Storia dell'arte

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Testo

IL NEOCLASSICISMO.

Nell'arte del XVIII secolo si possono distinguere, anche se variamente intrecciate tra loro, due tendenze: quella arcadica e raffinata del rococт, che esprime il costume dell'aristocrazia del tempo e crea, soprattutto nella pittura, le espressioni piщ fantasiose, e quella del classicismo, diffusa in Italia particolarmente nell'architettura, che, con la sua tendenza alle forme misurate e composte, si puт ricollegare al razionalismo che domina, con l'illuminismo, gran parte del pensiero filosofico del tempo. Nel campo della critica d'arte comincia ben presto, giа prima della metа del secolo, una polemica antibarocca, ispirata appunto a principi illuministici. Si va affermando, contro le tendenze ornamentali del Barocco e del Rococт, il carattere funzionale dell'architettura e la necessitа che un edificio dimostri chiaramente nella sua forma la funzione a cui и destinato.
Una teoria funzionale dell'architettura tornerа anche nel nostro secolo, ma lo stesso spirito e la stessa polemica antibarocca porteranno negli stessi anni alla formulazione delle teorie neoclassiche. Tanto piщ che il culto dell'antico trovava rispondenza, specialmente in Francia, nelle tendenze anticlericali dell'illuminismo: l'opposizione al rococт, che era un po' l'arte dell'aristocrazia e del clero, trovava nello stesso spirito pagano dell'arte classica un alleato, in campo estetico, nella rivolta della borghesia all'ancin rйgime.
Il Neoclassicismo и infatti un movimento europeo. Preparato in Francia e in Germania nel clima dell'illuminismo, esso trova il terreno piщ adatto alla sua maturazione in Italia, dove i monumenti dell'antica Roma erano punti di riferimento per gli artisti da secoli, e dove la scoperta di Ercolano nel 1719 e quella di Pompei nel 1748 davano impulso alle ricerche archeologiche.
Il manifesto col programma del Neoclassicismo si trova nelle opere del tedesco Winckelmann, che nell'arte greca trovava non soltanto la natura nei suoi aspetti piщ belli, ma la bellezza ideale verso la quale la natura tende ma che и incapace di raggiungere. L'ideale dell'arte и pertanto la correzione della natura, il raggiungimento del "bello ideale", e poichй questo и giа stato piщ volte ispirato dall'arte greca dell'etа classica, molti artisti si dedicano all'imitazione dei greci.
Sembra evidente che le teorie neoclassiche dovevano avere effetti deprimenti sull'arte: se le idee di imitazione erano comparse piщ volte nella teoria dell'arte fin dal Rinascimento, mai il concetto di imitazione era stato definito cosм rigorosamente, e mai era stato negato con tanta consapevolezza il carattere creativo dell'arte. Ma se la maggior parte della produzione figurativa di questo periodo presenta una freddezza non indifferente, ciт non toglie che alcuni veri artisti, come Canova in Italia, David e Ingres in Francia non riescano, senza rompere quelle stesse regole, anzi proprio affermandole ed aderendo ad esse, ad esprimere liberamente il proprio animo.
Il Neoclasicismo sarа anche l'ultims esperienza artistica che pervaderа tutta l'Europa; il Romanticismo infatti sarа distinguibile a seconda dei paesi in cui nasce.

BOULLEE & LEDOUX.

