Torino città d'arte

Materie:Appunti
Categoria:Storia Dell'arte
Download:83
Data:02.04.2008
Numero di pagine:7
Formato di file:.doc (Microsoft Word)
Download   Anteprima
torino-citta-arte_2.zip (Dimensione: 7.51 Kb)
trucheck.it_torino-citt+     40 Kb
readme.txt     59 Bytes


Testo

Torino
La storia,
I Monumenti,
L’Arte

Introduzione
Torino, citta’ del Piemonte, e’ il capoluogo della regione. Si trova a 239m sul livello del mare, misura 130 Kmq. circa ed ha una popolazione di poco inferiore al milione. Torino e’ fulcro dell’industria automobilistica italiana (in questo settore copre il 90% della produzione nazionale) ed ha quindi molte industrie di lavorazione sussidiarie: siderurgiche, metallurgiche etc.
L’agricoltura concentrata nelle zone pianeggianti ed irrigua produce: mais, frumento e foraggi.
La provincia di Torino confina ad Ovest con la Francia, a Nord con la Valle D’Aosta, a Nord-Est con la provincia di Vercelli, a Sud-Est con quella di Alessandria e di Asti e, infine, a Sud con la provincia di Cuneo.
La Storia

In origine capitale dei Taurini, verosimilmente identica con la Taurasia conquistata da Annibale nel 218 a. C., fu poi un importante colonia augustea con il nome di Augusta Taurinorum. Subi’ l’invasione dei longobardi (570)che la eressero capitale di ducato dei Franchi, sotto i quali divento’ capitale di contea (774). Dal 892 alla meta’ del X secolo la contea fu incorporata nel marchesato di Ivrea. Subi’ l’invasione dei francesi dal 1536 al 1562. Con Emanuele Filiberto e con il trasporto definitivo della capitale Savoia da Chambery a Torino (1573), la citta’ si trasformo’ radicalmente sotto l’aspetto urbanistico ed architettonico. Da allora comincio’ lo sviluppo edilizio e monumentale della citta’ che ricupero’ anche la sua Universita’, trasferita a Mondovi’ durante l’occupazione francese, e divenne il centro della cultura sabauda. Durante la guerra di successione spagnola nel 1718 divento’ capitale del Regno di Sardegna. Al tempo della rivoluzione francese subi’ l’occupazione dei francesi stessi(1799), degli austro-russi (1799) e di nuovo dei francesi (1800). Capoluogo della ventisettesima divisione militare in epoca napoleonica ritorno’ ai Savoia nel 1814. Acquisto’ importanza sempre maggiore in epoca risorgimentale e dal 1861 al 1865 fu capitale del neonato Regno d’Italia. Decaduta dopo il trasferimento della capitale prima a Firenze poi a Roma si riprese rapidamente e si trasformo’ in un attivo centro industriale, commerciale e bancario. Sottoposta a gravi bombardamenti nel corso della II Guerra Mondiale, durante la resistenza emerse nella lotta al nazifascismo.
I Monumenti

