Manet, Colazione sull'erba, 1863 Parigi Musee d'Orsay

Materie:Appunti
Categoria:Storia Dell'arte
Download:378
Data:29.03.2007
Numero di pagine:2
Formato di file:.doc (Microsoft Word)
Download   Anteprima
manet-colazione-erba-1863-parigi-musee-orsay_1.zip (Dimensione: 3.48 Kb)
readme.txt     59 Bytes
trucheck.it_manet,-colazione-sull-erba,-1863-parigi-musee-dr     21 Kb


Testo

MANET – COLAZIONE SULL’ERBA – 1863 Parigi Musee d’Orsay

parole chiave:
- figura e atmosfera
- mito e modernità
- un quadro che provoca scandalo
- assenza di prospettiva e chiaroscuro
- libertà compositiva

Lo spunto per il dipinto è nato durante un’escursione nell’agosto 1862. Manet osservando alcune persone fare il bagno e delle bianche imbarcazioni sul lago, decise che avrebbe fatto un nudo immerso nella trasparenza dell’atmosfera:questa decisione gli provocherà molte critiche. Una novità dell’opera è l’accordo dei personaggi con l’atmosfera. Lo studio del tema e della composizione fu lungo e attento, elaborando un materiale appartenete alla tradizione storica di pittura. Il tema della “conversazione” di figure nude e vestite in un paesaggio era gia stato svolto da Tiziano. La composizione e le pose delle figure ripetono lo schema del gruppo di divinità fluviali come in Raffaello. Il motivo dominante del quadro è la trasparenza dell’acqua nell’ombra umida del bosco. Manet trasforma le divinità fluviali in parigini durante una scampagnata. Manet dipinge quello che si vede nella trasparenza dell’aria. Contava di più il come rappresentare il soggetto che il soggetto di per se.Il contesto figurativo era ormai nuovo. Il quadro apparve indecente nel soggetto e nel modo in cui fu dipinto: la figura era poco edificante. L’esecuzione pittorica era priva di solidità prospettica, di sfumato, e impostata sui forti contrasti di tono: c’è quindi una rinuncia della tradizionale fluidità della pennellata, modella le forme senza l’aiuto di linee, abbozza i contorni con pennellate decise. Le figure si presentano come zone di colo re piatte, senza paesaggi chiaro-scurali, appena variate dal diverso modo in cui è assorbita o riflessa la luce. Acqua, erbe e fronde si sovrappongono e formano zone più dense o più rade di penombra verde-azzurra. Non vi è distinzione tra luce o ombra: esistono solo macchie di colore che si giustappongono le une alle altre influenzandosi a vicenda. La sua pittura fu considerata antiaccademica.

Esempio