Caduta dell'impero romano d'oriente

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Testo

Caduta dell’impero Romano d’Oriente

L’impero romano d’Oriente cadde nel 1453 d.C. in seguito all’invasione di un popolo barbarico: gli Ottomani.
L’invasione da parte di questo popolo fu solamente il colpo finale rivolto ad un organizzazione statale che era travagliata da numerose lotte interne, da guerre con i popoli confinanti e da una fallimentare riconquista dell’occidente.

“L’erede mancante”

La mancanza di un erede legittimo al trono fu un grosso problema per un Impero che, dai tempi di Teodosio il Grande, basava il proprio governo su un sistema ereditario.
Questo comportò un periodo di anarchia in cui gli esponenti che ambivano al governo cercavano di arrivare al potere sollevando il popolo. Ovviamente questo metodo indeboliva l’economia e il potere militare dell’impero.

“L’impero e gli altri”

Dal VII sec. d.C l’impero romano d’oriente dovette far fronte alla minaccia islamica che proveniva dal Medio Oriente.
Il popolo Arabo combatté molte guerre contro lo stato Greco e, col passare degli anni, riusciva a sottrarre al dominio sempre maggior parte del territorio asiatico. Sul fronte settentrionale l’impero doveva impedire l’invasione di popoli barbarici, quali gli Ungari, gli Slavi e i Bulgari, impegnando spesso l’esercito a combattere su due fronti.

“Lo scisma d’Oriente”

Nel 1054 d.C. la chiesa d’occidente si divise da quella d’Oriente. Questo sisma avvenne principalmente perché ai vescovi occidentali non piaceva il cesaropapismo degli imperatori bizantini e perché il patriarca di Costantinopoli aspirava a sovrastare il Papa.
La goccia che fece traboccare il vaso fu l’alleanza del Papato con i Normanni che si erano stanziati nel Sud d’Italia. A questa alleanza si oppose il patriarca di Costantinopoli, che venne scomunicato, e le due chiese si definirono l’una indipendente dall’altra.
Ne conseguì la successiva perdita del diritto imperiale sulle terre occidentali, che era dovuto alla presenza in occidente del Papa.

“L’affermarsi di Venezia”

Nel XII sec. la Repubblica di Venezia iniziò a colonizzare economicamente l’Oriente, togliendo l’egemonia del commercio marittimo all’impero.
Col passare del tempo, Venezia conquistò piccoli possedimenti nel Mediterraneo e nella penisola Greca, che utilizzò per aumentare i commerci con l’Oriente.
In questo modo i commerci diretti fra l’impero e l’Oriente diminuirono, impoverendo lo stato bizantino.

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