Anno Mille

Materie:Riassunto
Categoria:Storia
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Testo

STORIA

Durante il Medioevo il clima cambiò molto e diventò più caldo e umido così i rendimenti dei raccolti migliorarono.
Aumentò la produzione agricola e così la popolazione aumentò perché le persone erano più nutrite e sopravvivevano meglio alle malattie.

I monaci facevano profezie in merito alla fine del mondo ed in particolare l’abate Abbone scrisse che il mondo sarebbe terminato con l’anno 1000.
Leggendo le cronache di questo periodo possiamo dire che ci furono carestie ed epidemie ma la gente non pensò mai che il mondo stesse per terminare perché la maggior parte della popolazione non sapeva di essere nell’anno 1000.

Per lavorare i campi venivano impiegati i buoi anche se erano lenti e adatti solo per alcuni lavori.
I romani usavano il cavallo, ma siccome il cavallo tirava mediante una cinghia di cuoi che passava attorno al collo, il cavallo non poteva tirare molto perché rischiava di soffocare.
Con la rotazione triennale della terra fu possibile produrre abbastanza avena per mantenere i cavalli.
Poi fu adottato un collare rigido e imbottito detto “di spalla” che veniva fissato al petto dell’animale e non attorno al collo.

I primi aratri utilizzati erano fatti di legno e facevano un piccolo solco.
Poi successivamente fu aggiunto un versoio e cioè una specie di orecchi di metallo che rivoltava la terra in profondità e permetteva di avere un raccolto migliore.
Se il terreno da arare era in pianura all’aratro furono aggiunte le ruote così il cavallo poteva tirare con minore sforzo.
Dopo la semina si passava l’erpice per chiudere i solchi.

Poi sorsero numerosi mulini: per macinare il grano, per spremere le olive, per segare il legno, per lavorare i metalli.
I mulini ad acqua erano già conosciuti nell’antichità romana ma non erano utilizzati perché venivano utilizzati gli schiavi.
Poi a partire dal XII secolo scomparvero i mulini a vento.

I grandi proprietari terrieri, i laici e gli ecclesiastici si accorsero di poter guadagnare di più grazie alle innovazioni tecnologiche e così convinsero i contadini a far produrre al massimo i terreni.
Inoltre furono bonificati molti terreni e abbattute foreste per ricavare dei terreni da coltivare.

I signo, gli abati ed i conti offrirono condizioni di favore ai contadini in cambio delle loro fatiche.
Infatti i signori concessero ai contadini le carte di franchigia con le quali veniva limitato il potere del signore.
Inoltre i contadini diventarono un po’ più ricchi e così poterono comprare dei piccoli pezzi di terreno oppure li presero in affitto.
Comunque oramai l’agricoltura produceva molto di più e così i prodotti potevano essere venduti al mercato.

I contadini che diventarono proprietari di terreni cercavano di farli rendere al massimo e poi cominciarono ad associarsi tra di loro per comprare altri terreni oppure per comprare un attrezzo che costava molto.
In questo periodo fu molto importante il ruolo dei cistercensi infatti accanto alle abbazie sorsero i villaggi dei contadini.
Con il diminuire della foresta e con il moltiplicarsi della popolazione, la gente cominciò a consumare più cerali che carne.
Si cominciò a mangiare pane e zuppe di farine e legumi.
Così accanto ai cereali invernali come frumento e segale si coltivarono anche i legumi oltre all’avena e l’orzo.

La rotazione triennale avveniva nel seguente modo:
un campo veniva diviso in 3 strisce:
1) il primo anno:
- la prima striscia veniva coltivata a cereali come grano o avena che erano pronti fra giugno e agosto
- la seconda striscia veniva coltivata a foraggio, legumi e grani primaverili che erano pronti già a fine primavera
- la terza striscia era lasciata a maggese
2) il secondo anno:
- la prima striscia veniva coltivata a foraggio, legumi e grani primaverili che erano pronti già a fine primavera
- la seconda striscia era lasciata a maggese
- la terza striscia veniva coltivata a cereali come grano o avena che erano pronti fra giugno e agosto
3) il terzo anno
- la prima striscia era lasciata a maggese
- la seconda striscia veniva coltivata a cereali come grano o avena che erano pronti fra giugno e agosto
- la terza striscia veniva coltivata a foraggio, legumi e grani primaverili che erano pronti già a fine primavera
E poi si ricominciava, così con la possibilità di avere due raccolti durante l’anno se uno andava male era possibile sperare nell’altro.

Le città si riprendono i proprietari terrieri che avevano a disposizione più denaro cominciare a costruire nuovi insediamenti.
Le chiese di legno furono sostituite da chiese di marmo bianco.
Si cominciò a produrre di nuovo prodotti tessili e gli imprenditori acquistavano la materia da tessere e poi la distribuivano a domicilio dei lavoranti ed alla fine ritiravano il prodotto finito.

Intorno all’anno mille gli uomini non vivevano più solo del lavoro della terra ma nacque la figura del mercante e quindi cominciarono ad essere svolti molti mercati che permettevano gli scambi tra campagna e città: qui si vendeva lana, stoffa, pelli e si compravano cinture, borse etc.
Il tenore di vita migliorò e i ricchi proprietari terrieri ed i guerrieri volevano dei prodotti più particolari e raffinati come ad esempio un’armatura decorata con disegni.
Il fabbro, il pittore, lo scultore, il tessitore si dedicavano al loro mestiere ed abitavano in città.

