Feudalesimo

Materie:Appunti
Categoria:Storia

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Testo

IL FEUDALESIMO

La monarchia feudale instaura il sistema omonimo che inizia con Carlo Martello dopo Piotier (guerra contro gli arabi) consolidato con il figlio Pipino il Breve, re dei franchi (755). Il feudalesimo rimane in vigore in Europa, e in America (escludendo i paesi dell’Islam) fino al 1800, quando nel 1814 con il congresso di Vienna si annullò ufficialmente tale sistema ma ufficiosamente in Italia con l’unità (1861), nell’America meridionale per tutto il 1800, in Russia con la rivoluzione (1917).
Il sistema feudale era fatto così:
1. re
2. 21 vassalli che potevano essere marchesi (coloro che governavano i territori di nuova conquista) o conti (coloro che governavano i territori di vecchia conquista)
3. valvassini
4. valvassori
5. popolo
I vassalli restavano in carica a vita, e alla loro morte il re assegnava il beneficio (territorio donato dal re e colui che lo governava era il beneficiario) ad un altro candidato, ma tale beneficio poteva essere ritirato se il vassallo era disonesto. I subalterni del vassallo venivano cambiati ad ogni nuova nomina. Questo sistema gerarchico piramidale esprimerà il massimo durante il regno di Carlo Magno ma entrerà in crisi con i suoi successori, tanto che il nipote Carlo il Grosso, nel 887, verrà destituito da una congiura di conti. Detto questo i conti ed i marchesi, nominati dal re, tenevano in ostaggio il re medesimo, infatti avendo un esercito al loro comando fatto di valvassini e valvassori si potevano coalizzare tra loro e cacciare il re. Se il re era potente, dominava i propri vassalli, se il re era debole ne era dominato. Tutta la storia medioevale ha questa caratteristica, cioè le rivolte dei vassalli contro il re, a lungo andare avranno la meglio i nobili (vassalli), in quanto nel 1034 otterranno la costituzione Feudi, cioè otterranno per i propri eredi legittimi maschi la proprietà di quei feudi che aveva amministrato. La storia medioevale è ricca di congiure tra nobili e re, spesso e volentieri abbiamo degli abusi, cioè i vassalli si toglievano il feudo a vicenda. Abbiamo un neologismo per puntualizzare questo evento: feudo (territorio), feudatario (colui che amministra il feudo per delega regia), feudalesimo (sistema socio, politico, economico e culturale di quel periodo (medievale). Il feudalesimo è importante dal punto di vista amministrativo retto dal feudatario che si comporta come un monarca assoluto, cioè ha i tre diritti costituzionali: amministrativo, legislativo e giudiziario. Per cui in quel feudo ci può essere una legge che vietava la caccia e i bracconieri presi in fragranza di reato venivano condannato a morte. Un’altra legge era quella della prima notte ed i contadini per non essere cornuti, non ubbidivano a questo precetto, uccidendo il vassallo e come risultato sarà obbligato a fuggire, per cui nel medioevo abbiamo città comandate dai vassalli, nel circondario una miriade di briganti che assaltavano coloro che andavano in città. Il brigantaggio si sviluppa in questo periodo, es. Robin Hood, e spesso il numero dei briganti arriva fino a 4/5000. il medioevo è un periodo feroce, fatto di abusi e soprusi. A livello militare nasce e si afferma la cavalleria. Il cavaliere era un soldato perennemente in armi, era sempre figlio di nobili o otteneva tale titolo in quanto soldato del re. Tutto l’alto medioevo (476-1000) si basa su un torneo cavalleresco che può essere una rappresentazione scenica dove i vari paladini giocano tra loro. Ad ogni cerimonia i feudatari di un territorio enunciavano un torneo in cui giocavano i vari cavalieri invitati e per questo motivo risiedevano presso quella corte. I tornei erano eventi straordinari molto dispendiosi dove si riunivano fino a 300 invitati.

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