forze di destra e di sinistra
* destra: monarchia
* sinistra: repubblica, socialisti
* centro: opportunisti
* poco stabile ⇨ le leggi poggiano un o’ a destra un po’ a sinistra: es. istruzione elementare gratuita (sx) e politica coloniale (dx)
Dreyfus accusato di aver venduto segreti militari ai tedeschi – lavori forzati in America centrale. L’episodio scatena l’opinione pubblica: accusatori vs sostenitori
La spaccatura rispecchia quella del Governo.
Zola – J’accuse – critica e condanna chi ha condannato l’ebreo Dreyfus – per questo processato.
Alla fine un militare, colpevole di aver falsificato le prove, si suicida. La Francia ne esce sconvolta (base per la 1° guerra mondiale).
Al Governo sale Clemanceau: anticlericale e sostenitore del libero pensiero.
LA SINISTRA AL POTERE
1861/76 In Italia cade la destra storica dopo aver ottenuto il pareggio del bilancio.
Ministro – Depretis, mentalità diversa, decreto:
- decentramento amministrativo
- abolizione tassa sul macinato
- allargamento diritto di voto
- istruzione elementare gratuita
La sinistra va quindi al potere. Gli uomini di sinistra avevano la stessa provenienza di quelli di destra: M/A borghesia, aristocrazia, ma erano più attenti alle necessità degli imprenditori.
Depretis vuole proteggere la produzione interna da quella estera che arrivava a prezzi molto competitivi adottando una politica protezionistica soprattutto per la produzione agricola.
⇨ barriere doganali – conseguenze:
prodotti del sud non protetti – fallimento
Francia osteggia Italia: non potendo più vendere niente non compra più nulla – il Sud ne risente molto.
Conclusioni:
- Decentramento amministrativo non realizzato
- Scuola elementare obbligatoria – solo al nord
- Legge elettorale: prima uomini > 25 anni con un certo censo – ora: uomini > 20 anni o chi sa leggere e scrivere ⇨ rivalutazione culturale.
- Abolita tassa sul macinato ma sostituita da altre per assicurare il pareggio del bilancio.
Tra il 1870 e il 1880 muoiono coloro che hanno fatto l’Italia: Mazzini, Pio IX, Vittorio Emanuele, molti esponenti della destra storica. ⇨ L’Italia sta cambiando, si volta pagina.
Parlamento formato da massa indistinta di persone, non vi sono differenze particolari, non c’è una vera e propria opposizione: Repubblicani, Socialisti.
In Parlamento non vi è una dx ed una sx, non esiste una vera e propria opposizione - Politica del trasformismo: quando si emanano le leggi non si sa chi è pro e chi è contro ⇨ dipende soprattutto da cosa si ottiene in cambio: rapporto quasi clientelare.