Boullйe e Ledoux sono due artisti che rappresentano l'avanguardia dell'architettura neoclassica e fra i due, Ledoux и quello che riuscirа a realizzare piщ progetti, progetti cosм avanzati che sono difficili da realizzare. Ad esempio, il progetto per il Cenotafio di Newton di Boullйe и un luogo che rappresenta simbolicamente la cultura di Newton: i disegni sono tridimensionali e c'и perfino un abbozzo di paesaggio, l'artista infatti vuole darci la condizione urbanistica dello spazio.
La costurzione si presenta come una semisfera sezionata longitudinalmente, con al centro un astrolabio che avrebbe dovuto avee dei fori per ricostruire la posizione delle costellazioni. E' una specia di monumento funebre, in cui и rappresentata la morte laica, di un filosofo e non di un santo. Alla base di questa architettura mai realizzata, ma che vuole parlare in modo universale, troviamo elementi come la sfera, il cono, la piramide: l'architettura и vista dunque come un mododi organizzare lo spazio a seconda di precise funzioni. Gli elementi gotici e classici sono solo citati, come nel caso dell'arco rampante ai lati. Lo spazio и dunque ricondotto alle sue forme elementari in modo da essere accessibile a tutti i cittadini. E' un'architettura ricca di effetti, a differenza del Barocco che era un'architettura allegorica, dove lo spazio era in funzione della teatralizzazione, mentre qui la forma assoluta и autosignificante in quanto forma geometrica e universale. Sono unsati spesso materiali puri come la pietra, che и visibile in tutta la sua materialitа.
Un progetto di Ledoux и invece la Casa delle Guardie campestri a Maupertuis: qui siamo negli anni appena precedenti alla rivoluzione francese (1780). L'atto del controllo и simboleggiato dalla sfera, che и il centro d'osservazione, e ancora una volta la forma geometrica и portatrice di significati, perchй in quanto forme chiuse, assolute, rimandano alla centralitа. Viene utilizzata anche una finestra serliana come elemento, ed abbiamo quasi l'impressione di trovarci davanti a grandi giocattoli. Il fatto и che parlando universalmente, tutti i cittadini riconoscono lo stesso significato all'immagine, che non esprime piщ la condizione sociale, ma и l'architettura ora ad essere al servizio dell'uomo.
Anche Brunelleschi aveva usato la sfera, qualitа orginaria dello spazio, che gli uomini hanno imparato ad interpretare attraverso la geometria pura: nel Cenotafio essa rappresenta il microcosmo che sacralizza la scienza, ovvero la dea ragione, e si giunge dunque alla deificazione della razionalitа, uno dei temi fondamentali del Neoclassicismo.

JACQUES-LOUIS DAVID.

David и indubbiamente uno dei padri del Neoclassicismo francese ed europeo: nasce in Francia nel 1748 e lм muore nel 1825, e si forma sotto l'ala protettrice di un grande maestro del Barocco.
David riesce a creare un'arte che parla a tutti ed esprime valori universali. Il suo momento piщ alto и l'incontro con l'Italia, dove arriva nel 1775 e rimane per 5 ani secondo i tempi previsti dal Premio di Roma, in virtщ del quale alcuni studenti venivano in Italia per studiare l'arte antica. Legato al Cardinale Alessandro Albano, conosce le rovine di Pomei ed Ercolano. A Davi fu anche affidata l'abolizione delle Accademie, i luoghi di preparazione teorica.
Il quadro del Giuramento degli Orazi appartiene ad una fase successiva ma и interessante perchй fu commissionato da Luigi XVI. Rappresenta un brano di storia tratto da Tito Livio e da un commediografo francese che l'aveva messo in scena di recente: l'episodio della guerra fra Romani e Sabini, quando gli Orazi giurano fedeltа alle spade davanti al padre. La scena и scandita dai tre arconi sul fondo. Rispetto al Barocco, si torna alle unitа di tempo, luogo ed azione; all'azioe degli Orazi corrisponde lo sciogliersi in pianto delle madri e delle mogli.
Un altro dipinto interessante и la Morte di Marat, famoso martire della rivoluzione assassinato da una donna gelosa, Charlotte, che si era presentata da lui con una lettera, come mostra il quadro stesso. Marat и ritratto mentre и ancora ne bagno medicamentoso per le gambe che stava facendo, e stava scrivendo un assegno per Charlotte. Il fatto qui и dato come semplice indizio: il coltello, che indica il criminale, и contrapposto alla penna, che indica il rivoluzionario. Si nota la cassa di legno sbertucciata, ad indicare che il rivoluzionario sceglie una vita parca. Inoltre, i due terzi del quadro sono vuoti, in modo da lasciare un momento di riflessione sulla morte. David probabilmente aveva studiato anche Caravaggio, da cui riprende la posizione del braccio teso.
Si capisce che и un uomo impegnato civilmente: и un martire laico dellarivoluzione che si immola per una causa civile. Nelle pieghe del lenzuolo e della coperta si puт cogliere un rigore decisamente classico, che rende grande l'insegnamento di David: tutto si puт ricondurre quasi ad un diagramma, ad uno schema cartesiano, tanto le pieghe disposte verticalmente contrastano con le braccia, a loro volta disposte una orizzontalmente e l'altra verticalmente, che contrastano ancora con gli ochhi, verticali, e il naso, orizzontale.
Per David, la forma и veicolo di contenuto. Si rinuncia perciт a tutto ciт che и narrazione.