Dell’ epoca romana e di quella medioevale restano pochi resti ma di un certo valore. Tutto il resto e’ andato distrutto nei successivi rifacimenti della citta’ dovuti alle continue devastazioni delle guerre.
Le piazze di Torino sono caratterizzate da un ampia superfice, dalla presenza di alberi secolari e da porticati.
Piazza Castello rappresenta il cuore ideale della citta’ e della zona risorgimentale. Fanno parte della piazza diversi palazzi, tra i quali palazzo reale e palazzo madama.
Palazzo Madama, deve l’appellativo “Madama” al fatto che in esso abito’ a lungo Maria Cristina di Francia. Fu nel salone centrale che l’8 Maggio 1848 si insedio’ il primo parlamento subalpino e, piu’ tardi, il Senato dello stato sardo , quindi quello italiano.
Ilpalazzo reale fu costruito in parte sulle rovine del teatro romano e completato nel 1634 da Amedeo di Castellamonte. Filippo Juvarra e Benedetto Alfieri integrarono e ne arricchirono gli interni aiutati da una schiera di pittori ed artisti. Immenso il Salone degli Svizzeri, il piu’ grande del palazzo ricoperto da preziosi affreschi settecenteschi e fatto decorare da Carlo Alberto. Esso comunica sia con la cappella della Santa Sindone che con la caratteristica Scala della Forbici cosi chiamata per la sua forma originale. Altra sala importante del palazzo e’ la sala del trono ove si possono vedere mobili di rara fattura e oggetti d’oro ovunque.
Il Teatro Regio definito a suo tempo il piu’ grandioso teatro del mondo fu costruito da Benedetto Alfieri il quale aveva viaggiato molto per l’Europa venendo a contatto con molte culture diverse. Il 6 Febbraio 1936un incendio lo distrusse. Quando nel 1941 si preparavano i progetti per la ricostruzione, gli eventi bellici spazzarono via gli ultimi resti del teatro. Il teatro venne poi ricostruito negli anni settanta e la facciata, risparmiata dal fuoco e dalle bombe, non venne modificata e resiste tutt’oggi, mentre l’interno venne rinnovato.
In piazza Castello vi e’ inoltre la chiesa di San Lorenzo, costruita per sciogliere il voto fatto da Emanuele Filiberto alla battaglia di San Quintino vinta nel giorno di San Lorenzo nell’agosto del 1557.
Piazza San Carlo (l’antica piazza reale gia’ anfiteatro romano) che taglia in due via Roma (un tempo via Nuova) e’ considerata una delle piazze piu’ armoniose d’Italia Costruita tra il 1619 e il 1638 fu ideata da Carlo di Castellamonte con un gusto scenografico tutto settecentesco ispirato a modelli francesi e romani. La piazza e’ lunga 170 metri e larga 75, e’ racchiusa da un insieme di palazzi concepiti dallo stesso Castellamonte e si apre con due chiese affiancate dedicate rispettivamente a San Carlo Borromeo e a santa Cristina. Al centro della piazza vi e’ il noto monumento di Emanuele Filiberto vincente a San Quintino nell’atto di arrestare il cavallo e di sguainare la spada. Sul piedistallo assai elevato sono raffigurate in rilievo scene della battaglia.
In Piazza C. L. N., racchiusa fra i portici e le moderne costruzioni di via Roma, si notano due statue giacenti di recente fattura raffiguranti rispettivamente il fiume Po e la Dora. I due monumenti poggiano sul retro modernizzato di San Carlo e Santa Cristina.
In Piazza Carlo Felice, che guarda verso la facciata di Porta Nuova, al centro vi e’ una fontana del 1853 che ricorda il primo aquedotto torinese; a sinistra sorge il monumento allo scrittore Edmondo De Amicis.
Piazza Vittorio Veneto e’ aperta verso lo scenario della “Gran Madre di Dio” e della collina torinese. La piazza e’ una delle piu’ ampie della citta’, ed e’ priva di monumenti e di alberi. Le uniformi costruzioni porticate di via Po la uniscono a Piazza Castello.
Il tempio della Gran Madre di Dio e’ stato costruito in stile neoclassico da Ferdinando Bonsignore e ricorda il Partenone. La costruzione fu iniziata sotto Vittorio Emanuele, ma fu sopratutto sotto Carlo Felice che si svolsero i lavori. Il tempio fu costruito per celebrare il ritorno dei Savoia in Piemonte dopo la caduta di Napoleone.
Via Giuseppe Garibaldi secondo lo scrittore Luigi Cibrario fu la prima strada della citta’-villaggio degli antichi Taurini. Nell’antichita’ questa via si chiamava grossa Dora.E stata una delle prime vie di Torino ad essere chiusa al traffico.
Piazza Solferino, antica piazza “Della Legna” fu ricostruita e riadattata nel 1877 per ricordare la battaglia di Solferino contro gli austriaci vinta dai francesi (allora alleati dei Savoia) di Napoleone III.
La Galleria Subalpina e’ un salotto un tempo assai frequentato. Fu terminata nel 1874 e dotata di un illuminazione ad arco voltaico. La galleria congiunge piazza Castello con piazza Carlo Alberto (una piccola ed essenziale piazzetta compresa tra Palazzo Carignano e la facciata della Biblioteca Nazionale.
Palazzo Carignano e’ un modello di puro stile barocco piemontese, esso fu quasi totalmente opera del Guarini il quale ha firmato la sua opera con moltissime stelle (la stella era il simbolo del Guarini).
Il Teatro Carignano fu fatto costruire dal principe Luigi Savoia Carignano e distrutto da un incendio nel 1786. Nel 1787 venne avviata una ricostruzione ma non con gli stessi piani. Esso e’ elegante nei suoi
interni rossi e d’oro, contiene circa millecinquecento posti, novantaquattro palchi divisi in quattro ordini e un loggione. Dopo il Regio e’ il teatro piu’ bello e piu’ accogliente della citta’.
La Mole Antoneliana, che sorge in via Montebello, prende il nome dell’ideatore: Alessandro Antonelli. L’opera fu iniziata nel 1863 e fu terminata nel 1897 dopo peripezie di vario genere. Essa misura 167,50 m di altezza e rappresenta un impresa assai audace per quei tempi: fino a poco tempo fa la Mole poteva vantare il primato europeo di altezza di opere in muratura. Del monumento c’e’ poco da dire: fu ideato come tempio israelitico. Il 23 maggio 1953 un violento uragano stacco’ la guglia alla Mole.
Porta Palazzo e’ una vasta area di circa 51300mq dove ha sede il mercato maggiore. Porta Palazzo fu costruita disordinatamente nell’arco di molti anni ma nel 1837 poteva dirsi terminata.
La Sindone di Torino