Dopo il Mille accanto alle vecchie città sorsero delle colonie di mercanti che presero il nome di “borgo”, infatti venivano chiamati borghesi i mercanti che abitavano fuori dalle mura della città ed erano artigiani e rivenditori.
Le persone che abitavano all’interno delle mura delle città erano chiamati CIVES cioè cittadini della città vescovile.
Quindi prima si venne a formare una città con due centri: il vecchio centro che si trovava dentro le mura ed il nuovo centro che era fuori e poi successivamente fu costruita un muro più ampio che comprendeva anche la parte dei mercanti.

I commercianti cominciarono a riunirsi in società di mercanti dette CORPORAZIONI.
In Francia e in Italia le corporazioni furono sempre all’interno di una città mentre nell’Europa settentrionale, le città lungo le rive del mare del Nord e del mar Baltico si unirono in un’unica lega chiamata Hansa che significa società commerciale.
La Hansa era composta da 90 città e difendeva la vita ed i beni dei mercanti all’estero.

Molte città cominciarono a coniare monete d’oro per pagare beni di lusso.
Quest’oro proveniva da molte parti:
- l’impero bizantino aveva aumentato le riserve d’oro, inoltre con la lotta contro le immaginiu sacre che si chiamava iconoclastia, molti imperatori si erano appropriati dell’oro
- gli Arabi possedevano molto oro che avevano rubato nelle chiese della Siria e nelle tombe in Egitto. Inoltre gli Arabi possedevano molte miniere in Africa.

In Italia si affermarono le città costiere:
1) AMALFI: fu la prima città marinara a decadere perché venne sconfitta dai Normanni e poi fu accredita e saccheggiata da Pisa
2) PISA si alleò con Genova e sconfisse gli Arabi infatti dopo fu costruita a Pisa una Cattedrale con i soldi ricavati dal bottino di una delle 6 navi catturate agli Arabi. Poi Pisa e Genova spezzarono la loro alleanza per motivi commerciali ed in seguito Pisa fu sconfitta da Genova nella battaglia di Meloria.
3) GENOVA si scontrò più volte con Venezia ed alla fine fu sconfitta. Perciò Venezia rimase la padrona del Mediterraneo.

Venezia era sorta al tempo delle invasioni Germaniche e così molte famiglie erano andate ad abitare nelle isolette della laguna per proteggersi dagli invasori e tutti insieme avevano fondato Venezia.
Quando Carlo Magno divenne re d’Italia, Venezia dichiarò che avrebbe obbedito soltanto ai Bizantini.
Il governo di Venezia era oligarchico e cioè governato da pochi.
A capo della repubblica Veneta c’era il DOGE che era eletto dal CONSIGLIO che era formato dai membri delle famiglie potenti.

Venezia trasportava i suoi carichi fino a Pavia e poi da lì raggiungevano la Francia e la Germania.
Il controllo sull’Adriatico era simboleggiato dal Doge nel giorno dell’Ascensione quando dal porto versava in mare un vaso di acqua benedetta e poi vi gettava un anello.
I Veneziani a Costantinopoli avevano le botteghe e le case.
Venezia riuscì a conquistare l’impero bizantino e a fondare un impero di commerci e di traffici.

L’Occidente esportava in Oriente:
- schiavi e schiave soprattutto slavi, gli uomini venivano impiegati nell’esercito e le donne negli arem dei sultani
- il frumento, il legname
- i Veneziani erano abili a lavorare il vetro
- panni di lana e di lino

Non si navigava in tutte le stagioni infatti d’inverno le navi stavano in secco.
Le imbarcazioni erano di due tipi: 1) le galee 2) le navi da trasporto
1) le galee erano navi da combattimento molto sottili e veloci erano manovrate a remi e si chiamavano biremi se c’erano 2 vogatori e triremi se c’erano 3 vogatori.
2) Le navi da trasporto erano corte e tozze e avevano pochi remi a bordo che servivano solo per entrare e uscire dal porto mentre per il resto la nave si muovevano a vela.
Intorno al VII secolo fu inventata la vela triangolare o latina che era più manovrabile di quella quadrata.
Dopo il mille si cominciò ad aumentare il numero delle vele per sfruttare meglio il vento.

Nel XIII secolo fu introdotto il timone girevole mediante una barra.
Chi guidava la nave si serviva dei PORTOLANI che erano delle carte che contenevano il disegno delle coste.
L’ASTROLABIO era uno strumento che si basava sulla posizione delle stelle per stabilire la posizione della nave.
Di notte il punto di riferimento era la stella polare che segnava sempre il nord ma se c’era brutto tempo e le stelle non si vedevano allora si usava la BUSSOLA.
La parola bussola vuol dire cassetta e cioè scatola di legno di bosso, che contiente un ago magnetico che indica il Nord.
La bussola fu inventata dai cinesi tra il IX e X secolo ma furono i marinai di Amalfi a diffondere l’uso nel Mediterraneo.

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