ANTONIO CANOVA.

Canova и senza dubbio il rappresentante piщ significativo del neoclassicismo italiano. Egli nasce in provincia di Treviso, и di formazione romantica e studia gessi antichi. Canova и un artista "per tutte le stagioni", infatti esprime l'idea delle libertа civili. A Roma nell'87 conduce a termine i monumenti a Clemente XIII e a Clemente XIV.
Per quest'ultimo, riprende lo schema barocco del Bernini, triangolare, con in basso il sarcofago e ai lati le figure piangenti, come anche nel monumento ad Urbano VIII. L'uso dei mteriali perт и diverso: se lм venivano usati marmi colorati per renderlo piщ accattivante, qui si trovano marmi di due tipi soli.
Nel Monumento a Maria Cristina d'Austria riprende un precedente monumento di Tiziano mai fatto, e possiamo notare la differenzaabissale che passa tra i bozzetti e le realizzazioni. Lo Studio per il ritrovamento del corpo di Abele dа la fragranza dell'immediatezza, perchй se la figura finita и raggelante, di una freddezza estrema, il bozzetto и il momento di partenza e sono evidenti i segni, per esempio, degli strumenti. Il Monumento di Maria Cristina d'Austria и di grandi dimensioni, ma la luce, che si trova in una cappella laterale, si distribuisce con omogeneitа. Il tema sepolcrale qui и interpretato in maniera esotica dalla forma piramidale: sembra comunque che la piramide fosse ben diffusa nei garden pittoreschi inglesi. La piramide qui и solo una superficie specchiante; la defunta и rappresentata nel medaglione, sorretta dalla vittoria affiancata da un putto che porta la palma simbolo della memoria in quanto sempreverde.
Nel Bernini invece la morte era spaventosa, ed era simboleggiata dal teschio, mentre qui abbiamo una figura di estrema bellezza: c'и un corteo funebre che porta dentro le ceneri del defunto, e ritornano cosм i temi tipici dei "Sepolcri" di Foscolo. Il legame col morto и simboleggiato dalle molli catene di fiori, mentre la morte и vista come buio, gli stessi giochi di luce e di ombra sono metafore della morte e un invito alla riflessione.

JEAN-AUGUSTE-DOMINIQUE INGRES

I ritratti di Ingres sono somiglianti ma idealizzati, perchй il disegno rendebello anche il dato piщ realistico, cioи il ritratto.
La Bagnante di Valpinзon и un piccolo quadro del Louvre, che puт essere messo in riferimento con la Morte di Marat. Qui il soggetto и un pretesto, perchй ciз che interessa realmente и porre in rapporto con uno spazio fatto di spigoli un corpo che и come un cilindro. Il ritratto fu cirticato per la sproporzione delle cosce, e delle gambe, che sono troppe corte: veniva cosм meno la proporzione antica. Il punto di massima ombra и il volto e quello di massima luce и il panno rosso: и un disegno che dа insieme colore, forma e spazio, inoltre colloca la belezza anche con soggetti bassi come le scene di vita domestica. E' un po' cme una Venere antica, ripensata.

IL ROMANTICISMO.