Gli antichi chiamavano “sindone” il lenzuolo di lino nel quale avvolgevano i loro morti. La Sindone di Torino ha un significato enorme per la chiesa: si crede (ed e’ stato provato da esperimenti scientifici) che essa sia appartenuta a Gesu’. Giunse in mano Savoia nel 1452 e venne custodita a Chambery fino al 1532 quando un incendio della chiesa in cui era custodita la danneggio’. Essa allora venne portata a Torino e ospitata nella Cappella Palatina costruita dal Guarini, congiunta al Duomo e al Palazzo Reale.
Arte e Cultura a Torino

Nel Palazzo Reale hanno sede la Biblioteca Reale e l’Armeria Reale. Quest’ultima fu istituita da Carlo Alberto e comprende circa tremila pezzi tra armature intere da cavaliere e da fante, da guerra e da torneo. Vi si conserva anche l’armatura (con bardatura del cavallo) di Emanuele Filiberto. La Biblioteca, anch’essa istituita da Carlo Alberto raccoglie centocinquantamila volumi editi dai piu’ celebri stampatori piemontesi, italiani e stranieri. Possiede inoltre codici e manoscritti. Nel palazzo Carignano vi e’ il museo del Risorgimento italiano costituito da una serie di cimeli e documenti storici. Nel museo sono evocati con documenti specifici i moti del 1820-1821, del 1830-1831 e delle tre guerre d’indipendenza. Si puo’ anche ammirare quelle che dal 1848 al 1860 fu sede della camera dei deputati del Regno di Sardegna.
Il Museo Egizio, importantissimo nel mondo, fu fatto allestire da Carlo Felice nel 1824 con trattative con il console francese in Egitto. Il museo espone numerose mummie, papiri, e statue.
Il Museo Nazionale dell’Artglieria offre un esposizione dettagliata di cannoni, fucili, bombe e mitragliatrici moderne.
Il Museo Pietro Micca espone vari cimeli dell’epoca dell’assedio di Torino (1703-1706) in cui trovo’ la morte Pietro Micca.
Il Museo dell’Automobile presenta numerosissimi modelli originali funzionanti delle auto italiane; non dimentichiamo che Torino e’ centro dell’industria automobilistica.
Il Museo Nazionale della Montagna “Duca degli Abruzzi” si trova accanto alla chiesa di Santa Maria del Monte e comprende cimeli ed equipaggiamenti usati in varie spedizioni, plastici di rifugi, ed animali imbalsamati.

Esempio