Il Romanticismo non и un movimento in primo luogo figurativo. Si puт anzi affermare che le arti figurative rimasero per lo piщ al margine di questo vasto e profondo movimento spirituale. Un clima sentimentale appassionato, ma cosм indefinito, sottile e rivolto all'intimitа dell'instrospezione, come quello romantico, trovava espressione piщ facilmente nella musica e nella poesia che non nelle arti del disegno. Accadde cosм che il piщ delle volte, e particolarmente in Italia, dove, anche in altri campi, il Romanticismo и fenomeno "di seconda mano", esso si fermasse spesso alle intenzioni e si riducesse ad atteggiamenti mentali capaci di investire piщ il soggetto e l'apparato illustrativo che non la sostanza stilistica.
Nell'architettura, per esempio, il Romanticismo non seppe, in nessun paese, creare uno stile nuovo. Il fenomeno piщ interessante и la "rinascita del Gotico", che era cominciata in Inghilterra giа a metа del 700, costituendo una delle forme piщ caratteristiche di quel preromanticismo che in quel paese si svolge parallelamente al neoclassicismo anche nella letteratura. Lo stile neogotico, ossia un'imitazione disordinata e pittoresca di chiese e di castelli gotici, ebbe piena voga in Gran Bretagna per tutta la prima metа dell'Ottocento e si diffuse in Francia, mentre non fece che sporadiche e poco significative apparizioni in Italia. Il Neoclassicismo fu infatti l'ultima esperienza a pervadere tutta l'Europa, mentre il Romanticismo и distinguibile a seconda dei paesi in cui nasce. Lo sviluppo moderno delle cittа italiane ebbe d'altra parte inizio soltanto piщ tardi, dopo la metа del secolo, e quel poco che si costruм nei decenni del Romanticismo fu per lo piщ una continuazione dello stile neoclassico. L'intero ottocento и del resto un periodo di profonda decadenza dell'architettura, dovunque.
Anche nella scultura il Romanticismo fu debolissimo. Da noi esso si configurт come una reazione al neoclassicismo, in una timida ricerca di elementi naturalistici e in un qualche accostamento, di spirito ancora una volta accademico, al Quattrocento toscano.
Nella pittura, invece, si comincia a contrapporre all'imitazione dell'antico quella della natura, per sacrificare alla naturalezza il "bello ideale" dei neoclassici. Si ha gradualmente un superamento della cosiddetta "mimesis", che si attuava quando l'arte prendeva in prestito i contenuti dalla politica, dall'ideologia cattolica, ecc. Adesso l'imitazione della natura и sempre alla base, ma non и piщ intesa come natura rivelata e immutabile in quanto creata da Dio, ma come esperienza concreta. Si supera l'idea della pittura figurata, e si diffonde l'idea che l'arte и un valore in sй e un mezzo di conoscenza proprio.

WILLIAM BLAKE.

Il Newton di Blake и un'incisione acquarellata, un tipo di pittura amato dagli inglese perchй acquista molta trasparenza. E' un omaggio a Newton, e si nota la volontа di cogliere l'aspetto unitario delle contraddizioni dell'uomo: l'opera fu infatti realizzata in piena rivoluzione francese.
Ricorda quasi un nudo michelangiolesco, tant'и che Blake era un cultore di Michelangelo e qui la ripresa и abbastanza evidente.
Newton sta cercando di dimostrare un teorema geometrico, la sua attenzione и dunque assorta nella teoria e non si accorge neanche di essere immerso nella natura, una natura cosmica. Blake vuole qui rappresentare colui che usa il suo titansmo fisico per concentrarsi sull'elaborazione teorica, tralasciando l'aspetto immaginario della natura, di cui si nota pur sempre una certa vitalitа. La polemica и evidente, perchй il triangolo и figura platonica, quindi Newton и piщ interessato al mondo delle idee che a quello della natura. E' un'opera dichiaratamente anti-scientifica, Blake infatti privilegia l'aspetto visionario, immaginario, e attribuisce a Newton, nel suo controllo razionale della natura, questa cecitа, da preromantico.

JOHANN HEINRICH FUSSLI.

L'impostazione dell'Incubo di Fussli и simile a quella di Blake: la scena sembra in teatro, e tratta da una galleria shakespeariana. Si vede una donna, sdraiata sul letto, vestita all'antica (a quell'epoca andava di moda vestire come le antiche romane) che sembra quasi abbandonata. Si vede poi una specie di folletto, o di demone, che ricorda la divinitа dei boschi Puck com'и descritta in Midsummer Night's Dream, portato da un cavallo: la sua ombra proiettata sulla tenda ci indica che il personaggio ha una sua concretezza. Puck si trova sull'addome della donna, e questo и un aspetto importante perchй si vuole sottolineare la dimensione uterina, viscerale, legata alla dimensione ancestrale femmilile.
Le figure sono disposte secondo na disposizione declamatoria, e la luce, come quella caravaggesca, inonda solo quello che и piщ importante.Siamo qui di fronte alla ricerca di un immaginario che и l'incubo.

JOHN CONSTABLE & WILLIAM TURNER.

John Constable e William Turner sono due paesaggisti, anch'essi preromantici. L'arte nuova passa infatti attraverso un genere minore come il paesaggio, mentre finora era sstata arte storica.
John Constable dipinse la Chiusa e il Mulino di Flatford, ma notiamo che il dipinto non и completo, infatti la tela era preparata con ocra rossa, e poi si aggiungevano gli altri colori: da qui la predominanza di elementi rossastri. Il profilo degli alberi emerge con una luminositа molto forte. Le varie macchie colorate stanno ad indicare la volontа di captare la "piccola sensazione", quasi in scrittura stenografica di quello che il pittore vuole descrivere.
Il quadro rimane dunque come un abbozzo, rimane cosм anche la fragranza dell'emozione concepita sul momento: non abbiamo nessuna costruzione prospettica, manca ogni griglia disegnativa. Le nuvole sono piщ bianche, quanto piщ son lontane, e il biancore del cielo si ritrova nel fiume. Questa non и una rappresentazione oggettiva, ma emozionata della natura. Le strisciate gialle sono campi e covoni: il colore diventa espressivo ed autonomo rispetto al disegno, anche la prospettiva alla fine и data dalla giustapposizione dei colori.
Il messaggio trasmesso и l'emozione provata dall'artista sul momento, quindi non и piщ un exemplum, il quadro non ha piщ un titolo significativo o un tema da prendere a modello. Il messaggio и puramente soggettivo e legato alle emozione che l'artista ha vissuto e vuole riproporre a noi. Il pittoresco и infatti proprio la capacitа di cogliere la natura nei suoi aspetti versatili e cangianti, nei contrasti luce-ombra, la volontа di rendere caldi anche i toni freddi. Per certi versi, si tratta di una pittura "sporca", perchй si intravede dove il pennello и stato appoggiato e dove tolto. La nuvola, per esempio, rimane pura sensazione e non и legata in alcun modo alla nozione, l'ambiente non ha alcuna rilevanza storica; l'arte moderna dunque non ci dа piщ certezze, non dа nozioni sul bene, sul male, sulla politica, sulla morale o altro.
Nel Mare in Tempesta di William Turner diventa ddirittura difficile capire la tela, e diventa essenziale il titolo. Il tema del naufragio era in generale caro ai romantici perchй riporta il tema della sfida con la natura come forza devastante contro l'attaccamento alla vita dell'uomo.
Nel Naufragio, dello stesso Tunrner, c'и ancora un qualche certo aspetto denotativo, ma nel Mare in Tempesta il colore и astratto, и stato dato e poi tolto secondo la tecnica del grattage, si lascia cosм una pellicola che oermette di intravedere la trama della tela. Il mare и visto come una specie di esplosione cosmica, non c'и piщ alcuna connotazione ma solo una reazione affettiva.
Turner cerca di superare il filtro della sua visione e cosм adesso siamo noi a rivivee la stessa emozione. Egli ha eliminato ogni aspetto denotativo che delinei o delimiti la scena, sono solo pennellate che fanno sembrare il mare frantumarsi, scheggiarsi. Qui parliamo del sublime, mentre per Constable parliamo del pittoresco. Questo и sublime perchй si tratta di una bellezza terrificante e devastante che ci rende succubi e ci atterra, cosм perdiamo addirittura la possibilitа di interpretare e costruire i dati dell'emozione: la tela и la pura emozione trascritta.

THEODORE GERICAULT

Anche i contemporanei adesso rilevano come emblematica la rivoluzione francese e il ruolo di centralitа che di conseguenza la Francia esercitт per un lungo periodo. Thйodore Gйricault era nato come pittore di cavalli, poi nel 1816 era stato a Roma e da Michelangelo aveva ripreso il tema dei corpi titnici e monumentali.
Aveva lavorato per due anni ad un'opera grandissima tratta da un episodio realmente accaduto, la Zattera della Medusa, la sua attenzione si concentra sull'episodio assai tragico che и l'avvistamento di una nave, il quale provoca varie reazioni: un tizio monta sul barile, un padre piange lamorte dei figli che ancora abbraccia anche se sono solo cadaveri che rmangono fluttuanti e attanagliati.
La vela segnala il vento che spinge la zattera in senso contraro alla nave, e ciт rappresenta ancora una volta la natura avversa che mette alla prova gli uomini. La grandezza di quest'episodio, di questo atto di cronaca, и dunque tragica.
Gйricault и il primo artista che dipinge la pazzia.

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